Cirrosi Flashcards

1
Q

Definizione anatomo patologica di cirrosi epatica

A

Patologia caratterizzata dalla presenza di noduli di rigenerazioni avvolti da fibrosi che alterano la circolazione intraepatica

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Q

Causa in Italia più comune di cirrosi epatica

A

Infezioni virali

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3
Q

Differenza tra cirrosi compensata e cirrosi scompensata

A

Il paziente cirrotico compensato è asintomatico

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4
Q

Esami di laboratorio nella cirrosi

A

+Ipoalbuminemia da ridotta sintesi epatica
+ipergammaglobulinemia policlonale da penetrazione antigenica nella circolazione sistemica attraverso shunt porto sistemici
+Pancitopenia da ipersplenismo
+Anemia
+Allungamento del tempo di protrombina
+Aumento delle transaminasi fosfatasi alcalina gamma GT e bilirubina
+ipokaliemia
+Alterato metabolismo dei carboidrati con insulino resistenza. in fase avanzata ipoglicemia da ridotta gluconeogenesi epatica iperinsulinemia e resistenza al glucagone
+Colesterolo ridotto con blocco della sintesi tranne che nelle cirrosi biliari

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5
Q

Da cosa dipende l’ipokaliemia nella cirrosi epatica

A

Da iperaldosteronismo secondario da sequestro di liquidi nel terzo spazio

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6
Q

Valori al FibroScan che lasciano ipotizzare una cirrosi epatica

A

Soprav15 kPa

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7
Q

Come si effettua la diagnosi di cirrosi epatica

A

Basta in genere la clinica gli esami di laboratorio e l’ecografia
la biopsia di norma si effettua solo nelle condizioni nelle quali la causa rimane sconosciuta

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8
Q

Cosa considera il punteggio child

A
Ascite
Encefalopatia
Bilirubina totale
Inr
Albumina
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9
Q

Causa frequente di peggioramento repentino della funzionalità epatica nel cirrotico

A

Infezioni

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10
Q

Cosa è necessario tenere in considerazione quando si fa terapia antibiotica nel paziente cirrotico

A

L:’ipoalbuminemia è l’ascite possono tirare la biodisponibilità dei farmaci

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11
Q

Farmaci da evitare in ambito nosocomiale nei cirrotici

A

Chinoloni e cefalosporine

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12
Q

Farmaci da utilizzare nei pazienti cirrotici

A

Beta lattamici inibitori delle beta-lattamasi in contesti a basso intermedia prevalenza di Ceppi esbl

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13
Q

Farmaci da utilizzare in caso di ambienti ad alta prevalenza di Ceppi esbl

A

Carbapenemi

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14
Q

Definizione di ipertensione portale

A

Differenza di pressione tra vena porta e vena cava inferiore pari o superiore a 6 mm di mercurio

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15
Q

Quando si sviluppano varici

A

Quando il gradiente di pressione venosa epatica supera i 10 mm di mercurio

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16
Q

Quando si parla di ipertensione portale clinicamente significativa

A

Quando il gradiente supera i 12 mm di mercurio con alto rischio di sanguinamento delle varici

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17
Q

Come può essere misurata la pressione portale

A

Direttamente per via percutanea o indirettamente per via transgiugulare

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18
Q

Valori di riferimento nella misurazione della pressione portale per via transgiugulare

A

La pressione sovraepatica libera equivale alla pressione nella vena cava

la pressione sovraepatica occludente equivale alla sinusoidale è di norma è un millimetro di mercurio inferiore a quella portale

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19
Q

Come sono i valori di pressione nel ipertensione sinusoidale

A

La pressione portale e ovviamente aumentata
La pressione occludente è aumentata
La pressione sopra portale è normale

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20
Q

Valori di pressione nell’ipertensione presinusoidale

A

La pressione portale aumentata

Pressione sinusoidale e pressione nella cava normali

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21
Q

Valori pressori nel ipertensione post sinusoidale

A

La pressione totale la sinusoidale e la cavale sono tutte aumentate

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22
Q

Condizioni che favoriscono la rottura delle varici

A

Gradiente portale sopra 12
Elevato diametro della varice
Scarso spessore della parete della varice

Alto child

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23
Q

In quale percentuale di pazienti sono presenti varici momento della diagnosi

A

50%

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24
Q

Cosa è necessario fare in tutti i pazienti con nuova diagnosi di cirrosi epatica

A

Gastroscopia che va ripetuta ogni 2-3 anni mentre va fatta ogni anno nei pazienti scompensati

