Farmaci attivi sul sistema nervoso Flashcards

1
Q

Quali sono le funzioni del SNA?

A

MODULAZIONE DI
- contrazione o rilasciamento delle muscolature liscia in vari distretti
- funzioni secretive delle ghiandole esocrine e endocrine
- funzioni cardiache e cardiovascolari
- metabolismo energetico

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2
Q

Quali sono i NT del SNA?

A
  • Ach: gangliare simpatico e parasimpatico, post-gangliare parasimpatico, post-gangliare simpatico nelle ghiandole sudoripare (+ giunzione neuromuscolare, non è SNA)
  • Noradrenalina: post-gangliare simpatico
  • Adrenalina: rilasciata in circolo dalla midollare del surrene
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3
Q

Su quali recettori agisce l’Ach e come sono distribuiti?

A

NICOTINICI
- N1: neuronale, a livello di SNC e gangli (simpatici e parasimpatici)
- N2: muscolari

MUSCARINICI: post-gangliari nel parasimpatico e nel simpatico sulle ghiandole sudoripare

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4
Q

Come trasducono il segnale i recettori colinergici?

A

nicotinici: canali azionati dal ligando -> si aprono e permettono l’entrata di una corrente Na depolarizzante

muscarinici
- M1, M3, M5: recettori associati a proteina Gq -> via del I3P e DAG
- M2 e M4: recettori associati a proteina Gi -> diminuzione cAMP, apertura canali K o chiusura canali Ca -> iperpolarizzazione

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5
Q

Classificazione dei farmaci colinomimetici

A

Colinomimetici diretti
- agonisti dei recettori muscarinici
- agonisti dei recettori nicotinici (non usati)

Colinomimetici indiretti
- bloccanti dell’acetilcolinesterasi

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6
Q

Principali agonisti farmacologici dei recettori muscarinici

A
  • betanecolo
  • carbacolo (se a dosi appena più elevate stimola anche i nicotinici)
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7
Q

Presentazione clinica della sindrome da intossicazione con muscarina

A
  • miosi e visione annebbiata per mancata accomodazione
  • effetto cronotropo, inotropo e dromotropo negativo
  • vasodilatazione a basse dosi (mediata da NO e EDFR), vasocostrizione diretta a alte
  • broncocostrizione e aumento della secrezione di muco
  • nausea, vomito e diarrea (aumentata motilità), rilassamento degli sfinteri e aumentata secrezione con disidratazione
  • incontinenza urinaria
  • sudorazione, scialorrea, lacrimazione e ipersecrezione nasale

SE GRAVE: tremori, parestesie, angoscia con sensazione di morte imminente, stato comatoso

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8
Q

Perché non si somministrano farmaci agonisti nicotinici (N1)?

A

Bloccherebbero sia il simpatico che il parasimpatico, siccome sui vasi prevale il simpatico si avrebbe una vasodilatazione generalizzata con ipotensione incompatibile con la vita

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9
Q

Quali sono i principali farmaci colinomimetici indiretti

A

INIBITORI DELL’ACETILCOLINESTERASI

Alcoli semplici
- edrofonio

Esteri dell’acido carbammico:
- neostigmina
- fisostigmina

Derivati organofosforici
- isofluoropato
- ecotiopato
- parathion e malathion (gas nervini, il legame è irreversibile)

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10
Q

Effetti farmacologici e avversi dei colinomimetici indiretti

A
  • SNC: eccitazione e convulsioni (basse dosi), coma e arresto respiratorio (alte dosi)
  • sistema cardiovascolare: effetti marcati sul cuore, poco sui vasi. Possibile effetto paradosso cronotropo e inotropo positivo (potenzio anche il simpatico a livello gangliare)
  • occhio, sistemi GI, respiratorio, tratto urinario: analogo agli agonisti muscarinici diretti
  • giunzione neuromuscolare: aumento della forza di contrazione (basse dosi), fascicolazione e blocco muscolare ad alte dosi
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11
Q

Utilizzo clinico degli inibitori dell’acetilcolinesterasi

A
  • Miastenia Gravis: edrofonio, neostigmina, piridostigmina
  • Glaucoma: ecotiopato in collirio (blocco irreversibile)
  • pz con Alzheimer
  • in anestesiologia per terminare l’effetto dei curari
  • ileo paralitico e aritmie: edrofonio
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12
Q

Classificazione dei farmaci colinolitici

A

Antagonisti muscarinici
- naturali: atropina, scopolamina
- sintetici o semisintetici: propantelina, ipratropio, tropicamide

Antagonisti nicotinici:
- N1: usati solo in rare condizioni di anestesia (chirurgia cardiovascolare e neurochirurgia)
- N2: curari

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13
Q

Effetti dell’atropina alle dosi terapeutiche e tossiche

A

1-2 mg
- tachicardia
- midriasi lieve fino alla visione offuscata da vicino
- secchezza delle fauci

5 mg
- secchezza delle fauci con difficoltà nella deglutizione
- cute calda e secca
- minzione difficoltosa
- ridotta peristalsi intestinale
- irrequietezza, astenia e cefalea

10 mg: intossicazione grave
- polso rapido e debole
- midriasi tale da far scomparire l’iride
- cute arrossata, calda e secca fino a ipertermia importante
- atassia, irrequietezza, eccitazione, allucinazioni fino a delirio e coma

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14
Q

Come si tratta una sindrome da blocco muscarinico e quali sono i rischi nel trattamento?

A

somministrazione di anticolinesterasici (colinomimetici)

RISCHIO: creare una situazione speculare di sindrome da parasimpatico-mimetico

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15
Q

Impieghi terapeutici dei bloccanti muscarinici

A
  • a basse dosi sono lievemente sedativi -> Parkinson e cinetosi (benzatropina, atropina e scopolamina)
  • midriasi e ciclopegia -> usati dell’oculista per dilatare la pupilla (tropicamide)
  • tachicardizzanti -> trattamento bradicardia
  • broncodilatazione -> forme di asma da sforzo e bronchite cronica (ipratropio per inalazione)
  • bloccano la motilità intestinale -> trattamento di dolore e stipsi da ipermotilità (Buscopan = N-metil-scopolamina, pirenzepina e diciclomina)
  • riduzione del tono vescicale -> continenza urinaria (IPB, vescica neurologica, pz con traumi)
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16
Q

Classificazione dei farmaci bloccanti neuromuscolari

A

Bloccanti non-depolarizzanti -> paralisi flaccida
- curari (pancuronio, vecuronio, gallamina)

Bloccanti depolarizzanti -> paralisi spastica preceduta da fascicolazioni
- succinilcolina

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17
Q

Quali sono i recettori del sistema adrenergico?

