Anemia Flashcards

1
Q

Classificazione anemia x concentrazione di HB

A
  • Anemia lieve: Hb > 10g/100mL (x valutazione rischio analizzare condizioni soggetto)
  • Anemia moderata: 8 < Hb < 10 g/100mL (x valutazione rischio analizzare condizioni soggetto)
  • Anemia severa: Hb < 7g/100mL (rischio di ipossia anche in soggetto sano)
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2
Q

Definizione pseudoanemia

A

Diminuzione concentrazione emoglobina dovuta ad un aumento del volume del sangue

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3
Q

Definizione di Pseudopolicitemia

A

Condizione dovuta alla perdita di liquidi

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4
Q

Classificazione anemie in base a quadro clinico

A
  • Anemia acuta, è causata dalla rapida perdita di un’ingente quantità di sangue, esempio in seguito ad emorragia acuta, e può portare a shock emorragico (perdita rapida del 20% del volume di sangue);
  • Anemia cronica, è causata da piccole e persistenti perdite di sangue (stillicidio ematico) e si manifesta con riduzione della concentrazione di emoglobina nel sangue. La perdita di sangue avviene nel giro di qualche giorno o mese
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5
Q

Da cosa sono causati i sintomi dell’anemia?

A

Dati da meccanismi di compenso all’ipossia tissutale dovuta a diminuita affinità Hb x O2

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6
Q

Sede azione meccanismi di compenso dell’anemia

A
  • Cuore: + frequenza cardiaca e respiratoria con modifica della volemia
  • Modifica frequenza respiratoria (rara la cianosi in soggetti anemici)
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7
Q

Sintomi di un soggetto anemico

A
  • Rara cianosi in soggetti anemici
  • Aumento frequenza cardiaca (tachicardia)
  • Aumento della frequenza respiratoria (tachipnea poco funzionale)
  • Debolezza e intolleranza all’esercizio fisico (astenia, facilità all’affaticabilità)
  • Neurologici: cefalea, vertigini, ronzii, sonnolenza, deficit cognitivi, sincope, e in situazioni gravi coma
  • aggravamento di una condizione organo-specifica
  • glossite atrofica
  • stomatite angolare (tagli ai lati delle labbra)
  • coilonichia (unghie a forma di conchiglia)
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8
Q

Adattamenti fisiopatologici rapidi all’anemia

A
  • chemocettori e i barocettori captano rispettivamente i cambiamenti di pH e pressione e reagiscono attivando il centro respiratorio provocando tachipnea.
  • Centro vasomotore, aumenta gittata e attiva frequenza cardiaca
  • Compenso metabolico a livello periferico: acidosi per abbassamento del pH che facilita lo spostamento a destra della curva di dissociazione dell’emoglobina, che viene ulteriormente spostata dall’ aumento di 2,3 BPG negli eritrociti.
  • Shunt circolatorio da rene, intestino e cute, dato dall’attivazione del sistema simpatico, il sangue viene circuitato dalla cute e tessuti periferici (provocando pallore) ad organi centrali quali cuore e cervello.
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9
Q

Compenso metabolico in ipossia periferica

A
  • rallentamento del flusso lungo la catena respiratoria, con
    – aumento di NADH
    – mancata produzione di AcCoA (non è presente ossalacetato)
    – attivazione della LDH e formazione acido lattico
    – CO2 viene trasformata in acido carbonico H2CO3 dall’anidrasi carbonica
  • risposta trascrizionale con aumento dei trasportatori GLUT-1 e degli enzimi glicolitici, aumenta la via glicolitica
  • Diminuisce la produzione di ATP per il blocco della
    fosfofruttochinasi.
  • Aumento del 2-3-BPG prodotto dal 1,3-BPG con una mutasi sensibile al pH
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10
Q

Adattamenti Fisiopatologici Lenti all’anemia (ordine cronologico da gg a settimane)

A
  • aumento ematopoiesi midollare: rene percepisce condizione di ipossia e induce produzione di EPO con aumento numero GR (policitemia secondaria)
  • neoangiogenesi periferica per produrre una circolazione collaterale (come si può verificare nel caso di ischemia dovuta a ostruzione delle coronarie)
  • Ipertrofia cardiaca: rimodellamento della struttura cardiaca se prolungata tachicardia e aumento della volemia
  • nel bambino malformazioni polmonari e aumento volume gabbia toracica
  • Regolazione genica grazie a HIF-1alfa
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11
Q

Bersagli HIF-1alfa

A
  • geni Enzimi glicolitici
  • gene EPO
  • gene VEGF endoteliale
  • iNOS
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12
Q

Cause di anemia Acuta

A

Emorragia acuta

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13
Q

Decorso fisiopatologico emorragia acuta

A
  1. Evento traumetico di rottura. grande vaso
  2. riduzione della componente ematica (ematocrito costante)
  3. Nelle 24h successive abbassamento ematocrito per ristabilimento volemia
  4. Condizione di anemia
  5. Dopo 4-5 gg aumento conta GR per innesco emopoiesi midollare
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14
Q

