APPARATO GASTROINTESTINALE Flashcards

1
Q
  1. Quale dei seguenti polipi NON è a rischio di trasformazione maligna?
    a. Adenocarcinoma polipoide
    b. Polipo amartomatoso
    c. Adenoma tubulare
    d. Adenoma villoso
    e. Adenoma tubuli-villoso
A

B

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2
Q
  1. Quale dei seguenti polipi è a maggiore rischio di trasformazione maligna?
    a. Polipo Infiammatori
    b. Polipo amartomatoso
    c. Adenoma tubulare
    d. Adenoma villoso
    e. Adenoma tubuli-villoso
A

D

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3
Q
  1. I polipi neoplastici del tratto gastroenterico:
    a. Sono esclusivi del colon
    b. Possono colpire stomaco e intestino in genere
    c. Sono frequenti nell’esofago
    d. Non esistono
    e. Diventano tutti carcinomi
A

B

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4
Q
  1. Non è una caratteristica istologica del Morbo di Crohn:
    a. Presenta granulomi
    b. Interessamento a tutto spessore della parete
    c. Presenza frequente di displasia
    d. Presenza di infiltrato granulocitario
    e. Presenza di ulcerazioni transparietali
A

C

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5
Q
  1. Un soggetto con esofago di Barrett:
    a. Non ha alcun problema clinico
    b. Rischia esclusivamente esofagiti ricorrenti
    c. Ha un aumentato rischio di sviluppare carcinoma malpighiano dell’esofago
    d. Ha un aumentato rischio di sviluppare adenocarcinoma dell’esofago
    e. È protetto dal carcinoma esofageo
A

D

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6
Q
  1. Per polipo si intende:
    a. Adenoma del colon
    b. Adenocarcinoma del colon
    c. Estroflessione della mucosa
    d. Lesione infiammatoria del colon
    e. Lesione preneoplastica del colon
A

C

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7
Q
  1. Quale delle seguenti affermazioni è corretta:
    a. L’adenocarcinoma del colon sinistro è generalmente vegetante
    b. L’adenocarcinoma del colon sinistro è generalmente stenosante
    c. L’adenocarcinoma del colon sinistro è generalmente caratterizzato da diarrea cronica
    d. L’adenocarcinoma del colon sinistro è di solito di tipo mucinoso
    e. L’adenocarcinoma del colon sinistro colpisce più frequentemente i giovani
A

B

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8
Q
  1. La probabilità di un soggetto con poliposi familiare di sviluppare un adenocarcinoma è del:
    a. 20%
    b. 40%
    c. 60%
    d. 80%
    e. 100%
A

E

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9
Q
  1. La probabilità di un soggetto con sindrome di Peutz-Jegherz di sviluppare un
    adenocarcinoma è del:
    a. Identica a quella di un soggetto normale
    b. 40%
    c. 50%
    d. 80%
    e. 100 %
A

B

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10
Q
  1. Il patotipo (o istotipo o atotipo) più frequente di carcinoma dell’esofago è:
    a. Carcinoma malpighiano
    b. Adenocarcinoma
    c. Carcinoma adenosquamoso
    d. Carcinoma su esofago di Barrett
    e. Angiosarcoma
A

A

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11
Q
  1. Quale delle seguenti NON è una complicanza frequente del morbo di Crohn duodenale:
    a. Perforazione
    b. Fistolizzazione
    c. Sanguinamento
    d. Cancerizzazione
    e. Penetrazione
A

D

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12
Q
  1. Quale delle seguenti NON è una complicanza dell’ulcera peptica duodenale:
    a. Perforazione
    b. Fistolizzazione
    c. Sanguinamento
    d. Cancerizzazione
    e. Penetrazione
A

cancerizzazione

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13
Q
  1. L’early gastric cancer….
    a. È limitato alla mucosa e alla sottomucosa
    b. Non supera la membrana basale
    c. Non metastatizza mai
    d. Colpisce gli adolescenti
    e. È esclusivo dei giapponesi
A

A

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14
Q
  1. Quale delle seguenti caratteristiche definisce la “ early gastric cancer ” :
    a. È limitato alla mucosa e alla sottomucosa
    b. Non supera la membrana basale
    c. Non metastatizza mai
    d. Colpisce gli adolescenti
    e. È esclusivo dei giapponesi
A

invade la mucosa o la sottomucosa gastrica

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15
Q
  1. Caratteristiche del carcinoma gastrico di tipo intestinale sono:
    a. Formazione di ghiandole
    b. Presenza di cellule ad anello con castone
    c. Estensione duodenale
    d. Reazione desinoplastica evidente
    e. Scarsa capacità metastatica
A