A

Recettori alpha
▪︎ α1 (sia NA che A): mediano la contrazione di arteriole (tranne cuore, SNC, polmone), vene, tratto GI, sfinteri, iride, cute, tratto genitourinario; a livello epatico gluconeogenesi e glicogenolisi; a livello centrale mediano la veglia e l’attenzione e rilascio ACTH
▪︎ α2 (A>NA): autorecettori pre-sinaptici (feedback negativo); eterocettori pre-sinaptici post-sinaptici su pancreas (vs secrez insulina), piastrine, vasi cutanei (costrizione), rilasciamento muscolatura liscia GI

Recettori beta
▪︎ β1 (sia A che NA); Cardiaci: effetto inotropo, cronotropo, dromotropo e batmotropo positivo. Renali: macula densa, stimolano rilascio renina.
▪︎β2 (solo A): non ricevono fibre nervose ma A circolante, vasodilatazione arteriosa (muscolo scheletrico, coronarie, polmonari), rilasciamento muscolatura GI, minzione difficoltosa, glicogenolisi e gluconeogenesi (più di α1)
▪︎ β3 (soprattutto A): tessuto adiposo bruno e bianco, regolano la lipolisi

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18
Q

Classi di farmaci simpaticomimetici

A

DIRETTI
- adrenalina e noradrenalina (emergenza)
- agonisti selettivi di alpha 1
- agonisti selettivi di alpha2
- agonisti selettivi beta 1
- agonisti selettivi beta 2

INDIRETTI
- aumento della liberazione di NA dalla terminazione -> tiramina e anfetamina
- blocco della ricaptazione della NA -> cocaina, antidepressivi SNRI
- inibitori MAO -> fenelzina, moclobemide

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19
Q

Classi di farmaci simpaticolitici

A

DIRETTI
- antagonisti selettivi alpha1
- antagonisti selettivi alpha2 post-sinaptici (rari)
- antagonisti selettivi beta1 (!)
- antagonisti selettivi beta1/2

INDIRETTI (solo in lab, non in clinica)
- reserpina
- guanetidina

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20
Q

Antagonisti dei recettori alpha1 adrenergici: esempi, indicazioni terapeutiche principali, effetti avversi principali

A

prazosina, doxazosina, terazosina

Indicazioni terapeutiche
- patologie CV: ipertensione e insufficienza cardiaca congestizia
- IPB

Effetti avversi
- ipotensione, sincope
- tachicardia riflessa
- sonnolenza (a livello centrale mediano la veglia)
- nausea

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21
Q

Agonisti dei recettori alpha2 adrenergici: esempi, indicazioni terapeutiche principali, effetti avversi principali

A

clonidine, alfa-metildopa (guanabenz e guanfacina meno importanti)

Indicazioni terapeutiche
- ipertensione (terza, quarta linea)
- diarrea
- sindromi da astinenza
- sedazione pre-operatoria e analgesia

Effetti avversi
- ipotensione ortostatica, ipertensione
- tachicardia riflessa
- xerostomia
- sedazione

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22
Q

Antagonisti dei recettori alpha2 adrenergici: esempi, indicazioni terapeutiche principali, effetti avversi principali

A

ioimbina, rauwolscina, tolazolina

Indicazioni terapeutiche
- ileo post-operatorio
- neuropatia diabetica
- disfunzione erettile (obsoleti, si usa il sildenafil)

Effetti avversi
- ansia
- tremori
- tachicardia e ipertensione

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23
Q

Agonisti dei recettori beta2 adrenergici: esempi, indicazioni terapeutiche principali, effetti avversi principali

A

salbutamolo, albuterolo, salmeterolo, terbutalina, vasosuprina, ritodrina

Indicazioni terapeutiche
- asma e BPCO
- rallentamento dell’inizio del travaglio

Effetti avversi
- ipotensione
- Tachicardia
- irrequietezza, apprensione e ansia (effetti centrali)
- iperglicemia
- tremore

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24
Q

Antagonisti dei recettori beta adrenergici: classi, indicazioni terapeutiche principali, effetti avversi principali

A
  • bloccanti beta1/2 -> propranololo, nadololo, pindololo
  • bloccanti beta1 selettivi -> metoprololo, atenololo, esmololo, acebutolo, alprenololo
  • bloccanti beta1/alpha1 -> labetalolo, carvedilolo (ottimi per l’ipertensione, agiscono su vasi e cuore)

Indicazioni terapeutiche
- ipertensione
- coronaropatia ischemica
- aritmie cardiache
- ipertiroidismo
- attacchi acuti di panico (agiscono anche sui beta1 centrali)

Effetti avversi
- insufficienza cardiaca e bradicardia
- broncospasmo (!!! se il pz ha l’asma attenzione)
- astenia
- insonnia, incubi, depressione
- ipoglicemia (!!! se il pz ha il diabete attenzione)

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25
Q

Definizione di anestetici locali

A

farmaci che, se applicati localmente bloccano transitoriamente e reversibilmente la conduzione dello stimolo nervoso sensitivo-motorio e la generazione dell’impulso, in un’area circoscritta e su pazienti vigili

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26
Q

In che modo l’anestetico locale è selettivo per le fibre nocicettive?

A

Non lo è, agisce su recettori espressi da tutte le fibre, ma le fibre più piccole e/o non mielinizzate vengono bloccate con maggiore facilità (costante di spazio ridotta/scarsa mielinizzazione fanno sì che il potenziale non riesca a diffondersi oltre l’area interessata dall’effetto dell’anestetico)

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27
Q

Su che recettori agiscono gli anestetici locali?

A

Sui canali Na+ voltaggio dipendenti, bloccandoli dall’interno per stabilizzazione dello stato inattivo

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28
Q

Usi consentiti degli anestetici locali

A
  • anestesia superficiale
  • anestesia per infiltrazione
  • anestesia per blocco dei nervi
  • anestesia spinale/subaracnoidea
  • anestesia epidurale
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29
Q

Classificazione degli anestetici su base chimica e della durata d’azione

A

Esteri
- benzocaina, cocaina (effetto superficiale)
- procaina -> azione breve
- tetracaina -> azione lunga

Amidi
- lidocaina -> azione media
- bupivacaina, ropivacaina -> azione lunga

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30
Q

Effetti terapeutici secondari degli anestetici locali

A

la lidocaina endovena è utilizzata nelle tachiaritmie per inibire il focus che sta scaricando ad alta frequenza

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31
Q

effetti degli anestetici locali sul potenziale d’azione

A
  • diminuzione della velocità si crescita del PdA
  • aumento della sogli di innesco del PdA
  • diminuzione dell’ampiezza del PdA
  • diminuzione dell’overshoot (potenziale oltre lo zero)
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32
Q

metodi di somministrazione degli anestetici locali

A
  • anestesia di superficie (mucose e cute in alcuni casi) -> tetracaina, lidocaina, cocaina
  • Anestesia per infiltrazione (intratissutale, per interventi minori) -> lidocaina, procaina, bupivacaina
  • Anestesia endovenosa regionale (con laccio emostatico a monte) -> lidocaina (!!! rischio tossicità, utilizzata nei pz a rischio CV e respiratorio)
  • Anestesia tronculare (immediate vicinanze di un tronco nervoso)
  • Anestesia spinale (liquor, spazio subaracnoideo) -> lidocaina, bupivacaina, tetracaina (!! rischio cefalea posturale, infezioni, trauma meccanico)
  • Anestesia epidurale
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33
Q

Effetti tossici da anestetici locali

A
  • SNC: parestesie periorali, vertigini, sedazione, irrequietezza, nistagmo, convulsioni, coma con depressione respiratoria
  • SNP: neurotossicità locale con danno permanente
  • cardiovascolare: vasodilatazione (cocaina unica vasocostrittrice -> gangrena delle narici), blocco cardiaco con disturbi della funzionalità elettrica, aritmie e ipotensione (bupivacaina) oppure ipertensione grave, emorragia cerebrale, infarto (cocaina)
  • sangue: metemoglobina con scompenso (ortoluidina)
  • reazioni allergiche agli additivi o ai metaboliti (PABA dagli esteri)
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34
Q

Controindicazioni agli anestetici locali

A

ASSOLUTE: allergie all’anestetico, infezioni in loco, malformazioni vasali in loco, gravidanza

RELATIVE: gravi condizioni generali, emofilia, leucemia, diabete mellito grave, ipersensibilità ai conservanti

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35
Q

Terapia dell’intossicazione da anestetici locali

A
  • benzodiazepine, barbiturici o bloccanti neuromuscolari (curari) per le convulsioni
  • efedrina o epinefrina per l’intossicazione da amine
  • iperventilazione con ossigeno, stimolazione cardiaca, rimozione dell’acidosi
  • !!! difficile trattare la cardiotossicità da bupivacaina (aritmie, blocco AV, tachicardia polimorfa, dissociazione elettromeccanica, asistolia)
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36
Q

Quali sono le vie di regolazione del dolore?

