La Tradizione sull'Uomo immagine di Dio - I Flashcards

1
Q

app. 12 [pag. 126 ss.]

  1. Clemente Romano
  2. Giustino Martire
  3. Filone
  4. Taziano
  5. Clemente Alessandrino
  6. Tertulliano
  7. Origene
  8. S. Agostino

A. Scuola Asiana; B. Scuola Alessandrina

Associa ciascun autore alla corretta corrente di appartenenza.

A

1A; 2A; 3B; 4A; 5B; 6A; 7B; 8B

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2
Q

app. 12 [pag. 126]

Secondo la scuola asiana è principal­mente il corpo ad essere l’immagine di Dio.

Vero o Falso?

A

Vero.

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3
Q

app. 12 [pag. 126]

Secondo Clemente Romano, la differen­za tra l’uomo e gli animali è visibile nel corpo in quanto solo quello dell’uomo è modellato a immagine di Dio.

Vero o falso?

A

Vero.

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4
Q

app. 12 [pag. 126]

Anche secondo Taziano ciò che differen­zia l’uomo dagli animali non è tanto l’anima, ma il fatto di avere un corpo come tempio che può accogliere lo spirito.

Vero o Falso?

A

Vero

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5
Q

app. 12 [pag. 127]

“Chiamo uomo colui che, andando al di là della natura umana, si è avvici­nato a Dio stesso”.

Di chi è questa frase?

A

Di Taziano.

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6
Q

app. 12 [pag. 128]

Secondo Ireneo, l’immagine di Dio nell’uomo è una realtà statica o dinamica?

A

Dinamica.

Il riferimento di tale immagine è il Figlio incarnato, ed è una realtà che cresce dinamicamente per azione dello Spirito Santo.

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7
Q

app. 12 [pag. 128]

Riferendosi alla creazione dell’uomo, un Autore scrive: “Qualunque fosse la forma in cui veniva effigiato quel fango, in esso veniva pensato Cristo”.

Chi è questo Autore?

A

Tertulliano.

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8
Q

app. 12 [pag. 128]

Secondo Tertulliano, a chi si rivolgeva Dio Padre con quel “Facciamo l’uomo a Nostra immagine e somiglianza”?

A

Al Figlio e allo Spirito Santo.

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9
Q

app. 12 [pag. 129]

“Caro salutis est cardo” (“La carne è cardine della salvezza”).

Di chi è questa frase?

A

Di Tertulliano ed è ripresa dalla sua opera “La risurrezione della carne”.

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10
Q

app. 12 [pag. 129]

In che cosa consiste la teoria della “doppia creazione” e chi ne fu il principale rappresentante?

Da quali fattori fu determinata?

A

La teoria della “doppia creazione” consiste nel ritenere che Dio abbia creato prima l’anima spirituale a sua immagine e somiglianza e poi il corpo, che non fu invece creato a immagine e somiglianza di Dio.

Principale teorico di tale concezione fu Filone di Alessandria.

I principali fattori che determinarono questa teoria furono la lettura disgiunta di Genesi 1 e 2 e la distinzione tra le due espressioni “immagine” e “ad immagine”, dove quest’ultima è interpretata come dinamica e in tensione verso la prima.

Infine, è ovviamente lo stesso pensiero platonico e medio-platonico a insistere nel dualismo anima-corpo.

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11
Q

app. 12 [pag. 130]

Clemente Alessandrino utilizza il termine “gnostico” in senso positivo?

A

Sì: secondo Clemente, lo gnostico è colui che ha vera conoscenza di Dio.

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12
Q

app. 12 [pag. 130]

Secondo Clemente Alessandrino, il corpo è principio del male.

Vero o Falso?

A

Falso.

Secondo Clemente, il corpo è la casa, la dimora dello Spirito Santo.

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13
Q

app. 12 [pag. 130]

In quale parte dell’anima è situata nell’uomo l’immagine di Dio, secondo Clemente Alessandrino e gli altri autori di scuola alessandrina?

A

Nella parte superiore o nous.

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14
Q

app. 12 [pag. 130]

Quali realtà rappresentano, secondo Clemente Alessandrino, l’“immagine” e la “somiglianza” di cui parla Genesi 1,26?