A

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16
Q
  1. Struttura istologica adenoma villoso del colon:
    a. Flogosi ed edema epitelio
    b. Proliferazione ghiandole sebacee miste
    c. Papille digitiformi e arborizzate rivestite da epitelio
    d. Cordoni cellule epiteliali displastiche
    e. Presenza più foglietti embrionari
A

C

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17
Q
  1. Carcinoma gastrico a cellule ad anello con castone?
    a. Tumore gastrico del sistema endocrino diffuso
    b. Variante diffusa costituito da cellule mucinose di tipo gastrico
    c. Nel leiomioma gastrico
    d. Nei linfomi gastrici
    e. Nel polipo iperplastico dello stomaco
A

R: Variante diffusa costituito da cellule mucinose di tipo gastrico

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18
Q
  1. Una neoplasia gastrica costituita da cellule epiteliali “ad anello con castone” la si riscontra:
    a. Tumore gastrico del sistema endocrino diffuso
    b. Nel carcinoma gastrico di tipo diffuso secondo Lauren
    c. Nel leiomioma gastrico
    d. Nei linfomi gastrici
    e. Nel polipo iperplastico dello stomaco
A

B

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19
Q
  1. Com’è l’infiammazione nel morbo di Crohn?
    -principalmente eosinofila
    -granulomatosa
    -sierosa
    -gangrenosa
A

R: Granulomatosa

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20
Q
  1. L’Esofago di Barrett è una condizione in cui si realizza:
    -Un restringimento e una cicatrizzazione dell’esofago a causa di un eccesso di tessuto connettivo.
    -Sostituzione della mucosa squamosa esofagea con tessuto ghiandolare
    (metaplasia intestinale/acantosi cellule squamose)
    -Una condizione benigna che non aumenta il rischio di sviluppare il cancro dell’esofago.
    -Un’infiammazione acuta dell’esofago causata da infezioni batteriche.
    -La presenza di un eccessivo ispessimento delle pareti dell’esofago.
A

R: Sostituzione della mucosa squamosa esofagea con tessuto ghiandolare
(metaplasia intestinale/acantosi cellule squamose)

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21
Q
  1. Quale tratto del digerente è meno frequentemente affetto da neoplasia:
    a. Intestino crasso
    b. Stomaco
    c. Duodeno compresa ampolla e papilla del Vater
    d. Intestino tenue mesenteriale
A

D

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22
Q
  1. Quale delle seguenti lesioni interessa di solito il mediastino posteriore?
    a. Timoma
    b. Linfoma
    c. Ernia iatale
    d. Patologia tiroidea
    e. Patologia paratiroidea
A

C

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23
Q
  1. La meno probabile?
A

a) MESENCHIMALI, DUODENO + PAPILLA (altra risposta: MESENTE…
DUODENOPAPILLARE)

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24
Q
  1. Il mese precedente una donna di 33 anni ha accusato dolore epigastrico urente, nausea e
    vomito. L’esofagogastroduodenoscopia mostra ulcerazioni superficiali multiple di 1 cm a
    livello dell’antro gastrico e del duodeno prossimale. I sintomi migliorano dopo terapia con
    omeprazolo. Un anno dopo ha una colica con dolore severo all’addome inferiore associato a
    ematuria con emissione di un calcolo di ossalato di calcio. Un mese dopo compare
    galattorrea e nei due mesi successivi si ha l’arresto del ciclo mestruale. Le viene
    somministrato un agonista della dopamina e si ha un miglioramento del quadro clinico. Gli
    esami di laboratorio mostrano un Na+ di 140 mmol/L, un K+ di 4 mmol/L, un Cl− di 101
    mmol/L, una CO2 di 25 mmol/L, un calcio di 11,1 mg/dL, un fosforo di 2,4 mg/dL e una
    creatinina di 1,1 mg/dL. Quale delle seguenti mutazioni geniche associate a queste
    neoplasie è più probabile che sia presente in questa paziente?
    a. RET- Carcinoma midollare
    b. Traslocazione NTRK1 – Carcinoma Papillare
    c. RET- Feocromocitoma
    d. MEN1 - Adenoma delle cellule insulari
    e. Traslocazione PAX8 – Carcinoma follicolare
A

