Farmaci antinfiammatori Flashcards

1
Q

Quali sono gli effetti farmacologici dei FANS

A
  • antinfiammatorio
  • analgesico
  • antipiretico
  • antiaggregante e antitrombotico
  • preventivo per il carcinoma del colon (dubbio)
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2
Q

Effetti tessuto specifici dei vari prostanoidi

A
  • trombossano A2 -> effetto proaggregante
  • PGE2 -> mantenimento dell’omeostasi
  • PGF2alfa (muscolatura liscia delle vie aeree e dell’utero) -> contrazione del miometrio nel travaglio
  • PGD2 -> effetto su mastociti, cervello e vie aeree
  • prostaciclina -> effetto antiaggregante
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3
Q

Quali sono le diverse funzioni delle due COX?

A
  • COX1: housekeeping gene per la regolazione omeostatica
  • COX2: immediate early gene, upregolata nella risposta infiammatoria con iperproduzione di prostanoidi
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4
Q

Effetti dei prostanoidi nella risposta infiammatoria

A
  • vasodilatazione (iperemia)
  • aumento della permeabilità (edema
  • azione chemiotattica
  • sensibilizzazione delle fibre nervose sensoriali alla percezione del dolore (abbassano la soglia)
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5
Q

Come agiscono I FANS nella modulazione del dolore?

A
  • Controllo periferico: inibiscono le COX, eliminando il loro effetto di sensibilizzazione alle molecole dolorifiche
  • Controllo centrale: contribuiscono all’eliminazione dell’azione facilitante delle prostaglandine sulla trasmissione del segnale dolorifico
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6
Q

Meccanismi cellulari di controllo periferico del dolore da parte dei FANS

A

INIBIZIONE DEGLI EFFETTI DELLE PROSTAGLANDINE, che sono
- inibizione delle correnti di potassio in uscita
- aumento delle correnti di Na in entrata
- aumento dell’espressione di recettori della bradichinina e vanilloidi TRPV1

(gli effetti periferici sono dovuti principalmente a COX2)

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7
Q

Meccanismi cellulari di controllo centrale del dolore da parte dei FANS

A

INIBIZIONE DEGLI EFFETTI DELLE PROSTAGLANDINE (PGE2, dalla COX2), ovvero

  • sul neurone afferente: aumento del rilascio di Ca, con aumento del rilascio di sostanza P e glutammato -> aumento della trasmissione nocicettiva
  • sul neurone spinale: stimolazione della trasmissione postsinaptica
  • sull’interneurone inibitorio: inibizione del rilascio della glicine -> rimozione dell’inibizione della via dolorifica
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8
Q

Meccanismi di azione del paracetamolo

A

BLOCCO PREFERENZIALE DELLA COX2
- periferica (solo in presenza di basse concentrazioni di acido arachidonico e perossidi): effetto analgesico ma non anti-infiammatorio
- centrale (centro termoregolatore): apiretico per inibizione della variazione del set-point di temperatura

EFFETTO DULLA VIA DEGLI ENDOCANNABINOIDI
- inibizione del catabolismo e della ricaptazione -> analgesia

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9
Q

Classificazione dei FANS sulla base della selettività

A

Non selettivi, bloccano sia COX1 che COX2
- ASA
- indometacina
- diclofenac
- naprossene, ibuprofene, ketoprofene
- piroxicam

Bloccanti preferenziali di COX2
- nimesulide (Aulin)
- meloxicam

Bloccanti selettivi di COX2
- celecoxib
- etoricoxib
- parecoxib (profarmaco del valdecoxib), usato solo nel dolore perioperatorio

Bloccanti selettivi di COX1
- Aspirinetta (antitrombotico + efficace nella malattia di Kawasaki)

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10
Q

Classificazione biochimica dei FANS

A

Salicilati
- Aspirina

Acidi carbossilici (derivati dell’acido acetico o propionico), FANS tradizionali
- diclofenac
- fluribuprofene
- ketoprofene, ibuprofene e naprossene