A
  • via discendente spinale (serotonina e noradrenalina)
  • sistema di interneuroni (peptidi oppioidi)
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37
Q

Quali sono le conseguenze patologiche del dolore non trattato?

A
  • forte attivazione simpatica -> aumento del consumo di O2 + tachicardia -> RISCHIO ISCHEMIA MIOCARDICA
  • compromissione polmonare -> RISCHIO ATELETTASIA, IPOSSIA, IPERCAPNIA
  • alterazioni della personalità (ansia, insonnia e alterazioni dell’umore), può peggiorare uno stato depressivo
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38
Q

Su quali recettori agiscono gli oppioidi?

A
  • mu, kappa, delta (SNC): a livello spinale prevale kappa, a livello sopraspinale prevale mu; si trovano anche a livello del tratto GI
  • epsilon, sigma: non coinvolti nella trasmissione del dolore
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39
Q

A quali livelli agiscono i farmaci analgesici oppioidi nella modulazione del dolore?

A

VIA ASCENDENTE: inibita
1) tra il primo e il secondo neurone sensoriale (midollo)
2) tra il neurone sensoriale spinale e il terzo neurone (talamo)
3) nelle zone infiammate periferiche (produzione periferica non neurone di oppioidi)

VIA DISCENDENTE: potenziata
- inibizione degli inibitori GABAergici

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40
Q

Come agiscono i farmaci analgesici oppioidi a livello cellulare?

A

VIA ASCENDENTE
- neurone pre-sinaptico: inibizione di un canale del Ca (minore liberazione di glutammato, sostanza P e CGRP)
- neurone post-sinaptico: apertura di un canale del potassio -> iperpolarizzazione (refrattarietà alla generazione del PdA)

VIA DISCENDENTE
- neurone pre-sinaptico: inibizione del rilascio di GABA

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41
Q

Classificazione degli analgesici oppioidi

A

ANALGESICI PURI, derivati dalla morfina
- codeina
- metadone
- ossicodone

PRODOTTI DI SINTESI
- Petidina (non si usa più, neurotossico)
- Fentanile

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42
Q

Cosa si intende con purezza e potenza degli analgesici oppioidi

A

Potenza: affinità del farmaco con il recettore, perciò minore potenza implica la necessità di una dose maggiore

Purezza: capacità di attivare il recettore (non è un recettore ON/OFF), se anche sono a saturazione un agonista parziale mi darà un’attivazione ad esempio del 50%

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43
Q

Cos’è la rotation therapy fatta con gli analgesici oppioidi e perché si fa?

A

si alternano attivazioni di sistemi diversi per evitare meccanismi di tolleranza/assuefazione

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44
Q

Quali farmaci si usano per trattare un’eccessiva dose di oppioidi (es. overdose da eroina)?

A

Naloxone e naltrexone, antagonisti competitivi

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45
Q

Qual è l’efficacia degli analgesici oppioidi sui diversi tipi di dolore?

A
  • dolore nocicettivo somatico: ottima efficacia sia in acuto (es. post-operatorio) che in cronico (soprattutto oncologico, se reumatologico meglio FANS, che sono anche antinfiammatori)
  • dolore nocicettivo viscerale: DIPENDE. Nella colica addominale NON vanno dati (causano stipsi). UTILI nel dolore da infarto miocardico (diminuisco il dolore e bradicardizzo/evito un’iperattivazione simpatica che metterebbe il cuore sotto sforzo ulteriore)
  • dolore neuropatico: scarsa efficacia, possono funzionare in alcuni casi in associazione ad altri farmaci. Es tapentadolo (che agisce anche su sistema 5HT)
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46
Q

Effetti farmacologici della morfina

A

INIBITORI
- analgesia
- sedazione
- bradicardia e riduzione della richiesta di ossigeno del cuore
- antitussivo (codeina a basse dosi)
- antiperistaltico e antisecretivo a livello GI (non usato !!)

ECCITATORI (non sfruttati a livello clinico)
- euforia (!! sostanza d’abuso)
- miosi, midriasi atonica ad alte dosi
- stimolazione della CTZ (vomito)
- ipertrofia della muscolatura liscia e dello sfintere di Oddi
- ipertrofia dello sfintere vescicale (!!! pz con IPB)

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47
Q

Effetti avversi della morfina

A

TRADIZIONALI
- depressione respiratoria
- sedazione (può essere sfruttata in alcuni casi)
- stipsi (può servire trattamento con lassativi)
- prurito (tolleranza dopo poco)
- vomito e nausea (tolleranza dopo poco)
- ritenzione urinaria
- ipotensione posturale (rara)
- immunosoppressione (se dosi molto alte)

NEUROTOSSICI
- irrequietezza e tremore
- disturbi cognitivi (pz disorientato)
- mioclono
- iperalgesia/allodinia
- allucinazioni
- convulsioni, coma

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48
Q

Cos’è la oppioid induced gastrointestinal syndrome? quali sono i sintomi?

A

Sindrome da oppioidi che determina
- stimolazione CTZ
- rallentato svuotamento gastrico
- ridotta motilità intestinale fino a blocco peristalsi
- diminuzione della secrezione e aumento del riassorbimento di H2O
- aumento del tono muscolare del sistema biliare e dello sfintere di Oddi

SINTOMI
- nausea e vomito
- stipsi grave
- ittero

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49
Q

Effetti degli oppioidi a livello immunitario

A

Immunodepressione -> rischio infezioni opportunistiche (nell’abuso, nel pz non succede quasi mai)

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50
Q

Segni di tossicodipendenza da oppioidi - crisi d’astinenza

A
  • craving
  • irrequietezza e irritabilità
  • disforia, ansia, insonnia
  • rinorrea e lacrimazione
  • sbadigli, brividi e piloerezione
  • iperventilazione, ipertermia, midriasi, sudorazione
  • mialgia
  • tachicardia, ipertensione
  • nausea, vomito, crampi addominali, diarrea

Inizio sintomi dopo 6-10h, picco intensità dopo 36-48h, risoluzione dopo qualche giorno.

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51
Q

Quali caratteristiche hanno in comune ansiolitici, sedativi e ipnotici?

A
  • hanno tutti un’azione deprimente sul SNC
  • hanno lo stesso meccanismo d’azione: potenziare il sistema GABAergico
  • l’effetto è dose dipendente (in modo diverso: barbiturici hanno un rapporto lineare, le benzodiazepine vanno a plateau)
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52
Q

Che azione farmacologica hanno le benzodiazepine?

A
  • ansiolitica
  • sedativa
  • ipnotica
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53
Q

che azione farmacologica hanno i barbiturici?

A
  • sedativa
  • ipnotica
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54
Q

Classificazione dei farmaci ansiolitici, sedativi e ipnotici

A
  • Prima generazione: barbiturici (oggi usati per anestesia e come antiepilettici)
  • Seconda generazione: benzodiazepine (ipnotici e sedativi anche negli attacchi di panico)
  • terza generazione: imidazopirine, pirazolopirimidine, ciclopirroloni (ipnotici come le benzo ma non danno hangover)
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55
Q

Indicazioni terapeutiche dei farmaci ansiolitici, sedativi e ipnotici?

