Farmaci attivi sul sistema endocrino-metabolico Flashcards
Classificazione eziologica delle dislipidemie
Dislipidemie primarie (o genetiche)
- ipercolesterolemia familiare (recettore delle LDL)
- Apo-B 100 difettivo familiare
- ipercolesterolemia poligenica
- ipertrigliceridemia familiare
Dislipidemie secondarie, dovute a
- stile di vita sedentario
- eccessivo apporto di calorie, grassi saturi, colesterolo e grassi insaturi trans
- diabete mellito
- abuso di alcool
- ipotiroidismo
- fumo di sigaretta
- farmaci (tiazidici, ciclosporina, estrogeni, progestinici)
Fattori di rischio per la malattia cardiovascolare aterosclerotica
- età
- anamnesi familiare di cardiopatia coronarica precoce
- fumo di sigaretta attivo
- ipertensione arteriosa
- obesità
- DM2
Livelli ottimali e a rischio di colesterolo
colesterolo totale
- ottimale: <200 mg/dl
- rischio moderato: 200-240 mg/dl
- rischio elevato >240 mg/dl
Colesterolo LDL
- ottimale: <140 mg/dl
- rischio moderato: 130-160 mg/dl
- rischio elevato: >160 mg/dl
Colesterolo HDL
- ottimale: >60 mg/dl
- rischio moderato: 35-60 mg/dl
- rischio elevato: <35 mg/dl
Quali sono le principali classi di farmaci ipolipemizzanti?
Azione prevalente sul colesterolo
- statine
- Ezetimibe
- resine a scambio ionico
- Ab monoclonali anti PCSK9
Azione prevalente sui trigliceridi
- fibrati
- acido nicotinico (vit. B6)
- acidi grassi poli-insaturi (efficacia dibattuta)
Quali sono le statine maggiormente utilizzate per la riduzione dei livelli di colesterolo?
Profarmaci
- lovastatina
- simvastatina
Farmaci attivi
- fluvastatina
- atorvastatina
- rosuvastatina
Come agiscono le statine?
Mimano l’acido mevalonico
- > si legano all’HMG-CoA reduttasi
- > impediscono all’enzima di formare il mevalonato e dunque bloccano la sintesi di colesterolo endogeno
- > aumenta l’espressione del recettore per le LDL: le cellule non producono più il colesterolo che gli serve e lo devono prendere dal circolo
A quale ora del giorno vengono somministrate le statine? perché?
- breve durata: somministrate alla sera
- lunga emivita (atorvastatina, rosuvastatina e simvastatina): anche durante il giorno
Perché il picco di produzione di colesterolo endogeno avviene tra le 00:00 e le 02:00
Quali sono gli algoritmi di somministrazione delle statine?
- somministrazione di dosi fisse di statine a intensità diversa in pz a rischio
- somministrazione con titolazione della dose fino ad avere livelli desiderabili di specifiche lipoproteine
A quali soggetti si prescrive una terapia con statine?
- soggetti con storia familiare di patologia cardiovascolare aterosclerotica
- soggetti con c-LDL > 190 mg/dl pr prevenzione del rischio cv
come si classificano le statine sulla base dell’intensità?
Alta intensità: riducono il c-LDL più del 50%
- atorvastatina
- rosuvastatina
Media intensità: riducono il c-LDL del 30-50%
- atorvastatina fino a 20 mg
- rosuvastatina fino a 10 mg
Bassa intensità: riducono il c-LDL meno del 30%
- lovastatina 20 mg
Quali sono i criteri con cui si sceglie la statine da utilizzare?
- tollerabilità: le meglio tollerate sono rosuvastatina e pravastatina (es. pz con storia di miopatia)
- interazioni farmacologiche con ciclosporina, inibitori delle protesi dell’HIV, eritromicina e gemfibrozil: non si somministra simvastatina
- eventuale insufficienza renale (grave): somministro atorvastatina che non richiede aggiustamento della dose
- TUTTE CONTROINDICATE IN GRAVIDANZA
Effetti avversi delle statine
- miopatie, che possono diventare rabddomiolisi con liberazione di mioglobina -> insufficienza renale anche fatale
- epatopatia
- disturbi neuropsichiatrici
- disturbi reumatologici
Quali sono i meccanismi con cui le statine possono causare miopatia?
