Parkinson e Farmaci associati Flashcards

1
Q

Dai una definizione del morbo di Parkinson

A

è una malattia neurodegenerativa ad eziologia ignota; si tratta di una patologia sistemica progressiva

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Q

Illustra segni cardinali di parkinson

A
  1. Segni e Sintomi
    - Tremori: mani, piedi e arti sup. e inf.
    - Bradicinesia, che progredisce in ipocinesia e peggiora in acinesia: viene intesa come lentezza nell’esecuzione del movimento e nel ritardo tra il volere motorio e l’esecuzione del movimento. Può coinvolgere i movimento
    . espressivo-facciali
    . i movimenti coinvolti nella deambulazione
    . movimenti automatici
    - Rigidità, intesa come:
    a. rigidità che si assume in posizione eretta
    b. rigidità alla mobilizzazione passiva, per cui se cerco di stendere il braccio del pz non ci riesco
    - Instabilità posturale
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3
Q

Illustra i segni secondari di parkinson

A
  1. disturbi psichici: depressione, decadimento frontale, demenza…
  2. disturbi oculomotori
  3. difficoltà respiratorie
  4. deformità ossee
  5. disturbi neurovegetativi
    - stipsi
    - ipotensione
    - disfunzione vescicale
    - disfunzione termoregolazione
    - senso di affaticamento
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3
Q

Illustra i segni secondari di parkinson

A
  1. disturbi psichici: depressione, decadimento frontale, demenza…
  2. disturbi oculomotori
  3. difficoltà respiratorie
  4. deformità ossee
  5. disturbi neurovegetativi
    - stipsi
    - ipotensione
    - disfunzione vescicale
    - disfunzione termoregolazione
    - senso di affaticamento
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4
Q

Quali sono le vie coinvolte nel danno da parkinson?

A
  1. vie extrapiramidali, che dalla pars compacta della sub.nigra vanno a caudato e putamen
  2. vie cortico-striatali, che da corteccia vanno a caudato e striato
  3. vie di ritorno talamo-corticali
  4. vie nigro-striatali
  5. vie striato-nigrali
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5
Q

Quali sono i sistemi e i meccanismi regolati dalle vie extrapiramidali?

A
  • consentono controllo dei riflessi posturali e mantenimento della posizione eretta
  • consentono l’avvio dei movimenti involontari
  • consentono lo sviluppo di movimenti espressivi e istintivi
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6
Q

Quali sono i danni che si possono apprezzare a livello citologico e istologico in Parkinson?

A
  1. riduzione fino all’80% di dopamina
  2. riduzione fino al 40% di HVA
  3. riduzione della sintesi di Tyr-idrossilasi e DOPA-Decarbossilasi (fino al 50%)
  4. ridotta espressione del neurotrasportatore di membrana
  5. ridotta espressione del trasportatore vescicolare
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7
Q

Spiega a grandi linee quali sono i meccanismi compromessi nel parkinson

A

a grandi linee quello che succede è che, per motivi ignoti, a livello della pars compacta della sub. nigra si apprezza una neurodegenerazione per aumentata attività ossidativa che comporta una ridotta trasmissione dopaminergica a livello delle vie nigrostriatali dei gangli della base che hanno come obiettivo finale in condizioni fisiologiche la funzione di potenziare l’attività motoria andando a
- attivare ulteriormente l’attività della via diretta mediante i recettori D1
- inibire la via indiretta mediante D2
= perciò in parkinson si realizza potenziamento della via indiretta che inibisce lo sviluppo del volere motorio, per cui il pz ha difficoltà nel compiere il movimento.
Inoltre segni come rigidità e tremori sono associati alla componente colinergica che agisce sui neuroni dopaminergici.

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8
Q

Cosa sono i Parkinsonismi secondari?

A

condizioni in cui si apprezzano dei segni e sintomi simil-parkinson ma che non sono parkinson. Sono condizioni a eziologia nota e possono essere dovute a condizioni
- post-encefalitiche
- post-ictus cerebrale
- post-traumatiche da stress
- da altre condizioni degenerative
- da invecchiamento cerebrale
- da intossicazione esogena da MPTP

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9
Q

Illustra i meccanismi associati alle intossicazioni da MPTP?