A
  • stati d’ansia
  • disturbi del sonno
  • sedazione
  • epilessia e convulsioni
  • coma farmacologico
  • sindrome da astinenza da etanolo
  • spasticità muscolare di origine centrale
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56
Q

Come agiscono le benzodiazepine e i barbiturici sul recettore del GABA?

A

si legano in un sito allosterico mantenendo il canale del Cl- aperto più a lungo -> iperpolarizzazione e inibizione del neurone post-sinaptico

NB: i barbiturici non vanno a plateau perché a concentrazioni molto alte determinano l’apertura diretta del canale (anche in assenza di GABA) per alterazioni di membrana -> meno flessibile -> costringe il canale del Cl- a rimanere aperto

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57
Q

Effetti farmacologici delle benzodiazepine

A
  • Azione ansiolitica
  • azione sedativa
  • azione ipnotica
  • rilassamento muscolare
  • azione antiepilettica (nella crisi con causa ignota si fa una fiala di diazepam)
  • amnesia retrograda

NB: causano depressione cardiovascolare e blocco neuromuscolare a dosaggi molto elevati

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58
Q

Proprietà farmacocinetiche delle benzodiazepine e dei barbiturici

A
  • molto liposolubili
  • assorbimento orale buono
  • buona distribuzione tissutale
  • passano la BEE
  • passano la placenta e nel latte (!!!! rischi per il feto/bambino)
  • biotrasformazione epatica (barbiturici induttori più potenti !!)
  • escrezione biliare e renale
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59
Q

Quali tipi di biotrasformazione possono avere le benzodiazepine?

A
  • attivante (clordizepossido, diazepam. flurazepam) -> metabolita con effetto farmacologico analogo
  • inattivante (lorazepam, temazepam, oxapenam, midolazam)
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60
Q

Classificazione delle benzodiazepine sulla base del profilo farmacocinetico

A
  • Emivita breve (<6h): midazolam e triazolam -> anestesia e miglioramento del sonno in disturbi lievi
  • emivita intermedia (6-24h): alprazolam, lorazepam, bromazepam -> ansia cronica e disturbi del sonno seri in cui non posso lasciare il pz scoperto
  • emivita lunga (>24 h): flurazepam, diazepam, clonazepam (sviluppato come antiepilettico)
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61
Q

Effetti avversi delle benzodiazepine

A
  • aumento del tempo di reazione e incoordinazione motoria
  • alterazioni mentali e confusione (il pz ha difficoltà a parlare e deambulare)
  • amnesia anterograda
  • sonnolenza diurna, debolezza e cefalea
  • disturbi visivi e vertigini
  • nausea, vomito, diarrea
  • aumento ponderale (azione sui centri dell’appetito)
  • disturbi della funzione sessuale
  • irregolarità mestruali e disturbi dello sviluppo
62
Q

Effetti paradossi delle benzodiazepine: in chi si hanno solitamente e quali sono?

A

bambini e anziani

EFFETTI PARADOSSI
- incubi
- ansia e irritabilità
- tachicardia e sudorazione
- euforia e irrequietezza
- allucinazioni
- comportamento disinibito (spt anziani)
- paranoia, depressione e ideazione suicida

63
Q

Flumazenil: azione ed impieghi clinici

A

Antagonista delle benzodiazepine, si lega al GABA-R A nello stesso sito.
Usato per:
- coma indotto da bzdp (pur raro), scalza benzodiazepine
- (in USA, accelerare rimozione anestesia indotta da agonista)
- Stupor idiopatico ricorrente
- Encefalopatia epatica da tossine circolanti

64
Q

Segni e sintomi della sindrome da astinenza da Benzodiazepine

A
  • aggravamento dei sintomi (ansia e insonnia)
  • disforia e irritabilità
  • tachicardia, sudorazione e tremori (attivazione simpatica)
  • incubi
  • anoressia
65
Q

esempi dei principali barbiturici; per cosa si usano?

A
  • pentobarbital, fenobarbital, secobarbital, tiopental
  • antiepilettici e in anestesiologia
66
Q

Farmaci usati per il trattamento dell’insonnia

A
  • benzodiazepine
  • zolpidem: mima le benzo ma solo sul sonno
  • zaleplon, zopiclone: attivano solo alcuni recettori delle benzo -> attivi solo sul sonno
  • agomelatina (agonista dei recettori della melatonina), si usa anche negli episodi di depressione maggiore dell’adulto
67
Q

Limiti dell’uso delle benzodiazepine nel trattamento dell’insonnia

A
  • hangover diurno con sonnolenza, irritabilità, riduzione dell’ideazione e della coordinazione motoria
  • rischio di tolleranza/dipendenza
  • amnesia anterograda
  • rischio di termogenesi in gravidanza
68
Q

Vantaggi dei farmaci sedativo-ipnotici non-benzodiazepinici nel trattamento dell’insonnia

A
  • assenza di azione ansiolitica, antiepilettica, anticonvulsiva, miorilassante
  • meno interferenza con le fasi del ciclo del sonno
  • riduzione del rischio di tolleranza/dipendenza
69
Q

Quali sono le manifestazioni dell’ansia a livello di sindrome clinica?

A
  • disturbo d’ansia generalizzato
  • disturbo da attacchi di panico
  • PTSD
  • disturbo ossessivo compulsivo
  • fobie sociali
70
Q

Trattamento farmacologico dell’ansia (patologica)

A

EVENTI ACUTI
- diazepam

ANSIA CRONICA
- inibitori della ricaptazione della serotonina (citalopram, sertraline, paroxetina)
- inibitori della ricaptazione di NA e serotonina
- buspirone (agonista dei recettori della serotonina)
- benzo nei casi gravi

71
Q

Vantaggi e svantaggi del trattamento dei disturbi d’ansia con le benzodiazepine

A

PRO
- rapida insorgenza dell’effetto
- elevato indice terapeutico
- disponibilità di un antidoto per l’overdose (flumazenil)
- rischio moderato di interazioni farmacologiche

CONTRO
- aumento dei tempi di reazione e incoordinazione
- controindicazioni a lungo termine
- rischio di dipendenza fisica (mascherata dal pz)
- rischio depressione del SNC se insieme ad altri farmaci con effetto simile
- teratogenesi in gravidanza

72
Q

Qual è il trattamento in caso di coma indotto da benzodiazepine?

A

Flumazenil -> antagonista competitivo delle benzodiazepine

73
Q

Sintomatologia della depressione maggiore

A
  • umore depresso
  • bassa autostima, sensi di colpa e sentimenti di inadeguatezza
  • insonnia/ipersonnia
  • aumento/perdita di peso
  • ridotta loquacità e capacità di concentrazione
  • affaticabilità
  • tendenza all’isolamento sociale e all’anedonia
  • ridotto interesse in attività piacevoli
  • pensieri ricorrenti di morte o suicidio
74
Q

Principali fattori di rischio della depressione maggiore

A
  • sesso femminile
  • eventi stressanti
  • esperienze difficili in età infantile
  • tratti di personalità predisponenti
75
Q

Sintomatologia del disturbo bipolare

A

FASI DEPRESSIVE = sintomatologia della depressione

FASI MANIACALI
- autostima ipertrofica o grandiosità
- diminuito bisogno di sonno
- aumentata loquacità
- distraibilità
- aumento dell’attività finalizzata
- eccessivo coinvolgimento in attività piacevoli con alto potenziale di conseguenze dannose (minor senso del rischio)

76
Q

A cosa è dovuta la latenza dei farmaci antidepressivi?