Solfoni e sulfonammidi (coxib)
- celecoxib
- parecoxib

Acidi eolici
- piroxicam
- meloxicam

Paracetamolo che fa il cazzo che vuole

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11
Q

Classificazione dei FANS sulla base della durata d’azione (emivita plasmatica)

A

Breve durata (principalmente per la cefalea)
- diclofenac
- paracetamolo
- aspirina
- ibuprofene

Lunga durata (processi infiammatori importanti)
- piroxicam
- meloxicam
- naprossene

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12
Q

Quali sono i criteri da considerare nella scelta del FANS?

A
  • selettività
  • reversibilità del blocco
  • emivita plasmatica
  • struttura chimica
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13
Q

Effetti avversi dei FANS correlati alla loro azione farmacologica

A
  • effetti GI: intolleranza, dispepsia, ulcerazioni non complicate asintomatiche fino a perforazioni ed emorragie gravi (quelle gastriche si prevengono con IPP, quelle intestinali no)
  • aggregazione piastrinica: a seconda che prevalga l’effetto inibitorio sulla COX piastrinica o endoteliale si ha rispettivamente aumento del rischio emorragico e aumento del rischio trombotico
  • funzione renale: perdita della funzione emuntorio e dell’omeostasi pressoria soprattutto se assunti insieme a beta-bloccanti e farmaci attivi sul RAAS (inibizione di entrambi i sistemi di regolazione del flusso renale)
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14
Q

Perché gli inibitori selettivi della COX2 sono meno gastrolesivi?

A

Perché la gastroprotezione è mediata sia da COX1 che da COX2
-> se inibisco solo COX2 lascio un parziale compenso

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15
Q

Meccanismi gastrolesivi dei FANS

A

Legati a meccanismo d’azione (COX-dipendenti):
▪︎ inibizione delle COX -> viene meno la gastroprotezione (muco, HCO3-, flusso ematico, turnover epiteliale)
▪︎Ridotta l’azione inibitoria dei prostanoidi sulla secrezione acida

Non legati a meccanismo d’azione (COX-indip):
▪︎sono acidi: nello stomaco sono indissociati, liopofili ed entrano nelle cellule della mucosa gastrica -> a questo pH si dissociano -> attivazione mitocondriale e inizio del programma apoptotico (c.d. intrappolamento protonico)

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16
Q

Quali situazioni predispongono il pz ad avere danno renale da FANS?

A
  • insufficienza renale o cardiaca
  • diabete mellito
  • ipertensione
  • cirrosi
  • uso di sartani, ACE-inibitori o beta-bloccanti
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17
Q

Sintomi del danno renale da FANS

A
  • crisi ipertensive
  • iperkaliemia
  • aggravamento di un’eventuale insufficienza cardiaca congestizia
  • edemi e ritenzione idrica
  • possibile IRA con aumento della creatinina
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18
Q

Fattori di rischio per lesioni gastrointestinali da FANS

A
  • età
  • terapia antiaggregante
  • struttura chimica e specificità del farmaco
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19
Q

Fattori di rischio e sintomi spia del sanguinamento intestinale causato dai FANS

A

Fattori di rischio
- malattia diverticolare
- storia pregressa di sanguinamenti digestivi bassi (ultimi 2 aa)
- anemia da perdita di sangue se EGDS, colonscopia e esame delle urine sono negativi

Sintomi spia
- diarrea
- anemizzazione
- sangue occulto
- sintomi da malassorbimento

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20
Q

Quali sono i fattori che fisiologicamente controllano l’asse ipotalamo-iposifi-surrene?

