Potenza e potere in Spinoza Flashcards
In che modo viene ricevuta la dottrina hobbesiana nell’Olanda della seconda metà del seicento?
Due correnti principali:
- le università calviniste-orangiste la criticano fortemente ritenendola atea ed immorale
- negli ambienti antimonarchici e religiosamente liberali iniziano invece a diffondersi con un certo successo = molti autori si esprimono con teorie ispirate all’impianto teorico di Hobbes
In quali elementi la riflessione politica di Spinoza riprende le concezioni hobbesiane e dove invece se ne distacca?
Ripresa delle concezioni hobbesiane della necessità di una fondazione razionale della scienza politica a partire dall’uso di un metodo geometrico e ripresa del naturalismo antropologico di Hobbes.
Il distacco avviene però nel passaggio da stato di natura a società civile = rifiuta la condizione di sottomissione totale del suddito al potere sovrano, affermando come la relazione tra governante e suddito si basi e sia regolata sui rapporti individuali esistenti allo stato di natura
Quale critica muove Spinoza alla concezione della potenza e di Dio per come è intesa dal popolo?
Spinoza critica la diffusa concezione del potere di Dio come di un potere paragonabile alle potenza di un re, ovvero ad una potenza finita priva del carattere di necessità che invece caratterizza la causalità divina. Questa visione è errata in quanto antropomorfizza Dio, ovvero attribuisce caratteristiche dell’uomo alla divinità
Quale carattere ha invece la potentia Dei secondo Spinoza?
La potenza di Dio per Spinoza non è in alcun modo finita, ovvero la catena di causalità in cui si essa si esprime non risale fino a Dio ma è priva di inizio e priva di fine (illimitata)
Inoltre la potenza di Dio risponde al principio di necessità che regge ogni cosa = Dio è causa di sè stesso ed è causa di ogni cosa, che è modo della sua stessa sostanza
Dio non agisce secondo fine (no finalità) perchè in tal caso il suo operare non sarebbe libero ma dipenderebbe da un fine = deve essere completamente libero per poter essere determinato solo da sè stesso, dunque deve agire solo secondo necessità
In che modo l’uomo partecipa della potenza di Dio?
L’uomo (e tutte le altre cose del mondo) in quanto modi della sostanza divina di cui esprime gli attributi del pensiero e dell’estensione, partecipa della potenza di Dio essendo allo stesso tempo effetto della potenza di Dio e causa di sè stesso (ovvero causa in sè, non causa di qualcosa in particolare)
» la sua potenza però non è illimitata come quella divina ma è una potenza determinata che si esprime attraverso il conatus consapevole (cupiditas), ovvero lo sforzo incessante dell’individuo per perseverare nella propria esistenza
» uomo partecipa della natura, non è un dominio separato da essa.
Che cosa s’intende per potere all’interno della logica spinoziana?
All’interno della logica spinoziana di necessità e causalità per potere s’intende la dipendenza dei modi (tutte le cose del mondo) dalla sostanza = tutti i modi sono espressione della sostanza = dipendenza reciproca di un modo da tutti gli altri all’interno delle infinite connessioni del mondo rette da legami di causa ed effetto e all’interno di una logica di necessità
Che cosa è il diritto naturale nella riflessione di Spinoza?
Il diritto naturale per Spinoza è il modo in cui la potenza umana si esprime sul piano esistenziale, ovvero l’insieme delle regole secondo cui ogni persona è determinata ad agire o a patire, cioè a venire affetta dal mondo.
» Il diritto naturale non preesiste all’individuo come se fosse un codice originario, non stabilisce quali azioni siano giuste e quali no ma indica alcune REGOLARITA’ nel comportamento degli uomini.
Il diritto naturale per Spinoza è infinito come era per Hobbes?
No! Per Hobbes il diritto naturale è infinito, per Spinoza no: l’uomo ha diritto di agire e patire solo nella misura in cui è determinato dalla natura!
Critica del paradigma volontaristico = volontà non assolutamente libera ma irrimediabilmente determinata dalla logica di necessità che caratterizza tutta la natura.
