Pascoli Flashcards

1
Q

Vita Pascoli?

A
  • Nasce nel 1855 in una famiglia di condizioni economiche discrete, grazie al lavoro del padre che amministra una tenuta nobiliare
  • Nel 1867 il padre è assassinato, in pochi anni perde la madre e due fratelli
  • Si iscrive alla facoltà di lettere a Bologna ed entra parte attivamente di gruppi socialisti
  • Nel 1895 si trasferisce con l’amatissima sorella Maria a Castelvecchio di Barga
  • Nel 1891 pubblica la raccolta Myricae, attirando l’attenzione di d’Annunzio, con cui instaura un rapporto turbolento
  • Muore nel 1912, intervenendo spesso nel dibattito politico come poeta-vate
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2
Q

Cos’è il fanciullino?

A

Il fanciullino è un saggio in cui Pascoli espone la sua poetica, ossia le sue idee su cosa sia la poesia e su quali siano i compiti del poeta.

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3
Q

Poetica del fanciulino?

A

Il poeta-fanciullino si accosta alla realtà in modo spontaneo, non razionale, con lo stupore di chi vede ogni cosa per la prima volta. Vede da punti di vista inediti e ‘‘mette il nome’’ alle cose. Coglie nelle cose più comuni e semplici nuovi significati e vi scopre le relazioni più ingegnose. Rinuncia agli ornamenti inutili e ai classicismi non necessari

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4
Q

Visione della poesia per pascoli?

A

La poesia è vista come attività non razionale, basata sull’intuizione, capace do cogliere e comunicare la vera essenza della realtà. La poesia ha una funzione morale e sociale

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5
Q

Cosa sono le Myricae?

A

Le Myricea si presenta come una raccolta di poesie apparentemente semplici, dedicate a piante, animali e che descrivono lo stile di vita umile delle campagne. Tuttavia ovunque si addensano ombre e troviamo allusioni al dolore, ai desideri e agli interrogativi del poeta. Myricae esce per la prima volta nel 1891 in occasione delle nozze di un amico, ma viene modificato moltissime volte nel tempo.

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6
Q

Cosa significa ‘‘Myricae’’?

A

è una citazione virgiliana, significa ‘‘tamerici’’, piante modeste e comuni, con allusione ad una poesia che si basi su oggetti semplici e comuni. La semplicità è solo apparente, poichè proprio gli oggetti più comuni possono alludere a temi generali che riguardano l’esistenza umana.

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7
Q

Simbolismo pascoliano nelle Myricae?

A

è possibile individuare nella poesia due discorsi paralleli, l’uno generato dal significato letterale del testo e l’altro da ciò che esso allude.

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8
Q

Quali sono i temi delle Myricae?

A

I temi ossessivi del mondo pascoliano sono la morte, la solitudine, il dolore senza spiegazione. Tra i simboli ricorrenti troviamo il nido, ossia il luogo privilegiato degli affetti e delle protezioni familiari, che pascoli cerca ossessivamente di ricreare. La natura è vista come una forma di serenità, un’alleata benevola

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9
Q

Quali sono i personaggi delle Myricae?

A

Ritroviamo i parenti morti, in particolare la madre e il padre che vengono rimpianti in più opere.

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10
Q

Modelli/fonti delle Myricae?

A

Vengono presi come modelli Omero, Virgilio, Catullo e Orazio, Dante e Leopardi. Tra i contemporanei il più significativo è Giosue Carducci ma anche D’Annunzio riecheggia.

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11
Q

Quali scelte formali sono fatte da Pascoli per le Myricae?

A

Per il lessico egli tende a mescolare vocaboli appartenenti a diversi livelli e ambiti. Come figure retoriche troviamo metafore, analogie e sinestesie e fonosimbolismo.

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12
Q

Di cosa tratta Lavandare?

A

Lavandare- Myricae

Il poeta osserva e registra alcuni dati mentre passeggia: egli descrive un aratro abbandonato in mezzo ad un campo, il suono delle donne che lavano i panni al fiume e le canzoncine che vocalizzano. Il canto delle donne parla dell’avvento dell’autunno e della solitudine. L’aratro rappresenta simbolicamente la solitudine, esso appare dimenticato ed inutile. Esso rappresenta la solitudine della donna, il suo amato è partito e lo scandire delle stagioni non fa che aumentare il suo immenso senso di solitudine ed angoscia. Emerge il senso di impotenza e abbandono.. (Myricae)

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13
Q

Di cosa tratta X agosto?

