emozioni Flashcards

1
Q

emozione

A

disposizione all’azione che insorge in presenza di un eventi rilevante per l’individuo
questa generale tendenza all’azione dell’organismo all’ambiente ed è presente in tutte le specie animali

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2
Q

predisposizione all’azione

A

deriva da semplici risposte riflesse
consiste in comportamenti di approccio o in comportamenti di evitamento

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3
Q

gli introduttori emozionali sono rappresentati da stimoli di per sé potenzialmente vantaggiosi o pericolosi o da stimoli che hanno acquisito tali caratteristiche nel corso dell’evoluzione

A

ambiente esterno
interno all’organismo
nessuna di queste rappresentazioni deve essere consapevole affinché l’emozione di manifesti

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4
Q

gli stimoli emotigeni sono distinti in induttori

A

primari
secondari

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5
Q

stimoli appetitivi primari

A

inducono una stato piacevole, di benessere e soddisfazione –> determinano comportamenti di approccio che tendiamo a perseguire

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6
Q

stimoli aversivi primari

A

inducono uno stato spiacevole, di paura se non di terrore –> determinano comportamenti di evitamento (attacco e fuga)

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7
Q

nell’uomo il repertorio comportamentale comprendente le risposte di approccio e evitamento è molto ampio e articolato. possiamo:

A

inibire
controllare
posticipare

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8
Q

introduttori primari

A

sono costituiti da stimoli chiaramente appetitivi o aversivi a cui siamo predisposti a rispondere in base all’evoluzione. si può prevedere quale emozione è prodotta

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9
Q

introduttori secondari

A

stimoli emotigeni che acquisiscono il potere di provocare un’emozione tramite apprendimento di relazioni associative tra un determinato stimolo (inizialmente emozionalmente neutro) e una determina situazione

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10
Q

modelli teorici - william james

A

le emozioni sono sempre accompagnate da reazioni somatiche che riusciamo a percepire (attivazione del sistema nervoso simpatico)
quando siamo in pericolo, il nostro organismo subisce una serie di modificazioni corporee che sostengono l’attacco o la fuga

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11
Q

teoria periferica dell’emozione (teoria di James-Lange)

A

l’emozione non viene indotta immediatamente dalla percezione di uno stimolo/evento. l’evento produce una serie di modificazioni a livello fisiologico che vengono poi percepite dall’individuo: è l’acquisita consapevolezza di tali cambiamenti che produce lo stato emozionale cosciente

l’attivazione fisiologica ha un ruolo causale nell’esperienza emozionale ed è quindi condizione necessaria e sufficiente per la sua produzione

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12
Q

walter cannon e philip bard attaccò la teoria di James-Lange

A
  1. cambiamenti interni sono troppo lenti per costituire la fonte primaria di un’emozione
  2. l’induzione artificiale di cambiamenti corporei associati ad un’emozione (adrenalina) non causa l’esperienza di un’emozione vera, ma un’emozione «come se»
    non sembrano esserci molto differenze tra gli stati di attivazione del sistema nervoso autonomo tra le varie emozioni

secondo la teoria di cannon-bard l’attivazione fisiologica non ha alcun ruolo nell’esperienza emozionale (sono processi paralleli e indipendenti)

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13
Q

comportamentismo

A

le emozioni sono una qualsiasi risposta dell’organismo all’ambiente e non sono adatte ad essere indagate in modo scientifico

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14
Q

anni ‘60: avvento del cognitivismo

A

si riapre la questione della relazione causale tra attivazione fisiologica ed emozioni

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15
Q

teoria bifattoriale delle emozioni (schachter e singer)

A

le emozioni sono il risultato della combinazione i due fattori: uno stato iniziale di arousal inspiegabile più una spiegazione (o valutazione) cognitiva dell’arousal in questione

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16
Q

adrenalina

A

provoca un pattern di risposte fisiologiche attivanti

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17
Q

manipolazione sperimentale

A

fornivano diversi tipi di informazioni a differenti sottogruppi di partecipanti

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18
Q

manipolazione sperimentale, gruppo 1

A

correttamente informato circa le reazioni che avrebbero sentito dopo la somministrazione

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19
Q

manipolazione sperimentale, gruppo 2

A

veniva fornita una diversa descrizione dei sintomi

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20
Q

manipolazione sperimentale, gruppo 3

A

soluzione salina

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21
Q

la teoria bifattoriale assume che l’attivazione fisiologica sia condiziona necessaria affinché si possa esperire un’emozione, ma non sufficiente
per provare paura è necessario:

