Traumi cranici Flashcards
Approccio al paziente traumatizzato
- Valutazione all’ingresso al PS (isolato/politraumatizzato, chiuso/penetrante, diretto/indiretto, commotivo/non commotivo)
- Valutazione neurologica (stato di coscienza con GCS)
- Linee guida in funzione del rischio (trauma cranico lieve, moderato, grave)
Glasgow Coma Scale
Sistema per valutare il livello di coscienza in pz traumatizzati che valuta risposta motoria (da 6 a 1: adeguata, di localizzazione, retrazione, decorticata, decerebrata, assente), risposta verbale (da 5 a 1: orientata, confusa, parole inappropriate, suoni incomprensibili, assente) e risposta oculare (da 4 a 1: spontanea, alla parola, al dolore, assente)
Linee guida pz traumatizzato
Trauma cranico lieve (14-15): se non ha fattori di rischio (comorbidità, farmaci, intossicazioni, familiarità) dimesso
Trauma moderato (9-13): TC all’ingresso ripetuta dopo 24h o 12h se ha ipotensione, alterazioni della coagulazione o frattura cranica), ripetuta alla dimissione
Grave: coma, garantire ossigenazione, pervietà delle vie aeree, intubazione tracheale, perfusione cerebrale e catetere venoso per ipovolemia; TC in urgenza ripetuta dopo 12h
Complicanze dei traumi cranici
Fratture craniche: della volta, della base cranica
Lesioni focali: ematoma sub-galeale, ematoma extra- o epidurale, ematoma subdurale, ESA, emorragia/ematoma intracerebrale, commozione/concussione cerebrale
Lesioni diffuse: contusione, danno assonale diffuso, edema cerebrale diffuso
Fratture craniche
Fratture della volta: lineari (senza diastasi, consolidamento spontaneo con buona prognosi) o affossate (antibioticoterapia, profilassi tetanica, TC preoperatoria, chirurgia quando affossamento di 8-10 mm, deficit neurologico, frattura esposta o pluriframmentaria)
Fratture della base: ecchimosi retromastoidea, ecchimosi periorbitale, otorragia, rinorragia e rinorrea, liquorrea (rino- o oto-), deficit di NC (faciale, V1, oculomotori)
Ematomi extra/epidurali
Acuto, per lacerazione della meningea media, evoluzione rapida, temporale o temporo-parietale; commozione con perdita di coscienza (1,5 min), intervallo lucido (4-6h) e approfondimento dello stato di coscienza con segni e sintomi focali da ipertensione e sindrome da impegno
TC senza mdc (lente biconvessa iperdensa che non supera le suture)
Craniotomia decompressiva
Ematoma subdurale
Tra dura e aracnoide, acuto (giovani, trauma angolo-acceleratorio delle vene a ponte, TC lente biconcava iperdensa, craniotomia se effetto massa) o cronico (VI-VII decade per fissurazione delle vene a ponte che diventano sclerotiche e si stirano rompendosi per traumi minimi; richiamo di acqua con deficit focali da compressione con cefalea, sintomi da interessamento emisferico, alterazione coscienza, ernia uncale DOPO 1 MESE; TC semiluna ipodensa, evacuazione)
Emorragie/ematomi intracerebrali
Polare (frontale o temporale) o profonda (nuclei della base, TE) commistione di sangue e parenchima cerebrale distrutto, spesso associato a ESA con disturbi coscienza, crisi comiziali, deficit focali; se causa ipertensione, spostamento delle strutture della linea mediana o sindromi da impegno si procede con craniectomia decompressiva e toilette della ferita
Commozione/concussione cerebrale
Perdita totale immediata della coscienza al momento del trauma per 1,5 min che si risolve senza sequele, benigne, legata a danno solo funzionale (depolarizzazione con perdita delle funzioni) ma con amnesia post-traumatica in entrambe le direzioni
Contusione
Lesione dell’encefalo che causa piccoli stravasi corticali, edema del tessuto circostante e necrosi parenchimale, sia omolaterale che contro (per contraccolpo); lobo temporale, frontale, convessità parietale o parasagittale; confusione o stato soporoso, eventuali deficit focali, rare crisi epilettiche; TC iperdenso sangue ipodensa necrosi; terapia antiedemigena (glicerolo, mannitolo, cortisonici); se effetto massa resezione chirurgica, raramente raccolta emorragica da evacuare
Danno assonale diffuso
Accelerazione angolare per cui gli strati superiori della corteccia ruotano a velocità maggiore di assoni e dendriti, con transitoria perdita di coscienza e amnesia post-traumatica o assonotmesi con perdita di coscienza per più di 6h, exitus o stato vegetativo persistente (perdita funzioni superiori, mantenute le sottocorticali); RM (negativa, edema cerebrale citotossico, petecchie emorragiche); edema non responsivo al trattamento, decompressione cranica per PIC, terapia di sostegno
Edema cerebrale diffuso
Rigonfiamento cerebrale acuto post-traumatico da edema vasogenico, edema citotossico, aumento della pressione intravasale, passaggio di liquidi da EC a ventricoli attraverso l’ependima; coma profondo con peggioramento progressivo; ipodenso in TC, ipointenso T1, iperintenso T2, compressione dei ventricoli, scomparsa spazi subaracnoidei, aree ischemiche, evidenza di ernie cerebrali
Complicanze tardive
Epilessia (traumi gravi), liquorrea che causa meningite, fistola carotido-cavernosa: diretta (irregolarità della parete con chemosi, iperemia dei vasi episclerali, proptosi, riduzione della capacità visiva, aumento PIO, ischemia segmento anteriore) o indiretta (shunt durale, con rossore degli occhi, aumento PIO, fondo oculare normale o modesta congestione, lieve proptosi, oftalmoplegia) con trattamento embolizzante per via trans-arteriosa o trans-venosa; deficit neurologici focali e nervi cranici, idrocefalo per occlusione post-traumatica granulazioni del Pacchioni o ventricoli, disturbo da stress post-traumatico, disturbo da indennizzo