A

Il padre di Pascoli fu assassinato il 10 agosto 1867 e questo testo rievoca il drammatico evento.

L’ambito chiuso e geloso del nido è concepito dal poeta come rifugio dal turbine doloroso della vita ma anche ciò che impedisce all’autore ogni comunicazione con il mondo degli altri. C’è poi lo smarrimento di fronte al Male, accompagnato da un’angosciosa domanda che rimane senza risposta: perché il male? “Male” è una parola che suggerisce echi inquietanti e le stelle cadenti sono il pianto del Cielo su “quest’atomo opaco del Male”: la Terra. L’opera fa riferimento al 10 agosto, quando si celebra la ricorrenza di san lorenzo, nota come ‘‘notte delle stelle cadenti’’.(Myricae)

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14
Q

Di cosa tratta L’assiuolo?

A

La luna è indistinguibile nel colore perlaceo e lattiginoso del cielo e anche le stelle sembrano confondersi. In lontananza tuttavia campeggiano nubi nere e si scorgono lampi. Si ode un fruscio misterioso che getta il poeta in uno stato di inquietudine. Si ode il frinire delle cavallette che ricorda i tintinni di strumenti usati nei culti esoterici. Intanto nei campi si ripete il cupo verso dell’assiuolo, che genera angoscia.

Le sensazioni visive vengono schiacciate dalle sensazioni uditive, il frinire delle cavallette divine nell’immaginazione di Pascoli il tintinnio dei sistri egizi, un rituale che dovrebbe aprire le porte dell’aldilà, legati al culto di Iside. La figura di Iside rappresentava anche la resurrezione, ma in questo caso simboleggia la sconsolata condizione umana in cui un ritorno dal regno dei morti è infattibile. Dunque viene sottolineato lo strazio per la perdita dei propri cari e l’angoscia per l’incombere dello stesso destino. (Myricae)

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15
Q

Di cosa tratta il tuono?

A

Nel buio assoluto della notte scoppia un tuono all’improvviso che invade tutto con il suo fragore violento. Quando finalmente il rimbombo tace, si ode una madre canticchiare e cullare il proprio bimbo.

Pascoli scegli attentamente le parole di questo componimento per il loro effetto fonosimbolico, infatti le parole scelte mimano il rotolare della frana e il boato del tuono. Il tuono, rimanda simbolicamente le sventure che minacciano la vita, a tale violenza è contrapposto il canto di una madre che canta al figlio, simboleggia il nido, una dimensione che ripara dal mondo fornendo calore e protezione. (Myricae)

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16
Q

Di cosa tratta Novembre?

A

L’aria è tanto limpida e mite che sembra sia arrivata la primavera e il poeta si guarda attorno cercando alberi e cespugli in fiore. Ma ovunque le piante sono spoglie e la terra è indurita dal freddo, tutto tace e l’unico suono che si ode è quello delle foglie che cadono delicatamente per terra. è un’estate illusoria, in novembre, mese dedicato al ricordo dei morti.

Il tema principale della poesia è la scoperta di come dietro l’apparente vita si celino la morte e desolazione. L’immagine della giornata serena suggerisce una promessa di felicità ma la seconda strofa introduce una brusca rottura, infatti è la morte ad invadere l’orizzonte. L’opera si presenta come una meditazione sulla condizione umana, fragile ed inadeguata di fronte ai desideri intensi di vita e felicità.

17
Q

Cosa sono i Canti di Castelvecchio?

A

Nel 1903, Pascoli pubblica una raccolta di poesia intitolata Canti di Castelvecchio. Il titolo richiama esplicitamente un luogo caro al poeta, Castelvecchio di Barga, dove Pascoli si era trasferito con la sorella nel tentativo di ricreare il nido famigliare. Pascoli suddivide le poesie per assonanza tematica e mostrano l’alternarsi di vita e morte del ciclo naturale, ricche di immagini misteriose ed evocative.

