EGEMONIA TEBANA Flashcards
sparta in difficoltà
Sparta si ritrova a dover contrastare il successo della seconda lega ateniese e la crescente egemonia tebana. sparta tenta di invadere la lega beotica nel 378, con l’esercito guidato da agesilao, ma la spedizione risulta infruttuosa, come quella del 377, e quella dell’anno dopo, guidata da cleombroto.
- riguardo ad atene, sconfigge via mare, negli stessi anni, sparta, a Nasso e ad Alizia, nello Ionio.
- Tebe invece infligge una sconfitta a tegira, nella beozia orientael. senofonte sostine che dopo questa vittoria è palese l’aspirazione all’egemonia da parte di tebe, di cui elogia i capi in particolare: Gorgida, Pelopida, e soprattutto Epaminonda
pace del 375
-Sparta è dunque spinta a cercare la pace con atene, nel 375. si stabilisce un ritorno alla divisione delle sfere di influenza, in modo da garantire un equilibrio della grecia, ma l’intervento di timoteo a favore dei democratici ateniesi fa sì che la pace venga subito resa vana.
rifondazaione lega beotica
-da dopo la presa della cadmea, tebe aveva iniziato una rifondazione della lega beotica, per renderla più democratica. il diritto d cittadinanza prima ristretto su base censitaria, viene reso disponibile a tutti, mentre il consiglio degli alleati, in cui ciascuno godeva di una rappresentanza paritaria, è sostituito con un’assemblea con sede a tebe, dove i tebani finiscono per essere sempre la maggioranza. quindi la rifora finisce per mettere gli alleati in una situazione di inferiorità rispetto ai tebani.
frattura tebe-atene
-la frattura avviene del 373, quando tebe, che già aveva invaso tespie e tegira, distrugge platea, storica alleata di atene. prende forza ad atene il partito che proponeva una pace con sparta in funzione antitebana. in questi anni Isocrate scrive il Plataico, in cui auspica una pace tra atene e sparta e un ritorno all’equilibrio basato sulla spartizione delle sfere di influenza. ad atene si vota per la pace con sparta, anche se all’interno della città è presente una divisione tra ricchi e demos. i più poveri riuscivano a trarre dalla guerra mezzi di sostentamento, mentre i più ricchi si trovavano soffocati dalle imposte straordinarie di guerra. nemmeno le riforme sulle imposte riuscirono ad attenuare il malcontento. un esempio è la riforma appoggiata da callistrato, che prevedeva che l’eisphorà, la tassa straordinaria per l’allestmento delle forze militari, divenisse una tassa patrimoniale divisa tra le tre classi più alte, divise in simmorie.
congresso di sparta del 371
- nel 371 si tiene a sparta il congresso per decidere la pace. senofonte riporta per lo più i discorsi opposti di callistrato e di autocle. autocle è durissimo nei confronti degli spartani. sostiene che siano andati contro il principio dell’autonomia, ribadisce la validità della politica antispartana e filotebana seguita da atene. callistrato invece ripropone l’ideale della divisione delle sfere di influenza che ra stato di cimone. nel suo discorso, sostiene che se atene si alleasse con sparta, non avrebbe nemici da temere nè via terra nè via mare. alla fine si giunge a un accordo sulla base di quanto proposto da callicratida; l’accordo concede l’autonomia alle città, il ritiro degli armosti, lo scioglimento delle forze navali e militari.
- si ripropone lo stesso problema della pace del 487/6, perché i tebani si rifiutano di firmare se non a nome delle città beotiche; alla fine rimangono esclusi dalla pace.
