Le vie Flashcards
Qual è il decorso del fascio piramidale o corticospinale?
1) Nasce nella corteccia (cellule di Betz o V strato corticale);
2) Prosegue con la corona radiata nel centro semiovale;
3) Scende nel braccio posteriore della capsula interna;
4) Attraversa i 3/5 mediali del peduncolo cerebrale (occupa 2/3 mediali intervallati dal fascio genicolato) ed ha due destini differenti;
5) Il tratto che prosegue nei cordoni laterali del midollo incrocia nelle piramidi (piede del bulbo), mentre il tratto proseguente nei cordoni anteriori rimane omolaterale e sparisce più o meno presso la metà del midollo toracico, dopo che ha rilasciato tutte le fibre necessarie.
Descrivi le vie extrapiramidali
Le vie extrapiramidali sono:
Il tratto rubrospinale, origina dai nuclei rossi del mesencefalo, incrocia nel mesencefalo e aumenta la funzionalità del tratto corticospinale eccitando i muscoli flessori ed inibendo gli estensori, specialmente di mani e braccia
I tratti vestibolospinali (laterale e mediale), nascono nei nuclei vestibolari e non incrociano; sono responsabili dei muscoli antigravitari estensori che si occupano di mantenere il baricentro tra i piedi; quello mediale termina a livello cervicale e si occupa dei movimenti oculocefalogiri.
Il tratto olivospinale BHO
I tratti reticolospinali:
- pontino eccita i muscoli estensori per mantenere la postura eretta,
- midollare eccita interneuroni inibitori dei muscoli estensori eccitando i flessori e inibendo l’attività dell’altro tratto reticolospinale
Il tratto tettospinale: origina dai collicoli oftalmici del mesencefalo e quando entra nel ponte ha già incrociato, serve per dirigere meglio testa e occhi in seguito a stimoli visivi o acustici.
Descrivi la via del lemnisco mediale (ganglio bulbo talamo corticale)
La via del lemnisco mediale trasporta l’informazione sensitiva della propriocezione cosciente attraverso i cordoni posteriori (gracile e cuneato rispettivamente per i neuromeri sacro-lombari e per quelli toracico-cervicali).
Trasporta inoltre la sensibilità tattile epicritica e la vibrazione.
Finché le fibre non giungono ai rispettivi nuclei gracile e cuneato del bulbo, dove sinaptano, vengono definite “fibre arcuate”.
Dalle sinapsi si definisce via lemnisco mediale e giunge fino alla corteccia.
Descrivi la via del lemnisco spinale (ganglio spino talamo corticale)
La via del lemnisco spinale trasporta la sensibilità attraverso i cordoni spino-talamici (il laterale trasporta sensibilità dolorifico-termica e il ventrale sensibilità tattile protopatica) e il cordone spino-tettale (che giunge al tetto del mesencefalo=collicoli superiori, nonché centro della visione).
Le fibre sensitive intraprendono il fascio di Lissauer ,giungono e sinaptano nel nucleo proprio della sostanza grigia (III lamina di Rexed), e incrociano nella commissura grigia del neuromero di due/tre neuromeri superiori (es. la fibra sensitiva giungente in L3 incrocerà in L1). Da lì giungeranno fino alla corteccia.
Descrivi i tratti spino-cerebellari
I tratti spino-cerebellari trasportano la sensibilità propriocettiva inconsciente di II tipo. Si dividono in ventrale, che incrocia, e dorsale, diretto. intraprendono delle vie differenti rispetto alla zona spinale:
Nel segmento cervicale (C1-C8) (via della propriocezione alta incosciente), il fascio ventrale sinapta nella sostanza grigia (nelle Spinal Border Cells), incrocia nella commissura bianca e segue la via spinocerebellare rostrale e giunge al cervelletto; il fascio dorsale sale fino al bulco, in cui incontra il nucleo cuneato accessorio (laterale al cuneato) e giunge fino al cervelletto;
Nel segmento toracico-lombare (T1-L2) (via della propriocezione bassa incosciente), il fascio ventrale sinapta nella sostanza grigia (nelle Spinal Border Cells), incrocia nella commissura bianca e segue la via di Gowers (che conferisce movimenti attivi) fino al peduncolo cerebellare superiore; il fascio dorsale sinapta nella colonna del Clarke e segue la via di Flechsig (movimenti attivi e passivi) fino al peduncolo cerebellare inferiore.
Descrivi gli step della via del dolore.
1) In primo luogo avviene la recezione dello stimolo tramite i nocicettori;
2) Questo stimolo viene poi trasmesso (tramite vari tipi di fibre) al secondo neurone del dolore (specifico o Wide Dynamic Range) nelle corna dorsali;
3) Questo stimolo viene successivamente modulato e dà origine a fenomeni di sensibilizzazione periferica;
4) Tramite i fasci neospinotalamico (componente epicritica) e paleospinotalamico (componente protopatica e comportante reazioni emozionali) il dolore viene trasmesso all’encefalo;
5) Nell’encefalo parte il sistema discendente di inibizione del dolore, costituito da fibre noradrenergiche e serotoninergiche, eccitanti i neuroni inibitori dei WDR. Questo sistema si attiva in corrispondenza della SOSTANZA GRIGIA PERIACQUEDUTTALE (risponde agli oppioidi endogeni (endorfine, diencefaline ed encefaline)).
Anatomicamente segue il decorso della spinotalamica laterale (fascio di Lissauer, ecc.).