A
  • progressivo incremento dell’inibizione del reuptake delle monoamine (avviene in breve tempo)
  • progressiva riduzione della sensibilità dei recettori aminergici (rallenta l’onset dell’effetto)
  • produzione di fattori neurotofici che attraverso la neurogenesi ristrutturano i terminali sinaptici
77
Q

Quali sono le funzioni regolate dal sistema delle monoamine

A
  • concentrazione e attenzione (NA)
  • ideazione suicida e impulsività (5-HT)
  • euforia e attività psicomotorie (DA)
  • ansia e irritabilità (NA + 5-HT)
  • appetito, sonno, sesso e aggressività (DA + 5-HT)
  • energia e motivazione (NA e DA)
78
Q

Classificazione dei farmaci antidepressivi

A
  • inibitori delle monoaminossidasi
  • antidepressivi tricicli
  • antidepressivi di ultima generazione
    —– inibitori selettivi della ricaptazione della 5-HT
    —– inibitori selettivi della ricaptazione della NA
    —– inibitori della ricaptazione della 5-HT e della NA
79
Q

Come agisce sul SNC la Ketamina? quale terapia anti-depressiva ne simula gli effetti?

A
  • antagonista non selettivo dei recettori NMDA (alta affinità) -> blocca sia quelli pre-sinaptici (bloccata esocitosi del GABA) che quelli post-sinaptici (bloccato il legame del glutammato che si deve legare agli AMPA -> aumento delle spine dendritiche)
  • deep brain stimulation blocca elettricamente il bursting della abenula centrale (la ketamina la blocca chimicamente)
80
Q

possibili effetti collaterali dei farmaci antidepressivi

A
  • cardiaci: ipotensione ortostatica, ipertensione, aritmie, tachicardia
  • urogenitali: disfunzione erettile, disturbi dell’eiaculazione, anorgasmia, priapismo
  • SNC: sedazione, compromissione cognitiva, sonnolenza, nervosismo, insonnia, cefalea, tremore, aumento o diminuzione dell’appetito
  • SNA: secchezza delle fauci, ritenzione urinaria, disturbi della visione e sudorazione
  • GI: nausea, vomito, dispepsia, diarrea, stipsi
81
Q

Quali sono i principali farmaci antidepressivi triciclici

A
  • Clomipramina
  • amitriptilina
  • imipramina

(desipramina, nortriprilina, trimipramina, …)

82
Q

Meccanismo d’azione degli antidepressivi triciclici

A

Inibizione della ricaptazione della 5-HT e della NA, affinità anche per recettori colinergici, istaminici e adrenergici

83
Q

Indicazioni terapeutiche, effetti collaterali e controindicazioni della clomipramina

A

Indicazioni terapeutiche
- Depressione
- Attacchi di panico

Effetti avversi (classici degli antidepressivi)
- psichiatrici
- neurologici
- GI

Controindicazioni:
- cardiopatie
- atrofia testicolare
- glaucoma (NA lo peggiora)

84
Q

Indicazioni terapeutiche e effetti avversi dell’amitriptilina

A

Indicazioni terapeutiche
- depressione
- profilassi dell’emicrania
- dolore neuropatico
- insonnia
- fibromialgia
- singhiozzo

Effetti aversi
- prolungamento del QT -> rischio aritmie molto gravi

85
Q

Indicazioni terapeutiche e effetti avversi dell’imipramina

A

Indicazioni terapeutiche
- depressione
- enuresi notturna

Effetti avversi (!!! basso indice terapeutico)
- secchezza delle fauci, vista offuscata (antimuscarinici)
- sedazione (antistaminici)
- ipotensione ortostatica (antiadrenalinici)

86
Q

Effetti avversi comuni negli antidepressivi triciclici

A
  • Neuropsichici: disinibizione, aumento dell’aggressività (nei primi giorni), agitazione, ansia, confusione mentale e abbassamento della soglia epilettogena
  • cardiovascolari: disturbi di conduzione atrioventricolare
  • oculari: glaucome (per aumento del segnale di NA)
  • GI: secchezza delle fauci
  • genitourinari: ritenzione urinaria, difficoltà nell’erezione, ritardo nell’eiaculazione
87
Q

Classi di farmaci inibitori delle monoaminossidasi

A
  • I-MAO A: clorglilina, moclobemide
  • I-MAO B: seleginina
  • inibitori non specifici: Pergilina, tranilcipromina, iproniazide
88
Q

Meccanismo di azione degli I-MAO

A

Inibizione degli enzimi deputati alla degradazione delle monoamine -> aumentata disponibilità di NA e 5-HT

89
Q

Principali effetti avversi dei I-MAO

A
  • neurropsichici: disinibizione, aumento dell’aggressività nei primi gg, tremori, eccitazione, insonnia, convulsioni (overdose)
  • cardiovascolari: disturbi di conduzione AV, crisi ipertensive (cheese reaction -> ipertensione grave, cefalea pulsante e rischio di emorragia intracranica)
  • atropina-simili: secchezza delle fauci, offuscamento della vista, ritenzione urinaria, irrequietezza, glaucoma
  • epatotossicità (fenelzina, iproniazide)
  • genitourinari: forte reattività sessuale (=/= triciclici)
90
Q

Quali sono le principali interazioni degli antidepressivi triciclici e I-MAO

A
  • triciclici: farmaci anti-Parkinson (selegilina, I-MAO), antipsicotici e antimuscarinici
  • I-MAO: tiramina, simpaticomimetici, SSRI
91
Q

Principali farmaci antidepressivi inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina

A
  • fluoxetina
  • citalopram
  • paroxetina
  • fluvoxamina
  • sertralina
92
Q

Quali sono i principali vantaggi dei farmaci SSRI?

A
  • bassa tossicità in acuto
  • nessuna interazione con il cibo
  • mancanza di effetti collaterali anticolinergici e cardiovascolari
  • non causano alterazioni ponderali
93
Q

Indicazioni terapeutiche della fluoxetina

A
  • disturbo disforico premestruale
  • depressione
  • disturbo ossessivo compulsivo
  • disturbo di panico
  • bulimia
94
Q

Indicazioni terapeutiche ed effetti avversi del citalopram

A

Indicazioni terapeutiche
- disturbo disforico premestruale
- depressione
- ansia
- PTSD

Effetti avversi
- prolungamento del QT

95
Q

Indicazioni terapeutiche della paroxetina

A
  • disturbo di panico o di ansia generalizzata
  • disturbo disforico premestruale
  • depressione
  • disturbo ossessivo compulsivo
  • PTSD
  • vampate menopausali
96
Q

Indicazioni terapeutiche della sertralina

A
  • disturbo disforico premestruale
  • depressione
  • disturbo ossessivo compulsivo
  • ansia
  • PTSD
97
Q

Principali effetti avversi degli SSRI

A

Sindrome da astinenza: necessaria sospensione graduale, la probabilità che si manifesti à legata all’emivita del farmaco

Sindrome serotoninergica: per interazione con altri farmaci ad attività serotoninergica (I-MAO)
- febbre
- agitazione
- tremori e mioclono
- iperriflessia
- atassia, incoordinazione
- diaforesi
- brividi
- sintomi GI
-> fino al COLLASSO CIRCOLATORIO

98
Q

principali farmaci antidepressivi inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina

A
  • desvenlafaxina
  • duloxetina
  • milnacipram
  • venlafaxine
99
Q

principali effetti indesiderati degli SNRI

A
  • simili agli SSRI: nausea, secchezza delle fauci, stipsi, ritenzione urinaria
  • noradrenergici: tachicardia, variazioni della pressione arteriosa, aumento di peso e dell’appetito
100
Q

Indicazioni terapeutiche della venlafaxina

A
  • depressione
  • disturbo d’ansia generalizzato
  • fobia sociale
  • disturbo di panico
  • PTSD
101
Q

Di quale classe di farmaci fa parte la reboxetina? quali sono le sue indicazioni terapeutiche ?

