Melanoma Flashcards

1
Q

Melanoma definizione ed epidemiologia:

A

Tumore maligno ad origine dai melanociti.
Più frequente nei fototipi chiari.
In nuova zelanda: 45 casi/100.00 abitanti/ anno
In Italia 10 casi/100.000 abitanti anno.

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2
Q

Dove può insorgere il melanoma?

A

In tutte le zone dove siano presenti i melanociti:

  • cute
  • mucose (naso, bla bla)

Nell’85% dei casi insorge sulla cute.

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3
Q

Quali sono e come dividiamo i fattori di rischio?

A

Geneticamente determinati o ‘‘individuali’’:

  • storia familiare di melanoma
  • fototipo I e II
  • sindrome del nevo displastico familiare
  • numero elevato di nevi
  • nevi atipici, nevo congenito gigante
  • numerose lentiggini

'’Ambientali’’:

  • Esposizione intermittente a radiazioni UV
  • Esposizione cronica alle radiazioni UV (LMM)
  • Ustioni solari in infanzia ed adolescenza
  • cancerogeni chimici
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4
Q

Cosa s’intende per sindrome del nevo displastico?

A

La sindrome familiare del nevo atipico-melanoma si riferisce alla presenza di nevi atipici multipli e di melanoma in ≥ 2 parenti di primo grado. Questi pazienti sono a rischio notevolmente aumentato (25 volte) di sviluppare un melanoma.

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5
Q

Melanoma - neo associazione:

A

Circa 1/3 dei melanomi insorge su un nevo melanocitico preesistente.
Di questi:
- 40% da nevi congeniti
- 60% da nevi atipici

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6
Q

In quanti casi il melanoma è familiare?

A

in circa il 10% dei casi. Nel 90% dei casi è sporadico.

Si definisce familiare quando:

  • 2 familiari di primo grado
  • 3 di secondo grado ma dallo stesso lato della famiglia

La mutazione del gene CDKN2A è causa del 45% dei melanomi familiari. Si associa di frequente a neoplasie anche pancreatiche.

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7
Q

Caratteristiche cliniche generali dei melanomi:

A
	Colore: variegato;
	Superficie: irregolarmente rilevata;
	Perimetro: irregolare con indentature;
	Ulcerazione: possibile;
	Regressione (presenza di aree di colore rosa-rossastro, bianco o grigio all’interno della lesione primitiva): possibile.
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8
Q

Quale regola può essere utile (più per i pazienti) nel sospetto di una lesione bruttina?

A
A (asimmetry)
B (borders)
C (color)
D (dimensions)
E (evolution)
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9
Q

Quali tipi di melanomi cutanei distingue la classificazione di ……?

A

Wallace Clark distingue (nel 1964):

  • Melanoma a diffusione superficiale (SSM)
  • melanoma nodulare (NM)
  • lentigo maligna melanoma (LMM)
  • melanoma acrale lentigginoso (ALM)
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10
Q

Pattern di crescita tipico dei melanomi:

A

Ad eccezione del melanoma nodulare, tute le altre forme sono caratterizzare da una lenta crescita orizzontale e da un approfondimento verticale successivo, con la comparsa di noduli all’interno di una lesione inizialmente a chiazza o a placca.

La forma nodulare invece è a rapida crescita verticale, per questo è quello che deve essere identificato più rapidamente.

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11
Q

MElanoma a diffusione superficiale (SSM)

A

E’ la forma più frequente (60-70%).
Prevalenza maggiore nel sesso femminile e 50 anni.
Può insorgere everywhere, ma sedi più frequenti sono arti inferiori nella donna e dorso nell’uomo.
Fase di crescita orizzontale relativamente lunga: 12-18 mesi.
Fase di crescita verticale: nodulo che compare nel contesto della lesione.

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12
Q

Melanoma nodulare:

A

Unico melanoma che pare inizi con diffusione verticale (e quindi che compare come nodulo) da subito.
15-30% dei melanomi.
Età media 60 anni, più frequente nei maschietti.
Lesione nodulare a margini netti
Sedi: dorso, testa-collo, arti superiori e inferiori.
Comportamento biologico molto aggressivo, prognosi più sfavorevole.

