lezioni Flashcards
sull’anno di fondazione: ipotesi più comuni e grazie a chi le conosciamo
1) “Timeo da Taormina, in base a non so quale sistema cronologico, pone la colonizzazione della città, o fondazione o in qualunque altro modo debba essere chiamato questo processo, 38 anni prima della prima Olimpiade [813 a.C.], in un’epoca contemporanea alla fondazione di Cartagine. Secondo Timeo quindi, quando è stata fondata Cartagine è stata fondata Roma (isocronia).
3)Quinto Fabio [Pittore] nel primo anno dell’ottava Olimpiade [747 a.C.].
4) Porcio Catone (censore del 184 a.C) non indica l’epoca in base al sistema greco ma, scrupoloso quanto mai nella sistemazione cronologica della storia antica, indica l’anno 432 dopo la guerra troiana [751 a.C.].”
5) Varrone: Il 753 a.C. è solo uno dei tanti anni che gli antichi proposero per la fondazione di Roma: un’ipotesi che
le conosciamo grazie a Dionigi di Alicarnasso (vissuto in età augustea) nel suo “Storia di Roma arcaica”
perchè tendiamo a giudicare la datazione varroniana più accreditata?
Poichè è confermata da vari reperti archeologici (ex. la Regia, il culto di Vesta) ed è testimoniata dai Fasti Capitolini, un elenco dei consoli e dei trionfatori romani fino al 19 a.C. tramandati per via epigrafica in età augustea.
Ad oggi, nella roma attuale di questi edifici non rimane quasi nulla (a causa dell’incendio di Nerone del 64 d.C). I pochi resti sono oggi visibili nell’area del Foro romano.
sull’anno di fine: ipotesi a favore e contro:
ipotesi a favore:
-deposizione di Romolo Augusto da parte di Odoacre
ipotesi contro:
-Sotto il regno di Giustiniano (527-565 d.C.) l’Impero recupera l’Africa settentrionale, la Spagna meridionale e l’Italia.
-l’invasione longobarda (568 d.C.)
-nascita Sacro Romano impero (800 d.C)
differenze fra
-province senatoriali
-province imperiali
-regni clienti
-province senatoriali: province sottomesse da Roma attraverso i trattati in cui non sono necessari gli eserciti e che quindi possono essere governati da ex consoli (scelti dal senato).
-province imperiali: province in cui sono ancora necessari gli eserciti (poichè si trovavano al confine e quindi davano possibilità di espansione oppure perchè erano province nuove) in cui il governatore doveva essere scelto direttamente dall’Imperatore (i cosiddetti legati pro Augusti pro praetore), che non rispondono più al senato.)
-regni clienti: province non controllate da Roma e in cui viene riconosciuta l’autorità locale (generalmente un re) ma rispondono comunque direttamente a Roma.
Studi della storia romana nel passato:
-Machiavelli
-Godefroy
-Tillemont
-Montesquie
-Hume
-Gibbom
-Renouvier
-Niebhur
-Mommsen
-Otto Seeck
-Gaetano De Sanctis
-Bryce
-Rostovzev
-Piganiol
Machiavelli:
-“Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio” le istituzioni della Roma repubblicana sono viste come modello per il presente e la Stria andrebbe quindi studiata più in modo scientifico, da modello per il futuro (il suo interesse per la Roma antica derivava probabilmente dal ritrovamento dei Fasti Capitolini»_space; Consolari e Trionfali)
-Godefroy: commento del codice di Teodosio (1655)»_space; studi sul diritto romano tardloantico
-Mommsen: Fu un giurista di politica liberale. I primi tre volumi (1854-1856) della Römische Geschichte trattavano il periodo dalle origini di Roma fino a Cesare (il 4 volume non venne mai scritto).
Il volume V trattava delle province romane, da Cesare a Diocleziano.
caratteri opera di Mommsen:
°uno dei segreti del successo di Roma = sforzo di dare un’unità e un governo centralizzato al proprio dominio
°sottovalutazione del ruolo delle grandi personalità della Storia romana (ex. Cesare)
°scrisse anche un’opera sul diritto romano, “Römisches Staatsrecht”
-Seeck: allievo di Mommsen; scrive “Storia del tramonto del mondo antico” (opera sulla tardoantichità, visione pessimistica del presente)
-Gaetano De Sanctis: antifascista convinto, nella sua Storia Romana condanna dell’imperialismo romano che risente delle pretese fasciste di ricollegarsi alla Roma antica. Dice inoltre .vita magistra historiae’ (ribaltando il motto Ciceroniano), poichè la storia è sempre storia contemporanea.
-Bryce: L’imperialismo romano come modello degli imperialismi moderni (visione positiva dell’imperialismo inglese)
-Rostovzev: scrive un quadro sull’economia romana (influenza rivoluzione russa, lotta di classe nella tardoantichità).