A
  • inibitore selettivo della ricaptazione della NA
  • depressione + (off label) ADHD, depressione nel Parkinson, fibromialgia, dolore neuropatico
102
Q

Meccanismo di azione e indicazioni terapeutiche della mirtazapina

A
  • antagonista presinaptico sui recettori alpha2 -> facilita la neurotrasmissione di NA e 5-HT
  • depressione unipolare con o senza ansia, disturbi del sonno
103
Q

Meccanismo di azione e indicazioni terapeutiche del busiprone

A
  • agonista pieno dei recettori 5HT presinaptici, agonista parziale di quelli postsinaptici
  • antidepressivo
104
Q

Meccanismo di azione e indicazioni terapeutiche del tradazone

A
  • profarmaco da cui si ottiene un metabolita (m-clorofenilpiperazina) che è agonista dei recettori della serotonina
  • depressione unipolare con e senza ansia, disturbi del sonno (a basse dosi è un ipnotico)
105
Q

Meccanismo di azione e indicazioni terapeutiche dell’agomelatina

A
  • agonista dei recettori della melatonina
  • disturbi del sonno, episodi di depressione maggiore nell’adulto

!!! epatotossico,, controindicato in pz con danno epatico

106
Q

effetti del Litio carbonato come stabilizzatore dell’umore

A
  • aumento dell’attività della serotonina e riduzione del turnover di NA e DA
  • inibizione degli enzimi coinvolti nel recycling dei fosfolipidi, induzione di IP3 e DAG
  • effetti sugli elettroliti e sul trasporto ionico (!! effetti avversi)
107
Q

Indicazioni terapeutiche del litio carbonato

A
  • profilassi e trattamento della mania
  • profilassi del disturbo bipolare
  • profilassi della depressione ricorrente
108
Q

Vantaggi e svantaggi dell’uso del litio carbonato come stabilizzatore dell’umore

A

PRO
- molto efficace come antimaniacale e stabilizzante
- riduce mortalità e suicidio
- usato da molto tempo -> esperienza clinica
- economico

CONTRO
- inizio lento dell’efficacia
- l’efficacia è minore in alcuni sottotipi
- alterazioni del metabolismo iodico -> !!! tiroide
- ridotto indice terapeutico -> effetti avversi gravi e numerosi

109
Q

Quale sintomatologia caratterizza la schizofrenia?

A

SINTOMI POSITIVI (più facilmente trattabili)
- allucinazione
- delirio e manie di persecuzione
- disorganizzazione del pensiero (pz riferisce inserzioni di altre personalità)
- manifestazioni di ostilità (autolesionismo, tentativi di suicidio, impulsività sessuale)

SINTOMI NEGATIVI (più difficili da trattare)
- appiattimento affettivo
- anedonia
- apatia

+ ansia, sensi di colpa. umore ansioso e sintomi cognitivi

110
Q

complicanze della schizofrenia

A
  • rischio di suicidio
  • tabagismo
  • sindrome metabolica
  • ridotta aspettativa di vita per patologie cardiovascolari
111
Q

Stadi clinici della schizofrenia

A

STADIO 1: PRE-SINTOMATICO
- anomalie non chiare, sfumate
- diagnosi di rischio attraverso screening genetico o anamnesi familiare
- non si può intervenire farmacologicamente

STADIO 2: PRODROMICO
- peggioramento cognitivo-comportamentale
- diagnosi con test cognitivo o imaging correlato ad un EEG
- trattamento con training cognitivo o integratori di ac. grassi polinsaturi (omega 3)

STADIO 3: FASE ACUTA
- anomalie di pensiero e di comportamento con decorso anche precipitante
- diagnosi clinica (sintomi positivi e negativi)
- farmaci antipsicotici e sostegno psicosociale

STADIO 4: CRONICO
- perdita di funzione molto elevata, con complicanze cardiovascolari
- possibilità di intervento farmacologico ma la compliance è molto bassa

112
Q

Fattori di rischio genetico associati allo sviluppo di schizofrenia

A
  • neoregulina: regola l’allungamento assonale dei neuroni GABAergici
  • DISC1: altamente espresso nell’ippocampo, regola la migrazione e la maturazione neurone nello strato sub-granulare
  • regione 3 di HLA e geni che codificano per il complemento (C4A e C4B): recettori nei neuroni che fanno sinapsi con gli interneuroni GABAergici
113
Q

Fattori di rischio ambientali per lo sviluppo di schizofrenia

A
  • Malnutrizione nella vita intrauterina
  • infezioni nel terzo trimestre di gravidanza
  • danni nel periodo perinatale
  • processi infiammatore con esposizione a citochine
114
Q

anomalie cerebrali riscontrate nei soggetti schizofrenici

A

NEUROFISIOLOGICHE
- modificazioni del flusso cerebrale
- asimmetria emisferica
- anomalie dell’EEG mapping
- alterazione dei movimenti saccadici

MORFOLOGICHE
- dilatazione dei ventricoli laterali (+ asimmetria degli emisferi)
- atrofia corticale
- alterazione di ippocampo, amigdala, corteccia temporale, corpo calloso, cervelletto e nuclei della base

115
Q

Quali sono i sistemi principali nel SNC a usare la dopamina? come si correlano con le alterazioni presenti nel pz schizofrenico?

A
  • fascio mesocorticale (area segmentale ventrale -> corteccia prefrontale) : deficit di dopamina porta alla manifestazione dei sintomi negativi
  • fascio mesolimbico (area mesolitica -> nucleus accumbens): eccesso di dopamina causa sintomi positivi per iperattività del sistema limbico
  • nigrostriatale (substantia nigra pars compacta -> stiato): interessato dall’effetto dei farmaci antipsicotici tipici, responsabile degli effetti collaterali sul movimento
  • tuberoinfundibolare (ipotalamo -> ipofisi anteriore): interessato dall’effetto dei fattacci antipsicotici tipici, responsabile degli effetti collaterali legati all’iperprolattinemia
116
Q

Effetti collaterali dopaminergici comuni agli antipsicotici di prima generazione

A

NIGROSTRIATALI
- distonie
- parkinsonismi
- acatisie
- discinesie
- discinesie tardive (tendono a regredire rimuovendo il farmaco)

IPOFISARI -> iperprolattinemia
- glattorrea
- ginecomastia
- irregolarità mestruale
- impotenza
- aumento di peso (non sempre)

117
Q

Possono esserci altri effetti collaterali nei farmaci antipsicotici oltre a quelli derivanti dall’interazione coi recettori della dopamina?

A

Non sono del tutto selettivi, quindi interagiscono con

  • recettori muscarinici -> bocca secca, difficoltà nella minzione, visione offuscata, stipsi
  • recettori istamina e serotonina -> sedazione e perdita dell’appetito
  • recettori alpha adrenergici -> ipotensione ortostatica e ipotermia
118
Q

Qual è la peculiarità dei farmaci antipsicotici di seconda generazione (o atipici)?

A
  • riescono ad agire parzialmente anche sui sintomi negativi
  • non danno effetti extrapiramidali (disturbi del movimento, iprerprolattinemia o discinesie tardive)
119
Q

A che classe di farmaci appartiene la Clozapina? Quali sono indicazioni terapeutiche e effetti collaterali?

