Colon Esofago Pancreas Flashcards

1
Q

Cos’è la sindrome del colon irritabile

A

malattia funzionale dell’ intestino non associata ad alterazioni organiche e che in realtà può coinvolgere tutti i tratti intestinali
Rappresenta la più comune malattia intestinale

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
2
Q

Criteri di Roma IV

A

Dolore o fastidio addominale ricorrente almeno un giorno a settimana negli ultimi 3 mesi con due o più delle seguenti caratteristiche
Associazione con la defecazione
Associato modifiche della frequenza delle evacuazioni
Associato ad un cambiamento di consistenza delle feci

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
3
Q

Altre manifestazioni che rientrano nei criteri di Roma 4 e che più sono presenti più rendono affidabile la diagnosi anche se non sono essenziali

A
Alterata frequenza delle edificazioni
Consistenza anomala delle feci
Evacuazione con sforzo urgenza
Emissione di muco
Distensione addominale
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
4
Q

Caratteristiche del dolore addominale nella sindrome del colon irritabile

A

Il dolore si aggrava con lo stress
È di tipo colico
Non sveglia la notte

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
5
Q

Cos’è l’esofago di Barrett

A

Il normale epitelio squamoso dell’esofago viene sostituito da epitelio cilindrico intestinale

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
6
Q

Segni della malattia da reflusso gastroesofageo

A
Pirosi
Rigurgito
Odinofagia che indica ulcerazione
Disfagia che può essere lieve in caso di disturbi motori secondari altrimenti può essere moderata o grave in base alla presenza di stenosi peptica e nei casi gravi di lesione maligna
Dolore toracico
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
7
Q

Manifestazioni extra esofagei del reflusso gastroesofageo conclamate

A

Tosse asma erosione dentale e laringite

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
8
Q

Manifestazioni extra esofageo ipotizzate

A

Faringite sinusite otite media e fibrosi polmonare idiopatica

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
9
Q

Complicanze della malattia da reflusso gastroesofageo

A

Emorragia che in genere cronica con anemia sideropenica

Stenosi del terzo distale e fibrosi della sottomucosa con disfagia. Si tratta con dilatazione esofagea per via endoscopica

Ulcera esofagea

Esofago di Barrett

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
10
Q

Complicanza più comune della malattia del reflusso gastroesofageo e sulla presentazione critica

A

Ulcera esofagea che si manifesta con odinofagia da ricordare che si può complicare con emorragia e perforazione

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
11
Q

Percentuale di pazienti che sviluppa esofago di Barrett

A

5%

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
12
Q

Quando l’esofago di Barrett viene definito lungo

A

Quando la lunghezza della metaplasia supera i 3 cm

da ricordare che sia l’esofago di Barrett lungo sia il corto possono subire una degenerazione maligna

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
13
Q

Complicanze del Barrett

A

Ulcera di Barrett che sanguina di più dell’ulcera mucosale normale
Stenosi di Barrett
Adenocarcinoma che si associa ad un rischio dello 0,5% annuo

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
14
Q

È indicato uno screening della popolazione per esofago di Barrett?

A

No

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
15
Q

Quando è indicata l’endoscopia per escludere l’esofago di Barrett

A
In presenza di fattori di rischio come:
Sesso maschile
Etnia caucasica con disturbo che dura più da 5 anni e manifestazioni settimanali con
Età sopra i 50
Fumo
Obesità e familiarità
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
16
Q

Quanti prelievi bioptici vanno fatti in caso di sospetto di Barrett

A

8

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
17
Q

Cadenza del follow-up in caso di Barrett

A

In assenza di displasia l’endoscopia si effettua con cadenza che va da 3 a 5 anni

In presenza di displasia di basso grado si fa l’endoscopia ogni anno ed eventualmente si considera il trattamento endoscopico

In presenza di displasia di alto grado o di carcinoma fino a t1a si ripete a 3 mesi e se confermata è necessario ricorrere a tutta una serie di interventi

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
18
Q

Interventi da attuare in caso di displasia di alto grado o adenocarcinoma fino a t1a

A

Esofagectomia in pazienti giovani senza comorbilità

Tecniche endoscopiche con resezione della mucosa malata o bruciatura della lesione con radiofrequenza.

in caso di adenocarcinoma si effettuerà il trattamento del cancro altrimenti se superficiale localizzato si possono utilizzare le tecniche endoscopiche

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
19
Q

Diagnosi di reflusso gastroesofageo

A

È una diagnosi essenzialmente clinica

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
20
Q

Ruolo dell’endoscopia nell’iter diagnostico della malattia da reflusso gastroesofageo

A

È una tecnica a bassa sensibilità per la diagnosi di malattia da reflusso gastroesofageo ma è di elezione per indicare la presenza di esofagite

a indicazione per i pazienti che hanno un esordio a partire dai 50 anni o in presenza di segni di allarme ed è indicata anche in caso di fallimento terapeutico