D

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25
Q
  1. L’acalasia è:
    -Una condizione in cui l’esofago è eccessivamente dilatato e non è in grado di contrarsi.
    -Un’iperattività eccessiva dello sfintere esofageo superiore.
    -La presenza di una normale motilità esofagea senza sintomi associati.
    -Una alterazione motoria caratterizzata da mancato rilasciamento dello sfintere
    esofageo inferiore, assente od incoordinata attività peristaltica e dilatazione
    dell’esofago
    -Un’anomalia congenita presente fin dalla nascita che non richiede trattamento.
A

una alterazione motoria caratterizzata da mancato rilasciamento dello sfintere
esofageo inferiore, assente od incoordinata attività peristaltica e dilatazione
dell’esofago

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26
Q
  1. Un uomo di 48 anni presenta da circa 3 anni disfagia peri solidi e calo ponderale di 7 kg.
    Occasionalmente lamenta rigurgito di cibo non digerito e tosse in clinostatismo. Tra quelli
    elencati, quale dei seguenti reperti al radiogramma dopo assunzione di pasto opaco è più
    probabile?
    A.Assenza di alterazioni radiografiche, poiché la disfagia è spesso di origine psicologica.
    B.Presenza di una dilatazione dell’esofago con restringimento distale a livello della giunzione gastroesofagea.
    C.Dilatazione dell’esofago con livello idroaereo, restringimento del lume a livello dello sfintere esofageo inferiore e ritardato svuotamento (acalasia)
    D.Reflusso gastroesofageo minimo, non rilevabile radiograficamente.
    E.Ipomotilità esofagea diffusa con dilatazione distale.
    F.Presenza di ulcere gastriche ben evidenti, indicando un problema a livello dello stomaco.
A

Dilatazione dell’esofago con livello idroaereo, restringimento del lume a livello dello
sfintere esofageo inferiore e ritardato svuotamento (acalasia)

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27
Q
  1. Le cellule oxintiche (o parietali) sono localizzate nella mucosa
    Del colon.
    Dell’intestino tenue.
    Dell’esofago.
    Della cistifellea
    Corpo-fundica dello stomaco
A

Corpo-fundica

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28
Q
  1. Un uomo di 48 anni, affetto da linfoma di Hodgkin a localizzazione mediastinica per cui ha
    eseguito radioterapia e ciclo di chemioterapia, si presenta per odinofagia e disfagia
    progressiva………..
    Reflusso gastroesofageo acuto, non correlato alla storia di linfoma.
    Poliposi esofagea causata da una reazione avversa alla radioterapia.
    Stenosi esofagea dovuta a un’eccessiva produzione di acido gastrico.
    Esofagite post-attinica
    Recidiva del linfoma di Hodgkin con infiltrazione esofagea.
A

esofagite post-attinica

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29
Q
  1. Quale tumore del tratto intestinale ha la prognosi peggiore:
    Carcinoma del colon
    Linfoma non Hodgkin dell’intestino tenue.
    Carcinoidi dell’intestino tenue.
    Tumore stromale gastrointestinale (GIST)
A

carcinoma del colon

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30
Q
  1. Quale lesione caratterizza il tipo 3° della classificazione di Marsh Mod Oberhuber della
    malattia celiaca?
    Presenza di papille ipertrofiche nelle cripte intestinali.
    Assenza di infiltrato infiammatorio intraepiteliale.
    Atrofia parziale dei villi intestinali.
    Atrofia della mucosa senza iperplasia delle cripte.
    Presenza di cellule neoplastiche maligne.
A

atrofia parziale dei villi intestinali

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31
Q
  1. Il sintomo “bruciore postprandiale precoce” è indicativo e specifico di:
A

ulcera gastrica

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32
Q
  1. In quale dei seguenti tratti intestinali avviene principalmente l’assorbimento del ferro?
A

duodeno

33
Q
  1. L’alterazione gentica più frequentemente associata ad adenocarcinoma del colon retto è:
A

mutazione di K-RAS

34
Q
    1. Principali fattori di rischio dell’adenocarcinoma della giunzione esofago-gastrica:
      1. Reflusso gastroesofageo (GERD)
      2. Ernia iatale
      3. Obesità
      4. Fumo
      5. Consumo di alcol
      6. Tutte
A

