OSAS Flashcards

1
Q

OSAS: definizione, tipo di occlusione, sintomi

A

L’OSAS = Apnee ostruttive del sonno è una sindrome caratterizzata da una ricorrente riduzione o interruzione del flusso aereo a livello della faringe, causata da una riduzione del lume e/o riduzione del tono dei mm. dilatatori della faringe;

L’occlusione/ostruzione è FUNZIONALE, REVERSIBILE, RIPETITIVA durante il sonno;

E’ associata a sintomi complessi dal punto di vista neurologico, pneumologico, cardiologico e metabolico, infatti il rischio di morte e incidenti è aumentato.

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2
Q

APNEA definizioni, tipi di apnea:

A

Apnea: caduta del 90% o più del flusso per almeno 10s, indipendentemente dalla desaturazione:

  1. A. ostruttiva
  2. A. centrale
  3. A. mista
  4. Ipopnea: caduta >= 30% del flusso aereo per almeno 10s + desaturazione del 4% o più;
    oppure: caduta >= 50% del flusso aereo per almeno 10s + desaturazione del 3% / arousal;

5.RERA: sforzo respiratorio in crescendo che termina in aurosal (per definizione <15 s);
la riduzione del flusso è <30%

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3
Q

Epidemiologia

A

> sono comuni: crescono con l’età arrivando a 20-25% nella pop. anziana;

> M:F=2:1 =>donne protette in fase fertile dalla maggiore attività del genioglosso e minore AHI a parità di BMI e distribuzione del grasso di tipo ginoide. Le differenze si attenuano con la menopausa. Tuttavia sono anche meno diagnosticate;

> la prevalenza è in aumento per l’aumento dei peso medio nei Paesi occidentali: in Italia si stimano 2 mln di sgg di cui 1/4 sono diagnosticati e 1/8 trattati (problema di prevalenza, sottodiagnosi e sottotrattamento).

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4
Q

FISIOPATOLOGIA E EZIOLOGIA:

A

Tutti e 3 o solo in parte:

  1. riduzione anatomica del lume faringeo; (+++comune) causata da fattori anatomici:
    »alterazioni cranio-mandibolari: micrognazia/ retrognazia (mento sfuggente), dismorfismi genetici come Down che causano un affollamento delle strutture molli e un iposviluppo maxillo-mandibolare, ipertrofia adenoide-tonsillare, macroglossia, edentulia negli anziani;
    »obesità androide per riduzione del volume polmonare e della circonferenza del collo (MALATTIA DEI GRANDI RUSSATORI: // aumento di peso, russamento e apnee ostruttive);
  2. ipotonia dei mm. dilatatori della faringe: causata da fattori scatenanti/aggravanti che agiscono a livello del centro del respiro causando ipoventilazione e riduzione del tono dei mm:
    >sonno (REM>sonno profondo) + clinostatismo: retrazion edel genioglosso.
    >alcol
    >sedativi e ipnoinducenti (BDZ)
    >analgesici oppioidi;
  3. altri fattori neurodisfunzionali: ipotiroidismo, m. neuromuscolari, cerebropatie vascolari (dopo un ictus aumentano gli episodi apnea/ipopnea per circa 3 mesi), scompenso cardiaco e IR (shift notturno dell’edema verso il collo), S. Marfan da iperlassità.

=>causano una più facile collassabilità durante l’inspirazione nel sonno. La collassabilità si valuta mediante un trasduttore che misura la pressione alla quale si chiude la faringe: P.crit.

  1. P.crit < -5cm H2O: OSAS non presente;
  2. P.crit > 2cm H20: OSAS presente
  3. -5 cmH20 < P.crit < 2 cm H20: range intermedio. => oltre ai fattori anatomici sono importanti i fattori funzionali quali:

> bassa reattività del genioglosso;
soglia del risveglio bassa;
risposta ventilatoria (loop again) troppo elevata: il loop again è il rapp, ventilatorio tra ciò che si perde e il compenso, che correla rispettivamente a un aumento e una discesa di CO2.

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5
Q

PATOGENESI complessa e polifattoriale

A
  1. Fase del russamento: la stenosi del lume faringeo crea una una turbolenza del flusso che fa vibrare il velopendulo;
  2. Fase dell’apnea: ipossiemia e ipercapnia, con l’aumento dello sforzo inspiratorio contro la glottide chiusa > grossa negatività intratoracica > aumento postcarico per il Vsn > ipoperfusione cerebrale (+ipossiemia = disregolazione del circolo cerebrale e danno ischemico cronico per cicli apnoici ripetuti);
  3. Il cervello percepisce lo sforzo respiratorio > alleggerimento del sonno per ridare tono ai mm. dilatatori della faringe > costo: microrisveglio + iperreattività simpatica.