A

Classe di farmaci
- antipsicotico atipico (bloccante soprattutto dei recettori della serotonina)

Indicazioni terapeutiche
- schizofrenia
- depressione psicotica
- stati psicotici iperattivi
- malattie del movimento

Effetti avversi
- agranulocitosi (monitorare on controllo del sangue dopo i primi mesi)
- diminuzione della soglia delle convulsioni
- aumento di peso
- ipertrigliceridemia e iperglicemia (più la olanzapina che la clozapina)
- aritmie

120
Q

Vantaggi dell’uso della clozapina come antipsicotico rispetto ai farmaci di primo generazione

A
  • efficace in pz non responder a altre terapie
  • efficace sui sintomi sia negativi che positivi
  • migliora la fluidità verbale
  • efficace in psicosi di pz con Parkinson, nelle discinesie tardive
  • è l’unico a prevenire il rischio di suicidio e migliorare la depressione nei pz con psicosi
  • diminuisce l’aggressività
  • non aumenta la prolattina, non dà sintomi extrapiramidali, non aumenta il peso
121
Q

Cause di pseudoresistenza ai farmaci psicotici

A
  • mancata compliance
  • il farmaco non è biodisponibile oppure legame farmacoproteico troppo alto
  • errore diagnostico
  • posologia inadguata
122
Q

Cause della farmaco-resistenza ai farmaci antipsicotici

A

FATTORI SOGGETTIVI
- fattori psicologici
- fattori pre-morbosi
- background culturale
- eccessivo coinvolgimento in dinamiche stressanti (famiglia o lavoro)
- mancanza di stimolo sociale e di supporto
- comorbidità (ritardo mentale, abuso di sostanze)

FATTORI CLINICI
- sintomi negativi
- prognosi non favorevole (età d’esordio, esordio con sintomi negativi, deterioramento cognitivo, fattori biologici legati alla malattia)

FATTORI FARMACOLOGICI
- dosaggio eccessivo o inadeguato
- interazioni farmacologiche (anticolinergici)
- ridotto assorbimento, biodisponibilità o metabolismo alterati
- inizio tardivo della terapia
- assenza di un programma di riabilitazione
- ambiente sfavorevole

123
Q

Strategie farmacologiche e non per far fronte alla resistenza e alla pseudoresistenza ai farmaci antipsicotici

A

NON FARMACOLOGICHE
- terapia cognitivo-comportamentale
- terapia familiare
- social skill training

FARMACOLOGICHE
- aumentare le dosi di farmaco (raramente si ottiene risposta, ma si ottengono effetti avversi)
- diminuire le dosi di farmaco (gli effetti avversi possono mascherare quelli terapeutici)
- cambiare classe di farmaco (bisogna provarne 3-4)
- uso di antipsicotici atipici
- uso di altri trattamenti: carbamazepina, litio, benzodiazepine

124
Q

cos’è l’epilessia

A

Patologia caratterizzata da un’attività bioelettrica parossistica e incontrollata di un gruppo di neuroni (focus epilettogeno) che si manifesta con crisi improvvise e perdita di coscienza

125
Q

Classificazione eziopatogenetica delle sindromi epilettogene

A

FORME IDIOPATICHE
- forme genetiche (non sempre note)

FORME SECONDARIE
- malattie neurologiche
- malattie vascolari (infarto)
- infezioni
- intossicazioni
- traumi
- tumori
- malattie metaboliche

126
Q

Classificazione clinica delle epilessie

A

SINDROMI EPILETTICHE PARZIALI
- elementari
- complesse
- secondariamente generalizzate

SINDROMI EPILETTICHE GENERALIZZATE
- tonico-cliniche
- assenze
- toniche
- atoniche
- miocloniche

127
Q

A quale livello si possono ritrovare le anomalie che determinano l’insorgenza della crisi epilettica?

A
  • alterazioni dei canali ionici voltaggio dipendenti (VOC)
  • inibizione dei meccanismi inibitori dell’attività sinaptica -> GABA
  • potenziamento dei meccanismi di eccitazione -> glutammato
128
Q

Classificazione dei farmaci antiepilettici sulla base del meccanismo d’azione (con esempi più significativi della classe)

A

Blocco del canale Na voltaggio dipendente
- Fenitoina
- carbamazepina
- Lamotrigina
- valproato

Blocco dei canali del Ca voltaggio dipendenti
- Etosuccimide
- Gabapentin, Pregabalin
- Lamotrigina

Attivazione del canale K voltaggio dipendente
- retigabina

Blocco delle proteine sinaptiche
- levatiracetam

Blocco della fosforilazione delle proteine sinaptiche
- topiramato

Potenziamento del GABA
- fenobarbital
- diazepam e clonazepam

Inibizione del sistema del glutammato
- felbamato

129
Q

Classificazione dei farmaci antiepilettici sulla base delle indicazioni terapeutiche principali

A

Epilessie parziali e tonico-cliniche generalizzate
- fenitoina
- carbamazepina
- fenobarbital
- valproato
- felbamato
- gabapentin, pregabalin
- lamotrigina

Epilessie generalizzate (non tonico-cliniche)
- etosuccimide
- valproato

130
Q

Classificazione dei farmaci antiepilettici sulla base della generazione

A

Prima generazione
- fenitoina
- carbamazepina
- fenobarbital
- etosuccimide
- valproato
- clonazepam

Seconda generazione (maggiore selettività)
- felbamato
- gabapentin, pregabalin
- lamotrigina
- retigabina

131
Q

Vantaggi della monoterapia vs vantaggi della politerapia nel trattamento dell’epilessia

A

Monoterapia
- meno effetti indesiderati
- efficace nel 70-80%
- assenza di interazioni
- migliore compliance
- migliore maneggevolezza
- minor costo

Politerapia
- controllo del 10-15% dei casi non responder
- potenzialità per effetti sinergici e additivi

132
Q

Meccanismi di azione ed effetti avversi della Fenitoina

A

Meccanismi
- blocco del canale del Na voltaggio dipendente
- blocco del canale del Ca voltaggio dipendente
- inibizione della liberazione del glutammato
- potenziamento della liberazione del GABA

Effetti avversi (sovradosaggio)
- atassia e diplopia
- sedazione e confusione
- alterazioni del metabolismo della vit. D -> osteomalacia (in cronico)
- iperplasia gengivale e irsutismo

133
Q

Meccanismi di azione ed effetti avversi della carbamazepina

A

Meccanismi
- blocco del canale del Na voltaggio dipendente
- attivazione del canale del K voltaggio dipendente

Effetti avversi (sovradosaggio)
- atassia, diplopia
- disturbi GI, disturbi dell’equilibrio
- sonnolenza

134
Q

Meccanismi di azione ed effetti avversi dell’etosuccimide

A

Meccanismi
- blocco del canale del Ca voltaggio dipendente (bassa soglia)

Effetti avversi (sovradosaggio)
- dolore epigastrico, nausea, vomito
- affaticamento e letargia

135
Q

Meccanismi di azione ed effetti avversi del valproato

A

Meccanismi
- blocco del canale Na voltaggio dipendente
- blocco del canale del Ca voltaggio dipendente
- potenziamento della sintesi del GABA
- inibizione della ricaptazione e della degradazione del GABA
- blocco dell’azione del glutammato sui recettori NMDA
- blocco dell’estone deacetilasi

Effetti avversi (sovradosaggio)
- dolore addominale, pirosi epigastrica, nausea, vomito, aumento dell’appetito e del peso corporeo,
- tremore, alopecia
- tossicità epatica grave nei bambini sotto i 2 anni

!!!!! forte inibitore di metabolismo + ridotta clearance delle lamotrigina

136
Q

Meccanismi di azione ed effetti avversi del fenobarbital

A

Meccanismi
- Modulazione allosterica del recettore GABA
- blocco del canale Na voltaggio dipendente
- aumento della sintesi del GABA
- inibizione della liberazione di glutammato

Effetti avversi (sovradosaggio)
- eccesso di inibizione del SNC
- sonnolenza, alterazione della capacità di giudizio, incoordinazione motoria, latenza maggiore dei tempi di reazione
- astenia, letargia

!!! forte induttore del metabolismo epatico !!!!