tutte le risposte sono giuste

35
Q
  1. Sede più frequente del carcinoma gastrico è:
A

l’antro

36
Q
  1. Qual è la causa più frequente di enterocolite ischemica di tipo occlusiva:
A

emboli

37
Q
  1. Gli adenocarcinomi del colon-retto:
    Sono il tipo più comune di tumore del colon e del retto.
    Possono svilupparsi da polipi adenomatosi.
    Sono spesso associati a mutazioni genetiche come la sindrome di Lynch e la poliposi adenomatosa familiare (FAP).
    Possono causare sintomi come sanguinamento rettale, cambiamenti nelle abitudini intestinali e perdita di peso.
    Tutte
A

tutte le risposte sono corrette

38
Q
  1. Quale di queste lesioni microscopiche non è osservabile nella malattia infiammatoria cronica
    intestinale?
    a. Ascessi Criptici
    b. Ispessimento della membrana basale
    c. Rarefazione delle cripte ghiandolari
    d. Criptite
    e. Plasmocitosi basale
A

B

39
Q
  1. In quale delle seguenti condizioni è più frequente il carcinoma squamoso del terzo medio
    dell’esofago?
A

abuso prolungato di fumo ed alcol

40
Q
  1. In quale delle seguenti patologie si riscontrano gli ascessi criptici della mucosa del colon?
A

rettocolite ulcerosa

41
Q
  1. In quale sede dell’intestino si può osservare il carcinoma a cellule squamose?
A

canale anale

42
Q
  1. L’esofago di Barret è quella condizione in cui si realizza
A

Una sostituzione dell’epitelio pavimentoso con epitelio ghiandolare

43
Q
  1. Nella malattia di Crohn la flogosi interessa
A

tutti gli strati della parete intestinale

44
Q
  1. Oltre che da aree di iperpigmentazione cutanea e mucosa, da quale altra delle seguenti
    alterazioni è caratterizzata la sindrome di Peutz-Jeghers?
A

polipi amartomatosi del tratto gastrointestinale

45
Q
  1. Pochi giorni dopo una estesa ustione un uomo di 43 anni presenta un episodio di ematemesi
    rosso-viva; alla gastroscopia si repertano numerose piccole lesioni rotondeggianti
    attivamente sanguinanti. Quale patologia può essere alla base di questo quadro?
A

ulcere multiple da stress

46
Q
  1. Quale alterazione gastrica è nota come malattia di Ménètrier?
    Gastrite atrofica autoimmune
    Ulcera peptica
    Gastroparesi
    Gastrite ipertrofica
    Sindrome di Zollinger-Ellison
A

gastrite ipertrofica

47
Q
  1. Quale delle seguenti alterazioni è una complicanza dell’uremia?
    Perdita di peso eccessiva
    Gastropatia
    Iperpigmentazione cutanea
    Ipertensione arteriosa
    Osteoporosi
A

Gastropatia

48
Q
  1. Quale delle seguenti collagenopatie può portare a carcinoma esofageo?
A

sclerodermia

49
Q
  1. Quale delle seguenti evenienze è una caratteristica dell’early gastric cancer?
A

sopravvivenza a cinque anni superiore al 90 %

50
Q
  1. Quale delle seguenti patologie viene chiamata anche linite plastica?
    Gastroenterite acuta
    Colite ulcerosa
    Malattia di Crohn
    Carcinoma gastrico infiltrante diffuso
    Poliposi adenomatosa familiare
A

carcinoma gastrico infiltrante diffuso

51
Q
  1. Quale è il contenuto caratteristico del citoplasma delle cellule ad anello con castone del
    carcinoma gastrico?
    Inclusioni lipidiche
    Granuli di glicogeno
    Cristalli di calcio
    Filamenti di cheratina
    Mucina
A

mucina

52
Q
  1. Quale è la causa del megacolon congenito?
    Infezione batterica
    Cattiva assunzione di fibre nella dieta
    Disturbo autoimmune
    Alterazioni ormonali
    Assenza di cellule gangliari nei plessi sottomucoso e mioenterico
A

assenza di cellule gangliari nei plessi sottomucoso e mioenterico

53
Q
  1. Quale è la complicanza più frequente dell’ernia iatale?
    Perforazione dello stomaco
    Iperpigmentazione cutanea
    Sanguinamento delle ghiandole gastriche
    Formazione di calcoli biliari
    Esofagite da reflusso
A