In che modo gli uomini sono considerabili tutti uguali per Spinoza?
Per Spinoza l’uguaglianza tra gli uomini diviene evidente quando consideriamo il fatto che tutti gli uomini vivono la dinamica del conatus radicato nella potenza di Dio. Di fronte a questa logica di necessità, le differenze individuali risultano del tutto irrilevanti e ci permettono di considerare tutti gli individui come naturalmente eguali e dotati di un diritto naturale.
In quale condizione vive l’uomo nello stato di natura per Spinoza?
Lo stato di natura per Spinoza riprende chiaramente la visione dello stato di natura per Hobbes = vi è una continua contrapposizione di desideri che porta ad una condizione di instabilità e di rischio di cadere sotto il diritto altrui
» infatti alcuni individui possono scatenare una condizione di dipendenza in altri individui, portandoli a sottomettersi alla propria volontà invece che a vivere secondo il loro talento individuale
» vi è conflittualità sia esterna che interna = clima di tensione, paura ed odio
» vi sono meccanismi che spingono gli uomini ad avvicinarsi tra di loro (come l’imitazione), producendo collaborazione e solidarietà = questi meccanismi però non sono stabili
In che modo si può intendere una stretta connessione tra i diritti naturali degli individui e i diritti comuni di una società?
La necessità della società viene riconosciuta in modo immeditato dagli individui, non in modo razionale ma addirittura in modo immediato = questo perchè la piena realizzazione del proprio diritto naturale è possibile solo all’interno di una società in cui coesistano diritti comuni (in caso contrario il diritto naturale rimarrebbe circoscritto alla potenza del singolo e sarebbe quindi nullo, non potendo relazionarsi con altri modi)
» uomini appaiono quindi legati da nessi di necessità, non possono essere pensati come indipendenti tra di loro, anche se allo stato di natura regna un clima di diffidenza e di scontro
In che senso per Spinoza non è necessario l’intervento della ragione nella nascita della società?
Non è necessario l’intervento della ragione perchè le masse si uniscono spontaneamente da sè, sono mosse da affezioni comuni che le portano naturalmente ad aggregarsi per poter realizzare il proprio diritto naturale = le associazioni che si formano però tra individui si dimostrano instabili, soggette a fluttuazioni e scontri = necessità di formare delle associazioni stabili attraverso istituzioni, leggi, regole e la divisione tra governanti e governati = DIFFERENZA CON HOBBES!
Il potere del sovrano per Spinoza può essere assoluto all’interno della società civile?
No! Nonostante la dinamica passionale dei sudditi non venga in alcun modo modificata dalla nascita della società civile e quindi siano in nuce sempre possibili istanze ribelli e distruttive, il potere del sovrano non può mai essere assoluto!
Nella dinamica del potere i sudditi sono un elemento sempre attivo, in quanto anche chi subisce il potere va considerato come influente nella decisione da prendere = nell’esercizio del potere bisogna tenere in considerazione l’aptituto dei sudditi, ovvero la loro disposizione o meno ad accettare determinati comandi del sovrano
» in caso di estrema rigidità l’obbedienza dei sudditi potrebbe tramutarsi in sdegno (logica passionale non rimossa) e portare ad una minaccia di insurrezione
In quale forma politica trova la sua massima espressione questa partecipazione indiretta dei sudditi nella decisione politica secondo Spinoza?
In tutte le forme di stato nessun soggetto per Spinoza è davvero escluso dalla decisione politica = se non agisce per mezzo del sulla potenza agisce attraverso la propria aptitudo, ovvero la propria dinamica affettiva irriducibile.
Ogni organizzazione politica ha quindi un carattere originariamente democratico, ma la forma politica che meglio esprime questa partecipazione di tutti è ovviamente la democrazia, intesa come la partecipazione dei cittadini nel gestire la cosa pubblica
» per Spinoza è la FORMA POLITICA PIU’ STABILE, garantendo l’allargamento dello spazio di comunicazione tra gli individui e permettendo alla libertà e all’uguaglianza di realizzarsi pienamente = portare a ciò che è riconosciuto come utile e comune a tutti