23) l'Impero romano d'Occidente nel V sec. d.C Flashcards
come fu spartito l’impero fra i successori di Teodosio?
-Onorio: Occidente
-Arcadio: Oriente
la divisione era solo una divisione geografica?
No, la divisione non era solo geografia poiché le differenze fra i due quadranti dell’impero nel 4 sec. vanno ad accentuarsi:
-in Oriente sopravvisse la piccola proprietà terriera fondata sulla manodopera libera
-l’Oriente, più protetto dai barbari e più popolato, sopravvisse alla crisi urbana e del commercio»_space; meno crisi economica»_space; non vi è la frattura fra società-stato che vi era in Occidente.
chi era Stilicone? Che problemi affrontò?
Data la giovane età di Onorio, Stilicone venne gli affiancato per volontà del padre Teodosio.
Data la sua origine semi-barbara, per legittimare la sua posizione sposò la nipote di Teodosio e diede in sposa sua figlia a Onorio.
Stilicone dovette riaffrontare il problema dei Goti; essi infatti erano ancora sulla carta alleati a Roma, ma quando essi videro che Teodosio aveva consegnato a un vandalo (Stilicone) il potere esecutivo insorsero sotto il comando di Alarico occupando la Grecia.
Per placare la situazione, Arcadio decise di legittimare la posizione di Alarico rendendolo capo delle truppe romane dell’Illirico.
Tuttavia ciò non bastò a Alarico poiché voleva ottenere riconosciuto un insediamento permanente nella parte occidentale, e per questo occupò anche l’Italia. Ma venne sconfitto.
altre invasioni dopo quella dei Goti: i regni romano-barbarici:
406 d.C.: invasione in Gallia e nella Penisola Iberica di una coalizione di popolazioni barbariche (Burgundi, Vandali, Svevi).
Essi, stanziandosi di forza in territorio romano, andarono a creare i nuclei di ciò che diventeranno i cosiddetti ‘regni romano-barbarici’.
Così Roma iniziò ad abbandonare man mano i territori non più difendibili (ex
Britannia, Bética, Lusitania)
perché viene giustiziato Stilicone? Conseguenze della sua morte:
Poiché gli venne data la colpa di non aver agito abbastanza in fretta per salvaguardare i territori romani e perché si pensava volesse far passare l’Illirio dalla parte occidentale dell’impero e farla governare a Onorio.
Conseguenze della sua morte fu un grande sentimento anti-barbarico, a cui i barbari risposero abbandonando l’esercito romano e mettendosi sotto la guida di Alarico, che richiede un riconoscimento ufficiale da parte di Onorio in occidente. Questo non accettò, e così si produce il secondo sacco di Roma, nel 410 d.C.
Galla Placida
Elia Galla è stata un’imperatrice romana, figlia dell’imperatore Teodosio I. Durante il sacco di Roma guidato da Alarico nel 410 d.C., ella venne rapita dall’esercito barbaro e costretta a sposare il successore di Alarico, Ataulfo, da cui ebbe anche un figlio.
Venne riportata a Roma solo dopo 7 anni, nel 417 d.C. Il figlio che avrà da un generale romano, Valentiniano III, sarà il successore di Onorio in Occidente.
cosa fanno i Goti dopo il sacco di Roma? Conseguenze sui vandali
I Goti abbandonarono l’idea di stanziarsi in Italia e decisero per la Gallia e la Spagna, dove però erano già insediati i Vandali.
Così i Vandali attraversano lo stretto di Gibilterra e si insediano in Mauretania e in Africa, facendo perdere all’impero anche questi territori.
successori di Onorio e Arcadio
-occidente: Valentiniano 3, affiancato dal generale Flavio Ezio
-oriente: Teodosio 2
come riuscì Ezio a tenere testa ai Vandali?
Ezio riuscì a difendere temporaneamente le Gallie dai Vandali grazie al supporto di Attila, re degli Unni.
Tuttavia presto Attila cercherà di conquistare l’Italia (conquistò Aquileia e Milano).
Alla fine però deciderà di abbandonare il progetto.
Ezio e gli Unni
Vedendo la situazione difficile per Roma e probabilmente per via della voglia di avere la sorella di Onorio, Onoria, e del suo conseguente rifiuto, Attila attaccò l’Impero: assediò la Gallia (Chalons = 451 sconfitti gli Unni ai Campi Catalaunici), e succcessivamente puntò la capitale Roma.
Quando Attila giunse alle porte di Roma però avvenne un evento inaspettato. Un’ambasceria condotta dallo stesso Papa Leone I andò incontro all’orda asserragliata sulle rive del fiume Minci.
sacco di Roma del 455 d.C: a opera di chi?
A opera di Vandali guidati da Genserico
la ‘caduta senza rumore’ dell’impero romano d’Occidente in pratica
-morte di Ezio (ucciso da Valentiniano poichè questo credeva Ezio volesse prendere il suo posto) e di Valentiniano III
-rafforzamento dei regni romano-barbarici a Occidente
-deposizione di Romolo Augustolo da parte dei barbari, guidati da Odoacre (476 d.C.).
Odoacre consegna i territori in mano ad Augustolo al successore di Teodosio II, Zenone.
Così finisce effettivamente l’impero romano d’Occidente.
la ‘caduta senza rumore’ dell’impero romano d’Occidente: sintomi sociali:
-tensioni sociali a Occidente (disuguaglianze, povertà, oppressione sociale da parte dello Stato)
> > allontanamento fra Stato e società: nascono le proprietà private protette, in mano a senatori e in cui lavoravano coloni, che erano diventate dei veri e propri nucleo autarchici)
:nasce il fenomeno del ‘patrocinio’ (per fuggire dalla pressione fiscale, individui o intere famiglie si pongono sotto la protezione/patrocinio di una persona influente (ex. un grande proprietario terriero), che veniva ripagato in denaro o in prodotti agricoli.
: molti decidono di fuggire nelle regioni governate dai barbari, che non di basavano su un apparato oppressivo ma sulla dipendenza feudale
ruolo del cristianesimo nella convivenza fra romani e barbari
Il cristianesimo funse da fattore di coesione fra romani e barbari (anche se barbari=ariani).
I Romani compresero che i barbari non erano un popolo inferiore e da assoggettare, ma con cui vi coesistere.
Difatto, i regni romano-barbarici saranno il prodotto della fusione fra le tradizioni romane (ex. l’apparato giudiziario) e quelle barbariche (dipendenza feudale).
le varie ipotesi di fine dell’impero romano (o della tardoantichità):
-330 d.C: trasferimento della capitale a Costantinopoli
-380 d.C.: editto di tessalonica: cristianesimo religione di Stato
-410 d.C.: sacco di Roma a opera dei Visigoti
-476 d.C.: deposizione di Romolo Augustolo
-6 sec d.C.: Longobardi in Italia