Reazioni di ossido-riduzione e potenziali elettrochimici. Flashcards

1
Q

NUMERO DI OSSIDAZIONE (n.o.)

A

Carica + o - che un atomo assumerebbe se gli elettroni di ogni legame di quell’atomo fossero assegnati all’atomo più elettronegativo.

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2
Q

ELETTROCHIMICA

A

Branca della chimica che studia i fenomeni relativi alla TRASFORMAZIONE dell’ENERGIA CHIMICA di legame in ENERGIA ELETTRICA e viceversa.

REAZIONE REDOX: reazione nella quale gli ELETTRONI passano SPONTANEAMENTE da una sostanza che si OSSIDA -> sostanza che si RIDUCE.
È possibile sfruttare questi tipi di reazioni per produrre CORRENTE ELETTRICA, attraverso CELLE GALVANICHE (dette anche PILE).

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3
Q

PILA DANIELL

A

Le celle galvaniche (o pile) sono DISPOSITIVI capaci di SFRUTTARE REAZIONI DI OSSIDO-RIDUZIONE SPONTANEE per TRASFORMARE ENERGIA CHIMICA di legame -> ENERGIA ELETTRICA.

Costituite da 2 ELETTRODI (lamine di PLATINO, perché: metallo INERTE, non partecipa alle semi-reax ma serve solo come superficie per dare luogo alle reax redox) ciascuno dei quali immerso in ≠ SOLUZIONI ELETTROLITICHE.

Le pile possono essere così schematizzate:
(-) Me1 | Soluzione1 || Soluzione2 | Me2 (+)

Tipico esempio di cella galvanica è la PILA DANIELL:
Immergendo una barretta di:
- Zn all’interno di un recipiente contenente una soluzione acquosa di solfato di zinco (ZnSO4);
- Cu all’interno di un’altro recipiente contenente una soluzione acquosa di solfato di rame (CuSO4).

Si può notare:

  • l’ossidazione dello zinco -> a Zn 2+ , e la contemporanea
  • riduzione degli ioni Cu 2+ -> a rame metallico

Il processo complessivo è il seguente:
Zn + Cu 2+ -> Zn 2+ + Cu
È possibile sfruttare tale reazione per ottenere energia elettrica separando la SEMIREAZIONE DI OSSIDAZIONE dello ZINCO:
Zn° -> Zn 2+ + 2e-
dalla SEMIREAZIONE DI RIDUZIONE del RAME:
Cu 2+ + 2e- -> Cu°

Zn° / Cu° -> lamina metallica
Zn 2+ / Cu 2+ -> ioni in soluzione

Nell’elettrodo costituito da:
- lamina metallica di Zn e
- ioni Zn 2+ ,
gli ATOMI di Zn, OSSIDANDOSI (cedendo e-), tendono a passare in soluzione come ioni Zn 2+ :
- la lamina si carica NEGATIVAMENTE (per eccesso di e-) => ANODO (-);
- la soluzione si ARRICCHISCE di CATIONI.

Nell’elettrodo costituito da:
- lamina metallica di Cu e
- ioni Cu 2+ ,
gli IONI di rame, RIDUCENDOSI (acquistando e-), tendono ad acquistare e- dal metallo Cu (qua gli e- sono mobili + delocalizzati, rispetto ai nuclei) e si trasformano in Cu:
- la lamina si carica POSITIVAMENTE (si impoverisce di e-) => CATODO (+)
- la soluzione si IMPOVERISCE di CATIONI.

La pila può essere schematizzata nel seguente modo:
(-) Zn (s) / Zn 2+ (aq) // Cu 2+ (aq) / Cu (s) (+)
La doppia barra // indica il PONTE SALINO o SETTO POROSO (= permette agli ioni di fluire tra i 2 elettrodi, evitando l’accumulo di cariche positive all’anodo e di cariche negative al catodo, assicurando così l’ELETTRONEUTRALITÀ delle 2 soluzioni).

Si assiste, quindi, al passaggio di E elettrica che può essere misurata per mezzo di un VOLTMETRO che, nel caso della pila Daniell, misurerà una DIFFERENZA DI POTENZIALE (E) tra i 2 elettrodi.
Es. Zinco: E = - 0,76 V
Rame: E = + 0,34 V

(-) Anodo -> Ossidazione -> PERDE e- -> DIMINUISCE la massa
(+) Catodo -> Riduzione -> ACQUISTA e- -> AUMENTA la massa

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4
Q

POTENZIALE STANDARD DI UNA PILA (E°pila)

A

Valore del potenziale della pila misurato a 298 K (25°C) per una concentrazione [Me n+] = 1 M.