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
21
Q

Ruolo della phnetria 24 ore

A

Non è un’indagine di primo livello
essenzialmente indicata nei casi ritrattare al trattamento e con gastroscopia negativa e anche indicata prima dell’esecuzione di un intervento chirurgico antireflusso ed è raccomandato nei pazienti con presentazione sintomatologica tipica

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
22
Q

Ruolo dell’ impedenziometria

A

È l’esame più sensibile per la diagnosi di reflusso anche se la sua reale utilità clinica non è stata ben definita

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
23
Q

Terapia farmacologica di reflusso gastroesofageo

A

Si utilizzano inibitori di pompa protonica per 8 settimane poi si potrà continuare in maniera intermittente OA tempo indeterminato in base al quadro clinico.
Se non si ha una risposta alla terapia siano segni di esofagite grave o Barrett il dosaggio va raddoppiato quindi si danno ogni 12 ore anziché ogni 24 ore

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
24
Q

Ruolo degli inibitori di pompa protonica nel Barrett

A

Vanno sempre somministrati perché diminuiscono la progressione a displasia

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
25
Q

Altri presidi farmacologici nella malattia da reflusso gastroesofageo

A

Ranitidina
Antiacidi e alginato
Procinetici in caso di prevalenza di rigurgito e ritardo dello svuotamento gastrico

Sucralfato se si ha reflusso alcalino o per cicatrizzazione delle ulcere considerando comunque che influisce sull’assorbimento di molti farmaci

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
26
Q

Ruolo di helicobacter pylori nella malattia da reflusso gastroesofageo

A

Non ha alcun ruolo perché addirittura helicobacter pylori può determinare alcalinizzazione del ph acido

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
27
Q

Terapia chirurgica di riferimento nella malattia da reflusso gastroesofageo

A

Fundoplicatio secondo nissen

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
28
Q

Ruolo nella degenerazione neoplastica della chirurgia

A

Non ho dimostrato di ridurne l’incidenza

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
29
Q

Da cosa dipendono e lesioni da caustico più gravi per l’esofago

A

Soprattutto da sostanze basiche come la candeggina

30
Q

Da cosa dipendono le lesioni da caustico più gravi per lo stomaco

A

Soprattutto da acidi con maggior localizzazione a livello antrale a causa dello spasmo pilorico

31
Q

Quando compare la stenosi da caustici

A

Dopo 2-3 settimane dall’ ingestione

Richiedere la dilatazione con stent

32
Q

Rischio neoplastico nelle lesioni da caustici

A

È da 1000 a 3000 volte superiore rispetto alla popolazione normale con un periodo di latenza di 40 anni e spesso su stenos
Lo screening si effettua partire dai vent’anni dall’ingestione

33
Q

Cosa è necessario evitare in caso di ingestione da caustici

A

Somministrazione di sostanze che provocano il vomito

34
Q

Cos’è l’esofagite eosinofila

A

Malattia cronica antigene mediata con disfunzione esofagea e infiammazione a predominio eosinofilo

35
Q

Segni esofagite eosinofila

A

Disfagia per i solidi e food impaction con impatto del bolo alimentare su esofago medio

36
Q

Complicanze esofagite eosinofila

A

Stenosi

Perforazione esofagea

37
Q

Rischio neoplastico esofagite eosinofilq

A

Non aumentato

38
Q

Condizione che spesso coesiste con esofagite eosinifila

A

Atopia spesso con eosinofilia aumento IgE e positività ai test cutanei

39
Q

Quadro clinico classico esofagite eosinofila

A

Uomo 30 40 AA con anamnesi per atopia con disfagia o ostruzione alimentare con anelli multipli esofageip

40
Q

Diagnosi differenziale tra esofagite eosinofila e esofagite da reflusso

A

Gli inibitori di pompa protonica non migliorano l’eosinofilia

41
Q

Reperti endoscopici esofagite eosinofila

A

Anelli esofagei dall’aspetto tracheizzato con rughe longitudinali e friabilità della mucosa
Si hanno 15 eosinofili per campo

42
Q

Terapia esofagite eosinofila

A

Dieta di eliminazione di alimenti potenzialmente allergenici come grani e latte ma difficile da attuare
Corticosteroidi anche se alla sospensione recidiva
Inibitori pompa protonica
Dilatazione endoscopica stenosi

43
Q

Caratteristiche eziologiche acalasia primaria

A

Infiammazione plesso mioenterico auerbach con degenerazione neuronale della parete esofagea

44
Q

Clinica acalasia

A

Disfagia dolore toracico rigurgito

No pirosi

45
Q

Esami diagnostici acalasia

A

Esofagogramma con pasto baritato con stenosi distale a becco di uccello

Endoscopia imprescindibile per escludere acalasia secondaria

Manometria per diagnosi definitiva che evidenzia mancato rilasciamento sei e assenza di onde peristaltiche o loro sostituzione da contrazioni terziarie non propulsive

46
Q

Complicanza acalasia

A

Esofagite da candida
Broncoaspirazione
Carcinoma epidermoide

47
Q

Terapia medica acalasia

A

Nitriti calcio antagonisti sidenafil. Trattamento poco efficace e usato solo in pazienti anziani

