Diabete Gestazionale, Gemellaritá, Infezioni Materno-fetali Flashcards
Effetti del diabete sulla gravidanza
Alterato ovulazione con irregolarità mestruali
Aborto spontaneo
Malformazioni congenite
Relazioni tra il controllo metabolico e il rischio di malformazioni congenite
se sia ottimale controllo glicemico prima della gravidanza il rischio di malformazione uguale a quello della popolazione generale.
se il controllo metabolico avviene prima della nona settimana il rischio di malformazioni e del 4%
Se il controllo metabolico avviene dopo la nona settimana il rischio è del 9%
Effetti della gravidanza sul diabete
Alto rischio di eventi ipoglicemici
Alta incidenza di ischemia cardiaca nel post parto
Aumento del rischio di retinopatia
Effetti della nefropatia diabetica sulla gravidanza
Alto rischio di preeclampsia
Ridotto accrescimento fetale
Prematurità
Classificazione di White del diabete pregestazionale
B: esordio prima dei vent’anni con durata inferiore a 10 anni
C: dura tra tra 10 e 19 anni senza danno vascolare
D: esordio prima dei 10 anni o durata sopra vent’anni con retinopatia benigna ho ipertensione
F: retinopatia proliferativa o emorragie vitreali
R: a nefropatia con proteinuria sopra 500 mg
H: aterosclerosi coronarica
Cosa può determinare l’iperglicemia a livello fetale
Polidramnios
Macrosomia
Aumentato rischio di morte endouterina fetale a partire dalla settimana 34
Indagini non utile in caso di macrosomia fetale
Velocimetria doppler. in tali casi l’aumento delle dimensioni del letto placentare determinano riduzione delle resistenze dell’indice di pulsatilità a livello delle arterie ombelicali indicando falsamente benessere in ferie a rischio per mancato compenso metabolico
Definizione di diabete gestazionale
Qualsiasi grado di intolleranza al glucosio che si instauri o si è riconosciuta per la prima volta in gravidanza. In alcuni casi non si esclude che possa essere antecedente alla stessa
Risultati studio HAPO
Un aumento eccessivo della glicemia correla con rischio di: Parto prematuro Preeclampsia Distocia di spalla Iperbilirubinemia neonatale Ricovero da patologia neonatale
Criteri diagnostici diabete gestazionale
Glicemia a digiuno tra 92 e 126
Contesto da carito con 75 g di glucosio:
180 dopo un’ora
153 dopo 2 ore
Criteri diagnostici diabete manifesto
Glicemia a digiuno 126
Glicemia random sopra 200
Emoglobina glicata sopra 6,5
Linee guida Istituto superiore di sanità per la valutazione della glicemia nella gravidanza
Valutazione della glicemia in tutte le donne almeno una volta con il test di o Sullivan: glicemia a digiuno e dopo 1 ora da somministrazione di 50 g di glucosio (normale sotto 140) tra settimana 24 e 28
Curva da carico tra le 16 e le 18 settimane in donne con precedente diabete gestazionale BMI sopra 30 prima della gravidanza, o glicemia 100 e 125. Se normale si ripete a 28 settimane
Curva da carico a 24 settimane in donne con età sopra 35 anni, BMI pregravidico sopra 25, anamnesi familiare positiva, macrosomia fetale in precedente gravidanza
Classificazione di White del diabete gestazionale
A1: glicemia a digiuno sotto 105 e dopo due ore da pasto sotto 120. Si tratta con la sola dieta
A2: glicemia a digiuno sopra 105 e dopo due ore sopra 120. Necessario terapia insulinica
Complicanze della gravidanza multipla
Abortività aumentata
Malformazioni fetali
Disturbi di accrescimento
Parto prematuro
Complicanze tipiche della gravidanza monocoriale
Sindrome da trasfusione materno fetale
Morte intrauterina di un gemello
Acardia
Da cosa dipende la sindrome da trasfusione feto- fetale
Dalla presenza di anastomosi eccessive a livello placentare tra il letto vascolare di un gemello è quello di un altro. il donatore diventa ipovolemico e oligurico con severo oligoidramnios mentre ricevente diventa ipervolemica o poliurico con polidramnios fino al idrope.
