Il neurocostruttivismo e il progetto NIDE Flashcards
Quali sono i 3 punti cardine alla base del neurocostruttivismo?
- Recupera da Piaget l’interesse per lo studio del cambiamento cognitivo come strumento teorico per esplorare la cognizione umana. (non ci interessa QUANDO i bambini dimostrano di possedere alcune capacità cognitive, ma COME costruiscono la propria conoscenza del mondo ed organizzano le conoscenze in strutture via via più complesse
- Lo sviluppo è visto come processo PROATTIVO e ACTIVITY-DEPENDENT, ovvero Il cervello è in grado di modificarsi continuamente attraverso il proprio stesso funzionamento. Cioè significa che i cambiamenti nelle strutture cerebrali avvengono in conseguenza della stimolazione fornita dagli input provenienti sia dall’esterno che dall’interno del sistema.
- Sviluppo come PROCESSO DINAMICO regolato dalla logica dell’INTERATTIVITÀ e della RECIPROCITÀ tra cervello-corpo-mente-comportamento, e di una continua e reciproca interazione tra essi e l’AMBIENTE.
Cosa si intende con embodied cognition?
Il corpo, con i suoi limiti sensoriali, pone dei vincoli allo sviluppo neurocognitivo, delimitando il tipo di esperienze che il bambino può fare, ma nello stesso tempo potenziando le possibilità di entrare in contatto con le informazioni ambientali. Il corpo agisce come filtro nei confronti dell’informazione ambientale, ma consente anche al bambino di manipolare l’ambiente procurando nuove esperienze.
- Centralità dell’azione per la conoscenza
- Cognizione costruita in modo attivo, tramite l’interazione dinamica organismo/ambiente
- Conoscenza varia in funzione dei constraints del corpo in interazione con l’ambiente
- Cognizione, anche di processi considerati «alti», è fondata su processi senso-motori
Definisci l’epigenesi predeterminata e unidirezionale e l’epigenesi probabilistica
L’epigenesi predeterminata assume l’esistenza di una relazione causale e unidirezionale tra i geni e i cambiamenti strutturali che avvengono nel cervello.
L’approccio dell’epigenesi probabilistica enfatizza il concetto di funzionamento parziale dei circuiti neurali (le diverse regioni della corteccia non passano da una fase in cui sono completamente silenti dal punto di vista funzionale, a una fase in cui divengono improvvisamente pienamente attive e funzionanti): attraverso il loro parziale funzionamento, i circuiti corticali ancora non pienamente maturi svolgono un ruolo fondamentale nel procurare gli input ambientali necessari allo sviluppo cerebrale, modellando così i successivi cambiamenti strutturali.
Cosa si intende con vincolo e quali tipi esistono?
I cosiddetti vincoli, o predisposizioni, caratterizzano il funzionamento del sistema percettivo e predispongono il bambino a prestare attenzione e a elaborare in modo privilegiato alcune categorie di informazioni presenti nell’ambiente specie-specifico. Il ruolo dei vincoli è quello di assicurare che i circuiti neurali ancora plastici ricevano l’informazione della quale hanno bisogno per svilupparsi in una specifica direzione.
I vincoli rappresentano sia un’opportunità (es: bambini bilingue), che una vulnerabilità (es: bambini di madri depresse)
Un vincolo può essere:
- NELL’ARCHITETTURA NEURALE
- TEMPORALE DI MATURAZIONE CEREBRALE
- ATTENTIVO
- COMPUTAZIONALE DOMINIO-GENERALE
In cosa consiste il vincolo nell’architettura neurale?
Il cervello non soltanto subisce un incremento in dimensione, ma modifica la sua
architettura durante un prolungato periodo successivo alla nascita. Cioè significa che all’inizio del nostro sviluppo abbiamo un funzionamento parziale dei circuiti neurali e che esistono periodi di immaturità prolungati.
Questo vincolo implica:
- Si accresce il tempo a disposizione affinché l’ambiente e l’esperienza possano esercitare la propria influenza.
- La possibilità di raggiungere un maggiore volume cerebrale, in particolare per la corteccia prefrontale
In cosa consiste il vincolo temporale e di maturazione cerebrale?
- Timing diverso di maturazione dei due emisferi cerebrali
- Timing diverso di sinaptogenesi nelle diverse aree cerebrali: c’è una fase iniziale di sovrapproduzione sinaptica, il cosiddetto periodo sensibile, che dura fino ai due anni, nel quale vale la regola “Use it or lose it”. Dalla fine dei due anni in poi inizia la fase di pruning, nella quale le sinapsi che sono rimaste inutilizzate vengono eliminate.
In cosa consiste il vincolo attentivo?
Predisposizioni attentive presenti fin dalle prime fasi dello sviluppo che orientano ed incanalano l’attenzione del bambino verso alcune particolari categorie di input ambientali, garantendo in tal modo che tali input possano influenzare e plasmare lo sviluppo cerebrale e cognitivo dell’individuo. (es: volti, movimento biologico)
In cosa consistono i vincoli computazionali dominio-generali?
Meccanismi di apprendimento (implicito) che consentono al sistema cognitivo di estrarre regolarità dall’ambiente e di dare coerenza percettiva alle numerosissime informazioni che colpiscono gli organi di senso.
