SPEDIZIONE IN SICILIA guerra del Peloponneso Flashcards
esiti pace di Nicia
- la pace di Nicia provoca un grande malcontento tra gli alleati di Sparta. Corinzi, Megaresi, Elei e Beoti si rifiutano di firmarla, ritenendo di esserne danneggiati, in particolare per una clausola che permetteva a Sparta e ad Atene di rivederla.
- Corinto in particolare ne risente, poiché aveva portato Sparta alla guerra senza ottenerne i risultati sperati. Corinto si allea con Argo, che aspirava all’egemonia sul Peloponneso. Alla alleanza si uniscono Mantineesi ed Elei, ma non i Tegeati, Beoti e Megaresi, così che è la stessa Argo a cercare, nel 420, un’alleanza con Atene. Ad Atene si prendono accordi con Argo, Mantineesi e d Elei, così da formare una forza antispartana.
presa di Melo - discorso di Tucidide
- Nel 416 Atene si scontra con Melo, che era restata neutrale; già nel 426, per la stessa ragione, aveva pensato di scontrarvici. Nel 415 Melo capitola, bambini e donne sono venduti come schiavi, gli uomini uccisi, e viene inviata una cleruchia di 500 uomini.
- Tucidide scrive il discorso tra Meli e Ateniesi alla vigilia della capitolazione. nel discorso emerge bene il punto a cui è arrivato l’imperialismo ateniese. Fin dall’inizio, gli ateniesi si rifiutano di considerare le ragioni etniche o di giustizia, sostenendo che l’unico criterio è quello dell’utile, che in questo caso corrisponde con il volere del più forte. I Melii replicano affidandosi alla divinità e definendosi “pii tra gli ingiusti”.
spedizione in Sicilia
-Segesta chiede aiuto ad Atene contro Selinunte e Siracusa, prospettando il pericolo di un asse sparta-siracusa e l’utilizzo delle risorse del tempio di afrodite. ad atene Nicia è contrario, ma a seguito di una grande propaganda si vota per l’intervento, affidato a Alcibiade.
la sera prima della partenza avviene la mutilazione delle erme, e alcibiade è accusato di una parodia dei msteri eleusini. a chiede di essere giudicato subito, ma lo lasciano partire. la spedizione non ha successo. quando poi la sua flotta si trova nei pressi di catania, atene invia la nave salaminia per condurlo ad atene per il processo. alcibiade la segue fino a turi, dove fa perdere le sue tracce, e va dagli spartani. gli ateniesi lo condannano in contumacia alla pena di morte. alcibiade dirà che ha fatto così nella speranza di poter tornare in patria, ma in realtà, racconta tucidide, lo ha fatto perché in patria non ha avuto il riconoscimento che voleva. nel frattempo, a capo della spedizione, rimangono Nicia e Lamaco, .