CAP. 8 - La sovranità popolare Flashcards
Sovranità popolare nella costituzione
Art. 1.2 Cost. “La sovranità APPARTIENE al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”
- Il popolo è il proprietario giuridico della sovranità, nel senso che ne ha il possesso e non può cederla a nessun individuo o a nessun sottogruppo
- Il popolo può cedere l’esercizio della sovranità, ma rimane la fonte della legittimazione di ogni potere dello stato
Popolo vs. popolazione vs. nazione
- Popolo: insieme di tutti coloro che sono legati all’ordinamento giuridico dal vincolo della cittadinanza
- Popolazione: insieme di tutti coloro che si trovano nei confini di un ente territoriale
- Nazione: unifica e accomuna un insieme di individui per tradizioni, cultura, storia, lingua, religione, etc.
Cittadinanza
La cittadinanza è un vero e proprio status giuridico, cioè un insieme di diritti (i diritti politici) e i doveri che da esso derivano.
Il diritto di voto
Trattato dall’art. 48 cost. che stabilisce che:
- Sono elettori tutti i cittadini maggiorenni
- La legge prevede limitazioni di voto per indegnità morale, incapacità civile o come pena accessoria in caso di sentenza penale definitiva
- Il voto è circondato da garanzie fondamentali ed è dovere civico
- l’esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all’estero è disciplinato in forme speciali
Elettorato attivo e passivo
- Elettorato attivo: diritto di votare
- Elettorato passivo: diritto di essere eletti
L’estensione del diritto di voto ai non cittadini
Il primo comma dell’art. 48 cost. esplicita che i cittadini possono votare. Secondo alcuni, coloro che risiedono stabilmente in Italia adempiono agli obblighi e condividono le conseguenze delle decisioni politiche dovrebbero poter votare. Questa scuola di pensiero ritiene infatti che l’articolo non identifichi il diritto di voto come una prerogativa esclusiva ai cittadini.
Ad oggi l’elettorato attivo e passivo è stato esteso ai non cittadini solo per quanto riguarda il parlamento europeo.
Chi non può votare
- chi è sottoposto a misure di prevenzione personali
- chi è sottoposto a misure di sicurezza detentive, libertà vigilata o divieto di soggiorno
- chi è stato condannato all’interdizione (temporanea o perpetua) dai pubblici uffici
Le garanzie legate al voto
- personale
- eguale
- libero
- segreto
Il voto come dovere civico
Definire il voto come dovere civico è stato il risultato del compromesso fatto per superare la contesa tra diverse concezioni sulla posizione dell’individuo nella società e tra gli interessi di gruppi politici diversi. Partiti come la DC, con meno capacità di mobilitazione, volevano rendere il voto obbligatorio. Altri invece no.
La formula fu inserita per invitare il legislatore ordinario a provvedere, ma le sanzioni furono sempre molto blande e dal ‘93 è stata rimossa la nozione del voto come “obbligo”.
Il voto per i residenti all’estero
L’unica soluzione è il voto per corrispondenza.
Provvedimenti più recenti sono stati fatti per garantire il diritto di voto anche ai cittadini temporaneamente all’estero: personale militare e polizia, sii in seguito tutti i cittadini che si trovano per almeno tre mesi per cure mediche, studio o lavoro.
Le cariche elette dal corpo elettorale
- membri del Parlamento europeo
- deputati e senatori
- presidenti delle regioni e consiglieri regionali
- sindaci e consiglieri comunali
- consiglieri di quartiere
- consiglieri circoscrizionali e municipali
Sistema elettorale/formula elettorale
Meccanismo per trasformare in seggi i voti espressi dal corpo elettorale.
Maggioranza relativa e assoluta
- Maggioranza relativa, o plurality: chi ottiene più voti
- Maggioranza assoluta, o majority: viene stabilità una soglia/quorum di voti che il candidato deve ottenere, spesso è 50% + 1
Nel caso si adotti una formula di maggioranza assoluta, è anche necessario stabilire cosa fare nel caso nessuno dei candidati la raggiunga.
Se si procede a un secondo turno in cui si vota tra i due candidati con il maggior numero di voti, si parla di ballottaggio.
Eleggere un organo collegiale
L’aspettativa nell’eleggere un organo collegiale è che questo sia rappresentativo della comunità di riferimento. Questo può essere ottenuto in due modi:
- formule maggioritarie
- formule proporzionali
Formule maggioritarie
L’idea è che chi prende più voti si aggiudica l’intera posta in palio (= tutti i seggi disponibili).
es. per eleggere un collegio formato da 100 componenti, si fanno votare gli elettori in altrettanti collegi uninominali (che eleggono ciascuno un candidato). La selezione dei candidati vincitori avviene secondo due principali varianti:
- plurality a turno unico: vince chi prende il numero maggiore di voti in ciascun collegio uninominale
- majority a doppio turno eventuale: vince chi ottiene la metà più uno dei voti; se nessuno consegue questo risultato si procede a un secondo turno tra i primi due o tra tutti quelli che hanno raggiunto un determinato quorum.