A

L’MPTP è una neurotossina, che si trova inizialmente sotto forma di protossina all’interno della Meperidina una droga clandestina appartenente alla famiglia delle Fenilpiperidine.
Una volta introdotta, passa in circolo e a questo punto attraversa la BEE e raggiunge mediante neurotrasportatori gli astrociti, dove per azione della MAO-B viene convertito nella forma attiva di neurotossina, e mediante gli stessi neurotrasportatori della dopamina viene fatta entrare nei neuroni dopaminergici comportando danno a livello
- della catena di trasporto elettronico mitocondriale
- e attivando così lo sviluppo di ROS e Stress Ossidativo

N.B! in particolare la tossina ha particolare affinità per la neuromelanina comportando un suo accumulo e un maggiore effetto tossico a livello della pars compacta della sub.nigra.

I danni del MPTP indotti nell’assunzione del farmaco nell’arco di pochi giorni induce un effetto comparabile a quello apprezzabile nel pz parkinson cronico da 10 anni

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10
Q

Quali sono gli effetti terapeutici della L-Dopa?

A
  • miglioramento dei sintomi cardinali (meno per tremori)
  • migliora i sintomi psichici
  • stimola la concentrazione
  • migliora il tono affettivo
  • migliora funzioni sessuali
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11
Q

Quali sono gli effetti collaterali della L-Dopa?

A

sono principalmente dovuti a iperstimolazione dopaminergica:
- emesi (CTZ)
- effetto inotropo e cronotropo positivo a livello cardiaco
- ipotensione ortostica per via di aumentata permeabilità vascolare di aa. renali e mesenteriche
- effetti psichici: deliri, manie, paranoie e allucinazioni
- a livello endocrino stimola rilascio di GH e inibisce Prnp
- Sindrome da trattamento cronico da L-Dopa

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12
Q

Illustra i principali sintomi nella “Sindrome da trattamento cronico da L-Dopa”

A
  1. si hanno principalmente fluttuazioni delle prestazioni motorie dovute oltra al trattamento con levodopa anche alla concomitante neurodegenerazione dovuta alla patologia. In particolare si hanno:
    - acinesia da fine dose (wearing off)
    - acinesie al risveglio
    - fasi on/fase off dovute al fatto che la dopamina non viene più rilasciata con un meccanismo di Buffering ma bensì pulsatile che comporta un’alternanza di momenti di immobilità (fase off) a momenti caratterizzati da movimenti involontari (discinesie da picco, da plateau, afasiche o distonie, mioclono…)
  2. inoltre si verificano anche effetti come
    - deterioramento neuro-psichico
    - deterioramento neuro-congnitivo
    - sindrome maligna da neurolettici
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13
Q

come si possono superare le fasi on/off nella sindrome da trattamento cronico con levodopa?

A

si può stabilizzare la fase on somministrando levodopa in maniera continua attraverso
- EV
- infusione intestinale con gel a base di levodopa, mediante pompa portatile
= dal momento che la fase on corrisponde alla fase di raggiungimento del picco plasmatico

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14
Q

illustra la farmacocinetica di Levodopa

A
  1. somministrazione: orale o per gel a base di levodopa per infusione intestinale mediata da pompa portatile
  2. emivita: 2-3h, anche se è più lunga agendo a livello del SNC
  3. assorbimento: intestinale mediante meccanismo attivo: trasportatore degli aa aromatici. Può essere influenzato da età e da attività fisica.
  4. metabolismo: 95% dopa-decarbossilasi, 5% COMT, catecol-ossi-metiltransferasi con formazione della 3 idrossimetildopa
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15
Q

Perchè in commercio troviamo levodopa + carbidopa o levodopa+benserazide?

