Displasia congenita dell'anca (DCA) Flashcards
Definizione
Condizione clinica congenita caratterizzatà da alterazioni di sviluppo e di forma dell’articolazione coxo-femorale, alterazioni cotiloidee, cefaliche e capsulo-legamentose, che comportano incongruenza articolare che con diversi stadi di gravità portano alla perdità dei normali rapporti articolari fino alla lussazione.
–> Ho un alterazione della distribuzione dei carichi sulla testa femorale che porta progressivamente ad artrosi
Eziopatogenesi
Cause multifattoriali:
GENETICI
Familiarità, razziali (caucasici), sessuali (>donne per la relaxina che dà lassità dei tessuti), malformazioni congenite (torcicollo, piede torto), lassità legamentose
AMBIENTALI
presentazione podalica al parto, lateralità (>unilaterale, in particolare a sinistra 60% –> a livello uterino l’anca sinistra è mantenuta addotta per la presenza della spina dorsale della madre), fasciatura prematura arti, oligodramnios (scarso liquido amniotico), primiparità
Classificazione
Classificazione di DUNN
1.displasia semplice (testa non ben dentro l’acetabolo)
2.sub-lussazione (testa tende ad uscire)
3.Lussazione (la testa esce)
4.Lussazione inveterata (la testa è completamente fuori da molto tempo al momento della diagnosi che è tardiva)
N.B. Rare le ultime fasi (diagnosi precoce), non è detto che evolva verso il quarto stadio, guarigione spontanea nei primi mesi di vita
Diagnosi - iter
- nascita –> 1 mese, esame clinico
- 1 mese –> 4 mesi, ecografia
- dal mese 4 anche radiografia
Diagnosi clinica
Ispezione: asimetria pieghe cutanee cosce e glutei, deviazione rima vulvare.
Esame della mobilità: difficoltà nell’abduzione
Test di galeazzi: supino, ginocchia flesse a 90 –> altezza diversa delle ginocchia –> DCA
POCO SPECIFICI
Manovra di Ortolani (+importante): supino, flessione anche a 90, mani sulle ginocchia con pollice sulle cosce, terzo dito sul grande trocantere, si impone in sequenza alle anche flessione, abduzione e rotazione esterna –> se eseguito correttamente porta la testa ad ad alloggiarsi nell’acetabolo provocando scatto =segno dello scatto.
In paziente >1 anno:
ritardo nella deambulazione, accorciamento dell’arto affetto, zoppia, segno di trendeleburg (in appoggio monopodalico il bacino non è orizzontale)
Diagnosi strumentale
Ecografia (gold standard): si studiano due angoli alfa (angolo osseo tra linea 1 e 2, indica la situazione di crescita dell’acetabolo osseo) e beta (angolo cartilagineo tra linea 1 e 3, indica lo stato dell’acetabolo cartilagineo, che nel DCA può variare di spessore per compensare il difetto di accrescimento osseo) –> classificazione da 1 a 4, da anca matura a anca lussata con sottoclassificazioni.
Linea 1= linea che passa dal margine cotiloideo fino al punto d’inserzione della capsula
Linea 2= linea tangente al margine cotiloideoo e al margine inferiore ileare
Linea 3=linea tra margine cotiloideo e il centro degli echi del labbro acetabolare
Beta>77 –> DCA
Alpha <60 –>DCA
Alla nascita in caso si segni clinici, come screening alla 4-6 settimana di vita. Ogni settimana-40 giorni in caso di DCA.
Radiografia: linea di hilgenreiner (passa per le cartilagini triradiate) e linea di perkins (perpendicolare passa per la parte più laterale del tetto cotiloideo) –> il centro di ossificazione della testa del femore si trova nella parte infero laterale del diagramma in caso di DCA.
Triade di putti: ritardico di comparsa dei nuclei di ossificazione, interruzione dell’arco di shenton, indice acetabolare (abgolo tra hilgenreir a la tangente a margine acetabolare) >35
Nell’adulto si studia l’angolo di Wiberg: tra la verticale passando per il centro dell’acetabolo e la tangente al ciglio acetabolare –> <35 DCA (quando lussata è negativo)
Trattamento
- in caso di 1/2 stadio, doppio/triplo pannolone
- se a 4-6 settimane alfa <50 –> tutori di pavlik che mantengono le anche flesse e abdotte
- se fallisce riduzione chiusa con apparecchio gessato pelvi podalico
- se fallisce riduzione chirurgica con osteotomia* (se non ho ancora artrosi importante)
- nei casi gravissimi protesi d’anca, più difficile del normale
Complicanze: necrosi avascolare per compressione dei vasi con divaricatori e gessi –> deformità e coxoartrosi
Osteotomie
1.Acetabolari
-Osteotomia periacetabolare/di ganz LA + UTILIZZATA
Si ricrea un’anatomia il più possibile simile a quella dell’anca. Si pratica un taglio a livello ileo-pubico, si prosegue tutto attorno all’acetabolo e lo si riorienta a ricoprire tutta la testa.
-Di Salter (la + conosciuta), ok nel paziente pediatrico
Osteotomia di addizione utilizzando cuneo da spina iliaca per ricoprire acetabolo
-Steel –> complicata
Triplice osteotomia di ischio, pube e ileo. Si riorienta l’acetabolo a coprire la testa e viene fatta osteosintesi
-Acetaboloplastica di wagner
Si taglia la cresta iliaca, si stacca il gluteo dall’ala iliaca, si arriva alla zona periacetabolare lasciando la capsula intatta, si procede con osteotomie progressive fino a staccare l’acetabolo, si ruota a ricoprire; si mettono placche e innesti di osso dalla cresta iliaca
-Osteotomia di chiari
Incisione transversa dal forame ischiatico; si fa una dislocazione utilizzando sega di gigli (tagliando l’osso iliaco a livello della capsula) e distrattore di chiari che allontana le due ossa–> medializzo l’acetabolo e lateralizzo l’ileo, creando un tetto acetabolare; fili di metallo e vite per unire le due componenti osteotomiche e favorire la formazione di callo osseo.
2.Femorali –> valgizzanti (per un collo varo), varizzanti (per un collo valgo)