+ ALTERAZIONI EMATICHE: policitemia, aumento della viscosità, attivazione piastrinica e dei fattori della coagulazione e produzione di citochine.

+ALTERAZIONI METABOLICHE: insulina-resistenza, alterazioni ormonali.

+stress ossidativo, aterosclerosi accelerata, ispessimento dell’intima carotidea.

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6
Q

SINTOMI

A

4 sintomi chiave:

  1. Russamento abituale, tutte le notti da almeno 6 mesi;
  2. Pause respiratorie nel sonno
    =>riferiti dal partner
  3. Sonnolenza diurna
  4. Risvegli con sensazione di soffocamento
    => riferiti dal pz

Sospetto di apnea con almeno 2 o più sintomi riferiti o solo 1 se il pz vive solo.

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7
Q

Sintomi riferiti dal pz e coniuge:

A

Riferiti dal pz: pz non dippers

  1. Sonnolenza diurna o insonnia, soprattutto nelle donne
  2. Sonno non ristoratore, astenia
  3. Nicturia: p. toracica negativa>dilatazione atrio> rilascio peptide natriuretico atriale> diuresi
  4. Sensazione di soffocamento notturno
  5. Cefalea mattutina a grappolo
  6. Depressione, irritabilità, ansia, difficoltà nella concentrazione, calo della memoria
  7. Impotenza
  8. Bocca secca al risveglio

=> sintomi molto eterogenei da richiedere sistematicamente o il pz può essere asintomatico!!

Riferiti dal partner:

  1. Russamento intenso prima continuo e ora intervallato da silenzi (apnee);
  2. Apnea con ripresa rumorosa (spesso in psz supina);
  3. anche sonnolenza, calo della memoria e cambiamenti della personalità.
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8
Q

Approfondimento “sonnolenza”:

A

E’ il sintomo principale, ma spesso non riferito se non chiesto esplicitamente.

Il problema è quantificare il sintomo: la sensazione normale di sonnolenza si accresce gradualmente fino diventare marcata e patologica (frequente con soglie minori), ma il pz può non accorgersi perchè abituato; indagare i colpi di sonno ed eventuali incidenti.

E’ causata dalla frammentazione del sonno a causa dei microrisvegli, necessari per ridare tono alle vie aeree, riaprirle e permettendo di riprendere la respirazione

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9
Q

EO valutare:

A
  1. Fattori predisponenti: obesità, circonferenza collo >43 cm M, >41 cm F, micrognazia, tonsille ipertrofiche, isto delle fauci ristretto, edemi, s. malformative, neuropatie;
  2. Fattori aggravati/ causati dall’OSAS: ipertensione arteriosa mattutina, edema ed allungamento dell’ugola.
  3. Indice di Mallampati a lingua fuori= rapporto lingua e palato molle da classe 1 a 4
  4. IM modificato da Friedman a lingua dentro: A. rapporto lingua e palato molle: tramonto progressivo del velo pendulo correla con la facilità della faringe a collassare; B. grado di ipertrofia tonsillare.
  5. In caso di sospetto OSAS, per avere una diagnosi certa:
    >Poligrafia cardiorespiratoria (tracciato di apnea ostruttiva, mista, centrale);
    >polisonnografia in casi selezionati.

=> OSAS diagnosi:

  1. episodi di apnea (AHI/RDI) >= 5/h con sintomi;
  2. AHI/RDI >=15/h senza sintomi.

Gravità OSAS:
LIEVE: AHI/RDI tra 5-15/h
MODERATA: AHI/RDI tra 15-30/h
SEVERA: AHI/RDI >30/h

-> Si informa il pz, si valutano i rischi, si interviene sui fattori causali e aggravanti e si decide se impostare la terapia con CPAP o in caso di rifiuto persistente o forme lievi si attuano alternative terapeutiche come bite per l’avanzamento mandibolare

=>OSAS non accertata: diagnosi di russamento semplice le cui cause di sonnolenza/disturbi resp./parasonnie possono essere:
>sindrome delle gambe senza riposo;
>bruxismo.