A
  1. percepire lo stato di attivazione fisiologica
  2. etichettare questo stato come pericoloso in base all’interpretazione cognitiva della situazione
  3. attribuire il livello di attivazione fisiologica alla situazione
22
Q

magda arnold

A

importanza del fattori valutativo nell’esperienza emozionale
quando ci troviamo in una situazione, operiamo un bilancio mentale, cioè una valutazione della situazione in termini di cost/benefici
l’emozione consiste nella tendenza ad allontanarci da ciò che riteniamo svantaggioso o ad avvicinarsi a ciò che ci sembra vantaggioso

23
Q

joseph LeDoux

A

importanza della fase di valutazione
ambito di interesse: relazione tra attività cerebrale e processi emozionali
la valutazione è la prima fase che dà inizio all’esperienza emozionale e avviene sotto il livello di consapevolezza
tuttavia, egli riteneva che emozione e cognizione fossero da considerare delle funzioni mentale distinte ma interagenti

24
Q

nelle emozioni accade quello che avviene nella maggior parte dei processi cognitivi:

A

la maggior parte dell’elaborazione avviene al di sotto del livello di consapevolezza e l’esperienza soggettiva è solo la fase finale di un processo più o meno complesso che si svolge senza che ce ne rendiamo conto

25
Q

ci sono molti strumenti che possono essere usati per analizzare e misurare le emozioni. secondo Lang le risposte emozionali si possono categorizzare in 3 sistemi di output:

A
  1. comportamenti espressivi
  2. espressioni verbali
  3. reazioni fisiologiche
26
Q

comportamenti espressivi (Lang, come misurare le emozioni)

A

espressioni facciali, postura, etc

27
Q

espressioni verbali (Lang, come misurare le emozioni)

A

a. le caratteristiche paralinguistiche dell’eloquio che possono accompagnare i comportamenti espressivi (es: tono, pianto, etc)
b. le autovalutazioni relative agli stati emozionali esperiti o alle sensazioni fisiche (es: ho paura)

28
Q

reazioni fisiologiche (Lang, come misurare le emozioni)

A

modificazioni a livello neurale, viscerale e muscolare (es: aumento frequenza cardiaca)

29
Q

comportamenti espressivi

A

includono i comportamenti di approccio e di evitamento –> le emozioni sono dei cruciali mediatori nella relazione tra individuo e ambiente per il mantenimento del benessere dell’organismo stesso

30
Q

paul ekman

A

le emozioni veicolate con il volto non dipendono dalla cultura di appartenenza, ma sono universali

31
Q

FACS: Facial Action Coding System

A

sistema messo a punto da ekman e friesen per descrivere e classificare tutte le possibili unità di azione che avvengono in due aree del volto:
area superiore (fronte, sopracciglia e occhi)
area inferiore (guance, naso, bocca e mento)

32
Q

espressioni verbali (come misurare le emozioni) 1

A

caratteristiche paralinguistiche dell’eloquio: sono state studiate in relazione alla comunicazione non verbale
Le caratteristiche della voce che riguardano la comunicazione orale ma che non hanno a che fare con le parole e la loro semantica contribuiscono a far comprendere lo stato emotivo del parlante.
La gioia viene riconosciuta con % molto accurate di accuratezza quando è veicolata attraverso il volto, ma difficilmente attraverso la voce.
Tristezza e rabbia sono le emozioni più facilmente riconosciute nell’eloquio, seguite dalla paura

33
Q

espressioni verbali, come misurare le emozioni 2

A

autovalutazione relative agli stati emozionali esperiti: chiedere alle persone come si sentono in relazione ad un certo eventi è la cosa più semplice a naturale da fare

le misurazioni self-report sono usate nella ricerca qualitativa con scale di tipo likert
nota bene: le 6 emozioni di base non catturano il complesso e sfaccettato mondo dell’esperienza emozionale umana. ci sono emozioni più evolute e complesse

vergogna, senso di colpa e rimorso sono considerate emozioni morali

34
Q

come misurare le emozioni, ci sono due diversi approcci:

A
  1. le ricerche che ci sono occupate delle emozioni di base rientrano nell’approccio categoriale (le diverse emozioni sono categorie differenziate e separate)
  2. approccio dimensionale (l’esperienza emozionale non è un elemento discreto ma un fenomeno che si colloca lungo un continuum) –> modello circomplesso
35
Q

modello circomplesso

A

le diverse emozioni sono il risultato dell’intersecarsi di due dimensioni: valenza e arousal
questo. modello colloca valenza su una dimensione e arousal su un’altra dimensione (si un piano cartesiano): crea una mappa in cui i diversi stati emozionali si distinguono per gradi diversi di valenza e arousal

