lezione 10 Flashcards
R.diabetica essudati cotonosi e molli FAG
ipofluorescenti
class retinopatia diabetica non proliferante
- Lieve: si ha la presenza solo ed esclusivamente di microaneurismi
- Moderata: abbiamo la presenza dei microaneurismi con, in aggiunta, almeno una condizione tra: emorragie, essudati cotonosi o essudati duri. [importante: assenza di segni di grado severo.]
- Severa: abbiamo di base le condizioni presenti nella forma moderata, ma in aggiunta si hanno una o più fra le seguenti condizioni:
o Emorragie, almeno 20 in ogni quadrante (ricorda la retina viene suddivisa in quattro quadranti: supero-temporale, infero-temporale, supero-nasale e infero-nasale);
o Beading venoso significativo, almeno uno in due quadranti;
o IRMAs, almeno in un quadrante.
class retinopatia diabetica prolif
Proliferante: con neovasi, abbiamo tutti i segni della retinopatia diabetica severa non proliferante ai quali si aggiunge almeno una tra:
- Neovascolarizzazione;
- Emorragia vitreale o preretinica (emorragie scaturite sicuramente da neovasi).
Mentre se troviamo almeno una tra:
- Emovitreo;
- Neovasi disco maggiore di 1/3 area disco;
- Neovasi retinici maggiore 1/3 area disco.
screening 1 livello retinopatia diabetica
VISUS (Best-Corrected Visual Acuity)
Esame del fundus oculi
Questi esami vengono effettuati 5 anni (o alla pubertà) dopo la diagnosi di DMT1, mentre nel DMT2 vengono effettuati al momento della diagnosi perché è possibile che il paziente abbia il diabete già da molti anni.
screening 2 livello RD
retinografia a colori
FAG
OCT e OCT angiography
RD FAG
(FAG): ci permette di osservare la periferia retinica che è quella zona che manifesta maggiormente i segni di ischemia, microaneurismi, IRMAs, emorragie, neovascolarizzazioni e allargamento della foveal avascular zone (FAZ).
RD OCT
Tomografia a Coerenza Ottica (OCT):
Utile, alla diagnosi, per vedere meglio l’edema maculare diabetico. Successivamente, quando dobbiamo rivalutare il paziente nel tempo possiamo eseguire semplicemente il visus e l’OTC, senza FAG.
OCT – Angiography: va a studiare il flusso di globuli rossi all’interno dei vasi in moda tale da visualizzare i vasi ed eventuali loro anomalie.
Si tratta ancora di una metodica in fase di studio, presenta infatti dei limiti dovuti alle poche informazioni su periferia e leakage.
oftalmopatia diabetica avanzata
- Emorragia: ci può essere una emorragia preretinica (retroialidea), intravitreale o entrambe, la intravitreale ci mette più tempo a riassorbirsi;
- Distacco di retina trazionale: tornando al discorso fatto prima, spesso i diabetici hanno questo tipo di distacco di retina dato dalla contrazione della membrana fibrovascolare dove c’è un adesione tra vitreo e retina. C’è una forte adesione tra l’area posteriore e le aree di proliferazione fibro-vascolari, proprio perché c’è questa richiesta da parte della retina col VEGF a creare nuovi vasi che andranno ad avere una forte trazione in queste aree appunto.
Si presentano anche come aree emorragiche; - Rubeosi Iridea: condizione severa in quanto ci sono molte ischemie e quindi può andare a bloccare il flusso dando origine ad un glaucoma molto grave, solitamente con una progressione gravissima.
indicazioni alla vitrectomia in RD prolif
- Emorragia vitreale persistente: dev’essere presente dopo 3 mesi dall’inizio dell’emovitreo di questi pz oppure se è un emovitreo bilaterale, se sono tutti e due gli occhi e non c’è risoluzione;
- Progressivo distacco di retina trazionale: da ricordare il discorso macula on e macula off; (urgente)
- Distacco trazionale e regmatogeno: devono essere trattati urgentemente. (urgente)
diagnosi emovitreo
▪ ESAME DEL FUNDUS: se andiamo a vedere “vediamo solitamente che non vediamo”, ossia, non riusciamo a vedere bene il fundus oculare in quanto il vitreo è offuscato dal sangue;
▪ ECOGRAFIA B-SCAN: ci permette di vedere una zona che non riusciamo a vedere oftalmoscopicamente, potremmo vedere se è presente un distacco di retina sottostante la visione del corpo vitreo. Se l’ecografo mostra le lesioni citate (rotture o distacchi), allora non si aspetta 3 mesi come per il classico follow-up, ma si agisce per risolverle al più presto.
tipi di vitrectomia
- Delaminazione: facendo dei tagli orizzontali con le forbici creando una delaminazione;
- Segmentazione: andiamo letteralmente a “spaccare” e tagliare verticalmente le membrane epiretiniche in pezzettini cosicché la trazione non sia totale. Questa logica si usa in tanti tipi di chirurgia, anche con le escare.
COMPLICANZE POST-OPERATORIE per il distacco di retina trazionale, dovute proprio all’intervento:
- Aumento della pressione intraoculare: dovute proprio all’aumento della concentrazione o
volume di gas che si espande in maniera eccessiva; - Glaucoma associato ad olio di silicone: ovviamente se utilizzato l’olio di silicone, può succedere che soprattutto negli occhi “apatici” con il blocco pupillare (può essere dato anche dalla presenza del gas ma molto più raro, più che altro associato alla presenza dell’olio), dopo del tempo l’olio si emulsifichi nella camera anteriore, ostruisce il trabecolato e potrà esserci una reazione infiammatoria e una formazione di tessuto cicatriziale provocando
ingombro sterico proprio del trabecolato che non riesce più a filtrare; - Cataratta: che può essere data da intervento iatrogeno (indotta da oli di silicone) o ritardato;
- Cheratopatia a bandelletta: nel caso di un lungo tamponamento con PDMS, a livello corneale.
fundus in OACR macula
abbiamo una macula con aspetto ‘ a rosso ciliegia’ in oltre il 90% dei casi. Questo è dovuto all’assenza dello strato delle fibre nervose nella fovea che lascia trasparire il colore fisiologico di EPR e coroide, mettendo in risalto la fovea stessa dalla retina circostante.
fundus in OACR retina
La retina del polo posteriore ha un aspetto biancastro dovuto all’edema delle fibre nervose.
La retina periferica, al contrario, appare normale ed è dato dal fatto che a questo livello lo strato delle fibre nervose è meno spesso rispetto al polo posteriore.
Gli strati più interni della retina sono atrofici rispetto a quelli più esterni perché l’occlusione dell’arteria centrale prevede una mancata ossigenazione degli strati più interni della retina perché quelli più esterni prendono il nutrimento anche da plessi presenti nella coroide.
fundus in OACR vasi
Nel 32% è presente un’attenuazione delle arterie retiniche.
Può essere presente anche un’altra alterazione a carico dei vasi, una segmentazione dovuta alla separazione tra gli eritrociti e il siero. In 1/5 dei casi è possibile visualizzare l’embolo che ha provocato l’occlusione. [questi possono essere costituiti da diverse componenti: colesterolo, fibrino-piastrinico e calcifico].