137
Q

Meccanismi di azione ed effetti avversi del gabapentin

A

(sempre in associazione, mai da solo)

Meccanismi
- blocco del canale Ca voltaggio dipendente
- aumento delle concentrazioni di GABA (blocco trasportatori)

Effetti avversi
- sonnolenza, vertigini, cefalea, tremori, atassia, confusione, euforia
- xerostomia, stipsi, edema delle estremità

138
Q

Quali sono le principali DD della malattia di Parkinson?

A
  • Parkinson iatrogeno (antipsicotici)
  • Parkinson post-encefalitico (encefalite letargica o malattia di Von economo)
  • atrofia multisistemica
  • paralisi sopranucleare progressiva (=/= perché dà anche paralisi dello sguardo)
  • tremore essenziale, alterazioni della funzione tiroidea, alcolismo o eventi trombociti che danno tremore
139
Q

Triade sintomatologia della malattia di Parkinson

A
  • Bradicinesia
  • rigidità
  • tremore a riposo
140
Q

Quali geni sono coinvolti nella patogenesi del Parkinson?

A
  • alpha-sinucleina
  • parkina
  • idrolasi dell’ubiquitina C-terminale
  • DJ1
141
Q

Classi farmacologiche utilizzate nel trattamento malattia di Parkinson con esempi

A

Levodopa + inibitori delle decarbossilasi periferiche
- somministrazione orale
- cerotto transdermico
- via inalatoria
- gel per somministrazione intestinale con micrpompa fissa in duodeno

DOPA-mimetici
- derivati dell’ergot (non si usano più) bromocriptina e cabergolina
- non derivati dell’egrot: pramipexolo e ropinirolo

Inibitori delle MAO e delle COMT
- selegilina (inibitore MAO-B)
- entacapone (inibitore COMT), tolcapone, opicapone

Antagonisti del glutammato
- Amantaidina

Farmaci anticolinergici
- triesifenidile
- biperidene
- orfenadrina

142
Q

Quali sono gli effetti della levodopa sulla sintomatologia del Parkinson, quali effetti collaterali causa e quali sonno le principali controindicazioni?

A

Effetti terapeutici
- efficace su rigidità e bradicinesia
- scarsa efficacia sul tremore

Effetti avversi
- breve termine: anoressia, nausea, vomito (domperidone), ipotensione ortostatica
- lungo termine: disturbi di tipo psicotico (clozapina o primavanserina), discinesie ed effetti wearing off e on/off

Controindicazioni
- glaucoma ad angolo chiuso
- disturbi psichiatrici (slatentizza la psicosi)
- asma
- storia di infarto o aritmie

143
Q

Quali sono gli effetti dei DOPA-mimetici sulla sintomatologia del Parkinson, quali effetti collaterali causa?

A

Effetti terapeutici
- efficaci su rigidità e bradicinesia
- riducono le complicanze motorie come discinesia e fenomeni on/off

Effetti avversi
- allucinazioni
- sonnolenza
- edema
- disturbo ossessivo-compulsivo
- dipendenza (mentono al medico per averne prescritti di più)

144
Q

Effetti collaterali dell’uso dell’amantadina nel trattamento del Parkinson

A
  • confusione mentale
  • incubi
  • allucinazioni visive
  • livedo reticularis
  • edema alle caviglie
145
Q

Quali sono gli effetti degli anticolinergici sulla sintomatologia del Parkinson, quali effetti collaterali causa

A

Effetti terapeutici
- efficaci sul tremore e sulla rigidità
- scarsa efficacia sulla bradicinesia

Effetti avversi
- visione offuscata
- confusione
- midriasi
- stipsi
- ritenzione urinaria

146
Q

Trattamenti chirurgici per la malattia di Parkinson

A
  • pallidotomia (si può fare anche la talamotomia e la nucleotomia subtalamica)
  • deep brain stimulation (invasiva ma reversibile)
  • stimolazione con ultrasuoni in fMRI (non invasiva ma irreversibile)
  • trapianto di staminali (ancora in fase di studio)
147
Q

Quali sono gli orizzonti terapeutici per la malattia di Parkinson?

A
  • fattori neurotrofici (nerve growth factor, ma può agire sui neuroni polimodali nocicettivi causando forte dolore -> non adatto nell’uomo)
  • farmaci neuroprotettivi (isradipina)
  • farmaci disease-modifying con la alpha-sinucleina come target (nilotinib)
  • trapianto di cellule nervose o di cellule staminali inducibili (buoni risultati sul modello primate)
148
Q

Classi di farmaci disponibili per la malattia di Alzheimer con esempi

A

FARMACI SPECIFICI
- inibitori delle acetilcolinesterasi (galantamina, rivastigmina, tacrina, donepezil, memantina)

FARMACI ASPECIFICI
- nootropi: piracetam e aniracetam
- antipsicotici: clozapina, aloperidolo o clorpromazina
- antidepressivi: SSRI (!!! non benzodiazepine, rischio di effetti paradossi)
- antiossidanti: selegenina (MAO-I) e altri

149
Q

principali effetti collaterali degli inibitori dell’acetilcolinesterasi incontrati nella terapia dell’Alzheimer

A
  • nausea, vomito, diarrea, anoressia, dolori muscolari e disturbi GI (tipici colinergici)
  • perdita di peso (il pz già di suo tende al calo ponderale)
  • aritmie, problemi nella conduzione (!!! controindicati in pz con disturbi del nodo del seno o della conduzione elettrica)
  • aumento della secrezione acida gastrica (!!! pz con ulcera o a rischio)

!! controindicati in pz con crisi asmatiche e malattie bronco costrittive

150
Q

Caratteristiche dell’azione degli anestestici locali

A
151
Q

Caratteristiche dell’effetto degli anestetici locali

A
  • Blocco pH dipendente
    Basi deboli. Più pKb > pH, più le basi saranno protonate e, non lipofile, non riusciranno ad entrare nella cellulaAcidosi diminuisce efficacia e aumenta latenza effetto. pKb compresi tra 7.6 e 9.1. Latenza 2-4 min fino a 18-20 min.
  • Blocco legato all’uso. Perché farmaco agisca è necessario che canali siano aperti. Maggiore frequenza di scarica, maggior percentuale di canali interessabili.
  • Selettività per fibre Aδ e C.
    Dipende da costante di spazio e quindi dal raggio, e dalla mielinizzazione.
  • Durata dell’effetto
    Dipende dal legame con proteine plasmatiche.
152
Q

Effetto sinergico analgesico FANS-oppiodi

A

FANS: blocco COX > si accumula AA > maggior attivazione via LOX > produzione 12HPETE > effetto inibitorio su neuroni GABA-ergici che inibiscono modulazione discendente del dolore

Oppiodi: attivano PLA2 > più AA disponibile per via LOX
Inibizione presinaptica neurono GABAergici come sopra