Terapia elettiva della sindrome da trasfusione materno fetale
Coagulazione laser in fetoscopia delle anastomosi
In quale percentuale di gravidanze si ha la morte intrauterina di un gemello
4%
Cosa può determinare la morte intrauterina di un gemello
Il feto superstite si può trasfondere nel feto morto
Da cosa dipende l’acardia
Anastomosi artero arteriose o anastomosi veno venose
Da cosa è caratterizzata l’acardia
dalla presenza di un gemello pompa che perfonde tutta quanta la placenta mentre l’altro viene irrorato di sangue poco ossigenato soprattutto a livello pelvico
Prima causa di morte e morbilità nelle gravidanze multiple
Preeclampsia e ipertensione
Quando è più alto il rischio di trasmissione materno fetale di citomegalovirus
Nel terzo trimestre
Rischio di trasmissione di citomegalovirus per infezione contratta in epoca periconcezionale
22%
Rischio di trasmissione materno fetale di citomegalovirus per riattiva azione o reinfezione
Massimo 2%
Per quale epoca di trasmissione del cmv è più sfavorevole l’outcone neonatale
Primo trimestre
Metodica diagnostica di riferimento nell’indagine di trasmissioni fetale del citomegalovirus
Prelievo del liquido amniotico
Ruolo dell’ecografia nella diagnosi di trasmissione materno-fetale di citomegalovirus
Può rilevare anomalia carico dell’organo più colpito dal punto di vista malformativo dal citomegalovirus il sistema nervoso centrale
Come si presenta l’infezione congenita da citomegalovirus
Trombocitopenia Ittero Epatomegalia Microcefalia Rara convulsione e corioretinite
Profilassi della trasmissione materno fetale di citomegalovirus
Ancora non esistono metodiche profilattiche adeguate. nelle donne che vivono a contatto con bambini si consiglia di evitare il contatto con liquidi biologici come saliva e urine
In caso di infezione da rosolia quando è Massimo il rischio di malformazioni fetali
Prime 12 settimane
Possibili manifestazioni della rosolia congenita
Anomalie strutturali cardiache visive e dell’apparato uditivo. Rischio di ritardo mentale e microcefalia
Profilassi dell’infezione congenita da rosolia
La migliore metodica profilattica è il vaccino
Ruolo delle immunoglobuline iperimmuni nella rosolia congenita
Sedato entro 72 ore riducono la viremia materna ma non riducono il tasso di trasmissione al feto
Quando è Massimo il passaggio del virus della varicella per via transplacentare
Terzo trimestre
Quando è Massimo rischio di varicella congenita
Prime 20 settimane
Manifestazioni della varicella congenita
Difetti oculari
Ipoplasia degli arti
Alterazioni neurologiche
Come viene classificata la varicella perinatale
Postnatale acquisita. Si manifesta 10 28 giorni dopo la nascita per contagio avvenuto nei primi giorni di vita
varicella congenita che sia nei primi giorni di vita in seguito al passaggio transplacentare
Cosa necessario fare se una madre contrae la varicella in prossimità del parto
È necessario somministrare immunoglobuline iperimmuni. non va anticipata la gravidanza in quanto più il feto rimane in utero più è alta la possibilità che possa ricevere immunoglobuline per passaggio transplacentare
Come avviene nella gran parte dei casi la trasmissione materno fetale dell’infezione da herpes virus 1 e 2
Acquisizione da parte del feto nel canale del parto
In quale percentuale di casi l’infezione da herpes virus 1 e 2 si verifica per via transplacentare
1e 2 %
Manifestazioni dell’ infezione erpetica congenita
Oculari è a carico del sistema nervoso centrale e cute
Manifestazioni dell’ infezione erpetica perinatale
Malattia localizzata cute occhi e bocca
Encefalite
Infezione disseminata
Quale forma di infezione erpetica può essere trasmesso al feto
Infezione primaria
L’aciclovir è sicuro in gravidanza
Sì
cosa è necessario fare in caso di donna che al termine della gravidanza abbia lesioni erpetiche floride e continui ad eliminare il virus
Taglio cesareo
Massimo suscettibilità del feto al infezione da parvovirus b19
Tra la settimana 16 e 24 quando è massimo l’incremento della Massa eritrocitaria
Possibili complicanze dell’infezione transplacentare da parvovirus
Idrope fetale
Morte endouterina fetale
Peritonite da meconio