18
Q

Di cosa tratta il gelsomino notturno?

A

La poesia compare in un opuscolo dedicato al matrimonio di un suo amico. Il poeta registra quanto avviene tra la sera e l’alba, osservando in particolare il gelsomino notturno, che apre la sua corolla la sera e la richiude al mattino. L’odore intenso dei gelsomini si diffonde nell’aria, mentre la notte avanza , un lume all’interno della casa è portato fino al primo piano, dove viene spento. Al mattino i petali dei fiori si richiudono, nell’urna è avvenuta la fecondazione e si prepara una nuova vita. Pascoli allude alla prima notte degli sposi, con il termine ‘‘urna’’ si intende sia l’utero della donna che l’urna in cui si mettono le ceneri dei defunti. I temi principali della poesia sono l’eros, la morte e la paternità.

19
Q

Di cosa tratta la cavallina storna?

A

La cavallina storna è una poesia di Giovanni Pascoli che fa parte dei Canti di Castelvecchio. Il poeta rievoca l’assassinio, rimasto impunito, del padre Ruggero Pascoli, avvenuto il 10 agosto 1867. Il padre, quel giorno, fu ucciso sulla strada di casa, mentre il suo calesse era trainato dalla cavalla storna (così detta per il suo manto bianco e grigio, simile al piumaggio dello storno). Di fatto, la cavalla è stata l’unica testimone del delitto e il poeta immagina un dialogo tra essa e la madre, alla fine, chiede all’animale di confermare il nome di un sospettato: la cavalla «sonò alto un nitrito», come a confermarlo.

Tra i temi, oltre a quello della morte e della mancata giustizia terrena, Pascoli affronta anche quello del dolore umano, di cui la natura si fa partecipe. La «cavalla storna» è quella posseduta da Ruggero Pascoli e con la quale la madre del poeta tenta un dialogo, rievocando il rapporto di fedeltà tra l’animale – che assume caratteristiche vicine all’umano – e il marito, tanto che il giorno dell’omicidio la cavalla torna a casa trainando il corpo morto.

20
Q

Cos’è la grande proletaria si è mossa?

A

Nel 1911 Pascoli pronunciò un celebre discorso a favore della campagna militare italiana in Libia, giustificando l’imperialismo italiano

21
Q

Come sono descritti gli italiani nel L.G.P.S.è.M?

A

Egli esordisce descrivendo le condizioni di vita degli italiani all’estero, umiliati e sottopagati, l’Italia dunque ha la necessità di conquistare la Libia, per dare una terra in cui gli immigrati possano vivere liberamente.

22
Q

Da cosa deriva il titolo L.G.P.S.è.M.?

A

L’Italia descritta da Pascoli è come una madre che non possiede tante ricchezze fuorchè la propria prole, cioè i propri figli.

23
Q

Perchè gli italiani devono conquistare la Libia?

A

La guerra coloniale è vista come un dovere, ossia quello di civilizzare i popoli arabi e un diritto, poichè la Libia venne precedentemente conquistata dall’Impero Romano

24
Q

Cosa sono i poemi conviviali?

A

I poemi conviviali sono 20 lunghi componimenti, raccolti tra il 1904 e il 1905, che ripercorrono alcuni miti classici. L’idea di fondo è che gli antichi miti non possano veramente rivivere nel presente, l’opera esprime una denuncia verso la perdita di senso tipica della modernità.

25
Q

Di cosa tratta Calypso?(poemi conviviali)

A

Il poema narrativo ‘‘L’ultimo viaggio’’ è costituito da 24 componimenti che hanno come protagonista Odisseo. Odisseo, ormai vecchio, intende ripercorrere le antiche rotte con gli uomini più fedeli, ma ormai il mondo è cambiato. Le località che egli riteneva misteriose appaiono ordinarie, dopo una vana ricerca la barca su cui viaggi si schianta e il suo corpo è trascinato dalle onde sull’isola di Calypso. L’opera esprime con profonda malinconia la perdita di senso tipica della modernità. L’Ulisse pascoliano dunque simboleggia la crisi dell’uomo moderno.