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25
Q

È più grave il sanguinamento da varici esofagee o da varici gastriche

A

Da varici gastriche anche se queste sono meno frequenti

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26
Q

Ogni quanto deve essere fatta la gastroscopia nel paziente senza varici con danno epatico attivo

A

Ogni due anni

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27
Q

Ogni quanto deve essere fatta la gastroscopia nei pazienti compensati con piccole varici e danno epatico attivo

A

Ogni anno

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28
Q

Ogni quanto va fatta la gastroscopia nei pazienti compensati senza varici con danno epatico attivo e senza comorbidità

A

Ogni tre anni

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29
Q

Terapia farmacologica per la profilassi dell’emorragia da varici

A

Uso di beta bloccanti non selettivi in particolare propranololo e nadololo

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30
Q

Cosa è necessario fare prima di dare i beta bloccanti non selettivi

A

Stimare il gradiente pressorio

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31
Q

Obiettivo della terapia con betabloccanti non selettivi

A

Ridurre il gradiente pressorio del 20% o portarlo sotto 12 mm di mercurio

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32
Q

Come deve essere gestita la terapia con beta bloccanti

A

Si iniziò a dosi basse e poi si aumenta portando al massimo la frequenza cardiaca 55

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33
Q

Quando viene effettuata la legatura endoscopica con fasce elastiche a scopo profilattico

A

solamente quando la terapia con beta bloccanti non è tollerata in quanto si tratta di una procedura con maggior morbilità e mortalità

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34
Q

Come si effettua la legatura endoscopica

A

Si fanno delle sessioni di legatura che vengono ripetute di 3 settimane fino a dimostrare l’eradicazione delle varici. In seguito si fanno dei controlli di follow up

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35
Q

Misure generali del trattamento del sanguinamento da varici esofagee

A

Assicurare la pervietà delle vie aeree

Ripristino della volemia con cristalloidi. Le mazze andrebbero date per valori di emoglobina sotto 7 e sotto 8 nei pazienti anziani o con patologie cardiovascolari ricordando però che l’emoglobina non riflette l’entità della perdita ematica fino a 72 ore

Inibitori di pompa protonica per via endovenosa

36
Q

Procedure specifiche nel caso di sanguinamento da varici esofagee

A

Uso di farmaci vasoattivi
Profilassi antibiotica
Terapia endoscopica entro 12 ore

37
Q

Quali sono i farmaci vasoattivi usati nell’ emorragia da varici esofagee e come agiscono

A

Si usano somatostatina e terlipressina che sono vasocostrittori splancnici

38
Q

Quanto dura la terapia con vasocostrittori

A

Da 2 a 5 giorni

39
Q

Farmaci utilizzati per la profilassi antibiotica

A

Norfloxacina o ceftriaxone endovena per 5 giorni

40
Q

Tecnica endoscopica direzione

A

Si effettua la legatura con fascie. solo nel caso in cui la legatura con fascia non si è efficace si usa la scleroterapia che quindi è sempre di seconda scelta

41
Q

Cosa è necessario fare in caso di recidiva nonostante tali misure

A

Se si ha un’emorragia minore si effettua una seconda endoscopia e/o si intensifica il trattamento vasoattivo raddoppiando il dosaggio

Nel caso di emorragia Maggiore invece la scelta principale ricade sulla tips. La sonda di sengstaken attualmente si usa solo nelle forme ritrattare e come terapia ponte per il rischio di complicanze come ulcera e rottura esofagea

42
Q

Derivazioni chirurgiche

A

Tra quelle più utilizzate abbiamo la splenorenale distale di Warren.
attualmente si usa solamente nei pazienti child A e B nei quali la tips non è utilizzabile

43
Q

Profilassi secondaria dell’emorragia varicosa

A

Attualmente si ricorre alla legatura endoscopica associata ai beta bloccanti

se non si possono utilizzare betabloccanti si fa solo legatura

se non è fattibile la legatura i betabloccanti si associano ai nitrati in modo particolare isosorbide mononitrato

In caso di fallimento tips

44
Q

Dove si collocano le varici gastriche

A

Al fondo dello stomaco e attorno al cardias

45
Q

Qual è la terapia direzione delle varici gastriche

A

Iniezione endoscopica di cianoacrilato che polimerizza il contatto col sangue.
il cianoacrilato tuttavia puoi memorizzare diversi parte dell’organismo compreso il sistema nervoso centrale e i polmoni

46
Q

Cosa è necessario fare in caso di varici gastriche che non rispondono all’endoscopia

A

Basta il fallimento di una singola endoscopia per indurre l’esecuzione della tips precoce

47
Q

Quando l’ascite diviene clinicamente rilevabile

A

Quando supera il litro e mezzo

48
Q

Quando si parla di ascite sotto tensione

A

Quando supera i 5 litri potendo determinare compromissione respiratoria ed emodinamica

