Mastiti Flashcards
Qual’è la rappresentatività della mastite negli allevamenti da latte? qual’è il suo andamento ?
Mastiti – rappresentano circa 30% delle malattie negli animali da latte. Andamento endemico.
Cosa sono le mastiti e perché si manifestano
Le mastiti sono infiammazioni della ghiandola mammaria, a carattere acuto o cronico dovute a più fattori (sono patologie multifattoriali), tra i quali un agente infettivo (generalmente un batterio). Queste malattie si manifestano in presenza di fattori predisponenti.
Sono patologie tipiche dell’allevamento delle bovine da latte (hanno andamento endemico), per il quale costituiscono la patologia più frequente (circa 31%).
Quali sono i danni economici delle mastiti
- Diminuita produzione di latte
- Riduzione del valore nutritivo e danni alla caseificazione (più sodio e cloruri e meno grasso, lattosio, caseina, fosforo e calcio)
- Danni per il consumatore (fenomeni allergici da antibiotici utilizzati in terapia, tossinfezioni)
- Spese per profilassi, diagnosi e trattamenti
- Minor prezzo di vendita dell’animale
- Costo rimonta anticipata
Quali sono i tipi di mastiti
- Mastiti discendenti: l’AE arriva al parenchima mammario attraverso i vasi sanguigni (brucella, escherichia coli, micobatterio tubercolare)
- Mastiti ascendenti: l’AE penetra attraverso il capezzolo, risale lungo i dotti e si localizza nel parenchima inducendo infiammazione con danneggiamento dell’epitelio ghiandolare. Alcuni AE producono e liberano tossine.
- Mastiti contagiose: gli AE albergano nella mammella e hanno scarsa resistenza nell’ambiente. La trasmissione avviene attraverso le operazioni di mungitura (mani del mungitore, macchine, latte) sono spesso subcliniche e di lunga durata
- Mastiti ambientali: l’habitat degli AE è ambiente (feci, suolo, lettiera, acqua). Mastiti a decorso breve, più frequenti durante l’asciutta e nelle bovine in lattazione durante i caldi mesi estivi.
Quali sono i principali AE delle mastiti
stafilococchi e streptococchi ed escherichia coli – capaci di causare malattie all’uomo se ingeriti in grande quantità nel latte oppure le sue tossine (sono termostabili, quindi sopravvivono alla pastorizzazione.
Quali sono i fattori predisponenti estrinseci delle mastiti
o Macchine mungitrici (vuoto eccessivo, pulsazioni errate, svuotamento eccessivo o insufficiente della mammella, scarsa pulizia e disinfezione, tettarelle inadatte)
o Ricoveri (scarsa pulizia, umidità eccessiva, T elevate, maggior carica microbica ambientale, correnti d’aria, poste corte o scivolose – traumi alla mammella)
o Alimentazione: carenze vitaminiche (vitamina A epitelio-protettrice) e di oligoelementi; deficienza della quota energetica della razione (più nelle prime settimane dopo il parto); eccesso di proteine (concentrati, erba medica, trifoglio)
o Traumi ai capezzoli o alla mammella (provocati dal personale, da cattiva mungitura o dalle strutture)
Quali sono i fattori predisponenti intrinseci delle mastiti
o Volume della mammella: maggiore la grandezza, minore la resistenza (a causa delle elevate sollecitazioni e del possibile incompleto svuotamento una volta che il latte residuo è un ottimo terreno di coltura per i batteri)
o Attacco della mammella: più basso e debole, maggior possibilità di contato con la lettiera e di traumatismi
o Dimensioni e forma del capezzolo: migliori quelli corti e non troppo larghi (6-7cm di lunghezza e 3-3,5 cm di larghezza) e forma ad imbuto che consentono buona mungibilità per adattamento al macchinario e ridotte probabilità di traumatismi
o Anomalie dello sfintere del capezzolo (tonicità ed integrità): rappresenta una barriera allo ingresso dei patogeni
o Deficienza di sostanze inibenti che limitino la moltiplicazione batterica (es. lisozima)
o Corredo ormonale: maggiore la produzione di estrogeni, maggiore la sensibilità
o Età: più elevata, maggiore la sensibilità (a causa dell’accumulo di fattori negativi per la mammella e per diminuzione delle diffese)
Come si evidenziano le mastiti subcliniche ? perche questa eh la forma piu comune?
- Solo la mammella infetta in condizioni ambientali sfavorevoli diventa malata.
- Le mastiti subcliniche presentano la forma più frequenti e sono evidenziabili mediante conta cellulare ed esame batteriologico del latte.
perche durante le mastiti si ce un aumento del contenuto cellulare del latte
si verifica in seguito al richiamo di neutrofili e, più limitatamente, di macrofagi dal tessuto interalveolare e dal circolo ematico, come risposta difensiva dell’organismo all’impianto di un AE. Aumentano anche i linfociti e le cellule epiteliali di sfaldamento, normalmente presenti per il rinnovamento degli epiteli ghiandolari
Qual’è la quantità di cellule somatiche nel latte che caratterizza mastite?
350 – 700 – mastite (x 1000) per ml
Quali sono le cellule sommatiche trovate nel latte a causa della mastite
Neutrofili – principalmente, fino a 90% - , Macrofagi e Linfociti B e T
Il late con una quantita di 200.000 a 300.000 cellule sommatiche eh acettabile?
accettabile solo in bovine fine lattazione, preallarme se bovine ad inizio lattazione e anche di più se sono primipare.
L’aumento delle cellule somatiche cambia la produzione lattea?
Con l’aumento delle cellule somatiche si riduce la produzione lattea
Perché la presenza di cellula sommatiche nel latte cambia la produzione e qualità del latte?
- i mediatori chimici come citochine e istamina che vengono rilasciati dalle cellule somatiche possono danneggiare le cellule secernenti mammarie
- La presenza di tossine batteriche può danneggiare le pareti dei vasi sanguigni aumentandone la permeabilità e favorendo la fuoriuscita di componenti del sangue che alterano le caratteristiche del latte
- Le cellule e batteri rilasciano enzimi idrolitici che scindono le proteine presenti nel latte.
Come cambia la composizione del latte mastidogeno
- meno 3,5% di grasso nel latte mastidogeno
- Più 3% di proteine nel latte mastidogeno. Dovuto agli enzimi idrolitici presenti nel latte, meno caseina.
- Lattosio: viene riassorbito nel sangue e si trova in grande quantità nell’urina e sangue di animali infetti