Antipsicotici Flashcards
Illustra la classificazione DSM-V dei disturbi associati alla Schizofrenia
- Schizofrenia Paranoide
- Schizofrenia disorganizzata
- Schizofrenia Inorganizzata
- Schizofrenia Residua
- Schizofrenia Catatonica
In cosa consiste il disturbo di Schizofrenia e quali sono le sue manifestazioni?
è la patologia psichiatrica con maggior incidenza nella popolazione, che dura circa 6 mesi di cui in almeno 1 si presenta la condizione in forma acuta.
Si possono apprezzare 5 dimensioni dei sintomi:
1. aggressività
2. sintomi positivi
- allucinazioni
- deliri
- comportamenti bizzarri
- incapacità di formare un pensiero formale
3. sintomi negativi
- alogia
- apatia
- appiattimento affettivo
- anedonia
- assenza di volizione
- deficit dell’attenzione
4. sintomi cognitivi: difficoltà a ricordare
5. sintomi depressivi e ansia
Quali si pensa possano essere i meccanismi alla base della schizofrenia?
Si tratta di una patologia ad eziologia ancora ignota ma si pensa possa essere una patologia complessa a natura multifattoriale.
Sono state sviluppate 3 ipotesi:
1. Ipotesi Dopaminergica, secondo cui la patologia sarebbe data da un incremento dell’attività mesolimbica che derteminerebbe i sintomi positivi, e un decremento dell’attività mesocorticale che sarebbe alla base dei sintomi negativi
2. Ipotesi Glutammatergica: si ipotizza che nella schizofrenia vi sia un difetto a livello dei neuroni dopaminergici e glutammatergici della corteccia prefrontale e mesolimbica coinvolte nei meccanismi di: memoria emotiva, inizio di un comportamento e percezione. L’ipotesi è stata sviluppata dopo aver visto il coinvolgimento e la risposta dei recettori NMDA alla somministrazione di Ketamina e fenciclidina che sembravano avere effetti allucinogeni, comportando una ridotta attività di questi recettori canali. Quello che si ha è una ridotta attività degli NMDA, con conseguente aumento dell’attività mesolimbica dopaminergica e ridotta attività mesocorticale sempre dopaminergica.
3. Ipotesi Serotoninergica, che si è sviluppata dalle evidenze che si realizzano nel momento in cui si somministra LSD che ha un effetto psicotico determinando allucinazioni per via dell’attivazione di 5HT2A: se invece blocco, come avviene per determinati farmaci antipsicotici, questo recettore vado a bloccare l’effetto allucinogeno.
Quali sono le classi chimiche dei diversi Antipsicotici Tipici di prima generazione?
- Fenotiazine
- Tioxanteni
- Butirrofenoni
- Difenilbutilpiperidine
Illustra le caratteristiche e i vari esempi di Fenotiazine
hanno una struttura base triciclica caratterizzata da presenza di sostituenti in R1 e R2: in particolare in base ai sostituenti in R2 possiamo avere
- fenotiazine alifatiche: clorpromazina
- fenotiazine piperidiniche: periciazina e tiradozina
- fenotiazine piperaziniche: flufenazina e perfenazina
Illustra le caratteristiche e i vari esempi di Tioxanteni
sono farmaci anch’essi dalla struttura triciclica, ma presentano un doppio legame in R2 a differenza delle fenotiazine: Clorprotixene e Flupentixolo
Nomina dei farmaci appartenenti alla famiglia dei Butirrofenoni
Aloperidolo
Droperidolo
Nomina un farmaco appartenente alla famiglia dei Difenilbutilpiperidine
Pimozide
Qual è il meccanismo tramite cui agiscono gli antipsicotici di prima generazione?
legano con elevata affinità i recettori dopaminergici D2 antagonizzandoli
Quali sono gli effetti determinati dai farmaci antipsicotici di prima generazione?
1- migliorano i sintomi positivi dal momento che determinano un blocco dell’attività dopaminergica
2- determinano quella che prende il nome di Induced Neuroleptic Deficit Syndrome, che è una condizione caratterizzata da un’ulteriore ipoattività del sistema mesocorticale determinando deficit dell’attenzione e deficit cognitivo
3- Disturbi extrapiramidali, dovuti al fatto che i neurolettici vanno ad agire sui D2 della via nigro-striatale interferendo nelle vie che regolano il tono muscolare e lo sviluppo dei movimenti.
