Sindromi mieloproliferative croniche Ph- Flashcards
quale elementi ci permettono di calcolare il rischio di evoluzione della PV e della TE in LAM?
IPSS score per stadiazione:
1. età maggiore di 65 anni,
2. presenza di sintomi costituzionali [Sintomi B]
3. emoglobina inferiore a 10 g/dl alla diagnosi
4. un numero di globuli bianchi superiore a 25 mila
5. un numero di blasti circolanti (evidenziabili attraverso le CD34) maggiore dell’1%
anomalie complesse con prevalenza delle delezioni dei cromosomi 5, 7, 17, alterazioni della p53
costantemente sintomi sistemici
approccio al pz con poliglobulia (tutti gli esami)
a partire dalle cause secondarie e primarie
criteri di diagnosi PV e terapia
Valori di emoglobina di almeno 16,5 g/dl nell’uomo o 16 g/dl nella donna, oppure un ematocrito
maggiore del 49% nell’uomo o del 48% nella donna
- Biopsia del midollo osseo → vi è una caratteristica panmielosi, cioè un incremento importante
della proliferazione a carico di tutte e 3 le linee cellulari (mieloide, eritroide e megacariocitaria).
- Presenza della mutazione JAK2V617F.
criteri minori: diminuzione EPO
criteri diagnostici mielofibrosi
Istologia → presenza di fibrosi a livello del midollo osseo, assieme a tutta una serie di displasie
in particolar modo a carico dei megacariociti, che si presentano in cluster lassi con nuclei
displastici. Ma ciò che principalmente caratterizza la condizione è la fibrosi, che può essere
graduata da 1 a 4 in base alla quantità di fibre che si accumulano nel midollo osseo; il progressivo
accumulo di queste fibre determinerà un’insufficienza emopoietica
- Biologia molecolare → presenza di mutazioni JAK2V617F, CALR, MPL
- Criteri WHO incompatibili con PV, PMF o altre neoplasie mieloidi (punto non citato dal
professore ma presente nell’immagine in basso)
Tra i criteri minori possiamo avere
* Leucocitosi
* Incremento dell’LDH
* Anemia
* Leucoeritroblastosi
emocromo normale- quali patologie ematologiche possono avere un emocromo normale
mielofibrosi secondaria a PV
quante forme di mielofibrosi esistono?
4 gradi
sintomatologia policitemia vera
trombosi
eventi emorragici
Segni e sintomi legati alla mieloproliferazione, abbastanza classici:
o incremento dell’uricemia che può determinare lo sviluppo di calcoli o di gotta
o incremento dell’LDH
o l’eritrosi del volto (quindi un aspetto fiammeggiante)
o splenomegalia, in particolar modo nella PV e assai raramente nella TE.
sintomi sistemici
terapia PV
basso rischio cardiovascolare:
antiaggreganti, salassi
alto rischio vascolare : citoriduzione(idrossiurea, interferoni,buxolitiniv, busulfano, ruxolitinib) antiaggreganti
fisopatologia della splenomegalia della mielofibrosi primaria
migrazione cellule immature verso la milza e il fegato.
compressione stomaco e ipertensione polmonare
clinica mielofibrosi
segni e sintomi legati alla ieloproliferazione o difetto dell’emopoiesi
sintomi sitemici
manifestazioni cardiovascolari
funzione delle Jak2 (PV, TE e mielofibrosi)
Il gene JAK2 normalmente è deputato
ai meccanismi di fosforilazione del
recettore dell’eritropoietina (e del
recettore MPL della trombopoietina,
ndr). Quando il recettore lega la
molecola si assiste sia a delle mutazioni
conformazionali stechiometriche che ad
alcune reazioni biochimiche, per cui le
due proteine JAK2, che sono presenti
nella porzione intracitoplasmatica del
recettore, determinano una
fosforilazione del recettore. Abbiamo
imparato che quando c’è la
fosforilazione di un qualsiasi substrato
questo viene attivato, diventando un effettore di segnali di proliferazione e di differenziamento cellulare
a livello nucleare. Come conseguenza, il midollo produrrà più globuli rossi o più piastrine a seconda
della nostra necessità. È come una sorta di interruttore che l’eritropoietina o la trombopoietina sono in
grado di accendere o di spegnere. Quando invece c’è una mutazione del gene JAK2, questo determina
una fosforilazione costante dei substrati che determina una continua attivazione del pathway a valle di
questa mutazione, per cui la cellula rimane sempre attivata in senso proliferativo.
donna con 550.000 piastrine
piastrinosi in generale e TE
emocromo con piastrinosi isolata
TE o forme piastrinosi secondaria (dd tra queste: ricerca delle mutazioni ed escludere la bcr-abl della LMC)
criteri TE
Piastrine costantemente sopra le 450 000
* Una mutazione molecolare di JAK2, di CALR o di MPL
* Una biopsia che evidenzi le caratteristiche istologiche della Trombocitemia essenziale, che sono
rappresentate fondamentalmente dall’ incremento dei megacariociti → sono megacariociti sono
dimensionalmente più grandi del normale e maturi, cioè non hanno delle caratteristiche
displastiche, che invece vedremo soprattutto nella Mielofibrosi
* Criteri WHO incompatibili con PV, PMF o altre neoplasie mieloidi (punto non citato dal
professore ma presente nell’immagine in basso)
approccio terapeutico TE
in base al rischio ( esempi di farmaci citoridutivi/ mielosopressivi - interferon oncocarbide- scegli l’uno o l’altro in base agli effetti collaterali)