A

Perchè si tratta di farmaci inibitori delle DOPA-Decarbossilasi periferiche in questo modo si rende più disponibile levodopa alla trasformazione centrale a livello dei neuroni dopaminergici.
In questo modo si può ridurre la dose di levodopa (fino anche al 75%), si può raggiungere la dose efficace in tempi più rapidi, vi è aumentata risposta al trattamento e minori effetti periferici.
Se nella levodopa solo l’1-3% di questa raggiunge SNC, con carbidopa si ha il 10-20%.
svantaggio: si ha peggioramento dei sintomi psichici

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16
Q

Cosa sono gli agonisti dopaminergici?

A

sono dei farmaci che mimano la dopamina andando a legarsi al recettore D2, e in questo modo inattivano la via indiretta.

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17
Q

Quando si utilizzano gli agonisti dopaminergici?

A
  • nel trattamento precoce di parkinson rigido e tremorigeno, in associazione eventualmente alla somministrazione di Inibitori Reversibili delle Mao-B
  • nel trattamento con levodopa iniziale per ridurre le dosi di levodopa
  • nel trattamento con levodopa tardiva nel momento in cui si hanno sintomi associati a LTDS
18
Q

Quali sono i limiti nella somministrazione di agonisti dopaminergici?

A

usati in monoterapia, la loro somministrazione è limitata a un tempo di circa 2 anni, dal momento che successivamente si rende necessario aumentare le dosi ma ciò comporta un peggioramento degli effetti collaterali che diventano insostenibili per il pz

19
Q

qual è il criterio di scelta per gli agonisti dopaminergici?

A

si usano nel trattamento farmaci che abbiano una lunga emivita

20
Q

Illustra esempi di farmaci agonisti dopaminergici

A
  1. apomorfina
  2. analoghi della segale cornuta
  3. derivati dell’acido lisergico: Pergolide
  4. Bromocriptina
  5. Carbegolina
  6. Diidrocriptina
  7. analoghi strutturali
    - pramipexolo (eff. collaterali: disturbi del sonno e OCD)
    - ronipirolo
    - rotigotina
21
Q

Illustra i vari aspetti dell’Apomorfina

A

rappresenta l’agonista di D2 più potente che sia ma ha una breve emivita (40-50 min) motivo per cui viene usata:
- o per infusione continua
- o nella diagnosi di parkinson

può essere anche usata come farmaco
- emetico
- nel trattamento della sindrome maligna da neurolettici in seguito a brusca sottrazione di Levodopa

EFFETTI COLLATERALI: sono dovuti a blocco dei canali del calcio
- emesi
- priapismo
- movimenti coreoatetosici
- sonnolenza
- disturbi psichici

22
Q

Quali sono gli effetti collaterali generali dei farmaci agonisti dei recettori D2?

A
  • emesi
  • ipotensione: somministro fluorocortisone
  • disturbi psichici: do antipsicotici
  • disturbi cardiopressori cutanei
  • stenosi venosi periferica
  • rischio di fibrosi pleurico e peritoneale
  • aumentata produzione di Prnp
23
Q

Quali sono le controindicazioni da tenere a mente quando si somministrano farmaci agonisti di D2?

