Abelardo Flashcards
Quale opera autobiografica compone Abelardo?
“Storia delle mie disgrazie”»_space; opera autobiografica in cui l’autore traccia il resoconto della sua vita travagliata
Da quali eventi particolari è interessata la vita di Abelardo?
- si sposta continuamente per tutta la Francia, molto critico, ricerca i migliori insegnanti ma rimane puntualmente deluso
- cerca di aprire una scuola privata di LOGICA presso la scuola cattedrale di Parigi e vi riuscirà effettivamente
- insegnante privato di Eloisa, nipote di un monaco della cattedrale, con la ragazza avrà una relazione e un figlio. Quando vengono scoperti, lo zio infuriata manda dei sicari ad evirare Abelardo
- Abelardo si fa monaco, molto critico, cerca di contestare una serie di verità ritenute appurate, si fa molti nemici ed i suoi monaci stessi cercano di ucciderlo.
In quale ambito può essere riscontrato il contributo maggiore di Abelardo?
Nella LOGICA!
Critica sistematicamente i suoi contemporanei, commenta più volte tutti i libri che costituivano la LOGICA VETUS e propone una posizione originale nei confronti della discussione intorno agli universali
Quale posizione originale è assunta da Abelardo intorno alla discussione sul problema degli universali?
Abelardo propone una posizione ANTIREALISTA, in contrasto con la posizione REALISTA che era maggiormente diffusa ed accettata dai logici del suo tempo.
Posizione realista: gli universali esistono anche nella realtà
Posizione antirealista: nega che gli universali siano anche delle cose reali, proponendo argomenti antirealisti
Che cosa s’intende per REALISMO DELL’ESSENZA MATERIALE?
Forma di realismo portata avanti e sostenuta in particolar modo da Guglielmo di Champeaux.
Secondo questa forma di realismo gli universali sono res (cose).
Gli individui di un certo tipo avrebbero tutti in comune una stessa identica realtà, la loro essenza, e si differenzierebbero tra di loro grazie alla varietà dei loro accidenti.
L’essenza in comune sarebbe la specie specialissima identificata con l’albero di Porfirio e si costituirebbe attraverso l’aggiunta di differenze alla categoria della sostanza, intesa come materia capace di ricevere le forme costituite dalle differenze.
Quali argomenti propone Abelardo per dimostrare l’insostenibilità della dottrina del REALISMO DELL’ESSENZA MATERIALE?
1) Se questa dottrina fosse vera il medesimo sostrato accoglierebbe contemporaneamente forme contrarie: questo non è possibile perchè la sostanza non può ricevere al medesimo tempo una determinazione e il suo contrario (esempio: razionale e irrazionale)
2) Se la dottrina fosse vera, gli individui si differenzierebbero tra di loro per una serie di accidenti.
Ma se abbiamo solamente un unico sostrato materiale comune per tutti, allora abbiamo solamente una sostanza e uno solo per ciascuno dei nove accidenti»_space; come possono gli individui differenziarsi tra di loro?
3) Se la dottrina fosse vera, la sostanza individuale sarebbe tale in dipendenza dagli accidenti. Questo è in contrasto con la dottrina aristotelica, secondo la quale sono gli accidenti a dipendere dalla sostanza e non viceversa
Che cosa s’intende per REALISMO DELLA COLLECTIO?
Per Realismo della collectio si intende una dottrina realista secondo cui una specie è reale nel senso in cui essa è l’insieme di tutti gli individui, ed un genere è reale nel senso in cui è l’insieme di tutte le specie.
» universali sono visti come gli insiemi di tutti gli individui di cui si predicano
In che modo Abelardo critica il realismo della collectio?
Abelardo afferma che il realismo della collectio non supera IL TEST DI PREDICABILITA’: un universale è tale in quanto predicabile di più soggetti. Un universale inteso come insieme non è predicabile di nessuno degli elementi che lo compone.
(la squadra è un insieme di giocatori, ma nessun giocatore in sè è la squadra).
» se l’uomo fosse inteso come insieme degli esseri umani, allora non potrei dire che Socrate sia un uomo, perchè egli non sarebbe l’insieme degli esseri umani.
Che cosa sono gli universali per Abelardo, se non sono cose reali?
Gli universali per Abelardo sono VOCES = PAROLE.
La posizione assunta da Abelardo è una posizione VOCALISTA, ovvero una posizione secondo cui gli universali appartengono al linguaggio.
Problema: per poter essere predicati di qualcosa essi devono però avere un aggancio con la realtà
Secondo Abelardo in base a quale elemento è possibile usare gli universali per predicare qualcosa di vero?
