VERTIGINE PAROSSISTICA POSIZIONALE BENIGNA Flashcards
DEFINIZIONE VPBB
VPPB è una sindrome che si scatena a causa del distacco degli otoliti dall’utricolo che si portano in genere al canalicolo semicircolare all’interno (canalolitiasi) o a contatto con una cupola del canale semicircolare,(cupololitiasi). All’interno dei canali stimolano il recettore vestibolare quando muoviamo la testa in un determinato modo creando una vertigine parossistica oggettiva provocata dal movimento della testa, ripetitive e di breve durata. Si presenta ogni qualvolta che il movimento viene ripetuto, inizia piano per poi aumentare di intensità sino ad un acme per poi diminuire gradualmente se la testa rimane ferma in una posizione
FASE ATTIVA VPBB
Nella fase attiva è rilevabile il nistagmo posizionale parossistico (patognomonico); alla fase attiva segue una fase inattiva in cui il nistagmo posizionale non è più rilevabile, ma permangono dei sintomi soggettivi (sensazione di instabilità, breve vertigine a bruschi movimenti del capo).
DURATA DELLA FASE ATTIVA
da 2 3 giorni sino a 2 3 mesi, in media se non curata va incontro a risoluzione spontanea dopo un mese ma è un dato estremamente variabile. Se dovesse durare più a lungo o non si risolvesse dopo 3 4 sedute di manovre liberatorie si deve sospettare una patologia centrale, come ad esempio alcune forme di sclerosi multipla.
ANDAMENTO COSA SI VERIFICA
alla fase attiva segue una fase inattiva in cui il nistagmo posizionale non è più rilevabile, ma permangono dei sintomi soggettivi, come sensazione di instabilità sia statica che in movimento, breve vertigine associata a bruschi movimenti del capo
MOVIMENTI CHE POSSONO STIMOLARE LA VERTIGINE
A seconda del canale interessato ci sono dei movimenti particolari che stimolano la vertigine: ad esempio, per i canali semicircolari posteriori, che sono i più frequentemente interessati, o gli anteriori (i più raramente interessati), la vertigine viene stimolata quando si iperestende e quando si flette completamente il capo: il paziente riferisce che ha vertigine: “quando devo stendere, quando devo mettere i piatti nello scolapiatti, quando mi corico o mi rialzo dal letto”. Quando sono interessati i canali semicircolari laterali la vertigine compare mentre si gira nel letto
EPIDEMIOLOGIA
È la vertigine più frequentemente riscontrata nella pratica otorinolaringoiatrica, in particolare nella pratica otoneurologica. Colpisce più spesso le femmine rispetto ai maschi, attorno ai 50-60 anni di età. Più frequente vestibulopatia periferica, rappresenta il 20 30% delle diagnosi di ORL, prevalenza sesso femminile, 2 1 , picco di incidenza 50 60 anni.
PATOGENESI
presenza di detriti, in genere otoliti staccatisi dalla macula utricolare, all’interno di un canale semicircolare, canalolitia
EZIOPATOGENESI VPPB X
VPPB è considerata idiopatica in oltre metà dei casi. L’unica causa certa della VPPB è il trauma: se uno subisce un trauma cranico e poi presenta questa vertigine è posto il nesso causale, cioè il trauma ha favorito il distacco. Si può riconoscere un nesso causale nel caso in cui il paziente manifesti la sintomatologia a seguito del trauma cranico che ha determinato il distacco degli otoliti dalla macula.
Sono stati fatti degli studi, inoltre, che hanno dimostrato come i pazienti con più fattori di rischio di tipo vascolare tendano ad avere episodi recidivanti di questo tipo di vertigine. Si ipotizza che sia dovuto ad un aumento dello stress ossidativo nell’orecchio interno che facilita il distacco degli otoliti.
Alterazioni simili sono state riscontrate in pz con alterazioni dell’omeostasi calcica, osteoporosi o deficit di vitamina D, in quanto gli otoliti sono costituiti da carbonato di calcio. Comunque è possibile una eziologia di tipo virale o da altre cause (emicrania, otite, sclerosi multipla…).
EZIOLOGIA
- Idiopatica in più del 50% dei casi
- Post traumatica anche colpo di frusta
- Vascolare
- Infettiva, virosi aspecifiche
- Altre
EVOLUZIONE, DURATA FASE ATTIVA
da 2 3 giorni a 2 3 mesi, media 1 mese,
RECIDIVE
nel 30% dei casi circa dopo un periodo di benessere variabile da 3 mesi sino a 3 anni,
TEMPI
, la VPPB DEVE guarire sempre nei tempi di cui sopra o dopo 3 4 sedute di manovre liberatorie, se non lo fa vi è rischio di patologia centrale anche grave, discussa la possibilità che esista una vppb ribelle, persistente
DIAGNOSI VPPB
Per fare diagnosi occorrono la sintomatologia caratteristica (crisi di breve durata – inferiore al minuto, anche mantenendo la posizione scatenante, – oggettiva e scatenata al movimento della testa; ripetibile ma affaticabile; spesso accompagnato da sintomatologia neurovegetativa quale sudorazione, nausea, vomito) e la ricerca del nistagmo posizionale parossistico (patognomonico): infatti non sono pazienti con nistagmo spontaneo. I pazienti con VPPB sono spesso riconoscibili in quanto sono fortemente turbati a causa delle crisi ripetute. L’anamnesi aiuta in quanto si riconoscono i movimenti che scatenano i sintomi, sono in grado di descriverli e cercano di evitarli.
COSA FARE DI FRONTE ALLA VERTIGINE
durata, valutare se è ripetibile o meno, faticabile ed identificare se si associa ad altri sintomi come nausea, vomito o sintomi audiologici
QUALI ZONE SONO MAGGIORMENTE INTERESSARE
in ordine di frequenza la patologia interessa i canali semicircolari posteriori e i laterali, ma sono molto raramente gli anteriori