Classificazione morfologica anemia Cronica + Cause

A

Basata su volume corpuscolare medio (MCV) delle emazie
- Normocitiche: volume normale
– perdita di sangue cronica o acuta
– Ig contro emazie
– insufficienza renale
– iperfunzione della milza
- Microcitiche: volume emazie < 75fl/100mL
– carenza ferro
– Talassemia
– anemie sideroblastiche
- Macrocitiche: volume emazie tra 90-100 fl/mL
– ridotto apporto dietetico
– consumo alcol
– malattie epatiche
– ipotiroidismo
– reticolocitosi
– malattie primitive del midollo osseo
- Megaloblastiche: volume emazie >100 fl/mL

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15
Q

Funzione Classificazione fisiopatologica

A

individuare la causa di anemia ed effettuare diagnosi

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16
Q

Descrizione emazie da striscio di sangue

A
  • Anisocitosi eterogeneità nel volume delle emazie: globuli rossi di diversa dimensione all’interno dello
    stesso preparato di sangue.
  • Poichilocitosi: emazie non tutte biconcave ma hanno diverse forme
  • Anisopoichilocitosi: variazioni del volume e della forma delle emazie, globuli rossi di dimensioni diverse con forme diverse.
  • Formazioni di Rouleaux: emazie che si impilano singolarmente (l’aggregazione, invece, è associata
    agli autoanticorpi) come un trenino aumentando rischio di ischemia. A causa di
    – anomalie di proteine del plasma o per aumento del fibrinogeno (proteina della fase acuta dell’infiammazione)
    – anemia falciforme
  • Corpi di Howell-Jolly: frammenti di DNA nucleare, in condizione di eritropoiesi spiccata in cui avviene una maturazione veloce.
  • Anelli di Cabot, cioè fusi mitotici, centrioli.
  • Corpi di Heinz: aggregazione GR da precipitazioni delle proteine emoglobiniche, a causa di mutazioni oppure poiché sono ossidati i residui di cisteina, l’emoglobina comincia ad aggregare e a formare precipitazione proteica che determina un aumento di colorazionecome nel caso di talassemie.
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17
Q

Classificazione fisiopatologica

A
  • Presenza di reticolociti: causa extramidollare di anemia
  • Assenza reticolociti: causa midollare di anemia
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18
Q

Cause midollari di anemia

A
  • Eritropoiesi inefficace: via di maturazione all’eritrocita a partire dal blasto-cromatofilo-normoblasto ortocromatico, si blocca al reticolocita, che viene distrutto nel midollo non venendo più immesso nel torrente ematico. Dovuto a mancanza costituenti
  • Eritroblastogenesi: distruzione dei blasti che impatta su tutta la linea eritroide. Uccisione per chemioterapia, radio, infez virali, auto-Ig
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19
Q

Costituenti che permettono maturazione reticolocita

A
  • B12
  • Ferro
  • Acido folico
  • Hb corretta
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20
Q

Cause extramidollari di anemia

A

Distruzione delle emazie a livello periferico (da sistema reticoloendoteliale = milza + fegato + auto-Ig): anemia da emolisi intravasale o extravasale

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21
Q

Cause di emolisi intravasale

A
  • cause genetiche,
  • cause metaboliche per difetti di enzimi,
  • emoglobinopatie
  • risposta anticorpale-immunomediata
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22
Q

Classificazione anemie da causa midollare

A
  • Da difetti cellule staminali multipotenti
  • difetto nei precursori eritroidi: colpiti solo eritroblasti, normoblasti e CFU
  • ridotta stimolazione con EPO
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23
Q

Tipologia di Anemia di causa midollare da difetto cellule staminali totipotenti

A
  • Anemia aplastica/aplasia midollare: mancano le cellule staminali nel loro stato di totipotenza
  • Anemia Mieloftisica: infiltrazione neoplastica non lascia spazio ad altre popolazioni cellulari
  • Mielodisplasia e fibrosi midollare: tessuto connettivo midollare prolifera limitando lo spazio per linea eritroide
    – primaria
    – secondaria
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24
Q

Cause di anemia da aplasia midollare (aplastica)

A
  • Deficit genetici
    – congeniti: legati a mutazioni nel RNA ribosomiale
    – acquisiti: dovuti a infezioni di parvovirus B19, neoplasie o avvelenamento da piombo
  • Iatrogene: dovute ad agenti chimici o fisici
  • Auto-Ig
  • Infezioni
  • Cause idiopatiche
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25
Q

Tipologie di anemia da alterati precursori eritroidi

A
  • Aplasia eritroide pura congenita: sindrome di Blackfan-Diamond o per mutazioni nei geni per rRNA
  • Aplasia eritroide pura acquisita:
    – Primaria: autoimmune o associata a timoma: espansione linfocitaria può interagire con cellule midollo
    – Secondaria: da infezione virus PV19, farmaci, neoplasie, avvelenamento da piombo
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26
Q

Tipologie di anemia da ridotta stimolazione con EPO

A
  • Da malattie renali
  • da infiammazioni croniche sistemiche
  • Difetti endocrini: ormoni tiroidei, direttamente o via EPO, stimolano la crescita dei precursori eritrocitari (BFU-E, CFU-E)
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27
Q