- il miocita è particolarmente sensibile alla diminuzione del colesterolo, la membrana diventa meno stabile e più prona a subire lesioni muscolari da stress
- il deficit di geranil-pirofosfato (intermedio) cosa una mancata prenilazione della GTPasi con vacuolizzazione delle fibre muscolari
- il deficit di farnesil-pirofosfato (intermedio) causa carenza di coenzima Q10, deficit della catena respiratoria mitocondriale e di ATP con apoptosi dei miotici sofferenti
qual è il meccanismo di azione dell’ezetimibe?
inibisce il trasportatore intestinale del colesterolo (NPC1L1)
-> minore assorbimento del colesterolo esogeno
(non è efficace quanto le statine ma può essere utile in associazione ad esse)
Meccanismo di azione dell’evolocumab
Anticorpo monoclinale diretto verso la proteina PCSK9
- > inibisce la proteina che promuove la degradazione lisosomiale del recettore delle LDL
- > maggiore presenza del recettore LDL
- > maggiore utilizzazione del colesterolo LDL plasmatico
Indicazioni terapeutiche dell’evolocumab
- ipercolesterolemia familiare (in associazione con statine o con statina+ altri ipolipemizzanti)
- ipercolesterolmia familiare (in monoterapia o in associazione con ipolipemizzanti non statine in pz che non tollerano le statine)
- prevenzione secondaria della malattia cardiovascolare aterosclerotica con IMA, ictus o arteriopatia periferica (in associazione alla dose massima di statina tollerata)
effetti avversi dell’evolocumab
- reazioni al sito di iniezione
- alterazioni cognitive
(non sembra aumentare il rischio di miopatie delle statine o avere interazioni farmacologiche sfavorevoli)
Quali sono e come agiscono le resine a scambio ionico?
Principali farmaci
- colestiramina
- colestipolo
- colesevelam
Meccanismo di azione
- sequestrano gli acidi biliari a livello intestinale
- > diminuzione del riassorbimento
- > aumento dell’escrezione del colesterolo sottoforma di acidi biliari
- > aumentata captazione delle LDL
(+ effetto come antidiarroici)
Effetti avversi delle resine a scambio ionico
- aumento della sintesi epatica dei trigliceridi (!!! ipertrigliceridemia)
- effetti avversi GI (sono poco assorbiti): stipsi e gonfiore addominale
- possono legarsi ad altri farmaci e sequestrarli
Meccanismo di azione dei fibrati
Attivazione di PPAR alfa
- > aumenta l’espressione della lipoproteina lipasi
- > aumento della captazione dei trigliceridi da parte degli adipociti
Indicazioni terapeutiche ed effetti avversi dei fibrati
Indicazioni terapeutiche
- prima scelta nell’ipertrigliceridemia grave (dove lo stile di vita corretto non è sufficiente)
Effetti avversi
- GI: nausea, vomito, diarrea, gonfiore addominale
- miopatia se associati a statine (ne aumentano il rischio)
- aumento del rischio di litogenesi biliare
- effetti di natura immunitaria: eruzioni cutanee, orticaria, alopecia, impotenza, anemia
Meccanismo di azione dell’acido nicotinico
Viene convertito in nicotinammide ed entra a far parte del NAD
-> blocca la lipolisi dei trigliceridi (adipe)
-> riduce il trasporto degli acidi grassi liberi al fegato
-> blocca la sintesi dei trigliceridi
+ stimola la lipoproteina lipasi
-> RIDOTTA BIOSINTESI DEI TRIGLICERIDI
Effetti terapeutici ed effetti avversi dell’acido nicotinico
Effetti terapeutici
- riduzione fino al 50% dei trigliceridi
- aumenta più di tutti HDL e diminuisce la lipoproteina a
Effetti avversi (grosso limite)
- vampate e prurito al viso, collo e tronco fino alle eruzioni cutanee
- dispepsia
- secchezza della cute
- epatotossicità
- iperglicemia (!!! diabetici)
- iperuricemia
Quali sono gli effetti fisiologici del PTH?
- aumento del riassorbimento di calcio e fosfato a livello renale
- aumento della sintesi endogena di calcitriolo
- aumento del riassorbimento osseo
Quali sono gli effetti fisiologici del calcitriolo?
- stimolazione dell’assorbimento di calcio e fosfato a livello intestinale
- stimolazione del rimodernamento osseo
- rilascio di FGF23 dalla matrice ossea (feedback negativo)
Classificazione eziopatogenetica dell’osteoporosi
PRIMITIVA
- tipo 1: dovuta alla mancanza di estrogeni (menopausa) -> assottigliamento dell’osso trabecolare
- tipo 2: dovuta all’invecchiamento -> assottigliamento dell’osso corticale e trabecolare
SECONDARIA
- a patologia sistemica: Cushing o patologie tiroidee
- a farmaci: corticosteroidi o fenitoina
Quali sono i tumori che più spesso possono dare interessamento metastatico a livello dell’osso?
- mammella e prostata (70% dei casi danno metastasi ossee)
- polmone, tiroide, rene (40% dei casi danno metastasi ossee)
Quali sono i farmaci disponibili per il trattamento di patologie che portano ad aumentato riassorbimento osseo (es. osteoporosi)?
