PAC 2014 - 2020 - 2021 - 2027 Flashcards
Quali documenti hanno definito il percorso della PAC 2014-2020?
Il percorso della PAC 2014-2020 è stato definito da due documenti della Commissione Ue: le Proposte sul Quadro Finanziario Pluriennale 2014-2020, pubblicate il 29 giugno 2011, e le Proposte dei testi giuridici della nuova PAC, presentate il 12 ottobre 2011.
Come si è svolto il negoziato sulla PAC 2014-2020 e quando è entrata in vigore?
Il negoziato sulla PAC 2014-2020 si è svolto parallelamente alle discussioni sul bilancio 2014-2020, all’interno della nuova procedura di co-decisione tra Consiglio e Parlamento. Questo processo si è concluso a metà del 2013 e la riforma è entrata in vigore il 1° gennaio 2014.
Spiegare il quadro finanziario plurienale 2014-2020
Il Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) 2014-2020 è il piano di spesa dell’UE per il periodo 2014-2020, con un budget di circa 960 miliardi di euro. Ha finanziato settori chiave come crescita economica, coesione sociale, agricoltura (PAC), sicurezza e politiche esterne. La PAC ha ricevuto una parte significativa dei fondi per sostenere l’agricoltura e la sicurezza alimentare. Il QFP ha garantito stabilità finanziaria e prevedibilità per le politiche europee.
Quali sono state le proposte e le decisioni sul Quadro Finanziario Pluriennale 2014-2020?
Il Quadro Finanziario Pluriennale 2014-2020 è stato oggetto di negoziati tra la Commissione Europea, il Consiglio Europeo e il Parlamento Europeo. La Commissione proponeva un bilancio di 1.033 miliardi di euro in impegni (1,08% del RNL), con un aumento del 3,9% rispetto al 2007-2013. Tuttavia, il Consiglio ha ridotto questa cifra a 960 miliardi di euro (1,00% del RNL), segnando un taglio del 3,4%. Il Parlamento si opponeva ai tagli e chiedeva un aumento del 5% rispetto al 2013, con un budget di almeno 1,11% del RNL. Senza considerare la Croazia, il bilancio dell’UE27 è stato ridotto di 47 miliardi in impegni e 44 miliardi in pagamenti, con un calo del 5% rispetto al periodo 2007-2013.
Qual è il ruolo della PAC nel bilancio dell’UE 2014-2020 e come sono distribuite le risorse?
Il Consiglio Europeo ha confermato la struttura della PAC, suddivisa in due pilastri e assegnandole il 38% del bilancio UE, per un totale di oltre 360 miliardi di euro. Il primo pilastro (pagamenti diretti) riceverà 277,9 miliardi di euro, mentre il secondo pilastro (sviluppo rurale) avrà 84,9 miliardi di euro.
Quali sono le principali novità della nuova PAC?
Il nuovo pacchetto PAC prevede 7 regolamenti, con 3 principali: Pagamenti diretti, Sviluppo rurale e OCM unica. Tra le novità introdotte estão:
Convergenza dei pagamenti diretti tra Stati membri.
Spacchettamento del Pagamento Unico Aziendale.
Greening (sostenibilità ambientale).
Capping (limiti ai pagamenti per aziende di grandi dimensioni).
Agricoltore attivo (definizione chiara di chi può ricevere aiuti).
Nuovo approccio allo sviluppo rurale.
Quali elementi della PAC sono stati confermati?
L’OCM unica, con l’abbandono delle vecchie misure di gestione dei mercati.
La regionalizzazione obbligatoria del pagamento di base entro il 2019 a livello di Stato membro o regione.
in cosa consiste la “convergenza” dei pagamenti diretti e come impatta l’Italia?
La convergenza prevede che gli Stati membri con pagamenti diretti per ettaro inferiori al 90% della media UE-27 recuperino gradualmente un terzo della differenza entro il 2020, con una riduzione proporzionale dei pagamenti per i paesi sopra la media. Tuttavia:
L’impatto totale è modesto, con una redistribuzione di circa 800 milioni di euro tra gli Stati membri.