Fattori che influenzano il potenziale della pila:
1. Temperatura + concentrazione dei soluti
[ ] iniziale dei soluti Cu 2+ e Zn 2+ : massima, ergo max potenziale della pila.
Col tempo la [Cu 2+] diminuirà e la [Zn 2+] aumenterà.
Si raggiungerà l’EQUILIBRIO => corrisponde con la FINE del FUNZIONAMENTO di una PILA.

  1. Natura del metallo
    Un elettrodo si comporterà da catodo/anodo a seconda della natura dell’altro elettrodo.
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5
Q

POTENZIALE STANDARD DI RIDUZIONE

A

RICORDA! È stato definito potenziale standard di una pila (E°pila): il valore del potenziale della pila misurato a 298 K (25°C) per una concentrazione [Me n+] = 1 M.

Per i singoli elettrodi si può parlare di energie potenziali o potenziali elettrodici E in condizioni standard E°catodo e E°anodo.
Relazione tra il potenziale standard di una pila (E°pila) e i potenziali standard E° dei singoli elettrodi:
E°pila = E°catodo - E°anodo
Valore E°pila SEMPRE positivo.

Impossibile misurare direttamente il potenziale E° di un singolo elettrodo => si sceglie un unico elettrodo, detto ELETTRODO DI RIFERIMENTO, rispetto al quale stabilire la ≠ di potenziale di un qualunque elettrodo.
Elettrodo di riferimento: ELETTRODO DI IDROGENO, in condizioni standard nel quale avviene la reazione:
2H+ (aq) + 2e- <==> H2 (g)
Si può esprimere anche come:
2H3O+ (aq) + 2e- <==> H2 (g) + 2H2O (l)
Per convenzione, il potenziale di riduzione dell’elettrodo dell’idrogeno è fissato a 0,00 volt.

POTENZIALI STANDARD DI RIDUZIONE: potenziali della reax di RIDUZIONE di 1 elettrodo ox + ne- <==> red misurati in CONDIZIONI STANDARD e riferiti all’ELETTRODO DI H, al quale è assegnato il potenziale di 0,00 V.
Tanto maggiore è il valore del potenziale standard di riduzione, maggiore è la tendenza di una coppia redox a subire il processo di riduzione (sono agenti ossidanti migliori).

Es. nella pila Daniell:
E° (Zn 2+ / Zn) = - 0,76 V
E° (Cu 2+ / Cu) = + 0,34 V

ATTENZIONE! Nonostante entrambi gli elettrodi abbiano E° positivo (o negativo):

  • al Catodo si Riduce prima la specie che presenta il potenziale standard di riduzione più ALTO,
  • all’Anodo si Ossida prima la specie che presenta il potenziale standard di riduzione più BASSO.

Es. E°pila = E°catodo - E°anodo
1) E° (Ag + / Ag) = + 0,80 V
E° (Cu 2+ / Cu) = + 0,34 V
E°pila = + 0,80 - (+ 0,34) = + 0,46 V

2) E° (Zn 2+ / Zn) = - 0,76 V
E° (Mn 2+ / Mn) = - 1,18 V
E°pila = - 0,76 - (- 1,18) = + 0,42 V

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6
Q

F.E.M.

A

Forza elettromotrice: forma di energia che indica la MASSIMA DIFFERENZA di POTENZIALE che un generatore di tensione produce tra i suoi poli.
Nel caso di una cella galvanica, la fem corrisponde alla differenza di potenziale (o E°pila).

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7
Q

CLASSIFICAZIONE CELLE

A
  1. Celle elettrolitiche (dove avviene l’elettrolisi: E elettrica -> E chimica)
  2. Celle elettrochimiche (E chimica -> E elettrica)
    a) cella A CONCENTRAZIONE:
    - stessi elettrodi
    - stesse soluzioni elettrolitiche, MA a ≠ concentrazione
    Es. (-) Zn / ZnSO4 0,1 M // 1 M ZnSO4 / Zn (+)
    Cella 1: elettrodo di zinco, soluzione acquosa 0,1 M di ZnSO4;
    Cella 2: elettrodo di zinco, soluzione acquosa 1 M di ZnSO4.
    Si tenderà a raggiungere l’equilibrio e questo creerà una differenza di potenziale.
    Come si raggiunge l’equilibrio?
    - Cella MENO concentrata (0,1 M): lo zinco metallo si ossida in Zn 2+ e aumenta la [ ] della soluzione.
    - Quei 2e- persi passano attraverso il filo che connette i 2 elettrodi di queste 2 celle, creando così una CORRENTE ELETTRICA.
    - Cella PIÙ concentrata (1 M): gli ioni Zn 2+ hanno bisogno di elettroni per ridursi e formare lo zinco metallo, diminuendo la [ ] della soluzione.
    Nell’equazione di Nernst, la E°pila = 0 (perché E°pila = E°catodo - E°anodo = - 0,76 - (+ 0,76) = 0), quindi abbiamo E pila = (0,059 / n) x log [ox] / [red]. Facendo i calcoli: E pila = + 0,0295 V.
    All’equilibrio: [ox] = [red] => Q = 1 e logQ = 0. Quindi, abbiamo: E pila = 0 V (pila non funziona più perché le concentrazioni si sono eguagliate, non si produce più corrente).

