NISTAGMO SPONTANEO Flashcards

1
Q

DEFINIZIONE NISTAGMO SPONTANEO

A

è quello sempre presente indipendentemente dai posizionamenti del capo nello spazio.

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2
Q

COME RICERCARE IL NISTAGMO SPONTANEO

A

Va ricercato possibilmente nel paziente seduto, mentre nel paziente coricato ci può essere interessamento dei canali semicircolari con evocazione di uno pseudonistagmo spontaneo. Esistono tuttavia alcune forme di VPPB da interessamento dei canali laterali che possono dare uno pseudonistagmo spontaneo, che però scompare muovendo il capo lungo l’asse sagittale, ovvero muovendo la testa in alto e in basso: scompare perché si raggiunge l’inclinazione per cui si riduce la scarica a livello dei canali semicircolari; se scompare così non è nistagmo spontaneo e verosimilmente è dovuto all’interessamento dei canali semicircolari laterali.

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3
Q

PROVE SPONTANEE NISTAGMO

A

chiamate anche manovre di stimolazione dei canali semicircolari. Si fanno quando il nistagmo spontaneo non è presente. Quindi nella valutazione clinica prima bisogna osservare il nistagmo da seduto, poi valutarlo a paziente supino, poi sdraiato sul lato sinistro, quindi sul destro. Si può osservare il nistagmo anche in posizione di Rose (con la testa fuori dal lettino iperestesa). Se compare nistagmo in particolare verticale in posizione di Rose bisogna sospettare una massa a livello della fossa cranica posteriore

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4
Q

MANOVRE DIAGNOSTICHE

A

spiegate alla fine della VPPB) Dopodiché occorre eseguire dei posizionamenti veloci, che sono le manovre diagnostiche per i canali semicircolari.

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5
Q

TEST

A

Possiamo eseguire dei test utili per vedere se ci sia uno squilibrio tra un emisistema vestibolare e l’altro, che sono l’head-shaking test e l’head impulse test. Questo si fa quando non c’è nistagmo spontaneo, e quindi bisogna suscitarlo con queste manovre

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6
Q

OBIETTIVO DIANGOSTICO NEL NISTAGMO

A

Quindi il primo obiettivo è: il nistagmo è spontaneo? Si modifica nelle varie posizioni? Se non c’è nistagmo, lo scopo delle prove è vedere se riusciamo a provocare il nistagmo tramite i posizionamenti e altre prove.

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7
Q

HEAD SHAKING TEST, QUANDO E’ POSITIVO

A

Quando l’head-shaking test è positivo, c’è uno squilibrio tra i due emisistemi, in genere si ha un nistagmo che va sul piano orizzontale con fase rapida rivolta verso il lato sano nella maggior parte dei casi. Modalità di esecuzione dell’head-shaking test: il paziente piega la testa in avanti, gli si scuote la testa sul piano frontale per 15 secondi, poi gli si chiede di tenere occhi aperti e si valuta il nistagmo, che è transitorio.

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8
Q

TEST DI HALMAGYJ, SCOPO E COME SI VALUTA

A

lo scopo è sempre evidenziare se ci siano problemi a uno dei due emisistemi vestibolari. Si può valutare:
- a occhio nudo: dipende molto dall’operatore e da come collabora il paziente, molte volte non è dirimente;
- con registrazione video: è uno degli ultimi sistemi messi a punto nella diagnostica vestibolare.

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9
Q

MODALITA’ DI ESECUZIONE TEST DI HALMAGYJ

A

si invita il paziente a fissare il naso dell’esaminatore e con movimento imprevisto gli si gira la testa di 30° verso un lato sempre invitando il paziente a fissare il naso: nel paziente normale gli occhi rimangono fissi sul naso, mentre se gli occhi si spostano dalla parte verso cui stiamo girando la testa e poi hanno una saccade correttiva per mantenere la mira abbiamo un deficit del riflesso vestibolo-oculomotore di quel lato.
Queste saccadi correttive a occhio nudo possono essere difficili da evidenziare. Con il video impulse test le saccadi correttive vengono utilizzate e conteggiate.