49
Q

Quando l’ecografia riesce a rilevare ascite

A

Quando è pari almeno a 15 ml

L’ecografia è l’esame diagnostico più sensibile

50
Q

Aspetto del liquido ascitico

A

Il liquido ascitico è di norma trasparente e leggermente giallastro

opaco e torbido per la presenza di neutrofili

Ematico per paracentesi traumatica ed epatocarcinoma

Chiloso per lesione del dotto toracico o per cirrosi di lunga durata e neoplasie specie linfomi

Verde per pazienti con iperbilirubinemia
Marroni in caso di perforazione biliare

51
Q

Conta cellulare nella shite

A

Nella scire’ cirrotica senza complicanze il numero di leucociti in genere è inferiore a 500 cellule per millimetro cubico
Il numero di polimorfonucleati è inferiore a 250

nella tubercolotica e nella carcinomatosi peritoneale la conta leucocitaria e spesso elevata ma con predominio di linfociti

52
Q

Cos’è il gradiente di albumina

A

È la differenza tra l’albumina plasmatica e la albumina nel liquido ascitico

53
Q

Com’è il gradiente di albumina nella cirrosi

A

Sopra 1,1 grammi per decilitro. È il tipico gradiente dell’ipertensione portale

54
Q

Cause di ascite a basso gradiente

A
Carcinomatosi peritoneale
Tubercolosi peritoneale
Ascite pancreatica
Ipotiroidismo
Mesotelioma
Sindrome nefrosica
55
Q

Trattamento di base dell’ascite

A

Riposo a letto
Limitazione del consumo di sale
No limitazione consumo di liquidi

Una diuresi efficace si riesce ad ottenere il 85% dei pazienti. Se fallisce si utilizzano i diuretici

56
Q

Diuretici di scelta nel trattamento della ascite

A

Spironolattone e amiloride

Solo se non sono efficaci si aggiunge furosemide. L’associazione più efficace è spironolattone più furosemide. Bari guardato che i diuretici dell’ansa non si devono usare in monoterapia

57
Q

Come vengono dosati i diuretici E qual è l’obiettivo terapeutico

A

il dosaggio viene alzato progressivamente portando lo spironolattone al massimo a 400 mg al giorno e la furosemide al massimo A 160 mg
l’obiettivo è quello di ottenere la perdita di mezzo chilo di peso al giorno nel paziente senza edemi 1 kg nel paziente con edemi

58
Q

Terapia dell’ascite refrattaria

A

Paracentesi ripetute con ripristino endovenoso di albumina

59
Q

Terapia dell’ascite refrattaria

A

Nell’asvite refrattaria si può considerare l’opportunità di impiantare una tips bilanciando benefici e effetti collaterali

60
Q

Farmaci controindicati in pazienti con cirrosi ed ascite

A

Fans perché riducono l’escrezione di sodio urinario e possono indurre ascite refrattaria

61
Q

Cos’è la peritonite batterica spontanea

A

Infezione spontanea di liquido ascitico che compare in soggetti cirrotici con ascite senza evidenza di focolaio infettivo

62
Q

Clinica della peritonite batterica spontanea

A

O presentarsi in maniera quasi asintomatica
Talora si presenta con febbre ascite e dolore addominale ricordando che in genere l’ascite non si associa al dolore addominale. Si può anche avere io encefalopatia e alterazioni della funzionalità renale o deterioramento clinico non spiegato

63
Q

Principali fattori di rischio di sviluppo di peritonite batterica spontanea

A

Bilirubina sopra 3,2
Piastrinopenia
Bassi livelli proteici nel liquido ascitico
Child sopra b9
Meld sopra 19
Conta linfocitaria inferiore a 900
Utilizzo prolungato di inibitori di pompa protonica

64
Q

Diagnosi di conferma peritonite batterica spontanea

A

Piu di 250 polimorfonucleati per millimetro cubico nel liquido ascitico

Basso contenuto proteico

Colorazione di gram positiva solo nel 25% dei casi

La diagnosi di conferma e la cultura che però è positiva solo nella metà dei casi

65
Q

Batteri più spesso isolati nella peritonite batterica spontanea

A

Al primo posto abbiamo Escherichia coli

Seguono pneumococco e klebsiella

66
Q

Durata della terapia antibiotica nella peritonite batterica spontanea

A

Inizia subito dopo la diagnosi e si continua 48 ore dopo la conferma mediante paracentesi che i polimorfonucleati sono scesi sotto 250

