Potere naturale, proprietà e potere politico in John Locke Flashcards
Quale stato di natura propone Locke come punto di partenza per la sua riflessione?
Lo stato di natura di partenza è una comunità in cui gli uomini convivono seguendo la ragione senza un’autorità che abbia potere su di essi.
» in questo stato di natura vi è il riconoscimento di alcuni diritti naturali degli uomini (diritto alla vita, diritto alla libertà) basati sul concetto di RECIPROCITA’ ed in particolare il diritto alla proprietà
Su cosa si basa il concetto di proprietà per John Locke?
Il diritto di proprietà si basa sul diritto naturale di ognuno all’autoconservazione mediante i prodotti del proprio lavoro. Ciò che un uomo modifica e produce con la propria industria è da considerarsi una sorta di estensione del proprio corpo e ne ha il diritto di possederlo fintantochè lo fa fruttare, lo consuma e non vada perduto
Che cosa accade secondo Locke con l’introduzione della moneta?
Con l’introduzione per consenso della moneta si rompe quell’equilibrio in cui il soggetto poteva dirsi proprietario di un determinato bene in quanto vi lavorava, lo faceva fruttare ed era frutto del suo impegno.
Con la moneta diviene possibile appropriarsi di sempre più beni (che nell’ottica del tempo erano perlopiù terreni), non vi è una diretta proporzionalità tra moneta e lavoro, di conseguenza vi è una spinta all’accumulazione di possedimenti e di proprietà e l’aumento di una diseguaglianza che prima si basava solamente sull’industriosità
Quale effetto ha la moneta a livello del rapporto tra gli individui?
> > Da un lato avvicina gli individui attraverso la stipulazione di sempre più patti, accordi e promesse (uomo per Locke è naturalmente sociale e tende ad aggregarsi agli altri) dall’altro si crea una situazione di instabilità perchè diviene evidente la mancanza di un arbitro che certifichi l’ufficialità degli accordi che vengono presi, la certezza del possedimento di un determinato bene e del rispetto degli accordi. = servono modi regolari per trasferire beni da un soggetto all’altro.
Come si struttura il rapporto servo-padrone all’interno della società monetaria?
La relazione tra servo e padrone che si instaura nella società della moneta non si basa su una disuguaglianza politica o naturale = il servo appare come lavoratore salariato per il padrone, il quale vende il suo servizio per un determinato lasso di tempo (comunque ridotto, non in eterno) in cambio di una paga
» la relazione tra i due si risolve in un contratto in cui entrambi sono consenzienti e il potere del padrone sul servo ha un carattere temporaneo
Come si struttura invece il rapporto con gli schiavi?
Il rapporto tra schiavo e padrone è invece caratterizzato dal dominio assoluto del padrone sullo schiavo = egli è stato fatto prigioniero in guerra, ha perduto i propri averi e non è capace di alcuna proprietà
In che modo il soggetto detiene il diritto della punizione nello stato naturale?
Nello stato naturale per Locke tutti gli individui detengono il diritto alla conservazione di sè e della propria proprietà, di conseguenza detengono il diritto di punire i trasgressori della legge naturale e chi attenti ai beni e alla vita altrui.
Ognuno può giudicare e punire che ritiene colpevole di infrazioni = ovviamente secondo ragione, la pena non deve essere spropositata rispetto al crimine commesso.
In che modo il potere esecutivo della giustizia del singolo nello stato di natura può portare a guerra e conflitto?
Nello stato di natura ogni singolo individuo, esercitando il suo potere di punizione sugli altri può entrare in conflitto con altri perchè ognuno pretende di avere giurisdizione sugli altri = situazione di disordine e confusione dettata dalla mancanza di una legge comune e di un giudice imparziale e stabilito che metta fine alla violenza di tutti su tutti.
Bisogna instaurare un potere politico al quale tutti i soggetti cedano volontariamente il proprio diritto alla giustizia da sè rimettendolo alla comunità. In tal modo il potere politico risolve la situazione di conflitto e può farsi garante del diritto alla proprietà
Quale sostanziale differenza troviamo tra la logica hobbesiana e quella di Locke?
