12 - i sistemi sensoriali Flashcards

1
Q

dove possono essere localizzati i recettori sensoriali

A
  • superficie del corpo (vista, udito, olfatto, gusto, tatto)

- all’interno dell’organismo (recettori per processi omeostatici, equilibrio, propriocezione…)

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2
Q

quali sono le principali tipologie di recettori sensoriali

A
  • chemiocettori (energia chimica)
  • meccanocettori (energia meccanica)
  • termocettori (energia termica)
  • fotocettori (energia luminosa)
  • elettrocettori (energia elettrica)
  • recettori acustici (onde sonore)
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3
Q

come si verifica la trasduzione

A

Per far sì che questi stimoli di natura diversa vengano comunicati a tutto il SN, devono essere convertiti in impulsi elettrici (rappresentati da potenziali graduati o potenziali d’azione nel recettore–> quando il potenziale di recettore raggiunge un valore soglia, si genera un potenziale d’azione nel neurone con cui il recettore fa sinapsi).

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4
Q

in quali sistemi sensoriali il potenziale di recettore che segue la stimolazione dà luogo a potenziali d’azione già a livello dei recettori?

A
  • sistema somatosensoriale
  • sistema olfattivo

Negli altri sistemi sensoriali, i recettori stimolati generano solamente un potenziale graduato che ha, tuttavia, la particolarità di causare ugualmente la liberazione del NT. Questo induce negli interneuroni con cui fanno sinapsi dei PPS che possono dar luogo a dei potenziali d’azione

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5
Q

caratteristiche relative ad uno stimolo sensoriale che il SNC riesce a distinguere

A

1) qualità/modalità
2) intensità
3) localizzazione spaziale
4) aspetti temporali

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6
Q

qualità/modalità dello stimolo

A

Il meccanismo attraverso il quale il SN è in grado di individuare la sede di una stimolazione sensoriale e, quindi, la qualità/modalità di uno stimolo, è proprio il codice della linea attivata, cioè l’attivazione di un determinato gruppo di fibre e la specificità dell’area corticale che riceve i messaggi.

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7
Q

intensità dello stimolo

A

L’intensità della sensazione dipende dall’intensità dello stimolo, definita dalla frequenza della scarica di potenziali d’azione (codice di frequenza: uno stimolo più intenso produce un aumento della frequenza di scarica dei potenziali d’azione) e dal numero delle fibre afferenti attivate (codice di popolazione).

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8
Q

localizzazione spaziale dello stimolo

A

La localizzazione spaziale è legata alla densità di innervazione dei recettori, che varia in diverse parti del corpo. Quasi tutte le modalità sensoriali consentono una rappresentazione mentale della posizione spaziale degli stimoli. Molto spesso questa rappresentazione è frutto della rielaborazione a livello corticale di indizi percettivi

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9
Q

nucleo dell’oliva superiore

A

Nucleo del SNC in cui convergono le fibre sensoriali provenienti dall’orecchio che permettono di localzzare l’origine di un suono in base a:

  • differenza di tempo di arrivo alle diverse orecchie
  • differenza di intensità percepita nelle due orecchie

I neuroni dell’oliva superiore rispondono solo quando sono eccitati simultaneamente da impulsi che arrivano sia da destra che da sinistra, dando vita ad un p d’A che corrisponde alla somma dei potenziali d’azione dei due lati

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10
Q

percorso di elaborazione delle informazioni sensoriali

A

le informazioni sensoriali vengono elaborate in stadi, a livello di nuclei di ritrasmissione collocati principalmente nel talamo e nel tronco encefalico.

  • neuroni afferenti che inviano le info sensoriali al SNC fanno sinapsi con interneuroni a livello dei nuclei di ritrasmissione nel tronco encefalico
  • questi interneuroni fanno sinapsi con gli interneuroni a livello del talamo
  • nel talamo il segnale viene elaborato in un nucleo di ritrasmissione, per poi essere spedito in quello successivo ecc. o alla corteccia (dove si realizza la percezione della sensazione)
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11
Q

viaggio delle informazioni sensoriali visive

A

gli assoni del tratto ottico, i cui corpi cellulari si trovano nella retina, proiettano direttamente al talamo (diversamente da altre afferenze sensoriali che passano per l tronco encefalico), dove vengono poi spedite alla corteccia

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12
Q

viaggio delle informazioni sensoriali olfattive

A

le informazioni sensoriali olfattive (senso più antico) hanno delle proiezioni nel bulbo olfattivo, e da qui passano direttamente alla corteccia (paleocorteccia)

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13
Q

viaggio delle informazioni sensoriali legate al senso dell’equilibrio

A

le vie dell’equilibrio passano per il tronco encefalico e proiettano al cervelletto (non passano per talamo e corteccia)

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14
Q

caratteristiche delle vie sensoriali

A
  • varie vie parallele
  • spesso decussazione
  • presenza di una rappresentazione spaziale ordinata (mappa sensoriale) a livello delle vie sensoriali, dei nuclei di ritrasmissione e della corteccia
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15
Q

categorie di neuroni presenti nella corteccia

A
  • cellule piramidali –>interneuroni di proiezione (Tipo I di Golgi)
  • cellule stellate–> interneuroni locali (Tipo II di Golgi)
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16
Q

suddivisione degli strati corticali

A

1° strato: assoni –> neuroni della stessa area corticale
2° e 3°: neuroni piramidali–> aree corticali (strati efferenti)
4°: cellule NON piramidali nuclei alla base, tronco encefalico, midollo spinale (strato efferente)
6°: cellule piramidali–> talamo (strato efferente)

  • aree sensoriali hanno 4° e 6° più spesso (correlate al talamo)
    aree motorie hanno 2°, 3° e 5° più spessi