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13
Q

Lentigo maligna melanoma:

A

10% di tutti i melanomi.
Età media 65 anni; maggiore frequenza nel sesso femminile.
Macula che si estende nell’arco di molto tempo, inizialmente marrone chiaro, può assumere gradualmente varie sfumature dal marone scuro al nero.
Principalmente in sedi cronicamente fotoesposte: volto, collo, dorso delle mani.
Fase di crescita radiali: mesi, anni o addirittura decadi
Fase di crescita verticale: comparsa di un nodulo nell’ambito della lesione.

L’approccio chirurgico è reso difficile dalla larga estensione delle lesioni e dalla sede (spesso viso)

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14
Q

Melanoma acrale lentigginoso:

A

Rappresenta il 5-10% dei melanomi nei caucasici.
Oltre il 50% dei melanomi in soggetti asiatici.
Sedi: palmo delle mani e dei piedi o subungueali.
Difficile la dd con verruche e micosi.

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15
Q

Come si distingue un melanoma subungueale dalla melanonichia?

A

La melanonichia generalmente prende più unghie e poi il segno di Hutchinson (cuticola alla base è nera nel caso di melanoma, non coinvolta nel caso di melanonichia)

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16
Q

field effect?Cosa s’intende per

A

Tipica del melanoma acrale. Presenza di melanociti alterati anche a > 1 cm dai margini della lesione.

17
Q

Classificazione molecolare delle lesioni melanocitarie:

A
  • Nevi congeniti, melanoma nodulare (fast growing melanoma): mutazioni di NRAS
  • Nevo di Spitz: mutazioni di HRAS
  • Melanomi cutanei: mutazioni di BRAF nel 50% dei casi
  • Melanomi mucosi, melanoma ungueale e lentigo maligna melanoma: mutazioni di c-KIT
  • Nevi blu, melanoma uveale: mutazioni di GNAQ
18
Q

Mutazione di BRAF (tutto il pippozzo)

A

Presenti in oltre il 50% dei melanomi cutanei.
Le più frequenti sono: V600E e V600K
Sono più frequenti in:
- pz con alto numero di nevi
- soggetti giovani
- sedi con fotoesposizione solare intermittente
- pazienti con poche efelidi
- fototipo più scuro
- pz che all’istologia hanno: melanociti negli strati superficiali; teche di melanociti più che melanociti singoli

19
Q

In quali melanomi è pià frequente il riscontro di mutazioni di NRAS?

A

Melanoma nodulare, soprattutto localizzato alle estremità, correlato a fotoesposizione cronica.

Le mutazioni di NRAS sono mutualmente esclusive con quelle di BRAF.

20
Q

In quali forme di melanoma è più frequente la mutazione di C-Kit e a quali caratteristiche si associa?

A

nel melanoma acrale (36%), nel melanoma mucoso (39%) e nella lentigo maligna melanoma (28%). Che cosa accumuna questi tre tipi di melanoma? Hanno un’incidenza che aumenta con l’età, hanno spesso un pattern lentigginoso (elementi singoli, come quelli mostrati) e hanno una componente in situ che è mal circoscritta.

21
Q

Con quali lesioni va effettuata dd con melanoma?

A
  • Nevi melanocitari congeniti e acquisiti (++nevi displastici di clark)
  • carcinoma basocellulare pigmentato
  • Sarcoma Kaposi
  • Cheratosi seborroica pigmentata
  • granuloma pigenico
22
Q

Cos’è lo spessore di Breslow?

A

Distanza in mm dallo strato granuloso al punto più profondo della lesione.
correlazione lineare tra spessore e mortalità.

23
Q

Quando si fa il linfonodo sentinella?

A

Melanomi con spessore di Breslow >0,8 mm

24
Q

TNM del melanoma:

A
T1a (<0,8 mm)
T1b (0,8 - 1,0 mm)
T2 tra 1 e 2mm
T3 tra i 2 e i 4mm
T4 >4mm
25
Q

come si fa il linfonodo sentinella?

A

Iniezione di blu di metilene in sede di lesione. Vedo dove va e faccio biopsia del primo linfonodo che si colora.

O iniziezione di radiotrac iante e becco con sonda.

Generalmente nel melanoma risultano da 1 a 5 linfonodi sentinella.

26
Q

MEtastasi in transito e satellite:

A

In transit metastases are located within regional dermal and subdermal lymphatics prior to reaching the regional lymph nodes. The American Joint Committee on Cancer (AJCC) defines in transit metastases as any skin or subcutaneous metastases that are more than 2 cm from the primary lesion but are not beyond the regional nodal basin [1]. Lesions occurring within 2 cm of the primary tumor are classified as satellite metastases.