PRODROMI guerra del Peloponneso Flashcards
prodromi in generale
Tucidide parla della guerra del Peloponneso come del più grande conflitto della storia, non solo per la sua estensione, ma per la quantità delle forze messe in campo, e per via del fatto che Atene e Sparta, le due forze in gioco, erano arrivate alla loro massima potenza.
secondo Tucidide, si erano preparate allo scontro durante la pentecontetia, durante la quale si era evitato uno scontro per non violare i patti. le tensioni precedenti prendono la forma di uno scontro aperto solo dopo le aitiai (chiamate così da Tucidide), ovvero le vicende di Corcira, Potidea, il blocco di Megara. l’alethestate profasis è invece il crescere della potenza di Atene e le sue aspirazioni di egemonia comuni a Sparta
Corcira
-nel 435 a epidamno, colonia di Corcira, prendono il potere i democratici, gli esuli oligarchici chiedono aiuto agli Illiri, allora i governanti (democratici) di Epidamno si rivolgono a Corcira, che non se ne interessa; allora chiedono ai Corinzi, nemici di Corcira, che reagisce chidendo l’espulsione dei corinzi. Al rifiuto degli epidamni, chiede ad Atene, che inizialmente è esitante, per paura di infrangere il trattato, ma poi fa firmare un’epimachia a Corcira. nel 433, preso le isole sibota, i corinzi con 150 navi sconfiggono i corciresi, forti di 110 navi, gli ateniesi, la cui flotta aveva raggiunto le tre decine, impediscono ai corinzi lo sbarco, vanificando di fatto la vittoria. Gli ateniesi acquisiscono grande fama nello Ionio, dove Zacinto entra nella lega, e nell’occidente, dove Reggio e Locri stabiliscono rapporti con Atene.
Potidea
-Secondo Tucidide, sarebbe stata Atene a fare la prima mossa in questo caso. Potidea era una colonia corinzia tributaria di Atene. Atene le chiede di abbattere il muro sulla penisola Pellene, respingere gli epidemiurghi, i magistrati che ogni anno erano inviati da Corinto, dare ostaggi. Atene temeva che Potidea si ribellasse, con l’appoggio di Corinto, perdicca II di Macedonia, e trascinasse con sè la Corcira. Potidea, dopo aver avuto da Sparta la conferma che sarebbe intervenuta in caso di attacco da parte di Atene, si rifiuta e si ribella. Inizia così l’assedio da parte di Atene, che dura tre anni e porta all’impiego di 5.000 opliti e 70 navi.
Megara
-I corinzi accusano gli ateniesi di compiere ingiustizie nel peloponneso; in questa occasione, i megaresi ricordano che le loro merc sono bloccate dagli ateniesi; questi replicano che è perché sono empie. si può intuire che gli ateniesi abbiano respinto le merci di megara perché provenienti dalla coltivazione di un terreno sacro del santuario eleusino, e per questo empie.
trattative
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-Sparta avanza delle richieste espressamente propagandistiche, come l’espulsione dei responsabili del sacrilegio di Cilone, tra cui c’è anche l’alcmeonide Pericle. Atene risponde con la richiesta di ripulirsi dai delitti del Tenaro e di Atena Calcieca, cioè dall’uccisione di alcuni opliti e dal’omicidio di pausania. Sparta ribatte che vuole la pace, e che ci sarebbe se Atene non rendesse schiavi i greci. si tratta della richiesta di sciogliere la lega delio-attica, cosa che Atene non può fare. Pericle, che Tucidide rappresenta come grande fautore della guerra, risponde che gli ateniesi sono pronti a risolvere le controversie secondo giustizia, nel rispetto dei trattati.