A
  • insufficienza coronarica
  • scompenso cardiaco
  • allucinosi e psicosi
24
Nomina dei farmaci inibitori reversibili di COMT in parkinson
Entacapone Opicapone
25
Quali sono gli effetti terapeutici degli inibitori reversibili della Catecol-Ossi-metiltransferasi?
- permettono di abbassare la dose di Levodopa somministrata, dato che viene ridotto ulteriormente il suo metabolismo a livello periferico per incrementare quello a livello centrale, e permette una riduzione nella frequenza di somministrazione - rendono più costanti le concentrazioni di levodopa che in circolo risultano aumentate - riducono gli effetti periferici - rendono ancora più disponibile la levodopa a livello centrale dal momento che questa non compete più per il neurotrasportatore degli aa aromatici con la 3-ossimetildopa formata dalla COMT
26
Quali sono gli effetti collaterali dei farmaci inibitori reversibili delle Catecol-Ossi-metiltransferasi?
1. disturbi gastrointestinale 2. ipotensione 3. aumento delle discinesie
27
Quali sono gli effetti terapeutici delle Catecol-Ossi-metiltransferasi?
- miglioramento dell wearing off e delle prestazioni motorie
28
Quando vengono somministrati i farmaci inibitori delle Catecol-Ossi-metiltransferasi?
viene somministrata insieme alla levodopa tardiva in seguito sintomi da LTDS
29
Quali sono le importanti raccomandazioni da prendere prima di somministrare levodopa?
Cercare di posticiparla quanto più possibile
30
Nomina un inibitore Reversibile delle MAO-B
Seligelina
31
Quali sono gli effetti terapeutici degli inibitori delle MAO-B?
- migliorano wearing off e prestazioni motorie, si pensa per via dell'effetto del suo metabolita ossia l'anfetamina - migliorano il tono affettivo e l'umore, in quanto l'anfetamina è psicostimolante
32
Quando si utilizzano gli inibitori reversibili delle MAO-B?
- nel trattamento precoce del parkinson tremorigeno e rigido, in associazione ai farmaci agonisti dopaminergici - nel trattamento tardivo di LTDS
33
Quando si utilizzano gli inibitori reversibili delle MAO-B?
- nel trattamento precoce del parkinson tremorigeno e rigido, in associazione ai farmaci agonisti dopaminergici - nel trattamento tardivo di LTDS
34
Quali sono i meccanismi con cui l'AMANTADINA può agire come farmaco anti-parkinsoniano?
- blocco ricaptazione della dopamina - aumentato rilascio della dopamina - blocco dei recettori muscarinici a livello delle vie nigrostriatali andando così a bloccare la via indiretta
35
Che cos'è l'amantadina?
un farmaco antivirale usato per il trattamento dell'influenza B, ma anche come farmaco anti-parkinsoniano
36
Quali sono gli effetti terapeutici dell'amantadina nella trattamento anti-parkinsoniano?
efficace nel trattamento del parkinson tremorigeno e rigido
37
Come si può somministrare l'amantadina (Come farmaco anti-parkinson)?
- Monoterapia per 6-12 mesi per parkinson tremorigeno e rigido - in associazione a levodopa nel seguente modo: do prima levodopa, per permettere la formazione delle vescicole di dopamina e poi 20 gg dopo l'amantadina per stimolare il rilascio delle vescicole immagazzinate
38
Quali sono gli effetti collaterali dell'amantadina (Come farmaco anti-parkinson)?
- livedo reticularis - edema - effetti anticolinergici centrali e perifirici - vertigini - insonnia - irritabilità
39
Nomina alcuni farmaci antimuscarinici usati nell'ambito del trattamento di parkinson
- Benztropina - Ossifenciclimina - Triesifenidile - Prociclidina - Biperidine
40
Qual è il meccanismo tramite cui agiscono gli anti-muscarinici nel trattamento di Parkinson?
Bloccando i recettori muscarinici si ha, oltre che un effetto a livello dei neuroni colinergici che intervengono nella modulazione delle vie nigrostriatali, anche un effetto di blocco nella ricaptazione della Dopamina
41
Quali sono gli effetti terapeutici dei farmaci antimuscarinici usati nel trattamento di parkinson?
1. trattamento molto efficace di parkinson tremorigeno e rigido 2. trattamento della sindrome parkinsoniana da neurolettici 3. in associazione all'amantadina può essere usato nel trattamento dei disturbi extrapiramidali dovuti all'uso di farmaci antipsicotici 4. trattamento della scialorrea
42
Quando vengono somministrati gli antimuscarinici usati nel trattamento di parkinson?
nelle fasi tardive quando si apprezzano sintomi associati a LTDS e in monoterapia
43
Quali sono gli effetti collaterali indotti dai antimuscarinici usati nel trattamento di parkinson?
1. Effetti parasimpaticolitici - tachicardia - offuscamento della vista - confusione mentale - ritenzione urinaria - stipsi 2. Effetti anti-muscarinici centrali - allucinazioni - amnesia nei pazienti anziani 3. Effetti dell'associazione con Levodopa - ridotto assorbimento della levodopa - peggioramento delle discinesie - effetto rebound quando si interrompe bruscamente il trattamento