Emopoiesi Flashcards

1
Q

nicchia emopoietica

A

La nicchia ematopoietica è un microambiente formato da diversi elementi cellulari tra cui ci sono non
solo le cellule staminali ematopoietiche ma anche cellule endoteliali, fibroblasti, adipociti, osteoblasti.

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2
Q

emopoiesi

A

L’emopoiesi è un processo che determina la proliferazione, il differenziamento e la maturazione delle
cellule del sangue

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3
Q

eritropoiesi

A

L’eritropoiesi è quel processo che porta alla formazione dei globuli rossi e che dura circa una settimana
complessivamente. Si parte sempre dalla cellula staminale ematopoietica CD34+ e poi piano piano si
va verso le cellule unipotenti staminali fino poi ad andare verso i progenitori del globulo rosso che
sono commissionati unicamente verso la formazione del globulo rosso definitivo il cui scopo è quello di
produrre emoglobina.

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4
Q

granulopoiesi

A

La granulopoiesi è quel processo che porta alla formazione dei granulociti. Parte da cellule immature
definite “committed”, quindi ormai verso la differenziazione, che sono i mieloblasti, poi si passa al
promielocita, che è una cellula con un grande nucleo eccentrico e un importante arcoplasma. In seguito,
a seconda dello stimolo differenziativo, i promielociti si dividono in tre linee cellulari. Seguiranno
diverse tappe tra cui quella di “band-cells”, che sono cellule il cui nucleo è a forma di banda, e infine si
arriverà ai polimorfonucleati che sono le cellule finali dove abbiamo un nucleo polilobato ma unico
unico. A seconda dello stimolo potremo avere eosinofili, neutrofili, o basofili, che sono cellule che
hanno diversi scopi nella loro vita.

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5
Q

dove trovo eritroblasti circolanti?

A

talassemia, emolisi, mielofibrosi

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6
Q

dove trovo blasti circolanti?

A

leucemia acuta e cronica, mielofibrosi)

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7
Q

Megacariocitopoiesi

A

Il megacarioblasto ha una peculiarità rispetto all’eritroblasto e al mieloblasto: inizialmente va incontro
a un fenomeno definito di poliploidia. Il mieloblasto nel momento in cui compie la divisione cellulare
effettua una divisione mitotica con conservazione del patrimonio cromosomico: il patrimonio
cromosomico di 2N rimane tale anche nelle cellule figlie (2N e 2N).
Il megacariocita non si divide in questo modo: il citoplasma non si divide ma si verifica comunque la
duplicazione del DNA. Quindi, la cellula andrà incontro a duplicazioni ripetute senza divisione
citoplasmatica e si verrà a formare una grande cellula poliploide (da qui il nome mega-cariocita) con un
patrimonio nucleare di 32M o 64N in un unico citoplasma. Successivamente, nel citoplasma si osservano
dei fenomeni di frammentazione che daranno luogo poi alle piastrine e che verranno immesse nel
circolo periferico

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8
Q

Caratteristiche piastrine (forma, contenuto, glicoproteine di membrana)

A

Le piastrine o trombociti sono i più piccoli elementi figurati del sangue, con forma discoidale e diametro compreso tra i 2 ed i 3 µm. Frammenti di citoplasma dei megacariociti.Morfologicamente nelle piastrine sono rilevabili granuli, suddivisi in tre tipi:

Granuli α: poco opachi e molto numerosi, contenenti fibrinogeno, fattore von Willebrand, fattore V, fibronectina, fattore quarto piastrinico, la trombospondina e fattori di crescita (ad esempio PDGF, TGF beta)
Granuli densi o δ (risultano maggiormente elettrondensi in microscopia elettronica): Istamina, Serotonina, Ca2+, ADP e ATP.
Granuli lisosomiali o λ: contengono idrolasi lisosomiali e perossisomi.

9 tipi di glicoproteine con importanti funzioni recettoriali e antigeniche:
glicoproteina Ia, Ib, Ic, II2, IIb e IIIa, IV, Va, XI

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9
Q

dove si svolge l’eritropoiesi

A

Inizia molto precocemente, già a livello embrionale intorno alla seconda/quarta settimana, e si
verifica a livello del sacco vitellino e di una regione dorsale aortica dove si pensa si presentino
le prime isole eritropoietiche;
2. Intorno alla quinta settimana l’organo ematopoietico prevalente è il fegato seguito dalla milza.
3. Dal quinto mese in poi, ma soprattutto in fase post-natale, l’organo deputato principalmente
all’emopoiesi è il midollo osseo (bone marrow).

