Erving Goffman Flashcards
Chi è?
E’ un osservatore della realtà, realtà che finisce di trasformare inconsapevolmente le sue analisi in vere e proprie denunce sociali
A cosa è rivolto il suo interesse?
Il suo interesse è rivolto sia alla microsociologia ovvero le relazioni interpersonali, sia alla macrosociologia cioè le istituzioni sociali.
Quali sono state le tre ricerche sul campo?
In una piccola comunità di coltivatori delle isole di Shetland
In un ospedale psichiatrico a Washington
Nelle sale da giochi del Las Vegas
La sua teoria considera due aspetti:
da un lato un approccio drammaturgico ( i due aspetti del sé che sono l’attore e il personaggio), dall’altro il ruolo delle istituzioni sociali dedite al controllo sociale sulle relazioni interindividuali.
Chi è considerato Goffman?
è considerato il sociologo della sfera pubblica
Per Goffman, cosa esiste in ogni cultura?
In ogni cultura esiste un insieme limitato di schemi di reinterpretazioni delle situazioni.
La realtà è influenzata dalla società poiché si muove all’interno di frames ( cornici interpretative).
Come sono definite tutte le attività svolte dall’individuo?
Sono definite performance ( interpretazioni) che avvengono in uno spazio pubblico ( il palcoscenico) o in uno spazio privato ( il retroscena)
In uno dei suoi primi volumi, cosa rappresenta? Come?
In uno dei suoi primi volumi «La vita quotidiana come rappresentazione» (1959) egli rappresenta l’idea del Sé (approccio drammaturgico della vita sociale):
Come attore che esprime la parte più libera e autonoma del soggetto
Come personaggio che manifesta le caratteristiche sociali ogni qualvolta che entra in rapporto con gli altri sul palcoscenico del mondo. Gli individui pertanto si “adeguano” al contesto situazionale, modellando la loro immagine in relazione a quelle che sono le aspettative esterne. In questo modo, l’individuo guida e controlla le idee che gli altri si fanno di lui.
Cosa viene assegnato all’attore sociale? Cosa comprende questa?
Quando l’attore assume un determinato ruolo sociale, generalmente scopre che a questo è stata assegnata una particolare facciata
La facciata comprende colui che assume particolari caratteristiche quali il rango, il sesso, l’età, il vestiario, l’espressione del volto, i gesti.
A cosa è attento Goffman?
Goffman è particolarmente attento a come ogni personaggio eserciti il controllo delle impressioni nella ribalta
Chi è il personaggio più apprezzato?
Il personaggio più apprezzato è quello che indossa in ogni occasione la maschera giusta; il personaggio mette in gioco, ad ogni istante sé stesso e, così facendo, controlla le impressioni che produce negli altri, cercando di definire nel modo migliore ogni situazione ed evitando tutto ciò che possa provocare di sé negli altri un’immagine negativa.
La parte del sé che si riconosce nel “personaggio” è dunque estremamente sensibile ai giudizi altrui, e per questo tende a rispettare tutte quelle regole che dominano nel contesto relazionale in cui vive.
Quali sono i tre principi della ribalta di Goffman?
Goffman enumera i tre principi concernenti il controllo delle impressioni della ribalta:
1 la lealtà drammaturgica: gli attori non devono tradire la linea d’azione concordata sia durante la rappresentazione sia nell’intervallo fra un’interpretazione e l’altra
2 la disciplina drammaturgica: un attore deve conoscere la sua parte e attenersi ad essa.
3 circospezione drammaturgica: l’attore deve sapere quando entra in scena e quando può rilassarsi
Cosa ne consegue?
Da questi principi ne consegue che:
Il personaggio è sempre implicato nella relazione
Deve esercitare un controllo sulle impressioni
La caratteristica dell’attore è quella di essere eterodiretto e di essere condizionato scenicamente.
Cos’altro possiede il palcoscenico della vita?
un retroscena.
Lo studioso lo descrive come un luogo chiuso, al sicuro, dove il soggetto può permettersi di non recitare, di non assumere il ruolo del personaggio, può essere semplicemente se stesso, essere attore.
Le relazioni face to face cosa indicano?
costituiscono un particolare aspetto delle dinamiche sociali.
Ognuno, pur avendo diverse maschere, dispone di poche variazioni della propria faccia e di un numero limitato di possibilità di salvarla nell’ambito del medesimo contesto.