A
  • ritmo circadiano
  • regolazione a feedback negativo
  • stress (può scavalcare il feedback negativo)
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21
Q

Funzioni del cortisolo (fisiologiche)

A
  • regolazione del metabolismo glucidico, proteico e lipidico
  • mantenimento del bilancio idro-elettrolitico (legame ai recettori dell’aldosterone)
  • regolazione delle funzioni del SI
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22
Q

In che modo l’azione del cortisolo e dell’aldosterone risulta diversa in alcuni tessuti?

A

il recettore li lega con la stessa affinità, ma in alcuni tessuti la 11-beta-idrossisteroido deidrogenasi inattiva il cortisolo a cortisone (l’aldosterone non è suscettibile)

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23
Q

effetti farmacologici dei cortisonici

A
  • azione antinfiammatoria e immunomodulatrice (più potente dei FANS)
  • azione mineralcorticoide (può essere effetto farmacologico o avverso)
  • azione metabolica (“)
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24
Q

impieghi terapeutici dei cortisonici

A

Terapia ormonale sostitutiva
- insufficienza surrenalica da Addison, necrosi surrenalica, TBC o neoplasie
- insufficienza surrenalica da abuso di glucorticoidi

Terapia antinfiammatoria e immunosoppressiva
- asma e reazioni allergiche
- malattie infiammatorie immunomediate (artrite reumatoide, collagenopatie, IBD)
- rigetto

Terapia delle neoplasie
- neoplasie ematologiche (linfoma di Hodgkin, leucemia linfocitaria acuta)
- terapia antiedema nelle neoplasie del SNC (in associazione a diuretici osmotici)
- terapia dell’emesi da chemioterapici (in acuto, di base si preferiscono gli inibitori del 5-HT3 R e del NK1 R)

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25
Q

metodi possibili di somministrazione dei cortisonici

A

Via sistemica
- orale
- endovenosa (in emergenza)
- intramuscolare (formulazioni deposito)

Via locale
- inalatoria (asma)
- cutanea (!!! passaggio sistemico se la superficie è ampia)
- intestinale (IBD)
- intrarticolare (attenzione alla patologia da distruzione farmacologica dell’articolazione se somministrati più di una volta)

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26
Q

glucorticoidi somministratili SOLO per via orale

A
  • prednisone
  • fluprednisolone

(non topici)

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27
Q

Cortisonici che mantengono l’azione mineralcorticoide

A
  • prednisone
  • idrocortisone
  • prednisolone

(quelli successivi sono specifici)

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28
Q

Caratteristiche farmacocinetiche dei cortisonici

A
  • ben assorbiti per via orale
  • somministrati preferibilmente alle 8:00 per minimizzare gli effetti di soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (in corrispondenza del picco fisiologico)
  • circolano legati alla transcortina o all’albumina
  • metabolismo epatico ed escrezione renale 75% e biliare 25%
  • necessaria sospensione graduale
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29
Q

Quali sono le modalità con cui si esplicano gli effetti antinfiammatori dei cortisonici?

A

Vasi
- riduzione della vasodilatazione
- riduzione permeabilità vascolare

Cellule del SI
- acuto: riduzione della chemiotassi e dell’attività dei neutrofili
- cronico: riduzione dell’attività dei monociti, della neoangiogenesi e della fibrosi
- organi linfoidi: riduzione dell’espansione clonale B e T

Fattori solubili
- riduzione delle citochine
- riduzione delle chemochine
- riduzione degli Ab
- riduzione dei fattori del complemento

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30
Q

Quali sono i geni attivati o repressi alla base dell’azione antinfiammatoria dei cortisonici?

