Anselmo d'Aosta Flashcards

1
Q

Quale prima opera compone Anselmo?

A

Prima opera: MONOLOGION
MONOLOGION = discorso fatto da solo, monologo
Tema: si tratta di un trattato realizzato dietro la richiesta dei monaci del monastero di Bec, affinché esponesse le verità che insegnava loro SOLA RATIONE, ovvero in modo puramente razionale e usando solamente la ragione.
Le verità che Anselmo cerca di dimostrare sono in particolar modo l’esistenza di Dio e gli argomenti intorno alla divinità

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2
Q

Quale è l’opera principale di Anselmo e come è composta?

A

PROSLOGION = allocuzione, discorso rivolto a Dio.
- Trattato breve composto da 26 capitoli titolati + un prologo
- Tema: l’autore vuole trovare un unico argomento tramite il quale dimostrare le verità essenziali cristiane, in particolar modo l’esistenza di Dio e i suoi attributi principali
- Obiettivo: non quello di convincere il non credente ma di permettere al credente (cioè a sè stesso e al lettore) di raggiungere l’evidenza sul piano intellettuale delle verità che già crede.
Il credente deve riuscire così ad avere la visione intellettuale che le cose che egli crede stanno davvero così.

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3
Q

Con quali altre opere deve essere letto il proslogion di Anselmo?

A

Anselmo rese esplicito il fatto che la sua opera dovesse essere letta congiuntamente alla recensione critica scritta da Gaunilone (che si era focalizzato sulla parte iniziale dell’opera, in cui Anselmo cerca di dimostrare l’esistenza di Dio) e congiuntamente anche alla risposta di Anselmo all’obiezione

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4
Q

Perchè l’argomento portato avanti da Anselmo è noto come argomento ontologico?

A

La dimostrazione portata avanti da Anselmo è erroneamente nota come argomento ontologico, a seguito della pubblicazione della CRP di Kant. Egli riconduce infatti tutte le prove dell’esistenza di Dio a tre argomenti, il primo dei quali è noto con il nome di argomento ontologico.
I due argomenti sono stati quindi erroneamente assimilati, sebbene l’argomento di Anselmo possa meglio essere definito logico piuttosto che ontologico (non ci dice nulla dell’essenza di Dio)

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5
Q

Cosa fa Anselmo nella preghiera?

A

Prima parte > si rivolge a Dio
Scopo della dimostrazione: arrivare a comprendere che Dio esiste e che egli è esattamente ciò che è creduto essere

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6
Q

Come è ritenuto essere Dio secondo Anselmo?

A

Per i credenti Dio è ritenuto essere ciò di cui non è possibile pensare nulla di più grande.

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7
Q

In che modo Anselmo dimostra l’esistenza di NPM almeno nell’intelletto?

A
  • quando NPM viene enunciato, l’insipiente (ateo) ascolta e comprende il contenuto, di conseguenza ciò che comprende è presente nel suo intelletto
  • avere qualcosa nell’intelletto è diverso che comprenderne l’esistenza reale (si può avere qualcosa nell’intelletto ma negarne l’esistenza reale)
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8
Q

In che modo Anselmo dimostra l’esistenza di NPM nella realtà?

A
  • enuncia impossibilità che NPM esista solo nell’intelletto
  • prova che NPM non può esistere solo nell’intelletto: se esistesse solo nell’intelletto, allora qualcosa di più grande di lui sarebbe pensabile (qualcosa che fosse NPM + esistente realmente); questo è contradittorio, perchè esso è ciò di cui non si può pensare nulla di più grande, di conseguenza NPM deve esistere sia nell’intelletto che nella realtà.
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9
Q

Da dove è tratta la figura dell’insipiente nella dimostrazione di Anselmo?

A

la figura dell’insipiente è una citazione direttamente tratta dalle scritture: esso è un problema evidentemente ineludibile per i credenti.

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10
Q

Che cosa afferma Gaunilone nel liber pro insipiente?

A

Gaunilone solleva obiezioni su entrambe le fasi della dimostrazione proposta da Anselmo:
COMPRENDERE UNA COSA NON E’ SUFFICIENTE A PROVARE CHE UNA COSA ESISTA&raquo_space; propone esempio di un’isola perfetta, la migliore che si possa pensare&raquo_space; essa deve quindi esistere!

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11
Q

Come risponde Anselmo alle critiche di Gaunilone?

A

Anselmo non accetta nessuna delle critiche mosse da Gaunilone:
- è sufficiente avere qualcosa nell’intelletto per provare che essa esista
- L’esempio dell’isola funziona ma solo nel caso del NPM negare la sua esistenza è contraddittorio

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12
Q

Come si struttura l’argomento ontologico proposto da Kant?

A
  • Dio è per definizione dotato di tutte le perfezioni
  • l’esistenza reale è una delle perfezioni
  • Dio deve essere realmente esistente
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13
Q

Quale primo titolo assume il Proslogion di Anselmo?

A

Primo titolo: FIDES QUAERENS INTELLECTUM (La fede che cerca di comprendere)&raquo_space; si sottolinea lo stretto legame tra fede e comprensione e come il percorso si dipani dal credere determinate cose intorno a Dio al comprendere intellettualmente come queste cose corrispondano a verità

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14
Q

In cosa consiste l’unico argomento usato da Anselmo nel Proslogion?