- altre fonti, in particolare diodoro e plutarco, riportano invece i discorsi opposti di autocle ed epaminonda. epaminonda chiede che venga riconosciuto il carattere federale dello stato beotico, che avrebbe permesso una interpretazione diversa del principio dell’autonomia e che tebe si ponesse come rappresentante legittima del governo federale. epaminnonda provoca sparrta sul problema dell’autonomia delle città beotiche della laconia, mostrando delle incongruenze prima di tutto spartane, ma autocle è irremovibile. i tebani si ritrovano in una grave posizione di isolamento.
fine dell’egemonia spartana
-Dopo il congresso, il re spartano Cleombroto invade la Beozia, nonostante a Sparta gli avversari di Agesilao avessero cercato di scongiurare la guerra
-proposta di Protoo, riportata da Senofonte: bisognava far sapere alle città che venisse versato al tempio di Apollo quanto ciascuna città voleva. così da verificare l’effettiva autonomia delle città. c’era dunque chi comprendeva la sterilità della politica di agesilao, di fatto antitebana, e solo a parole a difesa dell’autonomia.
l’assemblea però non accoglie la proposta.
-l’esercito di Cleobroto si accampa a Leuttra (Beozia). i capi dell’esercito tebano, i beotarchi, si trovano in disaccordo su come agire, per via della superiorità numerica dell’esercito spartano, ma Pelopida ed Epaminonda si decidono per la battaglia. I tebani adottano lo schieramento obliquo, e sconfiggono gli SPartani
- cade così il mito spartano, pone fine all’egemonia di sparta e dà il vio a una crisi senza ritorno.
-a far crollare l’egemonia spartana era stato: imperialismo spregiudicato, uso spregiudicato dell’ideale dell’autonomia, frattura interna tra imperialisti (come Lisandro e Agesilao)e tradizionalisti. (come Pausania II e Agesipoli)
pace di atene
–la sconfitta di Sparta pone Atene in una posizione privilegiata. è ad Atene che si tiene il congresso di pace. gli Ateniesi si propongono come garanti della pace e propongono come principio ispiratore l’autonomia come era stata definita dal decreto di aristotele e nella pace del re. tranne gli Elei, timorosi di dover laasciare autonome le città perieciche, tutti i Greci aderiscono alla pace,, compresi gli spartani. cessa così di esistere, di fatto, la lega del peloponneso.
peloponneso in rivolta
- Mantinea, considerandosi ormai autonoma, ricostituisce con un sinecismo la propria unità territoriale, si dà un governo democratico, promuove l’unificazione dell’Arcadia, attaccando Tegea e Orcomeno, ottenendo l’appoggio di Elei e Argivi, ricostituendo la coalizione democratica antispartana
- Ateniesi: avrebbero avuto l’occasione per sostituirsi a Sparta nell’egemonia della Grecia, ma in questi anni torna in auge il principio illusorio della doppia egemonia, con in particolare l’oratore ateniese Leptine, che in assemblea dice che la Grecia sarebbe stata “priva di un occhio”. Quando gli Spartani attaccano Mantinea, questa si rivolge agli Ateniesi, i quali però si rifiutano di aiutarli, così che i Mantineesi chiedono aiuto ai Tebani. nel 370/69, quando i tebani avevano già invaso il Peloponneso, gli Ateniesi deliberano di inviaare lo stratego Ificrate in soccorso di Sparta.
EPAMINONDA -prima spedizione nel peloponneso
- L’intento di Epaminonda era quello di organizzare il peloponneso in funzione antispartana. incontra a tebe il dissenso di chi riteneva troppo dispendioso e pericoloso un impegno militare che avesse per obiettivo qualcosa di più ampio della difesa della Beozia. la prima spedizione vine finanziata dai ricchi Elei, nel 370/69, conseguente a un’alleanza difensiva stipulata da Sparta con Arcadi, Argivi, ed Elei
- quando i tebani arrivano nel peloponneso, agesilao si era già ritirato. allora gli alleati chiedono ai tebani di attaccare gli spartani sul loro territorio. sorgono però delle difficoltà, perché la stagione di guerra stava per concludersi e andava deposta la beotarchia. sono ancora una volta pelopida ed epaminonda a insistere per continuare la guerra; al loro rientro furono processati per non averla deposta, e poi assolti, ma l’incidente mostra la frattura all’interno della classe dirigente tebana. Epaminonda cerca di destabilizzare il già precario sistema spartano: devasta la Laconia, incita la diserzione di iloti e perieci e libera Messene, che viene fortificata e ripopolata.