  1. Monitoraggio cardio-respiratorio completo mediante saturimetro al dito, sensore di psz, banda per misurare l’espansione toracica e addominale, cannule nasali, microfono per il russamento, in caso di:
    >FA/ pause sinusali
    >rialzo pressorio massimale dopo l’apnea: apnea>pressione negativa intratoracica>diminuzione GC>fine apnea>aumento pressorio+ attivazione del simpatico => danni ischemici a lungo termine.
  2. Saturimetria notturna.
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10
Q

DIAGNOSI

A

METODICHE DI REGISTRAZIONE:

I livello: PSG notturna in laboratorio (PSG standard): ormai non in uso per il costo e l’organizzazione; tuttavia si utilizza nei pz con:
>epilessia;
>comp. strani nel sonno/sonnambulismo;
>behavioral disorder;

pulsossimetria, ECG, termistore sul filtro labiale per la delta t con il respiro, banda elastica toracica e addominale e misuratore di p

II livello: PSG notturna in ambulatorio
III livello: Monitoraggio cardiorespiratorio notturno (+++utilizzato)
IV livello: Saturimetria notturna.
Una registrazione per l’intera durata della notte è ideale, ma 4 ore sono sufficienti.

Elementi costitutivi della diagnosi:

  1. APNEA (ostruttiva/centrale/mista): valutata mediante il termistore, un sensore tra bocca e naso che misura le variazioni di T.
  2. IPOPNEA *
  3. RERA *

*per l’arousal la poligrafia cardiorespiratoria non è sufficiente: si ricorre alla polisonnografia in cui ci sono i sensori EEG, per elettrooculogramma e per l’elettromiografia sottomentoniera.

DIAGNOSI DI OSAS con 2 criteri:

  1. AHI/RDI >=5/h + almeno 1 sintomo tra: sonnolenza, risvegli di soffocamento russamento, pause testimoniate;
  2. AHI/RDI >=15. anche se asintomatico.
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11
Q

Indici respiratori:

A

AHI: indice apnea+ipopnea per ora di sonno
RDI: indice apnea+ipopnea+RERA per ora di sonno
ODI: indice di desaturazione >3-4% per ora di sonno

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12
Q

GRAVITA’ OSAS

A
Gravità OSAS:
LIEVE: AHI/RDI tra 5-15/h
MODERATA: AHI/RDI tra 15-30/h*
SEVERA: AHI/RDI >30/h *
*chi soffre di OSAS moderata-grave deve dimostrare di essere in cura assidua con un apparecchio che elimina le apnee per il rischio >di incidenti, inoltre è richiesto un rinnovo della patente ogni 2/3 anni.
Oltre ad ahi/rdi, da considerare anche:
-lavoro
comorbidità
-ipossiemia
-influenza della psz
-età
-danni cognitivi
-livello di sonnolenza.
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13
Q

Chi ha la precedenza nella lista d’attesa (da sett a più di 18 mesi)?

A

La lista d’attesa si basa su delle priorità appartenenti a:

  • storia di incidenti stradali, autisti, piloti, addetti a lavori pericolosi (danno a sè e agli altri)
  • donne in gravidanza: rischio di ipossiemia al feto
  • candidati a interventi chirurgici urgenti
  • giovani e adulti <60 anni per il&raquo_space; rischio di mortalità per OSAS
  • comorbidità CV
  • pz ipossico e ipercapnico
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14
Q

PATOLOGIE ASSOCIATE:

OSAS e ALTERAZIONI NEUROLOGICHE

A

La patogenesi (card 5) dopo episodi di apnea ripetuti per anni causa un DANNO CEREBRALE che si manifesta mediante:

  1. ipoperfusione in aree specifiche (SPECT);
  2. ipofunzionalità in aree specifiche (RM funzionale);
  3. alterazioni della memora, di attenzione e di esecuzione di compiti:
    >in molti casi possono persistere dopo la correzione;
    >sono alterazioni più simili alle forme degenerative come Alzheimer, rispetto a quelle dei pz con BPCO con ipossiemia e ipercapnia;
    >correlano con l’ipossiemia notturna.
  4. cefalea mattutina/ a grappolo;
  5. associazione con parasonnie (s. gambe senza risposo x carenza di Fe e/o eccesso di farmaci dopaminergici);
  6. diminuzione libido e impotenza;
  7. impulsività, irascibilità (ridotta inibizione corticale);
  8. TIA da emboli paradossi da forame ovale pervio.
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15
Q

PATOLOGIE ASSOCIATE:

OSAS e ALTERAZIONI CV

A

OSAS presenti in pz con:

\+ipertensione: in un 30%
\+ipertensione farmaco-resistenza: in un 80%
\+diabete tipo 2: in 86%
\+FA in un 40%
\+tachicardia ventricolare
\+pause sinusali
\+malattia coronarica
\+SC a ridotta/normale FE:  FREQUENTI SIA LE APNEE OSTRUTTIVE CHE CENTRALI (++)
\+cardiopatia ischemica
\+alterazioni parete atrio sn

Nessun dubbio sulla forte associazione esistente, tuttavia ci sono dei dubbi se le OSAS aggravano o causano le patologie CV e se la terapia dell’OSAS riduce le patologie CV e la loro mortalità.

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16
Q

PATOLOGIE ASSOCIATE:

Insufficienza renale
BPCO

A
17
Q

Approfondimento: OSAS e IPERTENSIONE

A

Nel 30% pz ipertesi e 83% pz ipertesi famaco-resistenti sono presenti le OSAS. Mediante l’holter pressorio si valuta il profilo pressorio durante il giorno e la notte:

  1. dippers: P <10% nel sonno
  2. non dippers: No calo fisiologico della P durante la notte per persistente stimolazione simpatica => +OSAS +mortalità.

=> La terapia con CPAP delle OSAS ha un effetto variabile e moderato sulla pressione, soprattutto sulla notturna; tuttavia, l’effetto è maggiore in:
»OSA più gravi
»ipertensione più grave
»chi fa uso di CPAP in maniera costante.

18
Q

Approfondimento: OSAS e ARITMIE

A

> > +freq: FA (50% dei pz osas mostrano aritmie notturne) [P. intratoracica negativa> dilatazione atriale + ispessimento ipertrofico Vsn> ulteriore rimodellamento atriale> insorgenza aritmie] e pause sinusali che vengono soppresse dal trattamento con CPAP.
il 59% dei pz con PMK sono affetti da OSA;
dopo cardioversione per FA il rischio di recidiva di FA è doppio nei pz con OSAS non trattati, rispetto a quelli trattati;

=> il trattamento riduce il rischio di recidiva di FA.

19
Q

Approfondimento: OSAS e CARDIOPATIA ISCHEMICA

A

Nei primi giorni dopo un infarto STEMI o NTSEMI, la poligrafia evidenzia un aumento della % di OSAS; dopo 3 mesi la % si riduce.

In generale, la prevalenza dell’OSAS è doppia nei pz con cardiopatia ischemica, tuttavia anche senza CI conclamata, si è notato che i pz con OSAS hanno:

  1. un punteggio di calcificazione, indice di aterosclerosi coronarica, più elevato rispetto ai non OSAS;
  2. rischio di morte improvvisa nelle ore notturne.

=> fortunatamente terapia con CPAP riduce l’angina notturna, il sottoslivellamento ST notturno e i rischi fatali/non fatali di eventi CV.

20
Q

Approfondimento: OSAS e SCOMPENSO CARDIACO

A

Lo scompenso cardiaco cronico grave è più associato ad apnee centrali, anziché ostruttive: subedema polmonare> iperventilazione per una migliore ossigenazione> ipocapnia> arresto della respirazione= apnea. Si associa a un maggior rischio di mortalità.

21
Q

Approfondimento: OSAS e OBESITA’

A

> > pz con OSAS sono obesi <=> 40% degli obesi hanno OSAS

Un sottogruppo nell’insieme intersezione sono OBESI CON IPOVENTILAZIONE DA OBESITA’: patologia grave per la presenza di ipercapnia in veglia (>45 mmHg) tale da portare a IR grave e ospedalizzazione.

22
Q

TERAPIA OSAS

A
  1. ASPECIFICA: impedisce le apnee senza agire sui meccanismi che la determinano:
    »CPAP vedi card 24
    »apparecchi endorali vedi card 25
  2. SPECIFOCA:
    »dimagrimento
    »controllo dei fattori scatenanti: alcol/farmaci, riduzione eccessi di liquidi
    »correzioni endocrinopatie
    »controllo posizione
    »correzione chirurgica delle stenosi delle vie aeree: sleep endoscopy. chirurgia della rinostrurzione, ugulofaringoplastica, avanzamento mascellare o mandibolare.
23
Q

Diagramma di flusso per CPAP

A

Diagnosi di OSAS confermata dalla poligrafia + criteri per la CPAP (1. forme gravi; 2. forme moderate con importante ipossiemia; 3. forme lievi con pz fortemente sintomatico non controllato da alcun’altra terapia semplice)