A

Potenziamento di geni anti-infiammatori
- lipocortina1 -> inibisce la fosfolipasi A2 (diminuzione della liberazione di ac. arachidonico)
- antagonista endogeno del IL1R
- IL10
- mitogen activated protein kinase phosphatase 1

Blocco dei geni pro-infiammatori
- citochine
- chemochine
- molecole di adesione

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31
Q

Meccanismi molecolari di modulazione della trascrizione genica operata dai cortisonici

A

Trans-attivazione
- semplice: il dimero si lega ai GRE e stimola la trascrizione
- composta: il dimero potenzia ulteriormente la trascrizione di un gene già stimolato

Trans-inibizione
- diretta: il dimero si lega alle negative GRE (inibitorie)
- competitiva: il dimero si lega alla GRE e non permette al fattore promuovente di agire
- indiretta: sequestro del fattore promuovente da parte de dimero

32
Q

Meccanismi attraverso cui i cortisonici mediano le proprie azioni rapide

A

1) azione non specifica (recettore indipendente
- si intercalano nelle membrane
-> a livello mitocondriale dissipano il flusso di protoni
-> inibizione della fosforilazione ossidativa e apoptosi

2) azione specifica -> apoptosi per cascata i segnale a valle (attiva anche src -> attivazione della lipocortina senza regolazione genica)
- legame al GluR
- legame a recettori non GluR

33
Q

Caratteristiche farmacocineiche dell’idrocortisone

A
  • somministrazione per via orale, iniettabile (estere), topica (intrarettale mi dà un po’ di assorbimento)
  • durata di azione breve
  • emivita biologica di 8-12 ore
34
Q

Impieghi clinici dell’idrocortisone

A
  • condizioni infiammatorie localizzate (uso topico)
  • colite ulcerosa
  • terapia sostitutiva dell’insufficienza surrenalica
35
Q

farmacocinetica del metilprednisolone

A
  • somministrazione orale e iniettabile (sale solubile)
  • azione intermedia (18-36 ore di emivita biologica)
  • azione antinfiammatoria di 5, mineralcorticoide <1
36
Q

Impieghi clinici del metilprednisolone

A
  • artrite reumatoide
  • sclerosi multipla
  • colite ulcerosa
  • psoriasi
  • reazioni allergiche
  • patologie oftalmiche
37
Q

farmacocinetica del triamcinolone

A
  • somministrazione orale o iniettabile
  • azione intermedia (18-36 ore di emivita biologica)
  • attività antinfiammatoria pari a 5, mineralcorticoide <1
38
Q

Impieghi clinici del triamcinolone

A
  • disturbi oftalmici
  • malattie respiratorie
  • malattie reumatologiche
39
Q

Farmacocinetica del betametasone

A
  • somministrazione orale, iniettabile o topica
  • lunga durata d’azione (36-54 ore di emivita biologica)
  • potenza antinfiammatoria pari a 30-35, mineralcorticoide <1
40
Q

Impieghi clinici del betametasone

A
  • asma
  • allergie
  • artrite reumatoide
  • dermatiti
41
Q

Farmacocinetica del desametasone

A
  • somministrazione orale, topica o iniettabile
  • durata di azione lunga (36-54 ore di emivita biologica)
  • potenza antinfiammatoria di 25-30, mineralcorticoide <1
42
Q

Impieghi clinici del desametasone

A
  • lupus
  • artrite reumatoide
  • altre malattie potenzialmente letali o invalidanti
43
Q

meccanismi di resistenza all’azione dei cortisonici

A
  • aumento dell’affinità di legame per la transcortina
  • aumento dell’espressione del recettore GRbeta (inibitorio)
  • diminuzione dell’espressione del recettore GRalfa (stimolatore)
  • diminuzione dell’affinità per il recettore GRalfa
  • sequestro del recettore da parte di proteine citosoliche
  • interazione con i fattori di trascrizione
  • degradazione da parte dell’inflammosoma
  • iperattività delle pompe di estrusione (gene MDR1)
44
Q

effetti avversi sistemici dei cortisonici

A
  • aumento del rischio di infezioni
  • soppressione della sintesi di corticosteroidi endogeni e rischio di crisi da insufficienza surrenalica
  • osteoporosi (adulto) o difetto della crescita (bambino)
  • iperglicemia e diabete
  • debolezza muscolare e atrofia
  • atrofia cutanea con aumento del rischio di infezioni
  • glaucoma
  • aumento della pressione endocranica
  • ipercoagulabilità del sangue
  • Cushing iatrogeno
45
Q

