Lezione S Flashcards
Quali sono le condizioni di coltura di S. Pneumoniae ?
L’aspetto in coltura dello streptococco pneumoniae è davvero peculiare e, come tutti gli streptococchi, viene cresciuto molto bene su una piastra di sangue in aerobiosi, si può notare la alfa emolisi di colore giallastra e parziale e l’alone di inibizione della crescita attorno al dischetto.
Quali sono le caratteristiche fondamentali di Streptococcus Pneumonie ?
E’ un batterio gram-positivo. (Altri cocchi importanti sono Nesserie, questi sono gram-negativi e vengono definiti diplococchi a ciclo perché la loro forma assomiglia a quella di un rene.)
Lo Streptococcus Pneunomiae è un batterio che si presenta come un diplococco a coppie o catenelle, sono diplococchi di forma “lanceolata”. È un batterio capsulato (la capsula polisaccaridica è un importante fattore di virulenza), immobile (bisogna sempre specificare se è mobile per la presenza di flagelli o per altri meccanismi, oppure se è immobile), asporigeno (gli unici batteri che presentano spore sono i clostridi), aerobio anaerobio facoltativo (importante sia a livello biologico e diagnostico: pneumonae è un batterio aerobio, ma presenta caratteristiche aerobie anaerobie facoltative per la loro peculiarità di crescita).
E’alfa emolitico in aerobiosi, mentre è beta emolitico in anaerobiosi, quindi il comportamento di questo streptococco da la possibilità di lisare in entrambe le condizioni.
Quali sono altri aspetti importanti nella definizione di S. Pnumonie, così come in tutti i batteri ?
Il principale antigene degli streptococchi pneumoniae è la capsula, e un fattore importante è la specificità, questo è importante perché all’interno della stessa specie, possono essere sierotipizzati con sieri antigenici diversi per i vari differenti antigeni presenti. Questo è molto interessante perché all’interno della stessa specie possiamo classificare i vari sierotipi.
Un altro aspetto da considerare è la chimica, cioè da cosa è costituita la capsula polisaccaridica, ed infine la virulenza del batterio.
Valutare il fattore di virulenza è importante per garantire la riproduzione del microrganismo in laboratorio, poiché in partenza non si conosce l’ambiente adatto in cui si riproduce.
< NB: Gli italiani distinguono la tossicità’, cioè la capacità di rilasciare sostanze tossiche dalla virulenza, che è invece la capacità di riprodursi nell’ospite, mentre gli americani no.>
I batteri gram positivi hanno un discorso antigenico più impegnativo e più importante, rispetto ai gram negativi, perché per questi ultimi gli antigeni conosciuti sono relativamente pochi, mentre per i gram positivi il discorso antigenico è molto importante per quel che riguarda la loro patogenicità e virulenza.
Perché è di notevole rilevanza il fatto che S. Pneumonie interagisce con “una BETA globulina non anticorpale probabilmente filo geneticamente antica” ?
Reagisce con una “BETA-globulina non anticorpale”. Questo è importante perché in genere, la reazione con una sostanza prodotta dal nostro organismo, nei confronti dell’antigene quasi automaticamente sottende che quella proteina è un anticorpo. Allora come mai questo legame specifico? Potrebbe essere un pre-anticorpo o un anticorpo, cioè una molecola che dal punto di vista filogenetico ha preceduto l’evoluzione del sistema immunitario acquisitivo o adattativo e quindi mantiene una certa specificità, non così spinta come quella di un vero anticorpo, legandosi al microrganismo, svolgendo addirittura un ruolo importante, come una funzione di riconoscimento o di eliminazione. E’ una sostanza aspecifica che prende il nome dal primo antigene, o molecola batterica con cui ha interagito, ma si è messa in evidenza in molte infezioni sistemica dovuta a batteri che non prescindono dagli streptococchi. Viene utilizzato ora come marker (indicatore aspecifico) perché se ritrovato nel siero periferico indica la presenza di un infezione sistemica. Indica che esisteva quindi una forma di immunità filogeneticamente ancestrale e quindi meno specifica, che poteva riconoscere entro certi limiti i microrganismi ed essere utilizzata sia nell’identificazione e successivamente nel braccio effettore e nell’eradicazione di questi microrganismi.
Qual’è il principale antigene specifico per il riconoscimento “degli pseunomoniae” ?
Antigene degli pseunomoniae di tipo specifico, quindi interessante per la classificazione, è la “proteina C-reattiva”.
Non ha azione antifagocitaria, ma è sostanzialmente un antigene specifico che permette il riconoscimento di questo tipo di streptococchi perché ci sarà la presenza di anticorpi specifici contro questo antigene.
Quali sono fattori di patogenicitá di S. Pneumonie ?
Per quanto riguarda la patogenicità bisogna considerare la virulenza: La capsula è il fattore primo di virulenza, non è tossica, riconosciuta da parte dei fagociti professionali, macrofagi.
