La II rivoluzione industriale Flashcards
Quando
Dove
Caratteristiche principali
Scienza
Fonti energia
- 1870
- Inghilterra, Belgio, Francia, Germania, Stati Uniti
Il ruolo della scienza: le scoperte e invenzioni erano frutto di ricerche scientifiche indivuali o collettive
Nuvi fonti di energia: l’energia elettrice e combustione a petrolio
Nascita di oligopoli e monopoli
Nuova organizzazione della produzione: catena di montaggio per la produzione di beni in serie
Nascita della società di massa
Sorsero numerose scuola di formazione scientifica per preparare personale altamente specializzato
Nuova professione: l’ingegnere, competente nelle discipline tecniche e scientifiche
Fondazione e finalizzazione dei centri di ricerca scientifica.
Nascità dell’eletricità, industria chimica, siderurgica, edilizia, automobilistica, aereonautica…etc e nuova fonte il petrolio
Catena di montaggio
Il Taylorismo,è un sistema di organizzazione del lavoro sviluppato da Frederick Winslow Taylor all’inizio del XX secolo. L’obiettivo principale del Taylorismo era quello di aumentare l’efficienza e la produttività nelle aziende attraverso l’analisi scientifica dei compiti e dei processi lavorativi.
1. Studio scientifico del lavoro: ogni attività lavorativa dovesse essere studiata scientificamente per determinare il metodo più efficiente per portarla a termine. Questo poteva includere l’analisi dei tempi e dei movimenti necessari per completare un compito.
2. Selezione e formazione degli operai: l’importanza di selezionare i lavoratori più adatti per ogni specifico compito e di formarli in modo adeguato.
3. Specializzazione: la divisione del lavoro. I compiti venivano frammentati in operazioni semplici e ripetitive, consentendo ai lavoratori di specializzarsi e diventare più abili nel compito assegnato.
4. Incentivi monetari: legare i salari dei operai agli effettivi risultati ottenuti cioè lavoro a cottimo .
Il Taylorismo ha avuto un impatto significativo sullo sviluppo dell’industria moderna e ha influenzato modalità di lavoro e organizzazione anche in altri settori. Tuttavia, è stato criticato per il suo approccio meccanicistico al lavoro, che tendeva a ignorare le dimensioni umane e sociali del lavoro, portando spesso a condizioni lavorative alienanti per i dipendenti.
Cause della rivoluzione
1870-1914:
Crescita della produzione industriale
1873-1896: Grande depressione
Grande depressione: rallentamento del ritmo di crescita
Cause: sovraproduzzione industriale e agricola causata da:
+concorrenza internazionale
+naturale incremento produttivo (dal miglioramento dell’organizzione delle aziende)
conseguenze
protezionismo
1896-1914: Rapido sviluppo
Crescita delle diemnsione aziendali e concentrazione industriale
Vi è una crescita delle dimensioni aziendali e una concentrazione industriale che porta a progressi tecnologici e scientifici che richiedono investimenti massicci.
Le banche iniziano a concedere prestiti maggiori alle grandi imprese che a quelle piccole perchè offrivano maggiori garanzie.
Vengono costituiti nuovi cartelli (accordi tra imprese), trust (funsione di imprese dello stesso settore) e monopoli: capitalismo monopolistico.
Nascita della Borsa, banca mista, commerciale, banca d’affari.
Boom demografico Emigrazione
Boom demografico (1850-1914):
La popolazione mondiale cresce da 1,2 a 1,65 miliardi.
Nei Paesi sviluppati, calano natalità e mortalità grazie a miglioramenti igienici, alimentari e medici.
Cause del calo: scolarizzazione, lavoro femminile, controllo delle nascite.
Emigrazione (Ottocento-Novecento):
La crisi agricola spinge milioni a migrare:
Internamente: verso le città per lavori urbani.
Oltreoceano: principalmente negli Stati Uniti (1870-1900: 21 milioni di emigrati).
I migranti lavorano in settori pesanti (miniere, cantieri, grandi opere).
La formazione del proletariato urbano
- La formazione del proletariato urbano:
Causa principale: diffusione delle industrie e scomparsa delle botteghe artigianali.
Condizioni degli operai:
Salari bassi ma superiori a quelli contadini.
Mancanza di sicurezza lavorativa, abitazioni dignitose e condizioni di lavoro umane.