Sintomi del Cushing iatrogeno

A
  • euforia
  • ipertensione endocranica benigna
  • cataratta
  • facies lunare, gibbo bufalino, aumento del grasso addominale, pz obeso con gambe e braccia sottili
  • ipertensione
  • assottigliamento della pelle e strie rubrae, ecchimosi, scarsa cicatrizzazione delle ferite
  • necrosi ischemica della testa del femore
  • osteoporosi
  • iperglicemia e slatentizzazione del DM
46
Q

Meccanismi che portano all’osteoporosi come effetto avverso dei cortisonici

A

1) azione a favore degli osteoclasti
2) catabolismo proteico che coinvolge anche le proteine della matrice ossea
3) ridotto assorbimento intestinale di Ca e aumentata escrezione renale

47
Q

Effetti avversi locali dei cortisonici

A
  • alterazioni atrofiche della cute
  • infezioni della cute
  • alterazioni oculari (glaucoma, cataratta)
  • altre: rosacea steroidea, alterazioni della pigmentazione
48
Q

Quali farmaci sono preferibili nella terapia cortisonica delle IBD? perché?

A

Budesonide
- assorbita ma alto metabolismo epatico di primo passaggio

Beclometasone dipropionato
- poco assorbito e alto metabolismo epatico di primo passaggio

Fluticasone

49
Q

Farmaci utilizzati nella terapia cortisonica delle malattie respiratorie e motivazione

A

Beclometasone, fluticasone, budesonide
- molto lipofile, rimangono “incastrate” nelle membrane se somministrate per via inalatoria

Se crisi acuta non controllabile, ok glucocorticoidi per via sistemica

50
Q

Interazioni farmacologiche dei cortisonici

A

Farmaci che ne inibiscono il metabolismo
- azoli
- antibiotici

Farmaci che ne aumentano il metabolismo
- feritoia

Farmaci che ne riducono l’assorbimento
- antiacidi
- colestiramina (resina a scambio ionico fatta per assorbire i sali biliari)

51
Q

quali sono le principali malattie infiammatorie immunomediate?

A
  • artrite reumatoide
  • psoriasi
  • artrite psoriasi
  • spondiloartriti assiali
  • colite ulcerosa
  • Chron
  • sclerosi multipla
52
Q

Classi di farmaci immunosoppressivi per la terapia delle malattie infiammatorie immunomediate

A

Farmaci tradizionali
- DMARD: antimalarici (clorochina, idrossiclorochina), sulfasalazina e mesalazina, analoghi delle purine (6-mercaptopurina, azatioprina) e inibitori delle diidrofolato reduttasi (metotrexato)
- inibitori della calcineurina: ciclosporina A e tacrolimus
- agenti alchilanti: ciclofosfamide

Nuovi farmaci
- anti TNF: infliximab, etanercept, adalimumab
- anti CD20: rituximab
- anti IL6R: tocilizumab
- anti IL17
- anti IL12/23: ustekinumab
- anti IL23
- Anti integrina a4b1 e a4b7: natalizumab
- ani integrina a4b7: vedolizumab
- anti IL13R e IL4R: dupilumab

53
Q

meccanismi di azione della clorochina e dell’idrossiclorochina

A
  • inibizione della risposta dei linfociti T ai mitogeni
  • inibizione del rilascio di citochine pro-infiammatorie (IL1, IL6, TNF)
  • inibizione delle fosfolipasi A2 (via dell’acido arachidonico)
  • inibizione della chemiotassi dei leucociti
  • stabilizzazione delle membrane lisosomiali
  • inibizione della sintesi di DNA e RNA
54
Q

Effetti avversi dell’idrossiclorochina (e della clorochina)

