La pragmatica del linguaggio nei disturbi del neurosviluppo Flashcards

1
Q

In cosa consiste la pragmatica del linguaggio?

A

Comprende diverse capacità:
Sintassi, morfologia, fonologia, semantica

è la capacità di:
• Usare il linguaggio in modo efficace e appropriato nell’interazione con altre persone nei differenti contesti sociali
• Usare e interpretare il linguaggio in modo appropriato negli scambi comunicativi
• Abilità fondamentale per l’interazione sociale e lo sviluppo di relazioni interpersonali

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2
Q

Quali sono le componenti della pragmatica del linguaggio?

A
  • Atti linguistici
  • Codici linguistici e di conversazione
  • Capacità di conversazione e regolazione del linguaggio
  • Comunicazione referenziale
  • inferenza
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3
Q

Cosa sono gli atti linguistici?

A
ATTI LINGUISTICI (SEARLE, 1975):
\+ Funzioni che un messaggio può rivestire (es. richiesta, ringraziamento, avvertimento, ecc.);
\+ Non limitati ai messaggi verbali e indipendenti dalla complessità sintattica dei messaggi stessi;
\+ Il significato delle parole dipende dal loro uso nella lingua (Wittgenstein, 1953) e dallo scopo comunicativo del relatore:

Esempio:
Saper riconoscere se sotto un determinato enunciato si cela una richiesta particolare.
«Non ho ancora mangiato niente oggi»
Desiderio di ricevere del cibo

La competenza pragmatica, in questo caso, è la capacità di cogliere il significato di un messaggio risolvendone l’ambiguità.

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4
Q

In cosa consistono i codici linguistici e di conversazione?

A

+ Capacità di scegliere uno stile comunicativo adeguato alle caratteristiche dell’ascoltatore (es. età, stato sociale, rapporto con il parlante ecc…) e al contesto della conversazione
+ Legati alla cultura di appartenenza che costituisce un sistema condiviso di significati
+ Fondamentale il ruolo del contesto
+ Linguistico: tematiche e riferimenti attivati nel corso della conversazione. Es. ‘’50000 giovani impazziti’’ … ‘’ieri sera al concerto di Vasco Rossi’’ ;
+ Situazionale: informazioni relative al momento e al luogo della comunicazione, alla natura dell’evento, alle conoscenze implicite, alla collocazione psicologica dell’evento (status, ruoli, scopi, ecc..). Es. ‘’Occorre un
buon taglio’’ ha un significato diverso se espresso dal barbiere, dal sarto o in una situazione difficile’.

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5
Q

In cosa consiste la capacità di conversazione e regolazione del linguaggio?

A

+ Insieme di abilità che comprende: la possibilità di iniziare una conversazione, aggiungere una risposta, tenere un argomento o cambiarlo, e fare a turno
+ Permettono la costruzione di un discorso ben organizzato, articolato, coerente e facilmente comprensibile;
- Aspetti fondamentali sono:
+ Co-referenza: ogni frase deve riferirsi a qualcosa cui ci si riferisce anche in un’altra frase;
+ Plausibilità: possibilità di interpretare un discorso in un unico contesto temporale, spaziale, causale e intenzionale;
Co-referenza e plausibilità portano a:
Coerenza: possibilità di costruire un unico modello mentale dell’insieme di frasi (es. narrazione).

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6
Q

In cosa consiste un’inferenza?

A

Processo per cui un ascoltatore ‘’riempie’’ le informazioni non esplicitamente menzionate nella conversazione, collegando gli eventi nella storia e interpretandoli in relazione alla propria conoscenza del mondo sociale
+ Si possono differenziare in:
+ Inferenze logiche: l’estrazione di una nuova conoscenza è guidata da premesse esplicite. Ad es. in
un sillogismo ‘’Tutti gli uomini sono mortali, Socrate è un uomo, dunque Socrate è mortale’’;
+ Inferenze pragmatiche: la produzione della conoscenza nuova è guidata dalla propria conoscenza ed esperienza del mondo. Ad es. ‘’Non devo più bere caffè alla sera’’.

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7
Q

In cosa consiste la comunicazione referenziale?