La tossina è una proteina acida, con un peso medio di 60 KDa, può generalmente..?
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Quali sono le vie di trasmissione di S. Pneumonie ?
I batteri vengono trasmessi da un organismo all’altro attraverso le goccioline di “Flugge”, emesse durante un colpo di tosse, uno starnuto oppure semplicemente parlando. Una persona, nel raggio di mezzo metro, un metro elimina una quantità notevole di queste goccioline che sono sostanzialmente invisibili e possono veicolare questi batteri. Possono provenire, in alcuni casi, da ospiti che non presentano alcun sintomo (portatori sani) e lo veicolano ad altri, soprattutto a persone che non hanno il sistema immunitario particolarmente attivo. Questi portatori sani devono essere riconosciuti e si devono attuare delle procedure. Considerando che i portatori sani non hanno alcun sintomo, gli operatori sanitari, soprattutto quelli che lavorano in reparti come la terapia intensiva o l’oncologia devono essere particolarmente controllati.
Tra le quattro manifestazioni cliniche di streptococchi e pneumococchi descrivi: “le batterie.
Adesso bisogna analizzare quali sono gli “ELEMENTI” che vedono come agenti eziologici streptococchi e pneumococchi.
I meccanismi fondamentali sono Quattro e sono:
1 ~ Il primo tipo sono le batterie , che si riconoscono dalla presenza di batteri nel sangue e che possono causare diverse malattie gravi, come infezioni ossee ad esempio le osteomieliti, danni alle articolazioni ad esempio le artriti. Le batterie possono essere essenzialmente di due tipi: A) Le batterie neurologiche che sono quelle prive di qualsiasi sintomo dell’ infiammazione . B) Le Sepsi che si manifestano con i sintomi dell’ infiammazione. Le Sepsi da pneumococchi e streptococchi colpiscono bambini, adulti ma soprattutto anziani e possono essere primarie, quindi sorgere senza nessuna patologia recente oppure (e questo è un caso abbastanza frequente) o possono essere secondarie con manifestazioni quali meningite, polmonite o ad altre infezioni come le infezioni ossee, osteomieliti ecc. La sepsi da streptococchi e pneumococchi è una sepsi abbastanza grave perché il batterio si riproduce nel torrente ematico abbastanza velocemente e possiede uno o più fattori tossici importanti.
Tra le quattro manifestazioni cliniche di streptococchi e pneumococchi descrivi: “la meningite” e “l’otite media”.
2 ~ La MENINGITE è un infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello. Se non curata o curata male può provocare cecità, paralisi oppure possono verificarsi convulsioni perché rimangono uno o più focolai a livello della corteccia cerebrale.
4 ~ L’ OTITE MEDIA è una delle più comuni malattie pediatriche, nonché una delle più comuni infezioni batteriche, può danneggiare l’ udito con conseguenti difficoltà di apprendimento e può ritardare anche lo sviluppo psicofisico. È molto diffusa e deve essere spesso valutata nelle visite pediatriche.
Tra le quattro manifestazioni cliniche di streptococchi e pneumococchi descrivi: “la Polmonite Lombare Franca”. Qual’è nello specifico il quadro clinico che viene a determinarsi ?
3 ~ La POLMONITE LOMBARE FRANCA è il quadro patologico più conosciuto da secoli per quanto riguarda gli streptococchi e i pneumococchi. La polmonite lombare franca è un infiammazione acuta del parenchima polmonare che causa ogni anno decine di morti. Si parla di parenchima polmonare e non di polmone perché non sono coinvolte altre strutture polmonari come i bronchi ma il focolaio è localizzato esclusivamente nel parenchima polmonare, quindi a livello periferico del polmone. Il focolaio nella maggior parte dei casi è singolo ma a volte può essere doppio. La caratteristica del focolaio è l’ evoluzione prima verso l’ infezione e poi verso la cicatrizzazione. La persona colpita per la prima volta da infezione da pneumococco può presentare frequentemente ricadute, perché rimane sempre un focolaio che può essere colonizzato dallo stesso batterio o più raramente da virus, quindi non si guarisce mai completamente perché è una zona cicatriziale che come tutte le zone cicatriziali ha un difetto, cioè la cattiva vascolarizzazione e il ridotto apporto di elementi come anticorpi e antibiotici endogeni e tutti quei fattori che possono garantire un’adeguata difesa nei confronti di invasori che possono essere virus, batteri, protozoi ecc… . E’ come quando si impianta una protesi che non essendo vascolarizzata può essere attaccata e può rappresentare un punto eccellente di colonizzazione per un gran numero di microrganismi.
La polmonite esordisce con brividi scuotenti e con febbre molto elevata dopo c’è l’ evoluzione prima di infiammazione acuta del tessuto e poi l’evoluzione cicatriziale, tutto ciò avviene nel giro di settimane oppure di mesi. Da questo focolaio iniziale possono partire verso tutti i distretti dell’ organismo, questo significa che possono esserci delle sepsi secondarie al focolaio iniziale a livello polmonare.