- vitamina D
- raloxifene
- denosumab
- bifosfonati
Meccanismo di azione della vitamina D nel trattamento dell’osteoporosi
Supplementazione dietetica (soppressione del PTH)
- migliora l’assorbimento intestinale di Ca
- sopprime il riassorbimento osseo
- migliora la densità ossea
Effetti avversi e motivi di fallimento della terapia con vitamina D nell’osteoporosi
Effetti avversi
- rischio di ipercalcemia -> necessario il monitoraggio
Motivi di fallimento terapeutico: mancato assorbimento del farmaco
- IBD o resezioni chirurgiche dell’intestino
- resine a scambio ionico (la adsorbono)
Meccanismo di azione del raloxifene
Modulatore selettivo del recettore dell’estradiolo
- agonista su osso e fegato: riduce il riassorbimento osseo e il colesterolo totale e LDL
- inattivo sull’utero
- antiestrogeno sulla mammella
Indicazioni terapeutiche ed effetti avversi del raloxifene
Indicazioni terapeutiche
- donne in post menopausa: evito la riduzione della densità ossea (minor rischio di fratture vertebrali da compressione)
Effetti avversi
- peggioramento dei sintomi vasomotori (vampate)
- incremento del rischio di trombosi venose profonde ed embolia polmonare (!! se anamnesi positiva per tromboembolie venose)
Meccanismo di azione ed effetti avversi del denosumab nel trattamento dell’osteoporosi
Meccanismo
- Lega con alta affinità RANKL, impedendogli di interagire con RANK
- > mancata attivazione degli osteoclasti
- > minore riassorbimento osseo
Effetti avversi
- aumento dell’incidenza dell’osteonecrosi della mandibola
- è un farmaco nuovo, si sa ancora poco
meccanismo di azione dei bifosfonati
1) mimano il pirofosfato (con un legame più stabile) e vengono adsorbiti sulla superficie di idrossiapatite idrata
2) vengono rilasciati nell’ambiente acido delle lacune di riassorbimento osseo
3) penetrano negli osteoclasti
BIFOSFONATI NON AZOTATI
- si ha la reazione inversa tra amminoacil-AMP e farmaco (mima il pirfosfato)
- si forma un analogo stabile dell’ATP che contiene il farmaco
- inibizione degli enzimi e apoptosi dell’osteoclasto
BIFOSFONATI AZOTATI
- inibiscono la farnesil pirofosfato sintetasi
- riduzione delle proteine prenilate e accumulo di intermedi non prenilati
- alterazione delle vie di signalling e apoptosi
Classificazione dei bifosfonati su base biochimica
Bifosfonati non azotati (prima generazione)
- etidronato
- clodronato
Bifosfonati azotati (seconda generazione)
- zoledronato (più potente in assoluto)
- aledronato
indicazioni terapeutiche dei bifosfonati
Patologie non neoplastiche
- osteoporosi post-menopausa
- osteoporosi da corticosteroidi
- malattia di Paget
Patologie neoplastiche
- ipercalcemia maligna
- mieloma multiplo
- metastasi ossee
Profilo di tollerabilità dei bifosfonati
- osteonecrosi della mandibola (sia e.v. che per os), con lesioni aperte della mucosa orale, esposizioni dell’osso e infezioni frequenti
- tossicità GI (per os): soprattutto eventi avversi all’esofago per danno chimico diretto da contatto con il farmaco
- tossicità renale (e.v.): dose dipendente, non compare se somministro 1 mg ogni 3 mesi
- sindrome simil-influenzale: febbre, affaticamento, brividi, dolori muscolari e articolari
Quali sono gli ambiti di impiego dei farmaci attivi sul sistema degli estrogeni?
- contraccezione e interruzione di gravidanza
- osteoporosi
- turbe mestruali (dismenorrea) e irsutismo
- carcinoma mammario
- ipogonadismo primario
Quali tipi di azione ripossono avere i farmaci estrogenici? quali sono le loro indicazioni terapeutiche?
estrogeno mimetici
- terapia sostitutiva post-menopausa
- osteoporosi
- contraccezione
- turbe mestruali
modulatori selettivi del recettore degli estrogeni
- osteoporosi
- carcinoma mammario
- ginecomastia e mastalgia in uomini che prendono antiandrogeni (c. prostatico)
antagonisti competitivi del recettore e inibitori non steroidi dell’aromatasi
- carcinoma mammario
regolatori dell’attività estrogeni tissutale
- osteoporosi
- altri sintomi da deficit di estrogeni post-menopausa
Indicazioni terapeutiche dei progestinici
- contraccezione
- interruzione di gravidanza
- disturbi del ciclo mestruale
- terapia ormonale sostitutiva post-menopausa
- endometriosi
- malattie dermatologiche androgeno-dipendenti (acne, alopecia androginica, irsutismo)
- carcinoma dell’endometrio
- carcinoma mammario