trauma cranico 2 Flashcards
definizione trauma cranico
Viene definito “trauma cranico” qualsiasi danno a carico del cranio e/o all’encefalo e ai suoi
involucri, causato da un evento fisico di tipo meccanico.
TIPI DI TRAUMI CRANICI, MECCANISMO PATOGENETICO:
a carico statico, a carico dinamico
trauma cranico a carico statico
il cranio resta fermo mentre l’oggetto lo colpisce. Trauma da contatto (trauma da deformazione cranica locale)
trauma carico dinamico
il cranio è in movimento durante l’impatto. Trauma da accelerazione/movimento (contusione da contraccolpo; distrazione assonica) ma anche da contatto. Causa lesioni più gravi rispetto al precedente
TIPI DI TRAUMA CRANICO SULLA BASE PRESENTAZIONE CLINICA
aperto e chiuso
trauma cranico aperto
A)contratto tra ambiente esterno e strutture intracraniche, di solito si accompagna a lacerazione della dura ed espone a complicanze prevalentemente infettive
trauma cranico chiuso
Non c’è esposizione all’ambiente delle strutture intracraniche, la frattura del cranio può essere presente o meno
forze differenti agenti sull’encefalo in trauma cranico
- Tensive;
- Compressive;
- Dilatative;
- Di taglio.
tipi di lesioni determinate in traumi cranico
lesioni da contatto,locali, a distanza
definizione lesini locali
A)Date dall’interazione fra un oggetto di varia natura e la scatola cranica
effetti determinati in lesioni da contatto
locali, specie sul punto di impatto e a distanza ma non danni diffusi
cosa si intende per lesioni locali, in trauma cranico
Fratture della volta cranica (lineari, infossate);
- Ematoma epidurale (spesso motivo di urgenza nei giovani adulti); - Contusione cerebrale (più comune in adulti e anziani);
- Ematoma sottodurale acuto (grave)
lesioni tipiche a distanza in traumi cranici
Fratture della volta cranica (lineari, infossate);
- Ematoma epidurale (spesso motivo di urgenza nei giovani adulti); - Contusione cerebrale (più comune in adulti e anziani);
- Ematoma sottodurale acuto (grave)
definizione lesioni da movimento
da forze con brusca accelerazione e brusca decelerazione
tipi di lesioni da movimento
da colpo e da contraccolpo
leisoni da colpo,
Nel punto in cui la scatola cranica impatta con la superficie, lesioni da pressione positiva
lesioni da contraccolpo
nell’area opposta della precedente, si verificano eventi con pressione negativa, tensione e stiramento delle strutture interne
lesioni tipiche, lesioni da movimento
- Danno al 1° nervo cranico (→ anosmia); - Ematoma subdurale acuto; - Concussione cerebrale1 ; - Danno assonale diffuso
patogenesi lesioni , tipi
primitive, secondarie
lesioni primitive, definizione e tipi
determinate direttamente dal trauma. Possono coinvolgere neuroni, glie, vasi cerebrali
lesioni secondarie, definizioni
date da processi biochimici (scatenati dal trauma), si manifestano dopo ore/giorni/mesi)
da che cosa derivano le lesioni secondarie
I quadri risultanti derivano da fenomeni di ipossia, aumento della pressione intracranica e riduzione della pressione di perfusione cerebrale.
fattori aggravanti outcome clinico trauma cranico
- Età; - Comorbidità: patologie cardiologiche/polmonari, terapie anticoagulanti/antiaggreganti (aumentano la diatesi emorragica); - Fattori genetici (es. apolipoproteina E42
complicanze, ipossia ed ischemia,
danno gravi lesioni, poiché il SNC normalmente riceve un flusso importante e mette in atto un’alta estrazione di ossigeno e glucosio dal sangue
valori normali metabolismo glucosio, ossigeno, flusso
Metabolismo dell’ossigeno: 3 ml/100g/min;
- Metabolismo del glucosio: 5,5 mg/100g/min;
- Flusso: 55 ml/100g/min.
effetto riduzione flusso, sulla base valori
1 < 20-30 ml/100g/min:
- 15-18 ml/100g/min:
- < 5-10 ml/100g/min: morte neuronale assoluta.