67
Q

Farmaco di scelta peritonite batterica spontanea

A

Ceftriaxone o cefotaxime
alla terapia antibiotica si associa l’albumina indovina in quanto riduce l’incidenza di insufficienza renale e migliora la sopravvivenza

68
Q

Come si fa la profilassi secondaria della peritonite batterica spontanea

A

Sì da norfloxacina a tempo indeterminato

69
Q

Quando è indicata la profilassi primaria della peritonite batterica spontanea

A

Pazienti con emorragia digestiva per 5 giorni. Si fa profilassi con norfloxacina orale o ci sono endovina

Pazienti con ascite e proteine sotto 15 grammi per litro nel liquido ascitico oltre a patologia avanzata (iperbilirubinemia iponatremia o insufficienza renale). Sì da norfloxacina a tempo indeterminato

70
Q

Complicanze della peritonite batterica spontanea

A

Insufficienza renale nel 30% dei casi
Ileo
Emorragia digestiva shock

71
Q

Cos’è la sindrome epatorenale

A

Complicanza grave di pazienti con cirrosi ed ascite che si verifica nel 10% dei pazienti con cirrosi avanzata
È un insufficienza renale funzionale da vasocostrizione renale

72
Q

Possibili fattori scatenanti della sindrome epatorenale

A

la causa più comune è la peritonite batterica spontanea, ma si può avere anche per infezione diuretici, paracentesi copiosa senza ripristino dell’albumina, emorragia, diarrea, epatite alcolica acuta

73
Q

Fisiopatologia della sindrome epatorenale

A

Nell’ipertensione portale sia una significativa vasodilatazione splancnica che causa significativo aumento dell’attivazione del sistema renina angiotensina del sistema simpatico e rilascio di ormone anti diuretico

74
Q

Com’è la diagnosi di sindrome epatorenale

A

È sempre una diagnosi di esclusione

75
Q

Diagnosi differenziali che si impongono nella sindrome epatorenale

A

È necessario escludere un’insufficienza perirenale ti risponde in genere alla somministrazione di liquidi

vai scusa l’insufficienza renale parenchimatosa che a differenza della epatorenale ha un sedimento urinario anomalo e un’ecografia anomale

Escluso l’uso di farmaci nefrotossici come fans e diuretici

76
Q

Terapia della sindrome epatorenale

A

Correggere i fattori scatenanti

Terlipressina e albumina sono la terapia iniziale

in casi refrattari si ricorre alla tips anche se non dà risultati paragonabili a quelli della ascite o delle emorragia digestiva

77
Q

Cos’è l’encefalopatia epatica

A

Sindrome neuropsichiatrica che consiste in alterazione di coscienza comportamento personalità ed asterixis in pazienti con epatopatia grave acuta o cronica

78
Q

Gradi dell’encefalopatia epatica

A

Grado 1 euforia a depressione lieve confusione disartria e disturbi del sonno

grado 2 asterischi sopore confusione moderata alterazione del comportamento

Grado 3 obnubilazione eloquio incomprensibile e spesso agitazione psicomotoria

Grado 4koma

79
Q

Fattori scatenanti l’encefalopatia epatica

A

Sovraccarico di sostanze azotate
Alterazioni elettrolitiche
Farmaci
Infezioni

80
Q

Condizioni che possono causare sovraccarico di sostanze azotate

A

Emorragia digestiva
Stipsi
Eccessivo consumo di proteine

81
Q

Farmaci che spesso scatenano encefalopatia epatica

A

Psicotropi e diuretici

82
Q

Diagnosi encefalopatia epatica

A

La diagnosi clinica

talora elettroencefalogramma mette in evidenza compromissione diffusa delle onde lente ed alti voltaggi

83
Q

Terapia dell’ encefalopatia epatica

A

Lattulosio e lattitolo
Rifaximina
Somministrazione endovenosa di aminoacidi a catena ramificata

84
Q

Antibiotico di riferimento nelle cefalopatia epatica

A

Rifaximina

85
Q

Caratteristiche della gastropatia da ipertensione portale

A

Si caratterizza per ectasie vascolari diffuse della mucosa gastrica da ipertensione portale con aspetto iperemico soprattutto a livello antrale e nei casi gravi stomaco ad anguria

86
Q

Clinica gastropatia da ipertensione portale

A

Anemia cronica ho episodi di emorragia digestiva alta anche se più lievi da quelli scatenati da varici

87
Q

Terapia della gastropatia da ipertensione portale

A

Beta bloccanti che riducono la necessità di trasfusioni
in casi gravi è necessaria la terapia endoscopica bruciando la mucosa colpita con quotazione ad argon
In casi di insuccesso terapeutico antrectomia