-Piganiol: rivalutazione dell’Impero tardoantico, la cui fine non si deve a cause interne, ma esterne (“assassinato dai barbari”).
scuola delle Annales e scuola cliometrica:
-Annales»_space; analisi dei caratteri “di lungo periodo” della storia, in particolare demografici ed economici (sottovaluta l’importanza dei fattori intellettuali, culturali, religiosi, politici.)
-scuola cliometrica»_space; prevedeva l’elaborazione di grandi masse di dati al computer, per giungere a modelli espressi da formule algebriche, intesi a spiegare un fenomeno storico (Enorme dispendio di energie per giungere a risultati talvolta banali, evidenti già da uno sguardo a fonti più sintetiche, risultati incomprensibili e spesso non applicabili alla storia)
gli studi di oggi sulla Storia Romana:
“La Storia di Roma (Einaudi)” 1988-1993: un incontro di vari intellettuali che genera una monumentale storia romana in 4 volumi
“Storia d’Europa e del Mediterraneo” (Salerno) primi anni 2000
la posizione su Roma nel mondo contemporaneo:
Nel mondo attuale il passato romano ha visto quantomeno attenuarsi fortemente il suo valore esemplare e di modello per il presente (prima, impero romano = modello dell’imperialismo moderno)
La storia di Roma va osservata con uno sguardo «da lontano» (anche da quello delle sue province), capace di darsi nuove misure per le analogie e le comparazioni.
cosè il ‘linguistic turn’? esempi nella storia romana:
linguistic turn: tendenza storiografica impostasi negli ultimi anni»_space; nalizzare il documento storico non tanto come prova di un fatto storico, ma soprattutto in sé, come una costruzione culturale (Ex. il mito di Lucrezia non come fatto storico realmente accaduto, ma come simbolo della fine della tirannia).
modi in cui possono essere classificate le fonti:
-scritte e non scritte
-volontarie e non volontarie
-rielaborate e non rielaborate
per supporto materiale:
(fonti letterarie, epigrafiche, papiracee, numismatiche, archeologiche)
fonti scritte; problemi delle opere storiografiche:
-le fonti storiografiche in nostro possesso vennero redatte dagli storici molti secoli dopo gli eventi che narrano (ex. Livio, che scrive delle origini di Roma, cioè di atti accaduti 7 secoli prima del suo - 1° sec. a.C.). ed è quindi difficile verificare la precisione delle informazioni riportate.
-Un numero considerevole di opere storiografiche non ci sono giunte attraverso un’autonoma tradizione, ma solo da citazioni (“frammenti”) di autori posteriori.
esempio della diversità delle ipotesi sulla nascita di Roma
Dionigi di Alicarnasso, che al fine di associare a Roma un’origine greca riporta un passaggio scritto dall’autore Ellanico (Enea come l’effettivo fondatore della città, e non solo un antenato di Romolo).
Enea forse arriva con Odisseo (met’Odysséa); o dopo Odisseo?
in che modo la biografia è diversa dalla storia secondo Plutarco?
La biografia è un sottogenere della storiografia e da essa differisce poichè non racconta la storia di una moltitudine, ma di una sola persona. Essa è tanto importante quanto la storiografia.
geografia; quali autori scrivono geografia nell’antica roma?
-Strabone (sull’Italia)
-Tacito (della Germania)
-Pausitania (sulla Grecia)
cosa intendevano i Romani con ‘Italia?
Con ‘Italia’ i Romani intendevano il territorio maggiormente abitato da cittadini romani:
-88 a.C. (fine della Guerra Sociale): tutta la penisola a sud del fiume Po.
-49 a.C. (dittatura di Cesare): tutta la penisola, fino alle falde delle Alpi.
fonti scritte: generi e autori principali
-storiografia
-geografia
-trattatistica politica (Cicerone = ‘Res Pubblica’, Seneca = ‘la clemenza’ e ‘i benefici’ sull’impero, Plutarco = dialoghi ‘questioni romane’)
-phamplet (satira) politico: (Seneca=’la trasformazione di Claudio in zucca’ ; Procopio = ‘storia segreta’, contro Giustiniano)
-apologetica cristiana (Lattanzio)
-trattatistica militare (Vegezio = ‘L’arte della guerra’»_space;> decadenza dell’impero a causa dello scarso equipaggiamento dei soldati)
-l’oratoria (Cicerone=difesa del poeta Licinio Archia, accusato di non essere cittadino romano, Plinio il Giovane (oratoria su Traiano)
-trattatistica oratoria (molte si riferiscono alle donne che si intromisero nella politica o andarono contro la legge del tempo (ex. Valerio Massimo ci racconta di Ortensia, che si mostra contro il provvedimenti di tassare i patrimoni delle donne per far fronte alle guerre civili)
-l’epistolografia (Cicerone, Plinio il Giovane all’imperatore Traiano riguardo ai cristiani)
-La Letteratura giuridica (Codex Theodosianus, Corpus Iuris Civilis di Giustiniano)
-la poesia (ex. Virgilio con l’Eneide sulle origini di Roma, o Lucano)
fonti epigrafiche:
-ex. leggi e decreti (Corpus Inscriptionum Latinarum, I2 614, in cui il governatore della Spagna Emilio Paolo libera un gruppo di dipendenti degli Astensi e toglie loro i possedimenti)
-trattati internazionali (il trattato Romano-Etolico durante la 1° guerra di Macedonia, in cui si prometteva che tutti i territori vinti dai Romani sarebbero andati alla lega Etolica).