Infiammazioni croniche sistemiche ed anemia

A

Possono indurre ad
- aumento di emocateresi,
- aumento di cellule infiammatorie,
- aumento di fuoriuscita di sangue,
- aumento delle citochine infiammatorie in circolo
=> ridotta sensibilità del rene all’ipossia e ridotta sensibilità recettoriale per EPO, rimozione emazie dai macrofagi con ipertrofia della milza

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28
Q

Terapie per anemie legate a popolazione blastica

A
  • Somministrazione di EPO
  • Trapianto di midollo
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29
Q

Anemie da eritropoiesi inefficace

A
  • Anemia sideropenica: mancanza di ferro
  • Anemia sideroblastica: inadeguato uso del ferro da p.te del midollo nonostante sia presente
  • Anemia megaloblastica (deficit B12 o Ac folico)
  • Squilibri produz eme con alterazione catena enzimatica
  • Talassemie (squilibri produzione Hb)
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30
Q

Causa dell’anemia sideroblastica

A
  • Causa: Avvelenamento da piombo
  • Effetto: problemi utilizzo ferro
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31
Q

Fattori che regolano gravità dell’anemia

A
  • Funzionalità renale e produzione di EPO
  • metabolismo cellulare
  • epcidina
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32
Q

Causa anemie microcitiche vs normocitiche in presenza di reticolociti

A
  • Microcitiche: anomala elevata produzione di epcidina che confina Fe in cellule => sideropenia
  • Normocitiche: anomala ridotta produzione di EPO, alterazioni midollari che rendono cellule meno sensibili ad EPO
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33
Q

Effetti di alterazioni alla sintesi dell’eme

A
  • Sovraccarico di ferro libero => depositi di emosiderina
  • Anemia sideroblastica
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34
Q

Tipologie di anemia sideroblastica

A
  • normocromica
  • normocitica
  • ipocromica
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35
Q

Cause dell’anemia sideroblastica

A
  • mutazioni a livello dell’ALA sintasi
  • patologie di avvelenamento come l’avvelenamento da piombo, il quale blocca sia l’ALA sintasi che la ferrochelatasi
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36
Q

Breve riassunto della sintesi dell’eme

A
  1. Glicina + Succinil-CoA mediante ALA sintetasi
  2. Formazione ALA
  3. Formazione pporfobilinogeno mediante ALA deidratasi
  4. Ingresso in citoplasma
  5. Formazione uroporfirinogeno
  6. coproporfirinogeno
  7. protoporfirinogeno
  8. re-ingresso in mitocondrio
  9. proto porfirina,
  10. porfirina mediante la ferrochetalasi
  11. eme
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37
Q

Causa delle porfirie

A

Difetti nella produzione di eme piu a valle della ALA sintetasi, soprattutto a livello dell’ALA deaminasi, quindi nel citosol.

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38
Q

Quadro clinico delle porfirie acute

A

Dovuto ad accumulo metaboliti precursori dell’eme che danno tossicità cellulare e necrosi (=> sono riversati in circolo)
– Manifestazioni neuroviscerali (soprattutto epatiche: fegato è un importante organo che produce eme e in condizioni di stress, come nel consumo di etanolo, l’assunzione di farmaci o infezioni, vengono attivati enzimi che sono richiesti nella produzione del gruppo eme.
– dolori addominali lancinanti,
– psicosi,
– neuropatie,
– coma,
– paralisi,
– deliri (come nella porfiria acuta intermittente)

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39
Q

Manifestazioni cutanee da porfirie

A
  • Avvengono se difetti da uroporfirinogeno in poi
    SOLO IN PORFIRIE CRONICHE
  • Fotosensiilità data da presenza di radicali liberi attivati da esposizione al sole
  • Danno cutaneo si manifesta con processo infiammatorio, dolore e processo cicatriziale
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40
Q

Cause porfirie acute

A
  • Da accumulo di ALA e PBG
  • Indotte da stress, digiuno, alcol, infezioni e farmaci,
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41
Q

Cause porfirie croniche

A
  • Accumuli di precursori più tardivi
42
Q

Cause di anemie da eritropoiesi inefficace

A
  • Mancanza di ferro
  • Alterazione del gruppo eme
  • deficit di acido folico e vitamina B12
  • Alterazioni assemblamento Hb
43
Q

Caratteristiche talassemia

A

Difetto quantitativo con mutazioni a carico dei geni della globina. L’ordine 5’-3’ con cui sono disposti i geni sui cromosomi è l’ordine con cui si attivano durante lo sviluppo.

44
Q

Quando sono visibili i difetti delle globine

A

Questo significa che:
● un difetto di α è già visibile nella fase intrauterina
● un difetto di β è visibile solo dopo la nascita e verrà compensato perché l’emoglobina γ non viene persa
subito dopo la nascita, ma persiste nelle emazie fino a sei mesi.