Gli universali possono essere usati per predicare qualcosa di vero grazie all’aggancio dato dalla SOMIGLIANZA = STATUS
Che cosa è lo status per Abelardo?
Status = somiglianza
Lo status è una condizione della cosa; gli universali sono parole che evocano nella mente del soggetto un’immagine mentale di questa somiglianza. Questa immagine mentale può essere applicata a una serie di cose in quanto simili.
In cosa consiste la TEORIA DEL DICTUM di Abelardo?
Teoria del DICTUM: Abelardo distingue tra DETTO e FORZA ILLOCUTORIA:
la forza illocutoria può cambiare (ad esempio passando da un’affermazione ad una negazione o viceversa) ma il detto (quel qualcosa che viene negato o affermato) rimane lo stesso.
Quale problema poneva la negazione e come viene risolto da Abelardo?
La negazione poneva un problema: come si può garantire la verità di una negazione? La verità dovrebbe essere garantita dalla corrispondenza con la realtà, e questo in una frase affermativa avviene, ma in una frase negativa come si può garantire la sua verità, corrispondendo essa al non essere?
» Abelardo risolve il problema affermando che nella negazione vi è un cambiamento della forza illocutoria ma non del detto»_space; il qualcosa che viene espresso non cambia.
Da quale elemento si caratterizza il pensiero di Abelardo?
Il pensiero di Abelardo è caratterizzato da una spiccata originalità ed innovatività in tutti i suoi ambiti, a partire dalla logica.
L’universalità delle parole (cioè la possibilità di essere predicate di più cose) è del tutto arbitraria per Abelardo?
No, essa si fonda sulla somiglianza che esiste tra le cose.
E’ possibile predicare ad esempio la parola “uomo” sia di Platone che di Socrate dal momento che si assomigliano essendo uomini.
Quali condizioni sono necessarie secondo Abelardo affinchè un condizionale (se p, allora q) sia vero?
Affinchè un condizionale sia vero sono necessarie due condizioni:
1) deve essere impossibile che p sia vera e q sia falsa
2) q deve essere contenuta nel significato di p
Esempio: se Socrate è un uomo, allora è un animale = questo condizionale è vero: è impossibile che Socrate sia un uomo ma non sia un animale, l’essere animale inoltre è contenuto nel significato di essere uomo.
Secondo Abelardo, cosa riguarda la modalità?
Secondo Abelardo la modalità non riguarda il dictum ma il rapporto tra il soggetto e il predicato
Quali trattati di teologia scrive Abelardo?
Abelardo è il primo a intitolare la sua opera TEOLOGIA riprendendo il termine dal greco: scrive tre versioni della sua opera. Le prime due vengono condannate.
Quali opere di etica scrive Abelardo?
Abelardo scrive due opere di etica:
- L’ETICA (SCITO TE IPSUM)
- COLLATIONES (dialogo tra un filosofo, un giudeo ed un cristiano)
Di cosa trattano le collationes di Abelardo?
- opera incompiuta
- un filosofo dialoga dapprima con un giudeo e in seguito con un cristiano sulla legge di vita di ognuno di loro
- Abelardo è nominato giudice della loro discussione
- la sentenza non ci viene rivelata
Di cosa tratta l’ETICA di Abelardo?
Tema: si occupa del VIZIO e alla sua differenza rispetto al PECCATO, AL CATTIVO DESIDERIO e alla CATTIVA AZIONE
Che cosa è un peccato per Abelardo?
Un peccato per Abelardo è qualcosa che rende colpevole davanti a Dio.
Esso è il CONSENSO DATO AD UN CATTIVO DESIDERIO = si desidera qualcosa di riprovevole e si dà il consenso a tale desiderio, ovvero si ha l’intenzione di dare seguito a tale desiderio qualora se ne presentassero le condizioni favorevoli. Anche se la cattiva azione non dovesse mai concretamente realizzarsi, questo ci renderebbe comunque colpevoli, in quanto il peccato risiede proprio nel consenso
Che cosa è un vizio per Abelardo?
Vizio = disposizione interiore che rende facile per un uomo provare desideri moralmente cattivi.
Un vizio non è già un peccato, esso non rende colpevoli!
Cosa è la mala voluntas per Abelardo?
La mala voluntas (cattiva volontà) è il desiderio di compiere un’azione riprovevole. Essa non rende però necessariamente colpevoli; anzi, se si sente un forte desiderio a compiere qualcosa di cattivo ma ci si trattiene, allora si è degni di maggiore lode
Che cosa è la mala actio per Abelardo?
Mala actio = cattiva azione.
Nemmeno essa rende colpevoli: in alcuni casi essa potrebbe essere compiuta senza che la persona ne sia consapevole.