b) cella CHIMICA:
- diversi elettrodi
- diverse soluzioni elettrolitiche
Es. (-) Zn / ZnSO4 // CuSO4 / Cu (+)

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8
Q

POTENZIALE DI UNA PILA, ENERGIA LIBERA ED EQUILIBRI REDOX

A

Indichiamo con la COSTANTE DI FARADAY (F) la quantità totale di carica elettrica. Pertanto, indicando con q la carica complessiva associata al passaggio di n moli di e-, ricaviamo un valore pari a: q = n x F. Ricordando che l’E elettrica associata alla carica q è data dal prodotto E pila x q si ottiene la relazione:
E elettrica = E pila x q = E pila x n x F

La differenza di potenziale di una pila (E pila) -> risultato di un processo spontaneo e, quindi, associato ad una variazione di E libera negativa (ΔG < 0). D’altronde il valore dell’E elettrica SEMPRE POSITIVO, da questo si deduce che esiste una relazione di proporzionalità tra ΔG reazione e E pila che si potrà scrivere come:
ΔG reazione = - E pila x n x F
Analogamente, quando ci riferiamo a condizioni standard (C = 1M, t = 25°C):
ΔG°reazione = - E°pila x n x F
Sappiamo la relazione tra ΔG°reazione e Keq:
ΔG°reazione = - RT lnKeq
Eguagliando queste due equazioni ricaviamo una nuova equazione che descrive la relazione tra E°pila e Keq:
E°pila = (RT / nF) lnKeq

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9
Q

EQUAZIONE DI NERNST

A

Permette di calcolare il potenziale di riduzione di una coppia redox in condizioni di concentrazione e ti temperatura ≠ da quelle standard (C = 1M, t = 25°C, P = 1 atm).
Essa mette in relazione il potenziale di cella misurato con il quoziente di reax e consente la determinazione accurata delle cost. di eq.:
ΔG reazione = RT lnQ/Keq
La possiamo scrivere anche come:
ΔG reazione = RT lnQ - RT lnKeq
in cui il secondo termine a dx rappresenta la variazione di energia libera standard della reax (ΔG°reazione = - RT lnKeq).
Possiamo, dunque, scrivere la prima equazione come:
ΔG reazione = ΔG°reazione + RT lnQ
* Q - mettiamo le [ ] all’inizio, non alla fine perché:
- la pila è morta e
- le [ ] non ci danno alcuna informazione se la pila funziona o no.
Tenendo conto della relazione di proporzionalità tra l’energia libera e la differenza di potenziale della pila (ΔG reazione = - E pila x n x F), si ottiene la seguente formulazione dell’equazione di Nernst:
E pila = E°pila - (RT / nF) lnQ
in cui:
E pila - diff. potenziale della pila in condizioni NON standard
E°pila - diff. potenziale della pila in condizioni standard
R - cost. universale dei gas = 8,314 J / mol K
T - temperatura assoluta
F - cost. di Faraday = 96,485 C / mol
n - nr e- scambiati nella reax redox (corrispondente ale semi-reax che avvengono nei semi-elementi)
Q - quoziente di reax

Se per una qualsiasi reazione redox:
Ox + n e- <==> Red
l’eq. di Nernst di un elettrodo in condizioni ≠ da quelle standard può essere formulata nel modo seguente:
E = E° + (RT / nF) ln [ox] / [red]
Se invece si considera l’elettrodo a T = 298 K (t = 25°C) e trasformiamo il logaritmo naturale (ln) in un logaritmo decimale (log), scriviamo l’eq. di Nernst in questa forma:
E = E° + (0,059 / n) log [ox] / [red]

Es. Nella semi-reax: MnO4- + 5e- + 8H+ -> Mn 2+ + 4H2O’
l’eq. di Nernst diventerebbe:
E = E° + (0,059 / 5) log [MnO4-] [H+]^8 / [Mn 2+] [H2O]^4
* Per convenzione [H2O] = 1
E = E° + (0,059 / 5) log [MnO4-] [H+]^8 / [Mn 2+]

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10
Q

SEMIELEMENTO

A

Ciascuno dei due conduttori metallici immersi in una soluzione elettrolitica che costituiscono una pila voltaica.

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11
Q

SEMIREAZIONE

A

Ciascuna delle reazioni chimiche che costituiscono una reazione di ossido-riduzione (o redox). Ogni reazione redox si svolge attraverso due semireazioni: una semireazione di riduzione; una semireazione di ossidazione.

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