Empatia Flashcards
Da cosa è composta l’empatia?
Secondo la maggior parte dei modelli, l’empatia è composta da almeno due capacità: una cognitiva (comprendere l’emozione dell’altro), una di esperienza condivisa (provare l’emozione dell’altro).
Questa divisione è eveidente anche al livello anatomico, sono controllate da vie neurologiche diverse.
Empatia è diverso da compassione e distress
Esponi il modello di Decety e Jackson dell’empatia.
Empatia composta da 3 elementi:
① Experience sharing (rappresentazioni condivise, risonanza neurale)
② Discriminazione sé-altro (giunzione temporo-parietale destra, rTPJ)
③ Meccanismi di controllo top-down (regioni ventromediali e orbitali della corteccia prefrontale) – assimilabile
almeno in gran parte alla componente cognitiva
Esponi l’esperimento di Tania Singer (2004) sull’empatia (partner vs stranger)
partecipanti donne in relazioni etero, vedono durante una scan MRI o il partner o uno sconosciuto che subiva una stimolazione dolorosa.
Le donne sperimentavano empatia di tipo risonante (sentivano il dolore: si attivava corteccia cingolata anteriore e insula anteriore, che si attivano anche per il dolore provato in prima persona) con più intensità nel caso del partner.
Esponi l’esperimento di Tania Singer (2006) sul complice dello sperimentatore onesto o disonesto
Uomini e donne fanno un gioco con un complice dello sperimentatore che poteva comportarsi in modo onesto o disonesto.
Dopo, durante una scan MRI assistono al complice che subisce una stimolazione dolorosa.
Per le donne: le aree deputate all’empatia si attivano di più con complice onesto, rispetto a disonesto.
Per uomini: le aree deputate all’empatia avevano lo stesso livello di attivazione delle donne se il complice era stato onesto, ma ne caso del disonesto le aree non si attivavano affatto, mentre si attivava il nucleus accumbes (area deputata per la ricompensa)
Esponi l’esperimento di Decety (2006) sulla regolazione dell’empatia nei casi di professionisti che inducono terapie dolorose.
“Poiché le rappresentazioni neurali condivise (cioè risonanza neurale, simulazione) possono indurre empatia ma anche personal distress, meccanismi regolatori devono operare in coloro che infliggono procedure
dolorose nella loro pratica in popolazioni di pazienti al fine di evitare che il loro distress possa avere un impatto negativo sulla loro abilità di assistenza (medica).
Medici che praticano agopuntura dimostrano minore risposta empatica quando assistono a paziente che subisce agopuntura, rispetto a medici che non praticano agopuntura
Quali sono le tappe necessarie per lo sviluppo di empatia?
Una forma completa di empatia richiede che il bambino sia in grado di:
1. Comprendere che è una persona distinta dalle altre
2. riconoscere emozioni e sentimenti in se stesso e nell’altro
3. regolare le proprie risposte emotive
4. adottare la prospettiva soggettiva altrui
5. Immaginare quali comportamenti possano aiutare l’altro a sentirsi meglio
E’ chiaro quindi che lo sviluppo dell’empatia si basa sulla progressiva maturazione di circuiti neurali, anche sulla
base delle interazioni socio-affettive
In che ordine si sviluppano le varie aree cerebrali deputate all’empatia?
Le evidenze sperimentali indicano che lo sviluppo delle strutture neurali segue questo pattern (Gogtay et al., 2004):
- Cortecce sensorimotorie, poli frontali e occipitali
- Regioni parietali (orientamento spaziale e linguaggio)
- Corteccia prefrontale (abilità di ragionamento e funzioni esecutive).
SHARING: Meccanismo filogeneticamente più antico (cortecce sensoriali, amigdala, tronco encefalico)
MENTALIZING: Meccanismo filogeneticamente più tardivo (corteccia prefrontale)
Come funzionano le risposte empatiche nel caso di altre razze?
Esiste un other race effect nel caso dell’empatia, proviamo meno empatia per membri di altre razze.
Questo effetto sembra assente quando parliamo di neonati e toddlers.
Tuttavia, anche se la prima risposta, quella più automatica, lo sharing, è inficiato dalla razza, questo non accade per la fase di mentalizing.
Inoltre, l’effetto other race è attenuato dall’esperienza: il tempo speso con l’altra etnia modifica la risposta empatica, aumentandola.