45
Q

Fasi della vita ed emoglobine

A

● Embrionale (𝜁):
● Embrionale (𝜀)
● Fetale (𝛾): 𝛼2/𝛾2
● HgbA2 (𝛿): 𝛼2/𝛿2 = 95-97% dell’emoglobina nell’adulto
● HgbA (𝛽): 𝛼2/𝛽2 (matura) = 95-97% dell’emoglobina nell’adulto

46
Q

Caratteristiche della talassemia beta

A
  • difetti quantitativi nella catena β dell’emoglobina
  • principale talassemia
  • Presente in bacino Mediterraneo perchè rende meno suscettibili al Plasmodium Malariae
47
Q

Principali mutazioni della talassemia beta

A

− Frameshift (delezioni o inserzioni)
− Mutazioni missenso: sostituzione amminoacidica
− Mutazioni non senso: formazione codone di stop
− Mutazioni nei siti di splicing (perdita o acquisto di nuovi siti)
− Mutazioni nel promotore: alterazione quantitativa della catena β con conseguente sproporzione tra 𝛼 e β e produzione di Hb instabili che danno eme instabili che rendono le emazie vecchie

48
Q

Forme di talassemia beta

A

● β0: assenza delle catene β
● β+: parziale presenza delle catene β

49
Q

Caratteristiche della talassemia β0

A

Forma major, ossia della forma più grave che richiede molte trasfusioni.
- 10% circa di emoglobina A2,
- 2-7% circa di emoglobina fetale e
- l’80% di tetrameri α (emoglobina A4) che sono instabili e precipitano nell’emazia a formare i corpi di Heinz.
- L’emazia deformata verrà riconosciuta dal sistema reticolo endoteliale, rimossa in situ nel midollo emopoietico e rimossa nel sangue a livello della milza.

50
Q

Patomeccanismo Talassemia beta ed anemia

A

Mancanza monomero beta porta a tetrameri alfa instabili
2. Perso effetto cooperativo dell’Hb => Hb + avida di O2 & Aumento emocateresi (emazie rese vecchie da Hb instabile) con ipersplenismo
3. Ipossia & anemia
4. eritroferrone inibisce l’azione dell’epcidina e quindi aumenta la quantità di ferro disponibile per la sintesi di Hb
5. continue trasfusioni
6. Date le trasfuzioni, per compensare l’anemia viene ad instaurarsi una condizione di sovraccarico di ferro dovuto al fatto che il ferro contenuto nelle emazie che vengono distrutte non viene perso, bensì riciclato => accumulo di ferro.
7. Aumento rischio emocromatosi o emosiderosi => terapia chelante per bloccare l’assunzione di ferro dalla dieta
8. Ipossia tissutale stimola produzione di EPO con aumento produzione catene Hb (solo alfa)
9. rimozione a livello del midollo e della milza (ipersplenismo) con un quadro di anemia che determina trasfusioni di sangue e aumentato assorbimento di ferro con rischio di emocromatosi.

51
Q

Quadro patologico talassemia B0

A
  • Hb meno stabile che porta a aumento emocateresi =>
    – ipersplenismo
    – anemia
    – eritroferrone inibisce livelli di epcidina con aumento assorbimento di ferro
    – aumento rischio di emocromatosi
  • Hb + affine per O2
    – ipossia
    – stimolo produzione EPO (che perpetra il ciclo patologico)
52
Q

Caratteristiche Esame ematologico nella talassemia B0

A

Cellule bersaglio: aumento della colorazione al centro, oltre che una certa varietà di forma.

53
Q

Patogenetica della talassemia B0

A

Difetto della normale emocateresi: l’emoglobina nel macrofago viene smantellata, il gruppo eme viene trasformato in biliverdina, poi in bilirubina e infine portato al fegato con un conseguente sovraccarico epatico di bilirubina che porta ad ittero. Si evidenziano anche calcoli biliari, colecistiti ed epatosplenomegalia.

54
Q

Quadro clinico delle forme di talassemia

A
  • Forma minor o trait (anemia microcitica ipocromica): si manifesta in pazienti eterozigoti (β/β+ o β/β0) e non è
    detto che siano necessarie trasfusioni.
  • Forma intermedia: in alcune condizioni il paziente è anemico e richiede trasfusioni. È un quadro clinico
    variabile che è intermedio tra la talassemia major e minor ed è causato dall’ereditarietà di due alleli β
    talassemici (β+/β0 o casi gravi di β+/β+).
  • Forma β0 major (anemia di Cooley): si verifica in pazienti che sono omozigoti (β0/β0) o eterozigoti composti
    gravi (β0/β+). Rappresenta la forma più grave con eritropoiesi extra-midollare (deformazioni ossee e mancato saldamento delle diafisi), epatosplenomegalia, emocromatosi, ittero, calcoli biliari e colecistite. La facies è simil-asiatica dovuta all’espansione zigomatica.
55
Q

Talassemia B+

A

parziale presenza delle catene β con una funzione parzialmente conservata.
- forma silente (asintomatica): è presente una mutazione puntiforme, con un β mutato e l’altro normale (eterozigosi)
- forma intermedia (sintomatica): se ad un β mutato in eterozigosi si associa un altro β mutato si parla di doppia eterozigosi: questa è la forma intermedia.