A

+ Capacità di comunicare informazioni su un particolare argomento in modo da garantire che l’ascoltatore sia in grado di identificare a cosa si riferisce l’oratore
+ Crea un legame tra l’aspetto linguistico e quello situazionale in cui avviene la produzione del messaggio, garantendo un’adeguata comprensione;
+ Implica le capacità di:
- Formulare i messaggi in modo chiaro;
- Riconoscere quando i messaggi non sono chiari e occorre adottare strategie per risolvere l’ambiguità.
Es. ricetta di cucina o libretto di istruzioni per l’uso di un elettrodomestico.

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8
Q

Che impatto possono avere i deficit legati alla pragmatica sul funzionamento sociale?

A

+ Deficit legati alla pragmatica del linguaggio possono avere implicazioni differenti sul funzionamento sociale nel corso dello sviluppo:
Pragmatica e funzionamento sociale
+ Ad esempio il mancato rispetto dei turni e l’interruzione degli altri nel corso di una conversazione possono avere un impatto diretto sulla popolarità tra i pari durante la pubertà e l’adolescenza;
+ Fallimenti nella comprensione dell’ironia e del sarcasmo possono invece avere un maggior impatto sul funzionamento sociale dall’adolescenza in avanti.

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9
Q

In cosa consiste la teoria della mente?

A
Abilità che permette di rappresentare gli stati mentali ed emotivi propri ed altrui, di inferire pensieri, opinioni, desideri (Wellman, 1990), di interpretare e anticipare il comportamento.
Comprende:
-Dare un senso alla comunicazione
-Ingannare
-Empatizzare
-Riflettere su di sé 
-Persuadere
-Dare un senso al comportamento altrui.
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10
Q

Pragmatica del linguaggio e teoria della mente sono collegate?

A

Numerosi studi hanno evidenziato che le abilità di pragmatica del linguaggio sono strettamente correlate
alle abilità di Teoria della Mente (ToM)
• Alcuni considerano la ToM come precursore delle abilità di comunicazione sociale
• Altri invece suggeriscono che le interazioni sociali e comunicative con gli altri consentono lo sviluppo di un efficiente ToM

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11
Q

Come si misura la pragmatica del linguaggio?

A

+ Checklist per genitori e insegnanti;

+ Prove oggettive di valutazione delle abilità pragmatiche del linguaggio.

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12
Q

Tra le checklist troviamo il CCC-2. Esponilo.

A

CCC-2
+ Questionario per la valutazione di problemi nel linguaggio e nella comunicazione pragmatica di
bambini e ragazzi;
+ Progettato per essere usato con bambini e ragazzi dai 4 ai 16 anni e 11 mesi in grado di formulare frasi;
+ Compilatori: genitori o adulti che abbiano un contatto regolare con il bambino o ragazzo;

Misura:

  • Pragmatica
  • Aspetti legati ad ASD
  • Struttura del linguaggio

-70 item

+ Insieme ai punteggi delle singole subscale possono essere ottenuti altri due punteggi globali:
-Punteggio globale di comunicazione (GCC):
basato sulle prime 8 scale, usato per identificare problemi di comunicazione significativi sul piano clinico.
-Punteggio globale di discrepanza nell’interazione sociale (SIDC): esprime la differenza fra la somma delle scale E, H, I, J e la somma delle scale A, B,C e D. Aiuta ad identificare profili comunicativi caratteristici dell’ASD (<0) o del DSL (>9)

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13
Q

Tra gli strumenti di valutazione della pragmatica troviamo l’APL MEDEA. Esponilo

A

+ Batteria di valutazione delle abilità pragmatiche nel linguaggio;
+ Destinatari: Bambini tra i 5 e i 14 anni;
+ Somministrazione individuale della durata di 30’ ca.;

LA BATTERIA È COSTITUITA DA 5 PROVE:
+ Metafore (M), suddivisa in Metafore verbali e figurate (mani bucate)! comprensione del linguaggio metaforico.
+ Comprensione del significato implicito (CSI) (storia di Marco che va dal dottore)! capacità di trarre inferenze su contenuti non esplicitati.
+ Fumetti (F) ! capacità di comprendere e rispettare la struttura dialogica in una comunicazione.
+ Situazioni (S) ! capacità di comprendere il significato di particolari espressioni nell’interazione sociale.
+ Il gioco dei colori (GC) ! capacità di usare il linguaggio in modo referenziale e utilizzare competenze legate alla ToM.