A

Sistema visivo (sintomi riferitI. difficoltà nella lettura e visione di raggi luminosi)
- alterazioni della retina
- atrofia del nervo ottico
- scotoma centrale o paracentrale
- atrofia della macula o alterazioni del campo

Cute
- pigmentazioni
- eruzioni cutanee

Apparato GI
- nausea
- diarrea

55
Q

Meccanismo di azione della mesalazina

A
  • inibizione della risposta dei linfociti T ai mitogeni
  • inibizione della liberazione di citochine infiammatorie (IL1 e TNF)
  • inibizione della lipossigenasi e di NF-kb
56
Q

Come fanno la mesalazina e i suoi profarmaci ad essere attivi in uno specifico tratto del sistema GI?

A

Profarmaci -> principio attivo liberato nel colon (diazoreduttasi batterica)
- sulfasalazina: 5-ASA complessato con sulfapiridina
- olsalazina: 5-ASA complessato ad un’altro 5-ASA
- balsalazide: 5-ASA complessato ad una molecola inerte

Farmaco ativo
- rivestimento sensibile al pH: liberazione nell’ileo
- formulazione a rilascio ritardato: intestino tenue, inizio del digiuno

57
Q

Farmacocinetica della sulfasalazina

A
  • somministrazione orale
  • rilascio del principio attivo nel lume del colon (5-ASA e sulfapiridina)
  • assorbita in minima parte escreta con la bile immodificata
  • la sulfapiridina è rapidamente assorbita con diversi effetti, metabolizzata dal fegato ed escreta con le urine
58
Q

Effetti della porzione di sulfapiridina nella sulfasalazina

A

Viene assorbita
1) arriva al fegato e subisce metabolismo inattivante
2) effetti terapeutici: ha proprietà antinfiammatorie
3) effetti avversi

59
Q

Effetti avversi della sulfapiridina

A

Sulfasalazina
- GI: nausea, vomito, diarrea, dispepsia
- cefalea, malessere, artralgie e mialgie
- eruzioni cutanee
- reazioni allergiche rare
- infertilità maschile reversibile
- tossicità renale

Se somministro 5-ASA ho solo assorbimento del 20% della dose, che mi dà
- reazioni idiosincratiche
- danno renale

60
Q

meccanismo di azione delle tiopurine

A

Azatioprina -> attivata a 6-mercaptopurina on diversi destini metabolici

1) un’attivazione da parte della TPMT (viene metilata)

2) attivazione da perte della ipoxantina-guanina fosforibosiltransferasi
-> formazione di acido 6-tioinosinico (citotossico) responsabile dell’immunosoppressione

3) inattivazione da parte della xantina ossidasi (inibita dai farmaci per la gotta -> aumento della citotossicità)

61
Q

effetti avversi delle tiopurine

A
  • mielosoppressione
  • aumento del rischio infettivo
  • disturbi GI
  • tossicità epatica fino all’epatite con ittero (causata anche dalla 6-metilmercaptopurina, metabolita inattivo)
  • reazioni allergiche rare
62
Q

meccanismo di azione del metotrexato

A

Inibizione della diidrofolato reduttasi

1) blocco della sintesi degli acidi nucleici (manca la cessione di gruppi metileni dal sistema dei folati)

2) accumulo di AICAR (inibitore del catabolismo dell’adenosina) -> inibizione dell0adenosina deaminasi -> accumulo di adenosina con effetti immunosoppressivo

63
Q

effetti avversi del metotrexato

A
  • effetti GI
  • leucopenia e anemia
  • alopecia
  • tossicità epatica
  • tossicità grave epatica, polmonare, ematologica
  • teratogeno
64
Q

Meccanismo di azione della ciclosporina

A

INIBITORE DELLA CALCINEURINA
- legame ai recettori intracellulari della ciclofilina
-> formazione di un complesso che inibisce la calcineurina
-> questa non può defosforilare (attivandolo) NFATc
-> non si verifica l’aumento della IL2 responsabile della risposta immunitaria cellula mediata