56
Q

Talassemia alfa
- Mutazioni
- Tipo di Hb circolante

A

Forma di talassemia + grave (coinvolge + forme di emoglobina)
- Mutazioni: ci sono due geni per ogni cromosoma 16. Nel caso delle talassemie α, per avere una forma grave devo rimuovere 3 geni. Se mutaz su tutti e 4 i geni => morte
- Tipo di Hb circolante: Queste emoglobine sono instabili, non sono in grado di trasportare ossigeno e precipitano. Perciò già nel feto si osserva precipitazione e anemia.
– fase fetale tetrameri di globina γ (emoglobina di Bart) o β (emoglobina H).

57
Q

Patomeccanismo talassemia alfa

A
  • In feto fegato è organo eritropoietico => produzione Hb senza catena alfa che precipita
  • Alterazione funzionalità degli epatociti =>
    – disregolazione proteine ematiche con alterazione della pressione oncotica. causando una fuoriuscita di liquidi dai vasi del cervello a livello dei ventricoli, i quali si espandono e conseguentemente espandono a loro volta la teca cranica con aumento della pressione sul cervello (porta a idrope fetale e morte intrauterina)
    – accumulo bilirubina non coniugata nel cervello a livello dei gangli della base causando kernittero con degenerazione dei neuroni dovuta al passaggio della bilirubina accumulata (non c’è BEE)
58
Q

Hb in talassemia alfa

A

è instabile e precipita

59
Q

Genetica talassemia alfa

A
  • geni coinvolti nella talassemia α sono presenti su due cromosomi si possono avere mutazioni su entrambi i geni di un cromosoma o su un gene per ogni cromosoma

Infatti, se un genitore ha una forma trait di talassemia causata da due mutazioni sullo stesso cromosoma e il feto eredita il cromosoma mutato, è sufficiente avere un gene mutato sul cromosoma dell’altro genitore, portatore sano, per osservare la forma grave. Se invece il genitore con forma trait presenta due mutazioni su due cromosomi diversi, il feto erediterà una sola mutazione, e nel caso ereditasse dall’altro genitore, portatore sano, un’altra mutazione si osserverebbe una forma trait e non più grave.

60
Q

Fenotipi

A
  • forma più grave è rappresentata dalla situazione con entrambi i geni mutati su un singolo cromosoma.
    o Mutazione di 1 gene: forma silente, tipica dei portatori
    o Mutazione di 2 geni: forma trait o intermedia
    o Mutazione di 3 geni: forma grave sintomatica
    o Mutazione di 4 geni: forma letale con presenza dell’emoglobina di Bart
61
Q

Classificazione Anemie da aumentata emolisi

A
  • intravascolari: emolisi in vasi
  • extravascolari: milza e midollo sono le principali sedi di emolisi
    o
  • intracorpuscolari: cause che portano alterazioni di membrana, forma, emoglobina ed enzimi del reticolocita)
  • Extracorpuscolari: cause esterne al reticolocita
62
Q

Marker di anemie da aumentata emolisi

A
  • intravascolare:
    – emoglobinuria
    – l’aptoglobina e l’emopessina (diminuiscono entrambe),
    – emosiderinuria
    – aumento della bilirubina indiretta
    – aumento urobilinogeno e urobilina in urine
  • extravascolare: bilirubinuria
63
Q

Cause di anemia da aumentata emolisi extravascolare

A
  • emoglobinopatie (HbS, HbC, HbE);
  • difetti enzimatici (piruvato chinasi PK e G6PD);
  • difetti strutturali (sferocitosi, ellissocitosi, acantocitosi) : mutazione di spettrine e altre proteine strutturali che alterano la morfologia delle emazie;
  • ipersplenismo;
64
Q

Cause di anemia da aumentata emolisi intravascolare

A
  • cause meccaniche: protesi valvolari (le emazie si frammentano sbattendo contro alla valvola) o condizioni di microangiopatie in cui si forma una maglia di fibrina contro cui le emazie si scontrano distruggendosi
  • infezioni, che vanno a distruggere le emazie (Plasmodium malariae);
    metastasi;
  • stress fisici come attività fisica intensa (emoglobinuria da marcia), CID, sindrome uremico emolitica, porpora trombotica trombocitopenica;
  • ustioni;
  • forme genetiche: emoglobinuria parossistica notturna;
65
Q

Anemie da aumentata emolisi dovute ad autoanticorpi

A
  • Sia intravascolari che extravascolari
  • divisi in caldi e freddi in base a quanto sono attivi a temperature superiori o inferiori a 37°C, ed in base alla loro tipologia possono dare forme intra o extravascolari.
  • Ig detti emolisine fredde danno emoglobinuria parossistica a frigore: anticorpi sono attivi quando il corpo si espone a temperature fredde e causano emolisi intravascolare.
66
Q

Forme miste di anemia da aumentata emolisi

A
  • da difetti della G6PD: aumento dello stress ossidativo => parte delle emazie eliminate da milza e parte distrutte in vasi
67
Q