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10
Q

Dove viene svolto l’aspirato midollare?

A

Nella
regione sternale si aspira tipicamente il midollo soprattutto nel paziente pediatrico, mentre la cresta
iliaca, con accesso posteriore dell’ago, è invece la regione dove si aspira il midollo quando facciamo
l’aspirato midollare

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11
Q

Differenza tra autotrapianto e allotrapianto

A

auto- dallo stesso
allo- da donatore compatibile

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12
Q

espansione delle cellule staminali

A

asimmetrica e simmetrica

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13
Q

caratteristica cellula staminale

A

razie alla citofluorimetria, che è una tecnica molto
importante basata sul laser, siamo in grado di leggere quelle che sono le glicoproteine di superficie
presenti sulla membrana cellulare. Se noi mettiamo in contatto con anticorpi fluorescenti noti queste
glicoproteine e poi sottoponiamo le cellule venute a contatto con questi anticorpi a luce laser, le
informazioni derivanti ci possono far capire che tipo di glicoproteine sono presenti in quella cellula che
stiamo analizzando. Questa è una tecnica fondamentale a livello ematologico.
La cellula staminale si caratterizza proprio per la presenza in superficie anche di un marcatore di
immaturità definito CD34, ed è questa glicoproteina che ci consente poi di prelevare le cellule staminali
dal sangue o dal midollo. Quindi, è molto importante sapere quali cellule staminali sono CD34+. Sono
assai poche le cellule staminali: 1/100 nel midollo osseo, 1/1000-10.000 nel sangue periferico, un po’
più frequenti nel cordone ombelicale. Queste tre sono le fonti principali che noi utilizziamo per il
trapianto di midollo.

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14
Q

Perché ci sono due metodi di trapianto?

A

dipende dalla pato di base per cui si sta facendo il trapianto

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15
Q

iter prelievo CSE da sangue periferico e da midollo

A

meccanismi di aferesi: quando andiamo a prelevare le cellule staminali per
esempio da sangue periferico stimoliamo prima il donatore con dei fattori di crescita per 4-5 giorni
da midollo la stimolazione non é necessaria ma si fa in anestesia..

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16
Q

Homing

A

la migrazione delle cellule staminali dal sangue periferico al microambiente cellulare

17
Q

quale gradiente chimico é fondamentale per la maturazione della cellual staminale

A

ossigeno

18
Q

come e perché si mobilizzano le cellule staminali

A

fattori esogeni e endogeni, meccanismo di passaggio da nicchia endosteale a vascolare

19
Q

Regolazione emopoiesi

A

il G-CSF granulocitario: è il fattore di crescita granulocitario che noi usiamo come farmaco nei
donatori per aumentare le cellule staminali, ma può essere anche utilizzato nei soggetti con scarse
difese immunitarie, quindi con un valore di globuli bianchi basso per incrementarli;
* l’eritropoietina: (della quale avrete sentito parlare nelle gare ciclistiche) serve invece a
indirizzare l’emopoiesi verso la produzione di globuli rossi. È prodotta dal rene, in particolare
dalle cellule iuxaglomerulari, e serve a stimolare l’eritropoiesi, quindi ad aumentare la quantità
di globuli rossi che vengono prodotti nel nostro organismo;
* La trombopoietina: è una citochina prodotta soprattutto dal fegato che tende a far incrementare
il valore delle piastrine nel nostro organismo.

20
Q

mofologia midollare e cellularitá

A

agoaspirato: analizzato in bio molecolare, citogenetica e citofluorometria

BOM- vedo la struttura
% cellularitá

21
Q

mielogramma

A

formula citologica midollare che riproduce la ripartizione %delle cellule presenti nel midollo

22
Q

Turn over cellule del sangue

A

120 giorni- eritrociti
meno di 12H- neutrofili
circa 10 giorni - piastrine

23
Q

descrizione delle cellule del sistema reticolo endoteliale

A

monociti
linfociti T,B, NK

24
Q

concetto del trapianto di midollo osseo

A

1.distruggere completamente il più possibile il tumore, quindi nel caso della leucemia resettare completamente
il midollo in tutti i siti e distruggere completamente i blasti leucemici;
2. la cosa più importante è modificare col nuovo sistema immunitario l’attitudine del soggetto di distruggere
eventuali residui di cellule tumorali.