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14
Q

Quali sono i disturbi del neurosviluppo che hanno deficit di pragmatica?

A

Presenza di sintomi comuni tra i Disturbi dello Spettro dell’Autismo (ASD), il Disturbo Nonverbale o (NLD), il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD) e il Disturbo della Coordinazione Motoria (DCD)

  • Presentano tutti Problemi di pragmatica del linguaggio e comprensione di segnali sociali nonverbali
  • è utile l’uso di un approccio di confronto cross-syndrome per rivelare somiglianze e differenze tra i disturbi;
  • tuttavia disturbi rimangono distinti per la severità dei loro core symptoms
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15
Q

Esponi brevemente il disturbo non verbale

A

¡ Disturbo del neurosviluppo caratterizzato da un deficit persistente in misure di ragionamento non-verbale e di elaborazione visuospaziale, in presenza di intelligenza verbale in norma o sopra la media;
¡ Debolezze in almeno una nelle seguenti aree:
¡ Difficoltà fino-motorie;
¡ Difficoltà nell’apprendimento del calcolo o in altre materie che coinvolgono le abilità visuospaziali;
¡ Difficoltà nelle interazioni sociali

Riguardo alla pragmatica, possono presentare:
+ Limitazioni comunicative come mancanza di prosodia e marcata prolissità
+ Difficoltà nel fare inferenze, in particolare con materiale spaziale ed emotivo
+ Difficoltà nel comprendere le metafore a partire da materiale figurato
+ Deficit nella percezione sociale e difficoltà nella comprensione dell’umorismo
+ Difficoltà con la comprensione dei segnali nonverbali nella comunicazione

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16
Q

Esponi brevemente l’ADHD

A

Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, o ADHD è caratterizzato da un pattern persistente di disattenzione e/o iperattività-impulsività;

A. Disattenzione:

  • Errori di distrazione
  • Non sembra ascoltare
  • Non segue le istruzioni
  • Difficoltà ad organizzarsi

B. Iperattività:

  • Si agita
  • Batte le mani
  • Lascia il proprio posto

C. Impulsività:

  • Interrompe le conversazioni
  • Parla troppo
  • Difficoltà ad aspettare il proprio turno nei giochi

Riguardo alla pragmatica:
+ Difficoltà nella pragmatica del linguaggio e nelle relazioni sociali in ADHD sono spesso riportati da genitori e insegnanti
+ Disattenzione e iperattività possono interferire con la comuncazione verbale e nonverbale, ad es. stare sull’argomento e matenere un’appropriata distanza fisica dall’interlocutore
+ Come l’ASD anche l’ADHD è caratterizzato da maggiori difficoltà nella pragmatica rispetto al linguaggio strutturale: difficoltà con la gestione del discorso (es. alternanza dei turni, interruzioni), con le presupposizioni (inferenze) e con il discorso narrativo

17
Q

Esponi brevemente il disturbo della coordinazione motoria

A
  • Disturbo del neurosviluppo in cui l’acquisizione e l’esecuzione delle abilità motorie coordinate risultano notevolmente inferiori rispetto a quanto atteso per età e opportunità di apprendimento;
  • Le difficoltà si manifestano con goffaggine (es. cadere o sbattere contro oggetti), lentezza e imprecisione nello svolgimento delle attività motorie (es. afferrare un oggetto, usare forbici o posate, scrivere a mano).

Riguardo alla pragmatica:
Rischio elevato di deficit nelle abilità sociali di comunicazione efficace:
+ Difficoltà di comprensione e uso di alcuni aspetti nonverbali della comunicazione: linguaggio del corpo, gesti e espressioni facciali;
+ Deficit in misure di interazione reciproca e minore partecipazione alle occasioni di comunicazione sociale rispetto ai pari a sviluppo tipico;
+ Le maggiori difficoltà e i ripetuti fallimenti conducono all’evitamento di certe attività di natura motoria e verbale
essenziali per la socializzazione;