36
Q

valenza - modello circomplesso

A

indica lo stato di piacevolezza/spiacevolezza che esperiamo in relazione a qualsiasi stimolo o evento

37
Q

arousal - modello circomplesso

A

rappresenta il grado di attivazione/rilassamento associati all’esperienza emozionale

38
Q

paura e tristezza (modello circomplesso)

A

valenza simile, arousal diverso

39
Q

paura e gioia (modello circomplesso)

A

valenza diversa, arousal simile

40
Q

self-assessment manikin (SAM)

A

strumento costruito da Lang per misurare gli stati emozionali in risposta a qualsiasi stimolo
- è uno strumento grafico, non verbale
- presenta 5 immagini per ciascuna delle 3 scale di misurazione (valenza, arousal e dominanza - rappresenta in che misura riteniamo di poter controllare/essere schiacciati una determinata situazione)

41
Q

limiti del SAM

A

soggettività della valutazione
è possibile che la valutazione sia influenzata da fattori culturali, contestuali o potrebbe rispondere ad aspetti di desiderabilità sociale
la misurazione dell’esperienza emozionale con strumenti self-report è il risultato finale di un processo di elaborazione che avviene al di sotto del livello di consapevolezza

42
Q

reazioni fisiologiche - come misurare le emozioni

A

gli strumenti forniti dalla psicofisiologia permettono di fare adeguate inferenze sugli stati emozionali
esempi di risposte fisiologiche: frequenza cardiaca, dilatazione della pupilla, livello di cortisolo nel sangue, pressione arteriosa, conduttanza cutanea, grado di tensione muscolare –> governante dal sistema nervoso autonomo

43
Q

(come misurare le emozioni) le risposte fisiologiche del sistema nervoso centrale possono essere misurate con…

A

l’elettroencefalogramma

44
Q

biosegnali:

A

più utilizzati per misurare la risposta fisiologica associate all’esperienza emozionale sono rappresentati dalla frequenza cardiaca e dalla riposta di conduttanza cutanea

45
Q

frequenza cardiaca:

A

numero di battiti al minuto; il sistema simpatico produce un’accelerazione della frequenza cardiaca (stati emozionali intensi e stati emozionali piacevoli) mentre quello parasimpatico una decelerazione (stimoli spiacevoli)

46
Q

conduttanza cutanea

A

misura dell’attivazione delle ghiandole sudoripare attraverso modificazioni delle caratteristiche elettriche della pelle

47
Q

antonio damasio

A

le risposte somatiche sono informazioni imprescindibili affinché si possa costruire l’esperienza emozionale

48
Q

ipotesi del marcatore somatico

A

le emozioni hanno un ruolo chiave nel determinare il comportamento decisionale delle persone

emozione definita come l’insieme di cambiamenti a livello fisiologico e/o comportamentale innescati da specifiche strutture cerebrali

49
Q

iowa gambling task

A

i partecipanti vengono posti di fronte a quattro mazzi di carte coperte e istruiti a guadagnare più denaro possibile avendo a disposizione 100 giocate, scegliendo liberamente da quale mazzo pescare le carte e apprendendo dopo ogni giocata, scritto sul lato nascosto della carta

tutti i mazzi contengono carte che possono comportare guadagni o perdite. le carte vincenti dei mazzi A e B fanno sempre guadagnare somme più alte (100 €) rispetto dei mazzi C e D (50 €)

50
Q

due gruppi sperimentali - damasio

A
  1. pazienti con lesioni all’amigdala o alla corteccia prefrontale ventromediale
  2. gruppo di controllo di pazienti sani
    gruppo di controllo: dopo circa 20-40 giocate, cominciavano a preferire i mazzi vantaggiosi
    gruppo sperimentale: continuava a scegliere le carte dei mazzi svantaggiosi
51
Q

due gruppi sperimentali - damasio , gruppo di controllo, pazienti

A

gruppo di controllo: aumento della conduttanza cutanea quando stava per essere scelta una carta dai mazzi svantaggiosi dalla 13esima giocata
pazienti: nessuna modificazione
damasio: la risposta nel gruppo di controllo è un segnale anticipatorio inconscio che costituisce in campanello d’allarme che segnala la natura svantaggiosa dell’azione