Esame ematologico nelle anemie da aumentata emolisi

A
  • Non Particolarmente anomalo tranne in persone con anemia falciforme
  • Plasma color cioccolato-lavatura di carne (eme ha Fe ferrico)
68
Q

Ematocrito nelle anemie da aumentata emolisi

A
  • aumento reticolociti in circolo
  • aumento bilirubina indiretta (soprattutto se emolisi extravascolare)
  • Aumento livelli di LADH
69
Q

Eliminazione dell’emoglobina dal circolo

A
  1. Distruzione emazie
  2. Captazione emoglobina da parte dell’aptoglobina
  3. Trasporto al fegato
  4. Livelli di aptoglobina diminuiscono se episodio di emolisi intravascolare (captata dal fegato)
    - Se sistema non sufficiente subentrano al trasporto:
    – Prima l’emopessina
    – poi albumina
    – come ultima risorsa escrezione tramite reni (emoglobinuria)
70
Q

Metaemoglobina

A

è Emoglobina con Fe nello stato Ferrico => che non rilascia O2 causando situazione simile a ipossia

71
Q

Ipossia e metaemoglobina

A
  • <15%: non patologico;
  • 20%: compaiono i primi sintomi dopo l’esercizio fisico (dispnea, intolleranza allo sforzo fisico);
  • > 50%: rischio di ipossia cerebrale con crisi epilettiche;
  • > 70%: morte.

Cianosi se Hb non ossigenata > 5g/100mL

72
Q

Anemia e cianosi

A

La cianosi non si manifesta mai nelle persone anemiche MA sì nei policitemici o nelle persone sane in condizioni di ipossia grave.

73
Q

Anemia Falciforme
- Causa
- Sintomatologia

A
  • Mutazione geni catena beta: sostituzione dell’acido glutammico con una valina in posizione 6, andando a formare l’emoglobina S (ha entrambe le catene beta mutate).
  • Sintomatologia:
    – non presente in neonato (compensazione con Hb gamma e delta)
    – crisi dolorose
74
Q

Patomeccanismo crisi anemia falciforme

A

HbS perde l’ossigeno e ciò determina i seguenti meccanismi:
- Le catene β interagiscono tra loro e formano un precipitato, il quale determina i cosiddetti tattoidi, che deformano la membrana dei globuli rossi che assumono una forma a falce.
- Le falci tendono ad impilarsi tra loro formando dei tappi o aumentando la viscosità del sangue;
- I fosfolipidi cambiano e diventano più adesivi per l’endotelio, con conseguente difficoltà di passaggio nella rete capillare periferica e ischemie tissutali multiple che porteranno ad infarti d’organo;
- La condizione grave è la crisi aplastica, durante la quale improvvisamente le emazie scompaiono dal sangue e l’ematocrito crolla drasticamente per sequestro da parte degli organi o a causa di un’infezione da Parvovirus che distrugge le emazie.

75
Q

Causa crisi dolorose anemia falciforme

A
  • perdita di ossigeno: si ha assunzione della fo
  • cambiamenti di pH;
  • cambiamenti elettrolitici e di forza ionica (nell’ansa di Henle);
  • aumento di richiesta di ossigeno in periferia;
76
Q

Caratteristiche falci anemia falciforme

A

Falci sono reversibili quando l’emoglobina lega nuovamente l’ossigeno se queste sono abbastanza giovani.
Se emazie vecchie la conformazione a falce diventa irreversibile, ed il sistema reticolo endoteliale riconosce queste emazie distruggendole.
L’emolisi è perciò extravascolare.

77
Q

Dove avviene l’emolisi nell’anemia falciforme?

A

Sede extravascolare

78
Q

Differenza tra talassemie ed anemia falciforme

A

Anemia falciforme è causata da un difetto della catena B dell’emoglobina
Talassemie sono causate da difetti nella PRODUZIONE delle catene dell’emoglobina e sono divise in base alla catena coinvolta (alfa talassemia e beta talassemia)

79
Q

Quadro clinico anemia falciforme

A
  • Dolori ossei, addominali, toracici per eventi ischemici/infarti;
  • Crisi aplastica, per improvvisa scomparsi di eritrociti, con crollo dell’ematocrito e rischio ipossico;
  • Crisi da sequestro (Milza)
  • Cuore: cardiomiopatia ipertrofica, scompenso cardiaco, angine ed infarti, accumulo di ferro nei cardiomiociti per sovraccarico di ferro;
  • Polmoni: deficit polmonari (Rx con infiltrati polmonari), sindrome toracica acuta che può essere fatale;
  • Milza: iniziale ipersplenismo seguito da atrofia della milza per infarti multipli e conseguente suscettibilità alle infezioni;
  • Encefalo: ICTUS, TIA (attacchi ischemici transitori);
  • Reni: infarti renali, necrosi papillare;
  • Fegato: l’anemia da rimozione causa elevati livelli di bilirubina, con un quadro simil-itterico che può causare colelitiasi e colecistite cronica;
  • Estremità: ulcere cutanee mani piedi;
  • Ossa: necrosi avascolare della testa del femore.
  • Morte per:
    – ictus cerebrali;
    – stress respiratorio acuto;
    – infarti cardiaci;
    – infarti del rene, necrosi tubulari acute e conseguenti problematiche nel mantenimento del pH
80
Q

Eterozigosi nell’anemia falciforme

A

asintomatica se non presente doppia eterozigosi (per talassemia e per anemia falciforme)

81
Q

Emoglobina C

A

Stesso glutammato in posizione 6 viene sostituito con una lisina;
Malattia provoca si ha la precipitazione dell’emoglobina a formare degli aggregati romboidali che rendono le emazie più rigide e facilmente suscettibili alla distruzione a livello splenico.