esofagite da reflusso

54
Q
  1. Quale è la neoplasia maligna più frequente nell’esofago?
    Linfoma esofageo
    Carcinoma a cellule squamose
    Sarcoma esofageo
    Neuroblastoma esofageo
    Carcinoma epidermoide
A

il carcinoma epidermoide

55
Q
  1. Quale è la patogenesi dei diverticoli intestinali?
    Eccessiva assunzione di fibre nella dieta
    Attività fisica regolare
    Erniazione di mucosa e sottomucosa nei punti di debolezza della tonaca muscolare
    Infezione batterica acuta
    Basso consumo di grassi
A

erniazione di mucosa e sottomucosa nei punti di debolezza della tonaca muscolare

56
Q
  1. Quale è la via di diffusione metastatica ematogena del carcinoma del retto?
    Diffusione linfatica
    Per continuità diretta
    Tramite vena cava
    Disseminazione perineurale
    Migrazione cellulare
A

vena cava

57
Q
  1. Quale tratto del canale alimentare è più frequentemente sede di diverticulosi multipla?
    Stomaco
    Esofago
    Colon sinistro
    Duodeno
    Colon sigmoidale
A

colon sinistro

58
Q
  1. Un bambino di 7 anni presenta in pieno benessere dolore addominale con alvo chiuso alle
    feci e ai gas. Poche ore dopo emette una piccola scarica di melena a “gelatina di lampone”.
    Quale situazione patologica può esserne la causa?
    Appendicite acuta
    Stenosi intestinale congenita
    Invaginazione intestinale
    Diverticolite
A

una invaginazione intestinale

59
Q
  1. Un neonato di quattro settimane presenta all’improvviso vomito a getto dopo ogni pasto.
    Quale è l’alterazione anatomopatologica più probabile?
    Stenosi ipertrofica del piloro
    Atresia esofagea
    Ernia iatale
    Stenosi congenita del piloro
    Malformazione vascolare dell’intestino
A

stenosi congenita del piloro

60
Q
  1. Un paziente sottoposto a prolungata terapia antibiotica presenta numerose scariche
    diarroiche con febbre e condizioni generali fortemente scadute. Alla colonscopia si repertano
    numerose placche grigio-giallastre confluenti; l’esame bioptico evidenzia distruzione delle
    cripte ghiandolari e stratificazione “a fungo” di materiale necrotico misto a fibrina. Di quale
    malattia si tratta?
    Colite pseudomembranosa
    Colite ulcerosa
    Morbo di Crohn
    Colite pseudomembranosa
    Colangite sclerosante primaria
A

colite pseudomembranosa

61
Q
  1. Un uomo di 39 anni con colite ulcerosa da 20 anni presenta una massa palpabile
    all’esplorazione rettale. Quale potrà essere la diagnosi istopatologica più probabile?
    Carcinoma del colon
    Polipo adenomatoso
    Adenocarcinoma
    Diverticolite cronica
    Linfoma intestinale
A

adenocarcinoma

62
Q
  1. Un uomo di 55 anni un anno dopo un infarto miocardico presenta dolore addominale severo
    e diarrea sanguinolenta. L’esame obiettivo rivela un addome diffusamente dolente alla
    palpazione, senza borborigmi. La radiografia diretta dell’addome non evidenzia aria libera nel
    peritoneo. All’esame di laboratorio emocromo, amilasi sierica, lipasi e bilirubina sono nella
    norma. Le condizioni peggiorano ed evolvono in shock irreversibile. Quale è il riscontro
    anatomopatologico più probabile?
    Ischemia intestinale
    Peritonite batterica
    Infarto transmurale del tenue
    Aneurisma dell’aorta addominale
    Colite ischemica
A

infarto transmurale del tenue

63
Q
  1. Una donna di 39 anni lamenta dolore retrosternale dopo i pasti; l’esame bioptico del terzo
    inferiore dell’esofago mostra mucosa diffusamente iperemica e con numerose piccole
    erosioni. Quale patologia è alla base di questi sintomi?
    Esophagite da reflusso
    Reflusso gastroesofageo
    Carcinoma dell’esofago
    Acalasia
    Esofagite eosinofila
A