Contrasto evidente tra la vita operaia e il lusso borghese.
Effetti sociali:
Abbandono della pratica religiosa in favore di taverne e associazioni operaie.
Nascita della coscienza di classe: solidarietà tra lavoratori contro i padroni.
Prime organizzazioni operaie:
Diffusione delle dottrine socialiste:
Prime organizzazioni operaie:
Funzioni iniziali:
Cooperative e società di mutuo soccorso per malattia, infortuni e scioperi.
1868: Fondazione del Trades Union Congress in Inghilterra.
Diffusione delle dottrine socialiste:
- Francia: Pierre-Joseph Proudhon → associazioni di lavoro autonome senza Stato.
- Italia: Influenze di Proudhon e Mazzini → cooperazione e opposizione alla lotta di classe.
- Germania: Ferdinand Lassalle → suffragio universale per conquistare lo Stato.
- Europa continentale: Karl Marx → graduale affermazione del socialismo rivoluzionario.
La trasformazione urbana
- Urbanesimo e crescita della popolazione urbana:
Origine: industrializzazione e abbandono delle campagne.
Processo: graduale e non uniforme; Gran Bretagna come guida.
Negli USA:
Modello urbano con centri per affari e sobborghi periferici. - Trasformazione delle città europee:
Vecchie strutture: demolizione di mura medievali e edifici storici ritenuti inutili.
Nuove priorità:
Costruzione di stazioni, linee ferroviarie, borse, tribunali e quartieri commerciali.
Simboli della società industriale e borghese sostituiscono quelli medievali.
I valori del proletariato e le forme di lotta
- Valori del proletariato:
- Solidarietà:
Uniti per difendere i diritti individuali e di classe.
Obiettivo: società più giusta, uguale e libera dallo sfruttamento.
- Istruzione e cultura:
Consapevolezza del valore della conoscenza per ridurre le differenze di classe.
Fondazione di Case del Popolo: luoghi per attività ricreative, istruzione e discussione politica. - Strumenti di lotta:
- Scioperi:
Dal blocco parziale a quello totale della produzione.
Inizialmente considerati illegali, il diritto di sciopero fu una conquista fondamentale.
- Risposta dei capitalisti:
-Serrate: chiusura delle fabbriche per impedire agli operai di lavorare.
-Crumiri: assunzione di manodopera alternativa, spesso vista come “nemica di classe.”
Nascita dei nuovi quartieri operai
- Urbanizzazione e disuguaglianza:
- Ceti popolari spostati in periferia; costruzione di quartieri operai senza criteri urbanistici.
- Mancanza di servizi essenziali come acqua corrente e riscaldamento.
- Separazione fisica tra classi sociali (quartieri operai vicino alle fabbriche, borghesia in zone ben servite).
Innovazioni urbane
-Trasporti:
- Pavimentazione strade, illuminazione a gas, omnibus, tram elettrici.
- Inizio delle metropolitane: Londra (1863), Budapest (1896), Parigi (1900).
-Nuovi servizi:
- Aumento di negozi, teatri, biblioteche, caffè e scuole.
- Costruzione di uffici pubblici e infrastrutture per la sicurezza (posti di polizia).
LA FORMAZIONE DELLA BORGHESIA
Contesto storico
- Dopo il 1848, l’aristocrazia perse gradualmente il ruolo guida a favore della borghesia, che inaugurò l’età della borghesia, basata su libertà economica, merito e progresso.
Composizione sociale della borghesia:
- Piccola borghesia: Artigiani, piccoli proprietari, commercianti, insegnanti, impiegati.
- Media borghesia: Ricchi commercianti, medici, dirigenti, professionisti.
- Alta borghesia: Grandi imprenditori, banchieri, grandi proprietari terrieri.
- Differenze economiche e sociali interne, ma unite da uno stile di vita comune.
Lo stile di vita borghese
- La borghesia esprimeva status sociale attraverso abbigliamento (spese elevate, quasi pari a quelle per il cibo) e arredamento (case solide e ricche di oggetti da esibire).