65
Q

Meccanismo di azione del tacrolimus

A

INIBITORE DELLA CALCINEURINA
- legame alla proteina citoplasmatica FKBP
-> formazione di un complesso che blocca l’attività della calcineurina
-> inibizione della fosforilazione (attivazione) di NFATc
-> non aumenta IL2 responsabile della risposta immunitaria cellula-mediata

66
Q

impieghi clinici degli inibitori della calcineurina

A

Ciclosporina A
- prevenizione del rigetto di trapianto d’organo
- patologie immunomediate (uvette, artrite reumatoide, Chron attivo, psoriasi)
- prevenzione della malattia graft vs host

Tacrolimus
- prevenzione del rigetto di trapianto d’organo e cellule staminali
- dermatite topica, psoriasi (applicazione locale)

67
Q

Effetti avversi degli inibitori della calcineurina

A

(basso indice terapeutico!!)
- nefrotossicità (tacrolimus)
- ipertensione arteriosa (ciclosporina A)
- iperglicemia (tacrolimus)
- disfunzione epatica
- neurotossicità
- irsutismo

68
Q

Funzioni del TNF nell’infiammazione

A
  • rilascio di citochine (IL1, IL6, IL23)
  • rilascio di chemochine -> chemiotassi
  • aumento dell’espressione di molecole di adesione (VCAM1, E-selectine)
  • rilascio di VEGF -> neoangiogenesi
69
Q

Classi di farmaci anti-TNF

A

Anticorpi monoclonali completi
- infliximab (chimerico)
- adalimumab
- golimumab

Proteine di fusione
- etanercept: Fc + 2 recettori del TNF
- Certolizumab: Fab legati a catene di glicolepolietilenico

70
Q

effetti avversi dei farmaci anti-TNF

A
  • infezioni opportunistiche
  • riattivazione della TBC se silente
  • reazione al sito di iniezione/infusione
  • (rari) demielinizzazione, anemia plastica, lupus, aumento del rischio di alcune neoplasie
  • reazioni autoimmuni per Ab anti-farmaco (meno frequenti con adalimumab)
71
Q

Su quali cloni linfocitari è espresso il recettore per IL23? cosa ne deriva?

A
  • Th17, non Th0 (naive)
    -> IL23 stimola l’espansione clonale del Th17, ma da sola non è in grado di iniziare la risposta
72
Q

Impieghi terapeutici degli inibitori della IL23

A

Patologie immunomediate con paradigma prevalentemente Th17
- psoriasi e artrite psoriasi
- spondiliti
- lupus
- malattia di Chron

73
Q

Principali farmaci anti integrine e loro utilizzo

A

Farmaci
- natalizumab: riconosce a4b1 (SNC) e a4b7 (intestino)
- vedolizumab: riconosce a4b7 (intestino

Impieghi
- IBD (vedolizumab migliore tollerabilità perché specifico)

74
Q

Qual è il bersaglio del dupilumab e quali le sue applicazioni in clinica? sono stati evidenziati effetti avversi?

A

Bersaglio: subunità alfa del recettore per IL4
- blocco dell’azione di IL4
- blocco dell’azione di IL13 (il recettore è un dimero che contiene la stessa subunità alfa)

Impieghi clinici
- dermatite atopic

Effetti avversi
- congiuntivite
- faringite

75
Q

Azione dei farmaci JAKinibitori e nomi dei principali

A

Azione
- inibizione dell’ingresso dell’ATP nella chinasi JAK
-> non può fosforilare STAT
-> inibizione della trasduzione del segnale di molte citochine

Farmaci
- tofacitinib
- Baricitinib
- upadacitinib
- filgotinib

76
Q

Impieghi clinici degli inibitori di JAK

A
  • artrite reumatoide
  • IBD
  • dermatite topica (alcuni)

(è in corso una notevole espansione degli impieghi terapeutici)