82
Q

Emoglobina E

A

è causata da una mutazione puntiforme che produce una lisina al posto dell’acido glutammico in posizione 26 della catena emoglobinica beta. La mutazione avviene vicino ad un sito di splicing per cui si ha un’instabilità del mRNA e una riduzione della produzione della catena β dell’emoglobina, con un quadro simil-talassemia β+. La β emoglobina c’è, ma è molto inferiore, per cui si ha un’alterazione del rapporto α/β. L’emoglobina prodotta è instabile e può precipitare causando emolisi.

83
Q

Anemie Emolitiche da difetti strutturali

A
  • Sferocitosi: lo sferocita nello striscio di sangue appare uniformemente colorato anche nella parte centrale, e non si vede la parte centrale più chiara determinata dalla forma biconcava. Data da difetti delle proteine strutturali, come proteine della banda 3, della banda 4.1, spectrina e ancorina.
  • Ellissocitosi: GR con forma ellittica. Da mutazione proteine di ancoraggio che permettono mantenimento della forma biconcava del GR
  • Acantocitosi: anomalia della membrana che ha quindi spicolature irregolari che rendono il GR non elastico per poter passare su letto capillare. Frequente se presente
    – patologia epatica
    – abetalipoproteinemia (eccesso di colesterolo nella membrana)
84
Q

Quadri clinici anemie emolitiche da difetti strutturali

A
  • Sferocitosi: anemia emolitica con possibile ittero, colelitiasi e splenomegalia. Si ha la rimozione splenica delle emazie, in quanto gli eritrociti sono meno flessibili e più rigidi, e quindi al passaggio nella milza vengono dapprima condizionati, ovvero gli viene tolta una parte di citoplasma da parte del sistema reticolo endoteliale, diventando così bite cells, e alla fine rimossi. La formazione delle bite cells è una condizione tipica dell’emolisi extravascolare. Si può sviluppare una crisi aplastica in caso di concomitante infezione con parvovirus B19.
  • Ellissocitosi: molto + variabile di quello della sferocitosi: da forma asintomatica a
  • Acantocitosi: quadro clinico variabile
85
Q

Anemie Emolitiche da difetti enzimatici: Favismo
- Causa
- Trasmissione
- Fenotipi
- Patomeccanismo
- Eventi scatenanti

A
  • Difetti della G6PD (introduce glucosio in via pentosi fosfati)
  • Patologia genetica X-Linked
  • Fenotipi:
    – grave: perdita completa enzima
    – lieve: 10% della popolazione africana ha ridotta attività enzimatica
  • Patomeccanismo: no produzione NADPH => quando GR produce ROS che non può compensare e va in stress ossidativo =>
    – crisi emolitica improvvisa (emolisi intravascolare)
    – Fe passa da 2+ a 3+ e si forma metaemoglobina che precipita (corpi di Heinz)
    – perossidazione lipidica delle membrane con danno e irrigidimnto => ipersplenismo
  • Eventi scatenanti stress ox:
    – ingestione di legumi (da cui il termine “favismo”),
    – farmaci (ad esempio la primachina, che è un antimalarico),
    – processi infiammatori, dove ci sono leucociti che possono attivarsi e produrre radicali liberi dell’ossigeno.
86
Q

Anemie Emolitiche da cause meccaniche/microangiopatiche

A
  • Cause:
    – esercizio fisico estremo (ad esempio marce forzate, maratone),
    – protesi valvolari,
    – coagulazione intravascolare disseminata (CID),
    – sindrome uremico emolitica, porpora trombotica trombocitopenica (patologie della coagulazione)
87
Q

Schistociti

A

Frammenti delle emazie che si trovano negli strisci di sangue periferico dei soggetti con le forme anemiche microangiopatiche

88
Q

Forme autoimmuni di anemia

A

Dovute a presenza di alloanticorpi e autoanticorpi caldi e freddi

89
Q

Autoanticorpi caldi

A
  • Reazione anticorpo-antigene avviene a temperatura fisiologica (37°C).
  • IgG che riconoscono il sistema Rh e non causano l’attivazione del complemento, per cui non avviene la lisi cellulare, ma piuttosto la rimozione splenica delle emazie con gli autoanticorpi legati.
  • La presenza di bite cells in un soggetto con test di Coombs positivo è indice di una rimozione autoimmune delle emazie.
  • Patologia: Questi autoanticorpi provocano un’anemia normocromica e normocitica, non tanto grave, ma che può diventare più grave in determinate condizioni.
90
Q