Il criterio utilizzato (la Superficie Agricola Utilizzata – SAU) penalizza l’Italia, che avrebbe preferito criteri basati sulla Produzione Lorda Vendibile (PLV) o sul lavoro.
La SAU considerata è quella del 2009, escludendo terre storicamente destinate a vite, frutta e patate, causando ulteriori svantaggi per l’Italia.
Di conseguenza, l’Italia perderà 1,4 miliardi di euro nel primo pilastro tra 2014 e 2020 (-5%) e 240 milioni di euro all’anno rispetto al 2013 (-6%).
Quali sono gli effetti della convergenza sulla distribuzione dei fondi della PAC tra i Paesi UE?
In termini percentuali, l’Italia perde meno rispetto a Malta, Olanda e Belgio, ma più di Francia, Germania e altri Paesi dell’UE-15. Tuttavia, in valori assoluti, l’Italia è il Paese che subisce la maggiore riduzione, contribuendo da sola a quasi un terzo dell’intero ammontare di risorse spostate a causa della convergenza tra gli Stati membri dell’UE.
In cosa consiste lo “spacchettamento” dei pagamenti diretti e quali sono le sue componenti?
Lo spacchettamento prevede la revisione del regime di pagamento unico, suddividendolo in sette componenti, alcune obbligatorie e altre facoltative:
Pagamento di base (obbligatorio): l’importo varia a seconda delle scelte nazionali sulle altre componenti.
Pagamento verde (obbligatorio): 30% del massimale nazionale.
Pagamento redistributivo per i primi ettari (facoltativo): fino al 30%.
Pagamento per le aree con vincoli naturali (facoltativo): fino al 5%.
Pagamento per i giovani agricoltori (obbligatorio): fino al 2%.
Sostegno accoppiato volontario per settori o aree sensibili (facoltativo): fino al 10%.
Regime per i piccoli agricoltori.
Qual è la funzione del pagamento di base e chi può riceverlo?
Il pagamento di base sostituisce il vecchio pagamento unico e funge da sostegno al reddito per gli agricoltori. A partire dal 1° gennaio 2015, verrà finanziato con le risorse residue del massimale nazionale, dopo aver sottratto le somme destinate agli altri aiuti. Potranno riceverlo:
Gli agricoltori attivi che hanno presentato domanda entro il 2014 e ricevuto pagamenti diretti nel 2013.
Coloro che nel 2013 non hanno ricevuto pagamenti ma producevano ortofrutta, patate, piante ornamentali o coltivavano vite.
Chi dimostrerà di svolgere attività agricola alla data stabilita.
Quali sono i vantaggi e le sfide dello spacchettamento?
L’idea dello spacchettamento è considerata positiva perché introduce una maggiore selettività nei pagamenti, permettendo agli Stati membri di adattarli meglio alle proprie esigenze. Tuttavia, il successo dipenderà da una corretta applicazione del sistema.
Che cosa prevede lo “spacchettamento” dei pagamenti diretti nella nuova PAC?
Lo “spacchettamento” dei pagamenti diretti prevede l’articolazione del sistema di aiuti in 7 componenti diverse, alcune obbligatorie e altre facoltative. Le componenti obbligatorie includono il pagamento di base e il pagamento verde (greening). Le componenti facoltative includono il pagamento redistributivo per i primi ettari, il pagamento per le aree con vincoli naturali e il sostegno ai giovani agricoltori, tra gli altri. L’idea dello spacchettamento è di rendere i pagamenti più selettivi e adattabili alle esigenze locali.
Qual è il funzionamento del Pagamento di base nella PAC?
Il pagamento di base è obbligatorio e viene distribuito agli agricoltori attivi che presentano domanda di assegnazione. Lo Stato membro ha la possibilità di limitare il numero di titoli assegnati, ad esempio, riducendo le superfici difficili o escludendo alcune colture come quelle vitate. A partire dal 2019, il valore per ettaro dei diritti all’aiuto sarà uniforme per tutti gli agricoltori, ma la transizione avverrà in tappe progressive.