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10
Q

TEST ULTERIORE DA ESEGUIRE

A

Test vibratorio mastoideo

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11
Q

IN CHE COSA CONSISTE TEST VIBRATORIO MASTOIDEO

A

Esiste un altro test, che è il test vibratorio mastoideo: consiste nell’utilizzare un vibratore posizionato a livello della mastoide, e dopo averlo fatto vibrare si osserva la comparsa o meno del nistagmo. Se c’è un deficit, il nistagmo compare sul piano orizzontale, ma non è indicativo del lato interessato.

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12
Q

COME VEDERE SE CI SIA STATO UN DEFICIT VESTIBOLARE IN PRECEDENZA

A

L’head shaking test, l’head impulse test, il test vibratorio mastoideo insieme alle prove caloriche ci permettono di vedere se ci sia stato un deficit vestibolare in precedenza

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13
Q

TIPI DI DEFICIT VESTIBOLARE

A

Il deficit vestibolare infatti può essere:
- acuto (in questo caso il nistagmo è presente):
- cronico: non c’è nistagmo, ma il paziente ci dice che si sente instabile; a volte la vertigine soggettiva può essere correlata ad un deficit vestibolare cronico o pregresso. Non c’è nistagmo perché in un paziente che abbia avuto un deficit vestibolare acuto, cioè in cui uno dei due labirinti abbia smesso di lavorare, in seguito si attivano meccanismi di compenso da parte del SNC per cui il nistagmo va a scomparire ma permane il deficit primario, il labirinto è sempre non funzionante. Semplicemente il nistagmo scompare perché il SNC decide che l’altro lato scarica di meno

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14
Q

CARATTERISTICHE VERTIGINE, ORIGINE

A

Se la vertigine è associata a ipoacusia e a sintomi neurovegetativi spesso è di origine periferica. Al contrario, bisogna pensare ad una forma centrale.

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15
Q

COME SI QUANTIFICA IL NISTAGMO SPONTANEO

A

si può quantificare in:
- 1° grado: presente solo nella direzione della fase rapida;
- 2° grado: presente anche in posizione primaria di sguardo;
- 3° grado: presente anche se il paziente guarda nella direzione della fase lentaTI

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16
Q

RICHIAMI DI FISIOLOGIA NISTAGMO, FASI E VERSO

A

Il nistagmo ha una fase lenta e una fase rapida. Solitamente, per indicare il verso del nistagmo per convenzione si indica il verso della fase rapida. Si ha prima un movimento lento, che in genere va verso il lato patologico, e poi c’è la saccade correttiva (cioè la fase rapida), che indica il verso del nistagmo, anche se ai fini della nostra diagnostica è il contrario

17
Q

CARATTERISTICHE NISTAGMO SPONTANEO

A

genere ha una fase lenta e una fase rapida ed è ritmico nella forma periferica, pendolare (cioè le due fasi sono di uguale durata) e aritmico nella forma centrale. Se il nistagmo è permanente e costante si pensa ad una lesione centrale. Il nistagmo può essere anche distinto in orizzontale e verticale: i nistagmi verticali indicano soprattutto una patologia centrale.
Il nistagmo può essere o no inibito dalla visione

18
Q

RIFLESSI VESTIBOLO SPINALI

A

Fa parte della bedside examination anche l’analisi dei riflessi vestibolo-spinali, che aiutano molto a fare diagnosi.

19
Q

TIPI DI RIFLESSI VESTIBOLO SPINALI

A

Prova di Romberg: non si usa quasi più, perché non dà grosse informazioni tra lesione periferica e centrale. Il paziente periferico in posizione di Romberg può avere (più spesso non la ha) una lateropulsione, ovvero cade dalla parte deficitaria. Chi ha vertigine centrale tende ad allargare la base, con oscillazioni sul piano sagittale (avanti e indietro);
- Prova di Unterberger: molto importante. Si fa marciare sul posto il paziente con le braccia tese per almeno 50 passi a ginocchia alte. Il paziente tende a ruotare con uno spin superiore di 45° verso il lato patologico. Il paziente centrale è meno preciso nella marcia e ha deviazioni non dirette verso un lato preciso.

20
Q
A