In Locke vi è un rifiuto della totale sottomissione da parte dei sudditi ad un monarca assoluto = vorrebbe dire rimanere in una situazione di stato di natura in cui il monarca dispone della proprietà illimitata e i sudditi non ne dispongono di alcuna = necessità che il potere del sovrano abbia una limitazione per garantire rispetto dei diritti dei sudditi = non è preferibile uno stato di tirannia a quello di natura.
Come avviene la formazione della società politica per Locke?
Duplice patto= patto di unione in cui gli individui abbandonano la propria volontà individuale e si uniscono agli altri e patto di sottomissione in cui la forma politica viene determinata.
1) Un gruppo di individui liberi (capaci di proprietà) si spogliano del loro diritto naturale alla vendetta e si riuniscono in una comunità = altri permangono allo stato di natura perchè nessuno può essere obbligato ad entrare nella società politica senza il suo consenso
2) patto di incorporazione tra gli individui che costituiscono così un unico corpo politico = accettano il principio di maggioranza secondo cui la maggioranza ha il diritto di agire e di obbligare gli altri = la deliberazione della maggioranza è deliberazione della totalità dal momento che non è possibile considerare ogni volontà di ogni individuo per differenza di opinioni e contrasto di interessi
3) attraverso il principio di maggioranza viene fondata la rappresentanza = eletta, si occupa delle tasse e della proprietà
4) istituzione del legislativo = costituito dalla maggioranza, ovvero nelle mani della società che sceglie a chi collocarlo, ovvero chi deve avere la propria fiducia
Da chi è detenuto il potere legislativo nella visione di Locke?
Potere legislativo detenuto dalla società (maggioranza che rappresenta la decisione del popolo tutto), la quale decide in quali mani debba essere collocato questo potere, ovvero chi debba ricevere la fiducia.
Se il commonwealth mantiene il potere legislativo ed esecutivo siamo davanti ad una democrazia perfetta = la maggioranza istituisce il legislativo servendosi dell’intero potere della comunità
Che cosa s’intende per logica del trust?
Per logica del trust s’intende l’affidare di tutto il potere legislativo ed esecutivo da parte della maggioranza ad una o più persone con la fiducia di essere governate non da un sovrano assoluto ma secondo leggi dichiarate.
Il potere del sovrano o delle persone incaricate al governo deriva dall’unità delle forze di tutti ma questo potere non è mai superiore a quello che i singoli individui detengono allo stato di natura»_space; contro la logica hobbesiana di potere assoluto.
I sudditi possono resistere al sovrano nella visione di Locke?
Sì! La comunità conserva la possibilità di opporsi e addirittura di rimuovere e sostituire il legislativo e l’esecutivo quando essi deliberano contro la fiducia riposta dai sudditi.
Il potere non può disporre liberamente delle proprietà dei sudditi, non può ledere i diritti naturali di vita e libertà.
Quando il legislativo (parlamento, assemblee formate da rappresentanti del popolo con compito di legiferare) cerca di instaurare un governo tirannico o l’esecutivo cerca di usurpare il potere del legislativo, allora il popolo ha diritto e dovere di resistergli
Che cosa s’intende per appello al cielo?
L’appello al cielo è l’appello che giustifica la resistenza dei sudditi ad un sovrano o ad un governo in mancanza di un giusto giudice imparziale.
Nel venire meno della fiducia generale i sudditi si appellano al disegno provvidenziale, sperando nella coincidenza tra le provvidenza e il proprio giudizio e intervenendo con la spada per sedare la situazione di conflitto
Come viene diviso il potere legislativo nella visione di Locke?
Potere diviso in tre persone:
1) sovrano con funzione esecutiva (muove guerre, si occupa della diplomazia estera e fa eseguire le leggi)
2) assemblea di nobiltà ereditaria
3) assemblea di rappresentanti eletti dal popolo
» le due assemblee sono i veri ed effettivi detentori del potere legislativo, ovvero incaricati di redigere le leggi del regno.