A

Secondo Clemente, l’“immagine” è il Logos che Cristo ha rivelato e il cammino (etico) di ogni uomo verso questa immagine, attuato con l’aiuto dello Spirito Santo è la “somiglianza” che viene a realizzarsi progressivamente.

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15
Q

app. 12 [pag. 130]

Quale distinzione fa Origene tra l’uomo “fatto” ad immagine di Dio di Genesi 1 e l’uomo “plasmato” di Genesi 2?

A

L’uomo di Genesi 1 è l’uomo interiore-invisibile-immortale; quello di Genesi 2 è l’uomo esteriore-visibile-corruttibile.

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16
Q

app. 12 [pag. 130]

Secondo Origene, nous e anima sono la stessa cosa?

A

Non esattamente: l’anima è il nous (o uomo-interiore-invisibile-immortale) caduto nel corpo e nella materia.

17
Q

app. 12 [pag. 130]

Per alcuni versi, il pensiero di Origene sembra richiamare quello degli gnostici.

In che cosa invece differisce nettamente?

A

Nel fatto che Origene difende la libertà e il libero arbitrio e che non accetta la valenza negativa della materia.

18
Q

app. 12 [pag. 131]

Nel IV secolo e a partire da S. Agostino, si verificano alcuni cambiamenti nell’interpretazione e riflessione su Genesi 1,26.

Quali?

A

Si inizia a perdere il carattere cristologico del termine “immagine”, che viene interpretato piuttosto in senso trinitario.

Con la perdita del carattere cristologico del termine “immagine” anche il concetto di “somiglianza” nel senso di conformazione a Cristo attraverso la Croce e la Risurrezione diventa meno comprensibile.

19
Q

app. 12 [pag. 131]

Qual era la principale preoccupazione che guidò S. Agostino nello scrivere il suo “De Trinitate”?

A

Il subordinazionismo indotto dall’arianesimo.

20
Q

app. 12 [pag. 132]

Quale analogia con la Trinità vede S. Agostino nell’uomo?

A

Secondo Agostino, nell’uomo interiore è presente la triade mens-notitia-amor, cioè lo spirito, il suo amore e la sua conoscenza in modo analogo a ciò che è presente nella Santissima Trinità.

21
Q

app. 12 [pag. 132]

Quali sono le caratteristiche della triade mens-notitia-amor?

A

Ognuna, presa in sé, è sostanza

Sono relativi ad invicem e inseparabili

Insieme formano una sola sostanza

22
Q

app. 12 [pag. 132]

Perché, secondo S. Agostino, l’uomo è immagine di Dio?

A

Perché capax Dei.

23
Q

app. 12 [pag. 132]

Secondo Agostino, quando l’uomo perde Dio, non è più sua immagine.

Vero o Falso?

A

Falso.

L’uomo rimane sempre capace di Dio e quindi non può perdere l’immagine di Dio in lui impressa.

24
Q

app. 12 [pag. 132]

La capacità riflessiva che l’uomo ha di conoscere se stesso (il proprio spirito) dipende dalla capacità che ha l’uomo di conoscere Dio.

Vero o Falso?

A

Vero. La capacità di conoscere se stesso è, per analogia di proporzionalità, data nell’uomo dal fatto che anche Dio conosce se stesso e, per analogia di attribuzione, dal fatto che l’uomo è capax Dei.

25
Q

app. 12 [pag. 132]

Secondo Agostino, la triade mens-notitia-amor è in sé già immagine di Dio?

A

No: lo è solo in quanto dipende dalla capacità che ha l’uomo di ricordare, comprendere ed amare Colui dal quale è stato creato.

26
Q

app. 12 [pag. 132]

Con quale passo di Giovanni, Agostino mette parzialmente “da parte” la concezione cristologica di Genesi 1,26 a favore di quella trinitaria? Perché?

A

1 Gv 3,2, che, pur riferendosi chiaramente alla nostra “immagine e somiglianza” con Cristo, Agostino dice che può essere meglio spiegato in chiave trinitaria in forza di Genesi 1,26, in cui Dio usa il plurale.