48
Q

Altre opzioni terapeutiche in anziani

A

Iniezione tossina botulinica

49
Q

Ruolo della dilatazione endoscopica con pallone

A

Stessa efficacia della chirurgia
Può causare perforazioni
A lungo termine può dare reflusso

50
Q

Ruolo miotonia di heller

A

Terapia di scelta per giovani maschi e soggetti nei quali è controindicata la dilatazione

51
Q

Cos’è lo spasmo esofageo diffuso

A

disturbo motorio caratterizzato da peristalsi normale interrotta in modo intermittente da contrazioni esofagee simultanee di grande ampiezza

52
Q

Associazioni dello spasmo esofageo diffuso

A

può associarsi a collagenosi, diabete mellito per neuropatia malattia da reflusso gastroesofageo e altri esofagiti

53
Q

Clinica dello spasmo esofageo diffuso

A

dolore toracico post prandiale con caratteristiche difficilmente distinguibili dal dolore anginoso è che in genere risponde ai nitrati

si associa disfagia per cibi solidi e liquidi intermittente non progressive che tende ad essere scatenata da liquidi molto caldi o molto freddi in condizioni di stress e digestione rapida di alimenti

54
Q

Aspetto all’esofago gramma con pasto baritato dello spasmo esofageo diffuso

A

Aspetto a cavatappi

55
Q

Quadro manometrico dello spasmo esofageo diffuso

A

Contrazioni simultanee non peristaltiche di grande ampiezza e ripetitive esordiscono nel terzo inferiore dell’esofago
Tono dello sfintere esofageo inferiore normale

56
Q

Ruolo della ph metria nelle 24 ore

A

Utile per identificare la presenza di una malattia da reflusso gastroesofageo presente nel 50% dei casi

57
Q

Terapia dello spasmo esofageo diffuso

A

Si può tentare all’inizio con inibitori di pompa protonica nitrati e calcio-antagonisti
nei pazienti che non migliorano il presentano disfagia si ricorre alla dilatazione pneumatica
Se non vi è un miglioramento si ricorre alla chirurgia col miotomia longitudinale di tutto l’esofago

58
Q

Cos’è il diverticolo di zenker

A

Si tratta di un diverticolo da pulsione quindi non ricoperto da strato muscolare più frequente nel sesso maschile

59
Q

In quale sesso è più comune il diverticolo di zenker

A

Sesso maschile

60
Q

Da cosa dipende fisiopatologia mente il diverticolo di zenker

A

da incompleto rilasciamento dello sfintere esofageo superiore o più raramente da un disordine della motilità esofagea come lo spasmo esofageo diffuso

61
Q

Dove si colloca il diverticolo di zenker

A

A livello del cosiddetto triangolo di killian in corrispondenza della parete posteriore della giunzione faringo esofagea tra il muscolo costrittore inferiore della faringe e muscolo cricofaringeo

62
Q

Cosa determina il diverticolo

A

Determina compressione dell’esofago inoltre il cibo passa più facilmente nel diverticolo che nel lume esofageo

63
Q

Sintomi del diverticolo di zenker

A
Disfagia
Rigurgito
Alitosi per ristagno
Tosse
Tosse faringite
Traccia Udine anoressia e calo ponderale
64
Q

Complicanze del diverticolo di zenker

A

Polmonite diverticolite

Perforazione con flemmone del collo e mediastinite

65
Q

Possibile terapia del diverticolo di zenker

A

Possibile terapia del diverticolo di zenker settotmia endoscopica
Alternativamente si può ricorrere alla miotomia cricofaringea oppure alla diverticolotomia

66
Q

Caratteristiche dei diverticoli medio-toracici

A

Si tratta di diverticoli più spesso originali da un meccanismo di trazione e quindi dotati di parete muscolare
Sono spesso multipli e piccoli raramente sintomatici

67
Q

Dove si collocano i diverticoli epifrenici

A

Negli ultimi 10 cm dell’esofago toracico

68
Q

Causa dei diverticoli epifrenici

A

Sono spesso secondari a disordini della motilità esofagea come l’acalasia o lo spasmo esofageo diffuso

69
Q

Clinica diverticoli epifrenici

A

Possono presentarsi con pirosi singhiozzo alitosi disfagia e dolore toracico

70
Q

Terapia dei diverticoli epifrenici

A

Stesso trattamento del disordine motorio risolve il quadro clinico
in altri casi si può ricorrere alla terapia chirurgica

71
Q

Plummer-vinson

A

Interessa donna di mezza età e si caratterizza per membrane ipofaringee con disfagia glossite anemia sideropenica
Necessità di follow-up perché rischio di trasformazione in carcinoma epidermoide

72
Q

Cos’è l’anello esofageo inferiore mucoso ho anello di schatzki

A

Interessa il 15% della popolazione generale
è un anello di mucosa molto sottile che normalmente si trova nella giunzione squamo cilindrica
Può determinare disfagia intermittente per cibi solidi prevalentemente carne o pane
Si tratta con inibitori di pompa protonica ed eventualmente dilatazione mediante palloni