Introduzione Flashcards
Come si classificano i farmaci secondo l’origine?
- Origine naturale (vegetale, animale, microrganismi, minerale)
- Origine semisintetica
- Farmaci di sintesi chimica
- Farmaci di derivazione biotecnologica
Quali sono le possibili modalità di somministrazione di un farmaco?
SISTEMICA
- Enterale: orale, sublinguale, rettale
- Parenterale
- – Naturale: inalatoria, transdermica, intranasale
- – Artificiale: endovenosa, intramuscolare, sottocutanea, intrarteriosa
LOCALE
- nasale
- inalatoria
- oculare
- otologica
- cutanea
- buccale
- vaginale
- rettale
- orale (non assorbita)
Pro e contro della somministrazione orale
PRO: ampia superficie di assorbimento, possibilità di assunzione domiciliare, minor fastidio per il pz
CONTRO: tempo di latenza dell’effetto, variabilità della frazione di dose assorbita, necessità di compliance del pz
Pro e contro della somministrazione endovenosa di un farmaco
PRO: effetto immediato, non ci sono perdite di concentrazione
CONTRO: irritazione locale dei vasi di accesso, rischio elevato di effetti tossici (soprattutto se in infusione rapida)
Vantaggi della somministrazione sublinguale di un farmaco rispetto a quella orale
- assorbimento più rapido
- primo passaggio ematico senza esposizione al fegato
- maggiore permanenza del farmaco
Da cosa dipende l’assorbimento di un farmaco?
Caratteristiche chimico fisiche del farmaco stesso
- proprietà acido-base
- ionizzazione
- coefficiente di ripartizione acqua-gasso
- formulazione farmaceutica
- peso molecolare
Caratteristiche del sito di assorbimento
- superficie
- permeabilità
- vascolarizzazione
Tappe di assorbimento dei farmaci dopo somministrazione orale
1) disgregazione della capsula (solitamente la formulazione è in capsule)
2) superamento della barriera (epitelio della mucosa) per arrivare in circolo
3) metabolismo epatico di primo passaggio
4) distribuzione al circolo venoso
In alcuni casi si può avere anche il ricircolo intero-epatico
Quali vantaggi può presentare un profarmaco rispetto al farmaco somministrato già in forma attiva?
Vantaggi terapeutici
- riduzione degli effetti avversi
- variazione del sapore
Vantaggi farmacocinetici
- variazione della liposolubilità/idrosolubilità
- consente l’azione nel sito specifico
- inibizione della degradazione in ambiente gastrico
Vantaggi farmaceutici
- rendere chimicamente stabile una molecola instabile
- rendere idrosolubile un farmaco (=iniettabile)
Definizione di intervallo terapeutico
Intervallo che intercorre tra la dose minima del farmaco nel sangue che induce un effetto terapeutico e la dose minima nel sangue che induce effetti tossici
In quali condizioni le alterazioni della percentuale di legame di un farmaco con le proteine plasmatiche hanno conseguenze sull’effetto del farmaco stesso?
- farmaci con alto legame farmaco-proteico (>90%)
- farmaci con volume di distribuzione molto piccolo
- famaci a basso indice terapeutico
Fattori che influenzano la distribuzione dei farmaci ai tessuti
- perfusione ematica
- carattere chimico-fisiche del farmaco (acido-base)
- presenza di barriere (ematoencefalica, ematotesticolare, ematoplacentare)
Quali sono i principali siti di accumulo dei farmaci?
Veri e propri
- osso (ioni bivalenti, sostanze chelanti)
- adipe (molecole lipofile)
Organi emuntori (accumulo -> eliminazione)
- rene
- fegato
Quali possono essere le conseguenze della biotrasformazione di un farmaco?
- inattivazione
- formazione di metaboliti tossici
- bioattivazione (profarmaci)
- formazione di metaboliti farmacologicamente attivi (attività simile al farmaco di partenza)
Principali vie di escrezione dei farmaci
- via renale: molecole piccole e idrofile
- via biliare: molecole grandi e lipofile
- latte
- via espiratoria: anestetici volatili
Quali sono i parametri farmacocinetici (fondmentali e addizionali) da tenere in considerazione nella somministrazione di un farmaco
Fondamentali
- concentrazione di picco
- tempo necessario a raggiungere la concentrazione di picco
- emivita di eliminazione plasmatica
- area sotto la curva (stima della biodisponibilità)
Altri parametri
- biodisponibilità surrogata (= al circolo ematico)
- volume apparente di distribuzione
- clearance corporea totale del farmaco
Quale specificità può avere l’effetto di un farmaco?
effetto specifico: interazione con un recettore specifico
effetto aspecifico: non c’è un recettore specifico (es. chetanti nelle intossicazioni da metalli)
effetto selettivo: su uno specifico organo o tessuto
parametri fondamentali dell’interazione farmaco-recettore
- costante di dissociazione: affinità di legame
- potenza del farmaco: espressa da EC50
- efficacia del farmaco: effetto massimo (a saturazione)
Definizione di agonista e possibili meccanismi di azione
AGONISTA: sostanza che si lega ad un recettore e lo attiva, mimando il legame con il ligiando endogeno
AZIONI:
- aumento della sintesi di un NT
- distruzione di enzimi che degradano un NT
- legame con il recettore -> attivazione del recettore
- inibizione del recupero del NT
Definizione di antagonista e possibili meccanismi di azione
ANTAGONISTA: sostanza in grado di legare un recettore, senza effetto farmacologico intrinseco, ma che spiazza il ligiando endogeno o un suo agonista, rimuovendone gli effetti
AZIONI
- favorire la fuoriuscita del NT dalle vescicole al citoplasma-> degradazione
- blocco del rilascio del NT
- blocco del recettore del NT
Come si possono schematizzare i meccanismi d’azione dei farmaci?
- Stimolazione di una funzione
- Depressione di una funzione
- Sostituzione di un’attività assente o carente
- Eliminazione di ag. infettivi o cellule tumorali
Tipologie di recettori su cui possono agire i farmaci
- Recettori canale operati da ligando
- Canali ionici non operati da ligando
- Recettori a 7 domini transmembrana
- Recettori accoppiati a chinasi
- Recettori citoplasmatici (es. glucorticoidi)
- Azione diretta sugli acidi nucleici
Definizione di AGONISTA INVERSO
Farmaco che lega un recettore costituzionalmente attivo, riducendone l’attivazione