8 - basi neurali del linguaggio e comunicazione feromonale Flashcards
afasia
disturbo del linguaggio caratterizzato da perdita parziale/completa delle capacità linguistiche–> incapacità di associare immagini, idee e parole
sede della produzione del linguaggio orale
piede della 3a circonvallazione frontale sinistra
test di Wada
test che prevede anestesia selettiva di un emisfero alla volta (oltre ai contributi di Broca, ha aiutato ad individuare l’emisfero sx come quello funzionale al linguaggio, in quanto quando questo viene anestetizzato, si verifica un blocco della produzione del linguaggio)
area di Broca
regione del LOBO FRONTALE SX responsabile della produzione del linguaggio
area di Wernicke
regione del LOBO TEMPORALE SX responsabile della comprensione del linguaggio
afasia di Broca
detta anche afasia motoria o non-fluente, si tratta di un disturbo del linguaggio che sembra compromettere l’aspetto motorio degli organi fonatori, ed è caratterizzato da:
- anomia (incapacità nel trovare il termine corretto)
- ampio uso di parole di contenuto (come nomi e verbi, per cercare di sopperire alle mancanze)
- scarso uso di parole funzionali (articoli, pronomi)
- agrammatismo
- errori parafasici (uso di parole o suoni scorretti, come “gasello” al posto di “casello”)
afasia di Wernicke
detta anche afasia fluente, si tratta di un disturbo del linguaggio che riguarda la comprensione del linguaggio, ed è caratterizzato da:
- errori parafasici
- difficoltà a comprendere facili istruzioni
- deficit nel riconoscimento dei suoni
- frasi dalla sintassi intatta, ma senza senso, ricche di neologismi
modello Wernicke-Geschwindt
modello finalizzato a spiegare l’afasia, che comprende principalmente 4 componenti:
- Area d Broca
- Area di Wernicke
- Fascicolo arcuato
- Giro angolare
afasia di conduzione
difficoltà dovute alla lesione del fascicolo arcuato, che non include la lesione delle aree di Broca o Wernicke
- -> comprensione e produzione del linguaggio rimangono rispettivamente intatte, ma
- difficoltà a produrre discorso spontaneo (idee non riescono ad essere trasformate in parole)
- difficoltà a riprodurre un discorso, ripetere le parole
- consapevolezza degli errori commessi, ma impossibilità di correggersi
perché il modello Wernicke-Geschwindt non è completo nello spiegare le problematiche legate alla comprensione/produzione del linguaggio?
Il presupposto secondo cui ogni tipo di afasia sia causato da una lesione ad un’area specifica del cervello è troppo semplicistico. È stata individuata una rete diffusa di aree cerebrali, in entrambi emisferi, che sono coinvolte nel linguaggio e che possono mostrare sottili variazioni da una persona all’altra (differenze individuali)–>
come funziona l’attenzione?
quando focalizziamo qualcosa, la nostra attenzione funziona come un fascio di luce che si muove illuminando gli oggetti, dirigendo l’attenzione su alcuni oggetti mentre si ignorano degli altri ( ! attenzione visiva può essere orientata indipendentemente dalla posizione degli occhi)
cosa comporta la sindrome da negelct (negligenza spaziale unilaterale) e da quali lesioni è causata
forma di disordine attentivo associata più frequentemente a lesioni dell’emisfero destro (specificatamente, si associa a lesioni della CORTECCIA PARIETALE POSTERIORE e PREFRONTALE DESTRA), in un’area coinvolta nel dirigere l’attenzione nello spazio extra-personale –>soggetto ignora cose, persone e anche le parti del proprio corpo che si trovano nel lato sinistro del centro di fissazione. Gli stimoli nel campo visivo destro catturano enormemente l’attenzione, perciò i pazienti affetti da neglet hanno grandissime difficolta nel “disancorare” l’attenzione e spostarla nello spazio.
attenzione selettiva
capacità di concentrarsi sullo stimolo target, sull’oggetto di interesse, e di elaborare in modo privilegiato le informazioni rilevanti per il raggiungimento di uno specifico scopo.
L’attenzione selettiva è a carico dell’EMISFERO SINISTRO ed è molto efficiente ma esauribile. Essa è caratterizzata da 3 componenti:
1) sensoriale (NUCLEI TALAMICI SENSORIALI)
2) motivazionale (CORTECCIA DEL CINGOLO)
3) motorio (SISTEMA RETICOLARE, GIRO CINGOLO e LOBO FRONTALE)
attenzione diffusa
(detta anche sostenuta) implicata quando dobbiamo prestare attenzione a qualcosa per un prolungato periodo di tempo (stato di vigilanza) mantenendo elevato il nostro sistema di attivazione fisiologico.
essa è a carico dell’EMISFERO DESTRO, è meno efficiente ma più resistente ed è caratterizzata da 3 componenti:
1) SISTEMA RETICOLARE ATTIVATORE attivatore (pontino e mesencefalo)
2) IPPOCAMPO
3) LOBO FRONTALE
COF
Campi oculomotori frontali (Frontal Eye Fields, FEF) sono un’area corticale del lobo frontale coinvolta nella produzione di movimenti saccadici che contribuisce a orientare l’attenzione (se viene stimolata artificialmente da una piccola corrente elettrica, si ottiene un miglioramento nelle prestazioni di attenzione.