I Valori della Borghesia
- Principi morali borghesi
La borghesia valorizzava risparmio, onestà, e moderazione, distanziandosi dallo sfarzo aristocratico. Il successo e la rispettabilità erano essenziali per mantenere il ruolo di guida sociale. La famiglia era il fulcro della virtù, con l’uomo come capofamiglia e la donna relegata al ruolo di custode domestico. Tuttavia, vi era ipocrisia: infedeltà e scandali erano diffusi, nonostante l’enfasi sulla moralità. - Ricchezza e povertà come riflesso della morale
Il successo economico era visto come il risultato di qualità morali; la povertà, invece, era associata a mancanza di virtù o pigrizia. Nella mentalità borghese, problemi come delinquenza e alcolismo erano ritenuti tipici delle classi inferiori.
positivismo
Il positivismo è un approccio filosofico e scientifico che emerge nel XIX secolo, sostenendo che la vera conoscenza deriva esclusivamente dall’osservazione empirica e dall’esperienza.
Principali caratteristiche
1. Scienza e osservazione empirica:valorizza i metodi scientifici come unici strumenti validi
2. Rifiuto della metafisica: respinge ogni forma di pensiero che non possa essere empiricamente testata.
3. Evoluzione delle scienze: Auguste Comte, uno dei fondatori del positivismo, propone la “legge dei tre stadi”, secondo la quale l’umanità evolve attraverso tre fasi: teologica, metafisica e positiva.
4. Determinismo: Spesso è associato all’idea che ogni evento ha cause deterministiche, e che comprendere queste cause permetta di prevedere e controllare gli eventi futuri.
5. Aspetto sociale: ha anche una dimensione sociale, argomentando che il progresso umano è possibile attraverso la scienza e l’educazione.
Critiche
- Riduzionismo: Alcuni critici sostengono che il positivismo tenda a semplificare eccessivamente la complessità della realtà.
- Ignoranza del soggettivismo: Le critiche denunciano il positivismo per la sua ossessione con l’oggettività, trascurando aspetti soggettivi e qualitativi dell’esperienza umana.
- Evoluzione del pensiero filosofico: Correnti come l’ermeneutica, la fenomenologia e l’esistenzialismo hanno messo in discussione le basi del pensiero positivista, evidenziando la necessità di ricomprendere la soggettività e il contesto storico-culturale.
darwin e l’evoluzionismo
Teoria dell’evoluzione
- Selezione naturale: suggerisce che le variazioni nelle caratteristiche degli organismi sono soggette a pressioni selettive ambientali. Gli individui che possiedono caratteristiche vantaggiose sono più propensi a sopravvivere e riprodursi.
- Lotta per l’esistenza: In natura, gli organismi competono per le risorse, e questa competizione porta a una “lotta per l’esistenza”.
- Adattamento: Nel corso delle generazioni, gli organismi si adattano ai loro ambienti, e queste modifiche accumulative possono portare alla formazione di nuove specie.
Pubblicazione delle opere
Nel 1859, Darwin pubblicò il suo lavoro più famoso, “On the Origin of Species by Means of Natural Selection”. Questo libro argomentava a favore dell’evoluzione e forniva evidenze a sostegno della selezione naturale. Fu una pubblicazione rivoluzionaria che cambiò il modo in cui gli scienziati comprendevano la vita.
Darwinismo sociale
Darwin non abbia mai formulato teorie sociali, alcuni pensatori del tempo interpretarono le sue idee per giustificare e legittimare gerarchie sociali, disuguaglianze e pratiche dure e competitive nella società.
Caratteristiche
1. Giustificazione della disuguaglianza: sosteneva che le differenze economiche e sociali tra gli individui e i gruppi fossero naturali e inevitabili, basate su capacità “innate”.
2. Individualismo: Promuoveva l’idea che gli individui dovessero farsi strada da soli nella società, senza assistenza o intervento da parte dello stato.
La Prima Internazionale
Nel 1869, nacque la Prima Internazionale a Londra, un’organizzazione di lavoratori con l’obiettivo di unire i proletari di tutti i paesi contro lo sfruttamento capitalistico, come invocato nel Manifesto del Partito Comunista di Marx ed Engels (1848). Tuttavia, l’Internazionale fu segnata da divergenze ideologiche tra i membri, tra cui marxisti, sindacalisti riformisti, mazziniani e anarchici.
Marx, autore degli statuti, entrò in conflitto con Mazzini, che abbandonò l’organizzazione a causa dell’orientamento marxista e ateo. Il conflitto più acceso si verificò tra Marx e Bakunin, teorico dell’anarchismo.