a. A breve insorgenza:
- Distonia acuta (1-5 gg) , caratterizzata da anomala e involontaria contrazione di mm. facciali, del collo e lingua = somministro amantadina e antimuscarinici
- Acatisia, irrequietezza motoria per 40-60 s = somministro benzodiazepine, antiparkinson e propanololo
- Parkinsonismi = somministro anti-parkinson
- Sindrome maligna da Neurolettici, in cui si verificano catatonia, stupor, febbre e ipotensione = interrompo la terapia e ripristino funzioni vitali + dantrium e bromocriptina (che agonizza D2)
b. A lunga insorgenza:
- Sindrome del coniglio
- Discinesia tardiva, in cui il paziente al termine del trattamento sviluppa movimenti a livello oro-facciale: se non si interviene la discinesia diventa irreversibile e si rende necessario somministrare questi farmaci a vita; per evitare ciò si deve interrompere e vedere se vi sono le discinesie nella forma iniziale e reversibile
4- disturbi neuroendocrini: Iperprolattinemia
- donna: anorgasmia, riduzione della libido e amenorrea
- uomini: anorgasmia, riduzione della libido, impotenza e eiaculazione ritardata
5- effetto antiemetico per via del blocco sufficientemente elevato dei D2 di CTZ
6- diminuzione attività dei centri vasomotori bulbari e pontili
Illustra la farmacocinetica dei farmaci antipsicotici di prima generazione
Rappresentano uno degli unici esempi di perfetta correlazione tra affinità-potenza del farmaco: questo non consente tanto di valutare l’efficacia del farmaco quanto i possibili effetti collaterali.
- nei farmaci ad alta affinità e potenza (aloperidolo e pimozide) si ha elevata affinità a livello dei recettori D2 centrali comportando maggiori effetti centrali come Effetti Extrapiramidali, e minori a livello periferico
- nei farmaci a bassa affinità e potenza (clorpromazina), somministrati in gradi dosi, si ha una maggiore probabilità di legame a livello periferico attivando quindi H1, M1 e Alfa-1, meno a livello centrale
sono dei farmaci il cui assorbimento a livello orale è elevato, ma che può risultare irregolare: motivo per cui i farmaci vengono somministrati sottoforma di soluzioni.
Vie di somministrazioni:
- orale
- intramuscolo
- Soluzioni depot: associazione di farmaci come aloperidolo o flufenazina a veicoli grassi come gli esteri dell’olio di sesamo in modo da avere un lento rilascio, delle concentrazioni costanti nel tempo e una lenta eliminazione di tali farmaci con un allungamento della loro durata d’azione, tanto che sono percepibili nel sangue anche dopo mesi
Legano con elevato legame le proteine plasmatiche e hanno dei metaboliti che ne allungano l’emivita
Quali sono gli effetti collaterali degli antipsicotici di prima generazione?
- effetti extrapiramidali
- effetti neuroendocrini
- effetto neurolettico: peggioramento dei sintomi negativi, effetto dissociativo e psicosi da supersensibilità
- effetto di blocco di
- M1: effetti antimuscarinici
- H1: aumento peso ponderale e sedazione
- alfa-1: priapismo, ipotensione ortostatica, vertigini - abbassano soglia convulsiva
- possono avere diretti effetti cardiaci determinando aritmie
- determinano disturbi oculari per deposito di materiale a livello oculare
- effetti allergici a livello cutaneo: orticaria, fotosensibilità e depigmentazione
Quali sono le applicazioni degli antipsicotici tipici?
a. in caso di emergenze psicotiche di diverse patologie psichiatriche (huntigton, turret, singhiozzo ostinato, prurito e disturbi bipolari comportando viraggio maniacale)
b. ritardano il manifestarsi di un nuovo evento psicotico
c. come anti-emetici
Quali sono le controindicazioni dei farmaci antipsicotici di prima generazione?
- no parkinson o pz con disturbi extrapiramidali
- no cardiopatici
- no epilettici
- no anziani
- no epatopatici
Perchè gli antipsicotici di prima generazione sono poco efficaci?
perchè vi è una scarsa adesione al trattamento per via del peggioramento dei sintomi negativi e quindi degli aspetti sociali e interpersonali della persona; hanno elevata % di effetti extrapiramidali e soli il 30-40% dei pazienti rispondono
Perchè sono stati sviluppati i farmaci antipsicotici Atipici di nuova generazione?
- per limitare e ridurre il più possibile iperprolattinemia e effetti extrapiramidali
- per migliorare oltre ai sintomi positivi anche i sintomi negativi, cognitivi e depressivi
- per facilitare l’adesione del paziente alla terapia e per dare un esperienza soggettiva del paziente al trattamento positiva
- migliorare performance psico-motoria e psico-cognitiva
Quali sono i meccanismi tramite cui la Clozapina agisce?
La clozapina rappresenta un ANTAGONISTA DEBOLE dei recettori D2:
- a livello mesocorticale dove la produzione di dopamina è piuttosto importante, la clozapina non può competere con questa per il legame al recettore e quindi avrà scarso effetto a questo livello determinando miglioramento dei sintomi negativi; inoltre stesso meccanismo si realizza a livello nigro-striatale, per cui gli effetti extrapiramidali sono scarsi se non nulli
- a livello mesolimbico la produzione di dopamina è ridotta rispetto a quanto accade a livello mesocorticale per cui la clozapina ha maggiore probabilità di legarsi al recettore D2 e comportare un blocco nell’iperattività mesolimibica e migliorando così i sintomi positivi
- inoltre agisce anche andando a bloccare circa il 90% dei recettori 5HT2: in questo modo si blocca il meccanismo che impedisce il rilascio della dopamina e si rende questa più disponibile; questo avviene soprattutto a livello mesocorticale, per cui l’effetto a questo livello verrà maggiormente sostenuto da questo sistema
Quali sono i recettori target della clozapina?
D1
D2
D4
5HT2c
5HT2
5HT3
H1
M1
Alfa 1