=>spiegazione terapia con CPAP e dei suoi effetti;
=>test diurno pratico di 30 min. per familiarizzare e scegliere la maschera migliore;
=> titolazione notturna con CPAP domiciliare per individuare la P ottimale X 7GG;
=>conferma mediante poligrafia dell’efficacia della CPAP;
=>prescrizione della terapia in cui si sceglie l’apparecchio, la maschera, l’umidificazione e i materiali consumabili;
=> si avvia il follow -up in cui si valuta: come sta il pz, gli effetti collaterali, lo stato di sonnolenza e le variazioni di peso BMI:
1. terapia adeguata, nessun effetto collaterale e sonnolenza assente= continua CPAP e follow up;
2. terapia inadeguata, effetti collaterali, sonnolenza, BMI aumentato/ridotto=> rieducare il pz/cambiare maschera o umidificazione e nuova titolazione CPAP=>
continua CPAP o alternative terapeutiche

24
Q

CPAP definizione, meccanismo, maschera, uso ideale, controindicazioni, effetti collaterali, rifiuto, efficacia, uso scorretto, ultimi sviluppi.

A

definizione: CPAP= pressione alveolare positiva continua; apparecchio colegato a una presa elettrica che eroga una P + verso un tubo che si collega al pz mediante una maschera.
meccanismo: erogazione di una pressione positiva in un range tra 4-20 cm H2O (»parte dei pz 12-13 cmH2O) per mantenere pervio il lume faringeo e sostenere il peso della lingua;

tipi di maschera: piccole con olive nasali (se il pz ha una buona respirazione durante il sonno, cioè respira a bocca chiusa). maschera con stabilizzatori frontale, maschera oronasale (pz con naso chiuso o che tende a aprire la bocca durante il sonno);

uso ideale: 7 h/notte ma anche 4 va bene;

efficacia:
»riduzione/abolizione apnee, ipopnee. ipossiemia
»ripristino sonno REM
»scomparsa sonnolenza !!
»dilatazione lume faringeo (fino a quando usa la CPAP)
»previene ipertensione, pause sinusali, ipereattivazione simpatica;
»diminuzione mortalità;
» riduzione deficit cognitivi solo nei casi gravi.

controindicazioni: comunicazioni rino-liquorali (rischio pneumoencefalo), recente chirurgia toracica o nasale;

effetti collaterali: secchezza delle fauci, congiuntivite, bruciore (si ovvia mediante umidificatori riscaldati), lesioni sul naso/viso, rinorrea, epistassi, clausteofobia;

rifiuto: il 30% dei pz non riescono a utilizzarla per rifiuto psicoloigico, iatrogeno, tecnologico;

uso scorretto:
»uso limitato
»uso di P. insufficienti
»aumento peso, abuso alcol e tranquillizzanti.

ultimi sviluppi:
>>funzione rampa: aumento graduale P 
>>umidificatori e riscaldamenti
>>maschera al silicone
>>CPAP trasportabili
>>CPAP intelligenti: variano la P in base a ventilazione flusso
25
Q

APPARECCHI ENDORALI definizione. indicazioni, danni. controindicazioni

A

apparecchi rimovibili che avanzano la mandibola e la lingua per ampliare lo spazio aereo;

indicati nei casi lievi-moderati;

danni: scialorrea, artralgia tempo-mandibolare, difficoltà ad inghiottire;
controindicazioni: artrite t-m, edentulia, rino ostruzione marcata.

26
Q

PROGNOSI

A

Un problema è la sottodiagnosi perchè il pz spesso è asintomatico/incosciente dei disturbo; tuttavia, esiste anche un problema di sottoterapia dopo la diagnosi perchè i pz non sono trattai o non sono trattati adeguatamente a causa:

>rifiuto CPAP
>terapia con CPAP inefficiente
>rifiuto altri trattamenti
>mancato dimagrimento
>non si fanno più seguire: patologia polispecialista + difficoltà personali del pz.

La prognosi è molto sfavorevole negli OSAS non curati:
+ aumento mortalità x3 nei pz tra 30-50aa
+ lieve aumento mortalità pz 50-70 aa
+ piccolo aumento mortalita pz> 70 aa

la differenza nell’età è dovuto al fatto che nella&raquo_space; parte si creano dei circoli collaterali in seguito al danno ischemico cardiaco che protegge il cuore dall’insorgenza di infarto nell’età più avanzate.