- sparta allora si rivolge ad atene, ottenendo l’alleanza
EPAMINONDA -liberazione di messene
-la liberazione di messene e il sostegno dato alla rifondazione della lega arcadica creano una stabile opposizione nel peloponneso, e l’alleanza di Arcadi, Argivi ed Elei isola Sparta nel Peloponneso meridionale, crenado una “cintura” di stati democratici.
EPAMINONDA -seconda spedizione nel Peloponneso
-nell’estate del 369 viene chiesto dagli alleati un altro intervento. A Corinto, i Tebani si trovano di fronte agli Ateniesi guidati da Cabria, ma riescono a riunirsi con gli alleati peloponnesiaci, ad attaccare Sicione e Pellene e a sottrarre alleati a Sparta, cui rimane solo l’alleanza con Corinto e con Filunte.
Epaminonda, in patria, viene processato per tradimento, assolto, ma non rieletto per l’anno successivo (malcontento…politica di cui non si vede l’utilità)
Il disimpiego tebano spezza l’equilibrio dell’alleanza peloponnesiaca
PELOPIDA - Giasone di Fere
-in Tessaglia, tra il 385 e il 370, si afferma la potenza di Giasone di Fere; lui era riuscito a valorizzare le risorse militari e demografiche della tessaglia, unendola sotto la sua tagia
nel 371 occupa Eraclea Trachinia, presso le Termopili, e poi rivendica ai tessali il controllo dell’Anfizionia delfico-plataica
Voleva assumere, al posto di Sparta, l’egemonia della Grecia appoggiandosi all’Anfizionia e a Delfi; fra le sue intenzioni c’era quella di guidare i Greci in una guerra contro la Persia
nel 370 venne assassinato da giovani che vennero festeggiati in tutta la Grecia, così che, come evidenzia Senofonte, diviene evidente che i greci temessero moltissimo che divenisse tiranno.
aspirazione all’egemonia, velocità d’azione e l’uso che fa dell’anfizionia fanno di lui un precursore di Filippo II
PELOPIDA -spedizione in Tessaglia I
-369
Dopo la morte di Giasone di fere, il potere è preso dal nipote Alessandro (e prima dai figli Polidoro e Polifrone)
contro di lui gli Alevadi di Larissa chiedono aiuto ad Alessandro di Macedonia, e quando vedono che lui non può più, chiedono ai tebani.
Pelopida allora interviene in tessaglia. Pelopida stringe con Alessandro di fere un accordo che lo impegna a non attaccare le città tessaliche.
PELOPIDA -spedizione in Tessaglia II
-368 avviene un altro intervento in Tessaglia, per via di Alessandro di fere, accusato dai tessali di fomentare divisioni nelle città.
i Tebani, incerti sul da farsi, inviano Pelopida con una commissione di inchiesta.
mentre sta arruolando le truppe, in Macedonia Tolemeo di Aloro uccide Alessandro II, provocando una guerra civile. Pelopida allora impone Tolemeo come reggente. Pelopida viene arrestato da Alessandro di fere
in questo momento la posizione di Pelopida ed Epaminonda è particolarmente debole, e va forse collocato ora il tentativo di colpo di stato di Meneclida, intolllerante al potere personale dei due.
PELOPIDA -spedizione in Tessaglia III
-367: Epaminonda conduce una nuova spedizione contro Alessandro di fere e ottiene il rilascio dei prigionieri. per tre anni non vi furono più interventi in Tessaglia.
l’impegno di Pelopida in tessaglia aveva ottenuto un successo parziale: il suo programma, di legare la Tessaglia, una volta resa libera e uunita, a Tebe, per poter controllare la Grecia settentrionale, e, attraverso l’anfizionia, l’intera Ellade, non otteneva, come quello di Epaminonda, il giusto appoggio a Tebe