tempo di ischemia, inferiore a 20 30 ml 100 g min
comparsa di sintomi neurologici. Inizialmente i neuroni rispondono con una riduzione delle attività biochimiche, uno stato di freezing reversibile.
sangue inferiore a 15 18 ml 100 g min
morte neuronale selettiva, soprattutto su ippocampo, cellule granulocerebellari e alcune nello strato corticale (cellule ad alta richiesta metabolica).
inferiore a 5 10 ml 100 g min
morte neuronale assoluta.
tempo di ischemia, importanza
il tempo di ischemia è importante, per cui una riduzione del flusso non estrema (es. 15 ml/100g/min) ma prolungata (es. 3 ore) dà lesioni permanenti
aumento pic, come si valuta,
rachicentesi,
pic, definizione
È la pressione che deve essere esercitata con un ago introdotto nello spazio subaracnoideo per impedire la fuoriuscita di liquido cefalorachidiano
valori normali pic
pic 5 15 mmhg
regolazione pic, quantita’ di liquor secreto plessi coroidei
Valori di pressione e volume del liquido cefalorachidiano, resistenza al flusso;
- Pressione all’interno dei seni venosi
ipotesi monro kellie
la scatola cranica è una struttura incomprimibile e il volume al suo interno è fisso: i componenti della scatola cranica mantengono un rapporto costante, l’aumento o la riduzione di un valore deve essere seguito da un equilibrio degli altri due, il flusso ematico è capace di ridurre di molto il suo volume
componenti struttura cranica
parenchima cerebrale, sangue, liquor cefalorachidiano, mentre il parenchima si adatta minimamente,
fattori che contribuiscono ad aumento pic
- Variazione del compartimento liquorale (es. aumentata produzione o ridotto drenaggio di LCR); - Volume cerebrale medio aumentato (es. edema cerebrale, neoformazioni); o Edema vasogenico (alterazioni della BEE); o Edema neurotossico (da alterazioni biochimiche cellulari, ad esempio un’aumentata produzione di radicali liberi; presente in lesioni neoplastiche e ischemiche); - Emorragie/ematomi.
EQUAZIONE CHE SOTTOSTA’ ALLA PRESSIONE ENDOCRANICA
Pressione di perfusione cerebrale = pressione arteriosa media-pressione intracranica
valori pic e sofferenza determinati , superiore a 150 mmhg
SOFFERENZA IPERTENSIVA
150 - 50 MMHG , valori di pic
il sistema di autoregolazione permette un flusso costante (si ritiene ottimale un valore >70 mmHg);
pic inferiore a 50 mmhg
sofferenza ischemica
fattori peggioranti outcome clinico
potensione arteriosa (anche un solo episodio con valori < 90 mmHg), ipossia (saturazione O₂ < 90%) e iperpiressia danno peggioramenti importanti dell’outcome clinico (sia in traumi encefalici che in traumi spinali), per i meccanismi neurotossici sopracitati
necessita’ misurazione pic
Trauma cranico severo con lesioni alla TC;
- No lesioni alla TAC ma > 40 anni e PA < 40mmHg;
- Glasgow Coma Score > 8 che non possono essere valutati neurologicamente perché in coma farmacologico;
- Necessità di intervento che può provocare aumento della PIC
anatomia patologica, fratture , classificazioni
A)Lineari B)Depresse C)Comminute D)Composte Diastasiche
fratture lineari, definizioni e caratteristiche
piu’ comuni, possono lasciare encefalo illeso,necessario eseguire proiezioni in antero posteriore e laterolaterale
fratture depresse, definizioni e caratteristiche
affondano nel tessuto cerebrale, spesso associate a contusi cerebrali,
QUANDO VANNO OPERATE LE FRATTURE DEPRESSE,
o >10 mm; o C’è compressione con deficit neurologico; o C’è lacerazione durale con liquorrea; o La frattura è esposta (rischio infezione)
fratture comminute,
provocano dislocazione di piccoli frammenti di osso
fratture composte
compresse + comminute, possono essere interne o esterne.
fratture diastasiche
avvengono in corrispondenza delle suture craniche. Sono più frequenti nel bambino (per non completa saldatura).