TOM NELLA TERZA ETÀ Flashcards
Definizione ToM nella TERZA ETÀ?
- capacità di mentalizzare le situazioni sociali;
- capacità di comprendere credenze di ordine superiore;
le caratteristiche di ToM nell’invecchamento?
L’interesse per le caratteristiche di ToM nell’invecchamento nasce con la pubblicazione del paper “The getting of wisdom: Theory of mind in old age” (Happé, Winner & Brownell, 1998).
* ToM abilità in costante evoluzione e sviluppo che migliora con le interazioni: traiettoria che migliora col tempo;
* Psicologia dell’invecchiamento dimostra al tempo che processi cognitivi legati a esperienze che la gente fa nel tempo;
* misurato prestazioni di ToM su 19 anziani da 61-80 anni (età media 73); confronto con prestazioni di 52 giovani adulti (media 21, range 16-30) e 15 giovani adulti (media 23, range 21-30);
* media di 15 anni di scolarizzazione per tutti i gruppi (range 12-18 anni) → media di scolarizzazione uguale per tutti;
* 24 brevi storie seguite da una domanda target; 3 tipi di storie (ToM, controllo, confuse).
DECLINO generalizzato nelle PROVE di ToM (S.S and E.T) e in quelle di CONTROLLO perché (Slessor,07)?
- possibilità che forse non c’è nel tempo un declino specifico di ToM ma un declino generale sociocognitivo;
Anche Keightley e colleghi (2006) non hanno riscontrato un declino specifico nella ToM: la prestazione dei soggetti con l’età peggiorava sia nelle prove di ToM che in quelle di controllo. - forse è una questione di velocità di ragionamento, capacità di processare informazioni insieme,…
Saltzman e colleghi (2000): prestazione peggiore anizani rispetto ad adulti in compiti di ToM ?
Anziani ed i test di FALSA CREDENZA di PRIMO ORDINE
McKinnon e Moscovitch (2007): nelle prove di falsa credenza di primo ordine la prestazione degli anziani è equiparabile a quella dei giovani, nelle prove di falsa credenza di secondo ordine la prestazione degli anziani è significativamente più bassa.
German e Hehman (2006): riscontro un declino solo in prove più complesse (declino specf. sulla toM)?
difficoltà legata NON delle abilità mentalistiche, ma dalle abilità COGNITIVE GENRALI che sottendono compiti complessi
QUANDO COMPARE IL DECLINO?
Si è provato a stabilire delle fasce ma senza trovare un accordo tra studiosi.
Pardini e Nichelli:
* manca 25-45;
* le fasce hanno range d’età diverse;
* dai 55 anni un funzionamento peggiore;
Riassumendo: emerge un generale tendenza al declino, non confermata in tutti gli studi.
Problemi relativi a:
* tipologia di prova;
* tipologia di risposta;
* richiesta di competenza di ToM diverse (valutano componenti molto diverse);
→ servono ricerche che abbiano sempre la stessa batteria di ToM
I CORRELATI COGNITIVI NEL Età ANZIANA
- linguaggio: non sembra essere coinvolto nei cambiamenti di compresioni dei stati mentali altrui nella età; linguaggio staccato dalla ToM
- funzioni esecutive: trovato legame strettissimo in età prescolare; durante l’invecchiamento deterioramento di lobi frontali → possibile che un FUNZIONAMENTO ESECUTIVO rallentato vada a causare problemi a funzionamento ToM (soprattutto capacità inibizione proprio pdv x assumere pdv dell’altro);
FUNZIONI ESECUTIVE: Due filoni di ricerca sono:
- invecchiamento NORMALE; Molti studiosi ritengono che il declino tom possa essere spiegato da declino FE.
- invecchiamento PATALOGICO; In cui possono essere presenti defict esecutivi di diverso grado a seconda delle malattie, e il confronto fra le varie patologie potrebbe fornire informazioni utili a definire il coinvolgimento ESECUTIVO nelle prestazioni di ToM.
* difficoltà di considerare diverse prospettive (incapacità di aggiornare memoria di lavoro durante la prova)
PERCHÉ NON TUTTI GLI STUDI RIPORTANO LEGAME TRA TOM E FE?
→ DIPENDE DALLE CARATTERISTICHE DEL COMPITO IMPIEGATO
LIMITI RICERCHE ToM su INVECCHIAMENTO:
- pochi studi: neanche lontanamente vicini a quelli su età prescolare e scolare;
- studi con pochi soggetti: la numerosità campionaria impatta sull’affidabilità;
- studi con somministrazione di compiti diversi;
- studi con pochi item di ToM (se un test ha 40 domande devo farle tutte, non solo una parte);
- studi con compiti complessi di FE;
Racconta gli Studi su RELAZIONE tra ToM e FE che coinvolgono popolazioni CLINICHE
- DEMENZA frontotemporale (demenze neurodegenerative, questa variante ha insorgenza precoce dai 40 anni, disinteresse x cura pers, atteggiamenti stereotipati, pensiero cristallizzato, in casi gravi disfasia ipersessualità ma non problemi di memoria) * il calo nel riconoscere stati mentali altrui non dipende dal deterioramento delle FE, dipende dal avanz. grado malattia;
- PARKINSON: sintomi legati a movim, rigidità e lentezza, in esordio; a una certa problemi cognitivi e comportamentali. Difficoltà compiti FALSA CREDENZA 1&2, legame prestazione nei compiti ToM e quella riportata nei compiti FE ;
- ALZHEIMER: Daneg. funzioni cognitive e mnestiche. Stato iniziale, risultati comparabili ai soggetti di controllo in compiti FALSA CREDENZA 1 e FAUX PAS, difficoltà FALSA CREDENZA 2 per la complessità legata al deficit mnestico ed un procs. cognitivo più alto
Spiega la relazione tra ToM e FE ed i suoi RISULTATI su persone CLINICHE
- in pazienti con variante TOM e FE non nec legate: se sono peggiorate le FE non nec va male in TOM;
PARKINSON: forte legame tra ToM e FE: se una delle due è compromessa è compromessa anche l’altra. - non abbiamo stesso funzionamento di queste capacità nelle varie popolazioni nell’arco di vita;
ALZHEIMER: se non si ricordano neanche la domanda…
magari non è la ToM che declina ma è una questione di memoria;