Quali sono i campioni bioptici più adatti per la diagnosi di infezione da Stafilococchi e Pneoumococchi ? Cosa rende un campione idoneo per cercare l’agente patogeno ?
I campioni più adeguati per diagnosticare l’ infezione da streptococchi e pneumococchi sono l’ “escreato” (che è senza dubbio il più utilizzato) il liquido ——, (estratti quando si tratta di ferite) ed il liquor che viene estratto in caso di meningite.
Per essere idoneo un campione, soprattutto l’ escreato, in presenza di commensale deve presentare più di 25 leucociti e meno di 10 cellule squamose. La presenza di più di 25 leucociti e meno di 10 cellule squamose è importante per capire se il campione è costituito da escreato vero e proprio oppure da saliva o comunque da liquidi provenienti dalle altre vie respiratorie. Questi liquidi non presentano il batterio ma presentano tante cellule squamose, i leucociti invece sono presenti ma in piccole quantità (inferiori a 25) infatti la presenza di oltre 25 leucociti assicura che si tratta di un campione di escreato idoneo.
l’ immagine ci permette di osservare al microscopio un campione idoneo colorato con la colorazione gram. A livello di questo campione possiamo riconoscere “i mito-cocchi gram+” e le cellule dell’ ospite (ad esempio granulociti). Si noti che il campione è caratterizzato da una sorta di uniformità nel senso che c’è una sola specie batterica in questo caso “i mito-cocchi”.
Cosa hanno in comune la Polmonite e la Sepsi prodotte da pneumococco ? Perché colpiscono soprattutto i giovani ?
La polmonite e la sepsi sono espressioni di una potente attivazione del sistema immunitario, infatti non sono dovute al batterio in se, perché è l’organismo che mette in atto delle difese talmente forti che si rivolgono contro l’organismo stesso. Polmonite e Sepsi da pneumococco colpiscono spesso persone giovani, con un sistema immunitario potente che reagisce in modo soverchiante provocando danni all’ organismo stesso come la febbre elevata, la liberazione di molti fattori umorali a livello sistemico, “il brivido scuotente” e tutti gli altri sintomi della polmonite.
Quali sono le metodiche delle analisi per le colture di Streptococcus e Pneumococco ?
A questo punto bisogna allestire l’esame colturale necessario per accertare la veridicità della diagnosi in laboratorio che si può effettuare:
~ su piatto del sangue utilizzando “tetraglicina” e “acido flaminixico”, perché nell’espettorato ci possono essere altri batteri che sono in parte inibiti dall’ azione dello “acido flaminixico” che è attivo esclusivamente sui batteri gram-negativi siccome il batterio di nostro interesse è gram+positivo allora su di esso non avrà alcun effetto invece andrà ad agire su tutti o quasi tutti i batteri contaminanti gram-negativi.
~ Presenza di alfa emolisi dopo 24-48 in aerobiosi oppure beta emolisi in presenza, durante l’ incubazione, di anaerobiosi, questo è dovuto all’ azione dell’ emolisina che provoca alfa emolisi in presenza di ossigeno e beta emolisi ( quindi emolisi totale) se incubata in anaerobiosi, quindi si parla di emolisina ossigeno labile.
È buona norma NON utilizzare soltanto terreni selettivi, quindi con uno o più antibiotici, perché potremmo trovare pochi batteri deboli i quali in presenza di tetraglicina non crescono, è consigliabile utilizzare ANCHE terreni non selettivi (privi di antibiotici) per esempio “al cioccolato semplice” in modo che tutto quello che c’è possa svilupparsi.
I ceppi freschi di isolamento sono capsulati, in alcuni casi quando i ceppi sono passati più e più volte in vitro non presentano la capsula perché non dovendo proteggersi da nulla il batterio non presenta la capsula ed utilizza l’ energia necessaria alla produzione della capsula per altre cose. Le colonie saranno piccole, umide, mucose per la presenza di capsula e di dimensioni variabili da 0,5 a 1,5 mm.
TEST DELLA SUBUNITA’ IN ITINERE : è un test antico ma tutt’ora valido. Si aggiungono 2-3 goccie di “carbonato di sodio” che è un sale biliare fino a raggiungere valori di pH tra 3 e 4 che provocherà la lisi delle cellule batteriche. Ci sono batteri che si adattano benissimo a queste condizioni di pH, ma sono batteri gram-negativi, il batterio in questione è un gram+positivo. Questo batterio nel suo ambiente sangue e apparato respiratorio vive ed in altri ambienti invece non riesce adattarsi. Quindi la sensibilità estrema alla bile e ai Sali biliari è molto caratteristica di questo batterio. Questo test non è un test specifico infatti sono necessari dei test associati.
TEST DI MICROBIOLOGIA : questi sono test un po’più specifici e più sensibili.