Cosa necessario fare in caso di idrope fetale una volta esclusa la patogenesi immunitaria
È necessario seguire una funicolocentesi per dosare gli anticorpi fetali ed evidenziare l’eventuale infezione da parvovirus b19. la funicolocentesi serve anche determinare valori di emoglobina e a stabilire quindi i parametri per la trasfusione
Con quali metodiche l’ HIV può essere trasmesso al feto
Passaggio transplacentare special terzo trimestre
Durante il parto
Con allatramento
Quando è più alto il rischio di trasmissione di HIV al feto
Se la sera conversione materna si verifica in gravidanza il rischio aumenta di 8 volte
Profilassi della trasmissione materno fetale della HIV
Screening popolazione gravida
Terapia antiretrovirale
Cesareo
No allattamento al seno
Come si riduce la trasmissione materno fetale di hiv con la profilassi
Al 2%
Sono indicate mitotiche invasive per diagnosi di HIV neonatale
No perché si associano a rischio di trasmissione
Diagnosi di HIV neonatale
Positività della PCR o isolamento virale nel sangue neonatale in almeno due campioni
Cosa può determinare l’epatite A in gravidanza
se contratto al terzo trimestre può dare parto prematuro inoltre può essere trasmesso al feto alla nascita condizione che richiede la profilassi con immunoglobuline
Come viene trasmesso l’epatite B per via materno fetale
Prevalentemente per via transplacentare ma è anche possibile la trasmissione durante il parto o il puerperio
Cosa può determinare la trasmissione transplacentare di epatite B
Epatite cronica
Percentuale di donne con epatite c che trasmette l’infezione al feto
5%
In caso di madre con epatite c è controindicato l’allattamento e il parto vaginale?
No. L’allattamento è controindicato solo se si hanno ragadi intorno al capezzolo
Quando si verifica la trasmissione del toxoplasma al feto
Solone l’infezione primaria e solamente per via transplacentare.
unica eccezione l’immunodepressione nel corso del quale la trasmissione fetale si può verificare anche in corso di riattivazione
Quando è Massimo il rischio di trasmissione placentare del toxoplasma
Terzo trimestre
Quando è massima la gravità della toxoplasmosi congenita
Quando la trasmissione avviene nel primo trimestre
Cosa può determinare l’infezione congenita da toxoplasma
Corioretinite
Miocardite
Aborto
Calcificazioni cerebrali
Picco di produzione delle IGM in caso di infezione da toxoplasma
2-3 settimane
In quale percentuale di soggetti le IGM contro toxoplasma persistono per molti anni in circolo
5%
Dopo quando compaiono le IgGcontro toxoplasma
3-6 settimane
Caratteristiche delle IgA in corso di infezione da toxoplasma e qual è la loro utilità
Compaiono quasi contemporaneamente alle IGM persistono per 6 mesi e poi scompaiono prima delle IGM. Il loro dosaggio può essere utile per identificare un infezione recente
Test utile nella toxoplasmosi per identificare un infezione recente
Test di avidità delle immunoglobuline g
Cosa è necessario fare in caso di sieroconversione in gravidanza di toxoplasmosi
Somministrare spiramicina 3 grammi al giorno. Riduce il rischio di passaggio transplacentare del toxoplasma del 50-60%
Come viene effettuata la diagnosi fetale di infezione da toxoplasma
PCR su liquido amniotico
Quando è Massimo il rischio di trasmissione placentare della sifilide
Sifilide primaria e secondaria non trattate
Rischio di trasmissione della sifilide in caso di infezione latente
10%
Cosa determina il danno vascolare placentare causato dalla sifilide
Aumento del rischio di abortività
Morte endouterina fetale
Ritardo di crescita intrauterina
Clinica della sifilide congenita precoce
Prematurità
Pseudoparalisi di parrot
Rinite persistente
Epatosplenomegalia
Clinica della sifilide tardiva
Triade di Hutchinson:
Lesioni dentali
Cheratite interstiziale
Sordità neurosensoriale
In quale percentuale di casi la terapia con penicillina g non è in grado di prevenire la trasmissione fetale
Fino al 15% dei casi specie nella sifilide secondaria con molte spirochete in circolo
Diagnosi di infezione materna da listeria
Isolamento del batterio nei liquidi biologici
Profilassi infezione da lysteria
Lo salmone affumicato sushi hot dog latte non pastorizzato verdure non cotte