Autoanticorpi freddi

A
  • sia IgM che IgG;
  • reazione anticorpo-antigene avviene a una temperatura minore (< 37°C), quindi principalmente a livello delle estremità (mani, piedi, naso, orecchie) => Quando il sangue raggiunge questi distretti corporei, gli anticorpi si legano alle emazie e queste verranno distrutte o dal sistema del complemento, se si attiva il complesso MAC sulla superficie dell’eritrocita, oppure a livello splenico, dal sistema reticolo-endoteliale, nel caso non si formasse il complesso MAC. Si può avere quindi un quadro di emolisi extravascolare con un po’ di emolisi intravascolare, a seconda della situazione.
  • La presenza di autoanticorpi contro emazie e piastrine, che comporta anemia e piastrinopenia, è chiamata sindrome di Evans.
91
Q

Cause di anemia da autoanticorpi

A
  • idiopatiche (non si conosce la causa),
  • malattie autoimmuni,
  • collagenopatie
  • infezioni virali (per esempio Citomegalovirus o Epstein-Barr per gli autoanticorpi freddi) spesso sono le cause scatenanti della produzione di autoanticorpi;
  • malattia linfoproliferativa
  • Da autoanticorpi caldi: reazione a farmaci che fungono da apteni (Ag incompleti che se complessati a strutture maggiori scatenano risp. imm)
92
Q

Tipologie di reazioni a farmaci che provocano anemie da autoanticorpi caldi

A
  • farmaci fungono da apteni
  • farmaci aderiscono a proteine circolanti formando immunocomplessi che aderiscono a GR e inducono la distruzione
  • mimetismo molecolare di farmaci stimolano formazione Ig
93
Q

Anemia parossisitica a frigore

A
  • forma + grave delle anemie da anticorpi
  • autoanticorpi = emolisine fredde
  • Ig reagiscono a T<37° scatenando complemento e causando emolisi intravascolare improvvisa
  • Provoca:
    – grave emoglobinuria (unica tra le anemie da autoanticorpi)
    – riduzione della aptoglobina
    – fenomeno di Raynaud (vasospasmo con ischemia a livello delle estremità) con dolore e, se grave, necrosi
94
Q

Anemia alloimmune

A

Reazione emolitica immediata che si ha a seguito di errori
di trasfusione per incompatibilità del fattore Rh.
Si ha anche in eritroblastosi fetale: madre Rh- e feto Rh+ => prima gravidanza non crea problemi, seconda sì x memoria immunologica

95
Q

Quadro clinico eritroblastosi fetale

A
  • Ridotta maturazione epatica
  • minoreproduzione delle proteine del sangue => condizione edematosa generalizzata
  • aumento emocateresi => aumento concentrazione bilirubina (fegato non maturo per smaltirla) che passa BEE e causa danni neuronali
  • aumento rischio morte intrauterina
96
Q

Emoglobinuria parossistica notturna
- Difetto
- Proteine associate alla funzione
- Perchè “notturna”?

A

Patologia genetica da difetto del gene PIG A x proteine ancore GPI su membrana cellulare
- Permettono formazione isole GPI x reclutamento prot. CD55 e CD59 = inibitori inibitori cascata complemento
- la notte non si va in bagno e si accumula urina in vescica => colore più scuro e rossastro delle urine mattutine. Tuttavia, è importante sottolineare che le crisi emolitiche ricorrenti non avvengono solo di notte, ma ogni qualvolta ci sia uno stress che attiva il complemento (es. lieve ipercapnia notturna con abbassamento del pH);

97
Q

Cosa può attivare la cascata del complemento

A
  • cascata coagulativa
  • proteasi della reazione infiammatoria;
  • da immunocomplessi circolanti;
98
Q

Emoglobinuria parossistica notturna
- Patomeccanismo

A
  1. Attivazioni casuali delle vie classica e alternativa del complemento sono normalmente inibite dal sistema, ma se no reclutamento => opsonizzazione delle emazie / piastrine / neutrofili
  2. emolisi intravascolare + distruzione piastrine + distruzione neutrofili => anemia e leucopiastrinopenia
  3. Distruzione piastrine porta a degranulazione => attivazione cascata coagulazione con aumento rischio trombotico
99
Q

Emoglobinuria parossistica notturna
- Quadro

A
  • Anemia, piastrinopenia, leucopenia e rischio sia trombofilico (piastrine sono attivate) che emorragico (piastrine sono distrutte o consumate).
  • situazione di continua risposta emopoietica, trombopoietica e leucopoietica può favorire eventi di mielodisplasia e leucemia.
100
Q

Diagnosi differenziale delle anemie

A
  • Anemie da problemi midollari
  • Anemie da distruzione delle emazie.
    Cut-off: conta reticolocitaria paragonato al grado di anemia
  • Anemie da emolisi intravascolare
  • Anemie da emolisi extravascolare
    Marker 1=aptoglobina
    Marker 2= bilirubina
101
Q
A