Che cosa comporta il Pagamento verde (Greening) nella nuova PAC?
Il pagamento verde è obbligatorio per gli agricoltori che ricevono il pagamento di base. Gli agricoltori devono adottare pratiche agricole ecologiche, come la diversificazione delle colture, il mantenimento dei prati permanenti e la creazione di aree ecologiche (almeno il 7% della superficie). Se non rispettano queste pratiche, subiscono una riduzione del pagamento verde, e dal 2017 le sanzioni si applicano anche al pagamento di base.
Come funziona la Diversificazione delle colture nel sistema dei pagamenti diretti?
La diversificazione delle colture si applica alle aziende con una superficie a seminativo superiore a 10 ettari. Le aziende con una superficie tra 10 e 30 ettari devono avere almeno due colture, con la principale che non può coprire più del 75% della superficie. Le aziende con oltre 30 ettari devono avere almeno tre colture, con la principale che non deve coprire più del 75% e le due più importanti insieme non devono superare il 95%. La diversificazione non si applica in determinate condizioni, come nel caso di pascoli permanenti o superfici coltivate con riso.
Quali sono le regole relative al mantenimento dei prati permanenti nella PAC?
l mantenimento dei prati permanenti prevede che il rapporto tra i terreni a prati permanenti e la superficie agricola totale non debba ridursi oltre il 5% rispetto all’anno di riferimento 2015. Gli Stati membri possono applicare questa regola a livello aziendale o territoriale, a seconda delle esigenze locali.
Che cosa comporta l’introduzione di aree di interesse ecologico nelle aziende agricole?
Le aziende con una superficie a seminativo superiore a 15 ettari devono destinare almeno il 5% della superficie a aree di interesse ecologico, come fasce tampone, imboschimenti o terreni a riposo. Questa soglia potrebbe aumentare al 7% in futuro, a seguito di una valutazione della Commissione. Le aree ecologiche non sono obbligatorie in aziende che utilizzano più del 75% della superficie per foraggi, pascoli o colture sommerse, a condizione che la superficie seminativa non superi i 30 ettari.
Come funziona il Pagamento redistributivo per i primi ettari?
Il pagamento redistributivo è un pagamento facoltativo che può essere dedicato fino al 30% del massimale nazionale. È destinato a spostare risorse dalle aziende più grandi a quelle più piccole. Ogni agricoltore riceve un pagamento pari al massimo al 65% del pagamento medio a ettaro nazionale per i primi 30 ettari, ma questo importo può essere più alto se la dimensione media nazionale supera questa soglia.
Cosa prevede il Pagamento per le aree con vincoli naturali?
Questo è un pagamento facoltativo destinato alle aziende situate in aree con vincoli naturali. Il pagamento può essere concesso a livello regionale e assume la forma di un aiuto annuale a ettaro. Può essere concesso a un massimo di ettari per azienda, e fino al 5% del massimale nazionale può essere dedicato a questo tipo di aiuto.
Che cos’è il pagamento per i giovani agricoltori?
Il pagamento per i giovani agricoltori è un pagamento supplementare annuale che gli Stati membri devono attivare. È destinato ai giovani agricoltori titolati a ricevere il pagamento di base, con un limite massimo di 5 anni di concessione.
Chi viene considerato giovane agricoltore per il pagamento?
Un giovane agricoltore è colui che ha meno di 40 anni nell’anno della domanda e che si insedia per la prima volta come capo azienda, o che si è insediato nei 5 anni precedenti la domanda.
Come viene calcolato il pagamento per i giovani agricoltori?
Il pagamento è calcolato annualmente moltiplicando il numero di titoli attivati (tra 25 e 90) per il 25% del valore medio dei titoli detenuti o del valore medio nazionale.
Cos’è il sostegno accoppiato volontario e a chi è destinato?
Il sostegno accoppiato volontario è un aiuto che gli Stati membri possono concedere a settori agricoli o regioni specifiche che affrontano difficoltà economiche, sociali o ambientali. Non include il tabacco e può essere concesso per sostenere la produzione e il reddito in determinati settori.