A

L’unico argomento usato da Anselmo consiste nel mostrare che, se Dio non esistesse realmente, allora di produrrebbe una contraddizione perchè egli sarebbe e non sarebbe contemporaneamente ciò di cui non si può pensare nulla di più grande.

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15
Q

Su quali passaggi si concentrano le critiche di Gaunilone?

A

La critica di Gaunilone si concentra sui due passaggi fondamentali della dimostrazione di Anselmo:
1) passaggio dalla comprensione della nozione di Dio come di “qualcosa di cui non si può pensare nulla di più grande” all’esistenza di quel qualcosa nell’intelletto
2) passaggio dall’esistenza di quel qualcosa nell’intelletto alla sua esistenza anche nella realtà

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16
Q

Perchè secondo Gaunilone comprendere una cosa enunciata non basta a provare l’esistenza di quella cosa nell’intelletto?

A

Secondo Gaunilone la comprensione di una cosa enunciata è diversa dall’esistenza di tale cosa nell’intelletto, perchè si possono comprendere anche enunciati falsi ed esistenti.
Tali enunciati, secondo Gaunilone, non si trovano nell’intelletto, bensì nel pensiero (cioè in una rappresentazione immaginaria)

17
Q

Quale esempio celebre viene proposto da Gaunilone?

A

Per esplicare il fatto che l’esistenza di una cosa nell’intelletto non implica anche la sua esistenza nella realtà, Gaunilone presenta il celebre esempio dell’isola.
Si può parlare di un’isola perduta nell’oceano provvista di ogni ricchezza e perfezione; ma se qualcuno volesse dedurre che essa esiste veramente, dal momento che se non esistesse qualunque isola reale sarebbe migliore di essa e quindi non sarebbe la migliore di tutte, l’argomento apparirebbe a tutti fallace.

17
Q

Come risponde Anselmo alle critiche di Gaunilone?

A

Non accetta nessuna delle critiche mosse: la comprensione di un enunciato è sufficiente per dire che quel qualcosa esiste nell’intelletto; avere qualcosa nell’intelletto è diverso dal comprendere che quella cosa esiste veramente nella realtà.
Propone esempio del pittore: ha nell’intelletto l’opera che sta per dipingere, ma non ha ovviamente intellezione che essa esista veramente.
- Esempio dell’isola funziona ma non pertinente: isola non è ciò di cui non si possa pensare nulla di più grande&raquo_space; solo per questo qualcosa vale il ragionamento.

18
Q

Perchè secondo Anselmo “ciò di cui non si può pensare una cosa più grande” non è uguale alla “cosa maggiore di tutte”?

A

I due concetti secondo Anselmo sono differenti:
infatti si può pensare che la cosa maggiore di tutte di fatto possa non esistere, mentre questo non è possibile pensarlo di ciò di cui non si possa pensare una cosa più grande

19
Q

Quali tre dialoghi compone Anselmo?

A

1) DE VERITATE
2) DE LIBERTATE ARBITRII
3) DE CASU DIABOLI
» raccomandazione di leggerli insieme e in questo ordine

20
Q

Di cosa tratta il dialogo DE VERITATE di Anselmo?

A

Tema: definire e chiarire l’essenza della verità, gli ambiti in cui essa agisce e la natura della giustizia

21
Q

Come viene definita la verità da Anselmo?
E la giustizia?

A

Verità: una rettitudine percepibile con la mente soltanto.
La giustizia è una forma di rettitudine: è la rettitudine della volontà (volere come si deve) mantenuta solamente per amore di questa volontà stessa, ovvero senza costrizioni e senza secondi fini.

22
Q

Come viene definito il libero arbitrio da Anselmo nel dialogo DE LIBERTATE ARBITRII?

A

Libero arbitrio: capacità di conservare la propria rettitudine = capacità di essere giusti.
Questa capacità è mantenuta dall’uomo anche dopo aver commesso il peccato, sebbene non sia capace di attuarla in quanto ha perso la rettitudine da conservare&raquo_space; analogia con la vista, la quale permane anche quando l’oggetto da vedere è nascosto alla vista.

23
Q

Di quale argomento tratta il dialogo di Anselmo DE CASU DIABOLI?

A

Tratta il tema dell’INGIUSTIZIA, in particolare partendo dall’analisi del primo peccato, quello commesso dal diavolo.

24
Q

Come è definito il male da Anselmo?

A

Il male viene definito da Anselmo come una forma di privazione e di non-essere.
In particolare, il male sarebbe l’assenza del bene laddove il bene dovrebbe esserci o sarebbe opportuno che ci fosse.

25
Q

In cosa consiste quindi l’ingiustizia per Anselmo?

A

L’ingiustizia è una forma di male; in particolare essa è la mancanza di giustizia laddove essa dovrebbe esserci, ovvero nella volontà dotata di libero arbitrio.
La giustizia è ricevuta da Dio, il quale la pone nella volontà, il peccato consiste nella libera perdita di questa stessa giustizia che si sarebbe invece potuta mantenere, se solo lo si fosse voluto.