Piaget, Vygotskij e Bruner Flashcards

1
Q

in cosa consiste la teoria organismica di Piaget?

A
  • L’individuo non è un passivo recettore di influenze ambientali, né un veicolo di idee innate, ma un attivo costruttore delle proprie conoscenze.
  • Lo sviluppo consiste nella modificazione di strutture che non sono innate ma che si costruiscono grazie all’attività dell’individuo.
  • È una posizione costruttivista, a metà strada tra l’empirismo e l’innatismo.
  • L’esperienza ha un ruolo cruciale nel consentire al bambino di costruire la propria conoscenza–> L’esperienza viene interpretata attraverso le strutture cognitive già esistenti.
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2
Q

cos’è uno schema secondo Piaget, e quali tipi esistono?

A

Lo SCHEMA è
• un pattern organizzato di comportamento
• è un atto ripetibile e generalizzabile (es. schema della prensione)
• riflette un modo particolare di interagire con l’ambiente
(in sostanza sono le strutture cognitive)

Tipi:

  • sensomotorio
  • simbolico
  • operatorio
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3
Q

Come vengono costruiti e modificati gli schemi?

A

Attraverso:

  • l’organizzazione (Combinazione e integrazione degli schemi disponibili in sistemi coerenti o in corpi di conoscenza, ovvero le strutture)
  • l’adattamento (processo di aggiustamento delle richieste dell’ambiente)

Riguardo l’adattamento:
Le strutture interne dell’organismo si modificano continuamente per assolvere a bisogni nuovi, o anche vecchi ma in condizioni mutate.
-Tali modifiche sono il risultato dell’adattamento, ovvero dell’interazione continua tra due processi: assimilazione e accomodamento

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4
Q

Cosa si intende con “assimilazione”?

A

Quando il bambino incorpora nelle proprie
strutture un elemento esterno o interpreta
l’esperienza nei termini delle strutture di cui
dispone.
CONSERVAZIONE

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5
Q

Cosa si intende con “accomodamento”?

A

Modifica i propri schemi per adattarli ai nuovi dati

NOVITA’

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6
Q

Quali sono le caratteristiche degli stadi piagetiani?

A

Ogni stadio dà luogo ad un diverso tipo di interazione tra bambino e ambiente, da cui deriva una diversa visione del mondo

Ogni stadio:
• prevede una particolare forma di organizzazione psicologica
• è universale
• è qualitativamente diverso dal precedente, presenta forma e regole proprie
• deriva dallo stadio precedente, lo incorpora, lo trasforma e lo prepara allo stadio successivo

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7
Q

Elenca gli stadi piagetiani e indica a che età sorgono.

A
  • Stadio sensomotorio (0-2, prima infanzia)
  • Stadio preoperatorio (2-7, seconda infanzia)
  • Stadio operatorio concreto (7-11, terza infanzia)
  • Stadio operatorio formale (11-15, adolscenza)
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8
Q

In cosa consiste lo stadio senso motorio?

A
  • La risposta del bambino piccolo alla realtà è di tipo sensoriale e motorio
  • Il bambino reagisce solo al presente immediato
  • Il bambino non ha una rappresentazione interna degli oggetti
  • La comparsa di queste rappresentazioni verso i 18 mesi segna la fine dello stadio (nozione di permanenza dell’oggetto, di spazio, tempo, e causalità)
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9
Q

In cosa consiste lo stadio preoperatorio?

A

-Il bambino è ora in grado di usare simboli, immagini, parole, oggetti e azioni che si riferiscono ad una realtà non percepita in quel momento e che la evocano.
Si ha quindi una differenziazione tra SIMBOLO e OGGETTO/EVENTO
- Gli schemi mentali sono isolati gli uni dagli altri e non sono ancora coordinati in un sistema che consente di eseguire più azioni simultanee. Il bambino riesce a pensarne una per volta.
- Il pensiero è ostacolato da:
Ø Egocentrismo (confusione tra soggettivo e oggettivo)
Ø Animismo
Ø Rigidità di pensiero (non c’è conservazione)
Ø Ragionamento prelogico (confusione tra causalità e co-occorenza)

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10
Q

In cosa consiste lo stadio operatorio concreto?

A

Compaiono le operazioni mentali:
-azioni mentali sugli oggetti, l’abilità di svincolarsi dal modo in cui le cose accadono nella realtà esterna.
ANCHE SE:
-i b. hanno ancora bisogno di oggetti e di eventi concreti per supportare le loro azioni mentali.
- Il bambino diventa capace di compiere operazioni logiche:
> Conservazione
> Conservazione del numero
> Classificazione
> Inclusione in classi

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11
Q

In cosa consiste lo stadio operatorio formale?

A

Il b. può compiere:

  • Ragionamento sulle astrazioni: capacità di ragionare su eventi mai sperimentate direttamente
  • Applicare la logica: capacità di prendere una proposizione generica e calcolare le conseguenze sulla base del “se-allora”
  • Problem- solving avanzato: capacità di costruire ipotesi, elaborare mentalmente risultati e prospettare varie soluzioni possibili prima di sottoporle a verifica (somiglia al metodo scientifico)
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12
Q

Quali critiche sono state rivolte alla teoria piagetiana?