reflusso gastroesofageo

64
Q
  1. Una donna di 57 anni presenta da alcuni anni una sintomatologia da esofagopatia cronica; la
    gastroscopia mostra un’area eritematosa nella porzione inferiore dell’esofago; la biopsia
    endoscopica in corrispondenza della lesione rivela metaplasia intestinale dell’epitelio. Di
    quale delle seguenti condizioni si tratta?
    Esofago di Barrett
    Carcinoma dell’esofago
    Acalasia
    Reflusso gastroesofageo cronico
    Esofagite eosinofila
A

esofago di Barrett

65
Q
  1. Una donna di 67 anni ha perso 9 kg di peso e lamenta nausea, vomito e sazietà precoce da
    alcuni mesi; l’endoscopia rivela una mucosa gastrica diffusamente eritematosa e numerose
    erosioni ; la radiografia mostra uno stomaco piccolo e contratto. Quale è il reperto
    istopatologico più probabile?
    Carcinoma gastrico diffuso
    Gastrite cronica autoimmune
    Linfoma gastrico
    Ulcera peptica
    Carcinoma infiltrante
A

carcinoma infiltrante

66
Q
  1. Cosa si intende per esofago di Barrett?
A

presenza di epitelio colonnare con cellule mucipare sopra la giunzione gastroesofagea

67
Q
  1. Di solito il tumore di Krukenberg origina da:
    Stomaco
    Colon
    Polmone
    Fegato
    Ovaio
A

stomaco;

68
Q
  1. Fra i seguenti, si definisce tumore di Krukenberg:
    Metastasi ossee da carcinoma mammario
    Tumore primitivo della mucosa gastrica
    Carcinoma pancreatico metastatico
    Carcinoma gastrico metastatizzato alle ovaie
    Melanoma cutaneo metastatico
A

Carcinoma gastrico metastatizzato alle ovaie;

69
Q
  1. Il più comune tumore maligno del retto è:
    Sarcoma
    Carcinoma a cellule squamose
    Linfoma
    Adenocarcinoma
    Melanoma
A

adenocarcinoma

70
Q
  1. Il più frequente adenocarcinoma del tratto gastroenterico è a partenza da:
    Stomaco
    Colon
    Esofago
    Grosso intestino
    Duodeno
A

grosso intestino

71
Q
  1. Il tumore benigno più frequente dell’esofago è:
    Adenoma
    Lipoma
    Leiomioma
    Papilloma
    Fibroma
A

leiomioma

72
Q
  1. La sede più frequente di metastasi del carcinoma del colon è:
    Polmone
    Fegato
    Rene
    Cervello
    Ovaio
A

fegato;

73
Q
  1. Quale delle seguenti affermazioni a proposito dell’adenoma villoso del colon è corretta?
    Si associa raramente allo sviluppo di carcinoma.
    È generalmente di piccole dimensioni.
    Produce muco
    Ha una bassa incidenza di sanguinamento.
    Solitamente si presenta come una lesione peduncolata.
A

produce muco

74
Q
  1. Quale delle seguenti lesioni del colon è da considerare ad alto rischio di cancerizzazione?
    Iperplasia delle cripte
    Adenoma tubulare di piccole dimensioni
    Polipo serrato
    Iperplasia linfoide follicolare
    Polipo adenomatoso
A

polipo adenomatoso

75
Q
  1. Quale delle seguenti porzioni del tratto gastroenterico è sede più frequente di linfomi
    maligni?
    Stomaco
    Colon
    Esofago
    Duodeno
    Ansa ileale
A

stomaco;

76
Q
  1. Quale tumore dell’apparato digerente ha la prognosi peggiore:
    Carcinoma gastrico
    Linfoma intestinale
    Adenocarcinoma del colon
    Tumore del pancreas
    Carcinoma dell’esofago
A

Carcinoma dell’esofago

77
Q
  1. Tutti i seguenti sono fattori di rischio per il cancro del colon, TRANNE:
    Consumo regolare di fibre
    Malattia diverticolare
    Sedentarietà
    Ereditarietà (storia familiare)
    Età avanzata
A

malattia diverticolare

78
Q
  1. Uno dei seguenti tumori non dà frequentemente metastasi cerebrali. Quale?
    Carcinoma polmonare
    Melanoma cutaneo
    Carcinoma del colon
    Carcinoma mammario
    Carcinoma renale
A

carcinoma del colon