-corrispondenze di natura ufficiale
-elogi (elogio a L’elogio al console Duilio durante la I Guerra Punica»_space; la clamorosa vittoria navale di Milazzo.)
-Iscrizioni sepolcrali, che talvolta hanno brevi cenni a episodi storici famosi o alla vita del defunto (ex. al centurione Marco Celio, caduto durante la disfatta di Varo»_space; forse non è un sepolcro ma un cenotafio, cioè monumento in attesa di ritrovare il corpo)
-la le Res gestae divi Augusti (autobiografia di Augusto)
problemi delle fonti epigrafiche:
-Inserimento di una testimonianza talvolta molto precisa, puntuale e stringata in un contesto che è noto solo a grandi linee.
-integrazione dei numerosi testi lacunosi.
-Scioglimento delle sigle, assai frequenti nei testi latini.
-Inquadramento cronologico di documenti che talvolta non riportano alcuna datazione esplicita.
differenze edizione diplomatica e edizione critica
-Edizione diplomatica: l’editore copia ciò che è scritto sulla fonte.
-Edizione critica: l’editore interpreta ciò che è scritto, quindi le abbreviazioni (in questo caso di praenomen e del patronimico) vengono sciolte e dove vi sono errori vengono corretti, per permettere la comprensione del testo.
problemi delle fonti papiracee
-si sono preservate solo in alcune aree del mondo e in contesti eccezionali (ex. la carbonizzazione ad Ercolano)
-non sappiamo se ciò che descrivono riguarda solo la provincia dell’Egitto o in generale l’impero
tipi di fonti papiracee
-petizioni: ex. la petizione al futuro imperatore Emiliano (imperatore durante il periodo dell’anarchia militare»_space; si riflette la prepotenza del ceto militare verso la popolazione), in cui un anziano chiedere all’imperatore di arrestare un soldato dopo un battibecco.
-editti (Ex. quello di Decio sull’obbligo di certificare i sacrifici agli dei pagani)
-annunci ufficiali (ex. dell’ascesa al trono di Nerone)
-corrispondenza ufficiale o privata (Ex. Claudio agli Alessandrini, date le tensioni particolari che si erano create ad Alessandria, dove, accanto alla maggioranza “greca”, viveva una numerosa comunità ebraica. ; Aline al fratello Apollonio)
-documenti di carattere giudiziario (ex. lo ‘Gnomon/raccolta di documenti dell’Igiologo’ ; ‘idiologo’= sorvegliante sulle questioni finanziarie in Egitto.»_space; nel documento ritrovato (in Germania) si dice ad esempio che in caso di morte e di nessun erede, il patrimonio del deceduto è attribuito al fisco, o che il figlio di un romano e di uno straniero seguo lo status inferiore).
esempio di documenti di carattere giudiziario fra le fonti papiracee:
La vicenda di Sempronia Gemella (impero di Adriano) che, accortasi che suo marito non possiede la cittadinanza romana, decide di richiederla per i figli affermando che essi hanno padre ignoto.
Comunque, gli studiosi pensano di conoscere l’identità dei due figli, poichè nel quartiere di Karanis, in una casa (casa b7) sono stati ritrovati vari documenti che attestano che lì viveva un certo Socrates, che aveva 2 figli
fonti numismatiche: che informazioni ci danno?
Nel documento numismatico convivono due aspetti:
-Aspetto materiale (peso, composizione della lega metallica) di particolare rilevanza per lo studio della storia economica: integrazione in un “mercato comune” di più stati, difficoltà finanziarie dello stato emittente.
-Aspetto comunicativo (legenda e il tipo), che possono dare informazioni di notevole interesse per la Storia romana. La moneta è nel mondo romano un importante veicolo della propaganda politica (in base a chi ordinava di coniarla).
aspetto comunicativo: esempi
-celebrare le glorie familiari
-propaganda (ex. quella degli Italici durante la guerra sociale, di Bruto durante la dittatura di Cesare, di Augusto)
-per il breve regno di alcuni usurpatori, le monete sono la nostra fonte principale, poichè in età imperiale il ritratto su moneta presentava tratti realistici, che si perdono nel Tardoantico, quando la figura dell’imperatore diventa molto stilizzata)