A

Le capacità del bambino risultano più avanzate rispetto a quelle valutate da Piaget:

  • Riformulando la consegna e le domande
  • Presentando situazioni più realistiche
  • Modificando gli aspetti criteriali del compito

Secondo Piaget, il b. allo stadio operatorio concreto dovrebbe applicare la stessa logica a vari problemi. Numerose ricerche dimostrano che non vi è stabilità nelle risposte date. Un b. si trova in un certo stadio se valutato con un compito, ma in uno stadio diverso se valutato con un altro compito.

Piaget non da peso all’aspetto sociale nello sviluppo

Piaget aveva ragione nel parlare di sequenze di sviluppo, ma probabilmente aveva torto nel considerare gli stadi come strutture globali e coerenti

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13
Q

Come definisce lo sviluppo Vygotskij?

A

Sviluppo: cambiamento nel modo di partecipare alle attività offerte dalla cultura (es. assunzione di responsabilità)

Lo sviluppo storico e culturale ha prodotto
l’evoluzione dell’umanità attraverso i mediatori
simbolici:
- Linguaggio scritto
- Linguaggio parlato
- Calcolo
che consentono a persone della stessa cultura di relazionarsi tra loro.

Sviluppo = interiorizzazione dei significati della
cultura da parte dell’individuo.

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14
Q

Cosa intende V. con zona di sviluppo prossimale?

A

Zona in cui il b. è in grado di svolgere un compito con l’aiuto ed il supporto di una persona più competente

  • Compiti che si situano al di sotto della zona di sviluppo prossimale non determinano alcun apprendimento dal momento che il bambino è già capace di eseguire questi compiti
  • Compiti al di sopra della zona di sviluppo prossimale non determinano alcun apprendimento
    perché non possono essere risolti neanche con l’aiuto di un adulto. Causano frustrazione e fallimento
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15
Q

Su quali punti divergono Piaget e V.?

A

Piaget:
- La maturità e lo sviluppo sono la condizione necessaria per l’apprendimento
Vygotskij:
- L’apprendimento guida lo sviluppo

Piaget:
- Processi mentali di alto livello sono caratterizzati da operazioni formali
Vygotskij:
- Processi mentali di alto livello si formano attraverso situazioni socioculturali

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16
Q

Elenca e spiega le tre forme di rappresentazione di Bruner

A

Per acquisire il pensiero maturo il bambino passa attraverso tre forme di rappresentazione

1) La rappresentazione esecutiva: (0-1 anno). La realtà viene codificata attraverso l’azione.
2) La rappresentazione iconica: (fino a 6-7 anni). Codifica la realtà attraverso immagini visive, uditive,
tattili. L’immagine permette di evocare una realtà assente ma non di descriverla verbalmente.
3) La rappresentazione simbolica: codifica la realtà attraverso il linguaggio e altri sistemi simbolici (numeri, musica).

17
Q

Cosa intende Bruner con il termine Scaffolding?

A

Lo scaffolding è il processo mediante cui l’adulto:

a) struttura l’attività partecipata,
b) ne regola la difficoltà
c) guida il bambino all’acquisizione di procedure idonee,
d) fornendo un sostegno esterno o supporto all’attività del bambino
e) che gradualmente viene poi eliminato.

  • L’impalcatura fornita serve a compensare il dislivello tra le abilità richieste e le ancora limitate capacità
    del bambino
  • Consente al bambino di progredire verso livelli più avanzati di partecipazione
18
Q

In cosa consiste l’approccio HIP (l’approccio dell’elaborazione dell’informazione)?

A

L’approccio HIP vede lo sviluppo cognitivo in alcuni punti chiave:

  • La focalizzazione è sulla prestazione cognitiva (non la competenza), sono importanti sia risposte giuste che sbagliate.
  • Ogni compito cognitivo deve essere analizzato sulla base delle operazioni che servono ad eseguirlo

Secondo questo approccio
•I cambiamenti sono:
Øquantitativi: accumulo di esperienza
Øqualitativi: si acquisiscono strategie più complesse che vengono generalizzate a compiti diversi e usate
con maggiore flessibilità
-Prevale lo sviluppo continuo su quello discontinuo
-I processi di elaborazione sono dominio-specifici

L’ESPERIENZA E L’ESERCIZIO (AMBIENTE) SONO ALLA BASE DELLO SVILUPPO DELLA CAPACITÀ DI RISOLVERE PROBLEMI E AFFRONTARE COMPITI: L’ETÀ NON È LA VARIABILE PIÙ IMPORTANTE

Lo sviluppo cognitivo si perfeziona con le prestazioni di METACONOSCENZA e METAMEMORIA

19
Q

Quali sono i limiti dell’approccio HIP?

A

HIP spiega come funzionano i processi coinvolti nell’apprendimento, ma trascura il modo in cui nuove conoscenze/strategie vengono apprese.
• Trascura l’influenza delle componenti emotive-motivazionali sull’attività cognitiva
• Studia il comportamento cognitivo dell’individuo isolandolo dal contesto