STATISTICAL LEARNING (SL) = Apprendimento di regolarità statistiche RULE LEARNING (SL) = Apprendimento di regole CATEGORIZZAZIONE = Apprendimento di invarianze percettive o funzionali
Cosa si intende con ambiente specie-specifico e ambiente individuale?
Ambiente specie-specifico: ambiente comune a tutta la specie che garantisce lo sviluppo di abilità necessarie alla sopravvivenza. (es: preferire volti a non volti)
Ambiente individuale: Ambiente responsabile dei processi di apprendimento che portano a esiti diversi in ogni individuo
Cosa si intende con processi experience-expectant e experience-dpendent?
Processi experience-expectant: Intervento di specifiche esperienze in momenti particolari dello sviluppo fornisce l’informazione della quale il sistema cognitivo e le strutture neurali che lo supportano hanno bisogno per svilupparsi in un certo modo (abilità comuni alla specie). (es: saper riconoscere volti umani ma non di scimmia dopo i 9 mesi)
Processi experience-dependent: Intervento di specifiche esperienze in momenti particolari dello sviluppo che ha la funzione di ottimizzare l’adattamento del singolo all’ambiente (differenze
individuali). (es: preferire i volti dello stesso genere del caregiver a 3 mesi
Definire il periodo sensibile e il periodo critico.
PERIODO SENSIBILE: Momenti nel corso dello sviluppo durante i quali l’organismo è particolarmente sensibile a specifiche esperienze. Sfrutta il concetto della neuroplasticità cerebrale. (Es: Adulti con cataratta congenita bilaterale e sottoposti ad intervento tra i 2 e i 6 mesi di vita avevano un recupero pressochè totale dell’acuità visiva in tempi molto brevi, tuttavia c’erano effetti a lungo termine nel dominio dell’elaborazione dei volti, perché avevano passato il periodo sensibile in uno stato di deprivazione sensoriale).
PERIODO CRITICO: Esistenza di finestre temporali molto ristrette nel corso dello sviluppo durante le quali una specifica esperienza deve avvenire affinché si sviluppi una particolare funzione (es. imprinting filiale)
Come è visto il processo di modularizzazione secondo il neurocostruttivismo?
-LA SPECIALIZZAZIONE NEURALE E FUNZIONALE È IL PUNTO DI ARRIVO del processo di sviluppo, e non quello di partenza.
- I moduli sono un prodotto dello sviluppo.
- La mente umana sviluppa un’organizzazione modulare nel corso dell’ontogenesi come risultato del processo di specializzazione cerebrale.
- Il processo di modularizzazione prende avvio da numero limitato di vincoli pre-specificati (predisposizione innate).
Definire la specializzazione e la specializzazione interattiva.
SPECIALIZZAZIONE: Grado di selettività della risposta fornita da una specifica regione della corteccia alla presentazione di uno stimolo o una categoria di stimoli ambientali.
Come si arriva a specializzazione? Secondo una visione innatista (o di epigenesi unidirezionale) esisterebbe una proto-mappa che organizza il cervello come un mosaico. Secondo il neurocostruttivismo, invece, sarebbe il risultato di un processo di specializzazione interattiva.
SPECIALIZZAZIONE INTERATTIVA: Alcune regioni della corteccia modificano le proprie caratteristiche di risposta in conseguenza di alcuni vincoli iniziali e delle interazioni tra diverse aree cerebrali. Differenti circuiti vengono progressivamente selezionati per eseguire differenti computazioni dominio-specifiche.
Questo implica che nel corso dello sviluppo, specifiche aree cerebrali aumentino la SELETTIVITA’ con la quale si attivano per elaborare specifici tipi di informazione, (es: riconoscimento volti). Come conseguenza di questa attivazione sempre più selettiva delle aree corticali, l’estensione del tessuto corticale attivo in uno specifico compito diminuisce progressivamente, dando luogo a crescente LOCALIZZAZIONE con il crescere dell’età del bambino.
Quali sono le implicazioni generali del neurocostruttivismo?
- L’importanza della prima infanzia (Primi 1000 giorni): individuare precocemente possibili traiettorie di sviluppo atipico (vulnerabilità)
- Monitorare tutti i domini dello sviluppo, anche quelli apparentemente preservati
- Studi prospettici e longitudinali per monitorare i processi di sviluppo
- Confronto costante tra sviluppo tipico vs. sviluppo atipico
- Studio delle differenze individuali
- Considerare i periodi sensibili
- Fattori di rischio vs. fattori protettivi
Secondo una prospettiva neurocostruttivista, come sono visti i disordini neuroevolutivi?
Sono traiettorie Evolutive Alternative con profili di punti di forza e di debolezza che riflettono un
processo di ADATTAMENTO conseguente alle alterazioni iniziali.
Il bambino è un individuo in divenire, quindi di fatto un BERSAGLIO MOBILE.
Fotografare in modo attento il bambino nelle principali tappe dello sviluppo (in modo longitudinale) risulta cruciale per determinarne la traiettoria.
Il deficit non è quasi mai statico, selettivo ed evolutivamente indipendente. E non sembra esistere una causa unica del disturbo. Le ricerche devono orientarsi a scoprire che cosa sottende la continuità.