Afferenze spinali (Recettori, riflessi spinali, dolore) Flashcards
Come possiamo far funzionare le fibre anulospirali anche quando le fibre extrafusali si contraggono?
Mediante l’innervazione dei motoneuroni gamma (fibre fusomotrici) che consentono la contrazione dei due apici del fuso neuromuscolare e il conseguenze stiramento del suo ventre, poiché le fibre anulospirali e quelle a fiorame sono recettori di lunghezza.
Quanti e quali interneuroni servono per il riflesso flessorio o di evitamento? (esempio del chiodo sotto al piede)
Servono 4 strutture di interneuroni. 2 sono inibitorie: una inibisce i muscoli estensori della gamba che evita, l’altra inibisce i muscoli flessori della gamba portante. Le altre 2 sono strutture attivatorie è permettono la contrazione immediata dei flessori della gamba che evita e degli estensori della gamba portante. L’ultima fibra sinapta con il secondo neurone sensitivo che incrocia e sale secondo la via collaterale del dolore al talamo fino al terzo neurone sensitivo che trasmette alla corteccia.
Quali sono i recettori tattili a rapido adattamento e cosa fanno?
I corpuscoli del Meissner che percepiscono la velocità del movimento ma sono epicritici e quelli del Pacini che sono più protopatici e percepiscono vibrazione.
Quali sono i recettori a lento adattamento e cosa fanno?
Quelli del merkel che più di tutti permettono il tatto discriminativo. Sono più precisi di quelli del Meissner ma meno veloci e ci danno la durata dello stimolo, la sensibilità spaziale e l’intensità della deformazione cutanea.
Quelli del Ruffini ci danno l’informazione sulla conformazione della mano in base alla dislocazione profonda della pelle.
Qual è la differenza tra i recettori tattili e i nocicettori?
I tattili sono capsulati, i nocicettori sono terminazioni libere
Quali sono e cosa fanno i tipi di fibre che connettono i recettori al SNC?
Le A alfa, più mielinizzate e più spesse, fungono da precettori dei muscoli scheletrici. Le A beta, un intermedio, fungono da meccanocettori della pelle. Le A delta, le meno mielinizzate, recettrici di dolore acuto e temperatura estrema. Le C (chemical), non mielinizzate e molto piccole, recepiscono temperatura, dolore e prurito.
Che differenza c’è tra dolore nocicettivo, neuropatico e misto?
1) Il dolore nocicettivo è fisiologico e dipende da un’attivazione dei nocicettori.
2) Il dolore neuropatico deriva da una lesione/malattia del sistema somato-sensoriale e non richiede la stimolazione dei recettori, essendo dovuto ad un danno di una struttura nervosa [nervi periferici, corteccia). Si distinguono, inoltre, dolore neuropatico centrale e periferico.
Può produrre due tipi di fenomeni:
- Di tipo negativo, ipoestesia e ipoalgesia;
- Di tipo positivo, disestesia e allodinia.
3) Il dolore misto presenta sia componente nocicettiva che neuropatica.
Quando si parla di “dolore idiopatico”?
Quando non se ne conosce la causa.
Descrivi la differenza tra dolore acuto e dolore cronico.
Nel dolore acuto si ha risposta simpatica per aumentare lo stato d’allerta dell’individuo.
Nel dolore cronico, questa risposta tende ad esaurirsi, con conseguente distrofia funzionale e poi organica, che determina una modificazione della sensibilità dei recettori (ALGODISTROFIA).
Nel dolore cronico neuropatico si ha una vera e propria “memoria del dolore”, espressa tramite iperattività della corteccia prefrontale.
Quali sono le conseguenze psico-fisiche di un’esposizione a dolore prolungato?
Si può avere sensibilizzazione centrale per alcune ore e ciò può portare ad un’ipereccitabilità permanente della via del dolore, causa di IPERALGESIA e ALLODINIA.
Psicologicamente parlando, una cronicizzazione porta potenzialmente alla depressione a causa di cali di sostanze quali serotonina e dopamina
Come funziona il controllo a cancello della nocicezione?
Nel corno posteriore ci sono gl’interneuroni, agenti sul neurone di proiezione dell’impulso dolorifico (II neurone della via del dolore). Essi vengono inibiti dalle fibre nocicettive e attivati dalle fibre A beta; di conseguenza lo stimolo tattile inibisce lo stimolo nocicettivo.
Come avviene la modulazione periferica del dolore?
Conseguentemente al danno, mediante la stimolazione delle fibre non nocicettive.
Come avviene la modulazione centrale?
La modulazione avviene tramite fattori provenienti dal SNC. Le strutture che la controllano sono tre nuclei che proiettano al midollo spinale e modulano i neuroni che producono oppioidi endogeni:
1) Grigio periacqueduttale, modulante sulle vie che si dipartono dai successivi due nuclei;
2) Nucleo magno del Rafe, serotoninergico;
3) Locus coeruleus, noradrenergico.
Cosa permette di sopportare il dolore?
L’azione combinata della modulazione di base istintiva di natura troncale e della volontà di sopportazione dolorifica di tipo encefalico (corticale).
Con chi interagisce l’interneurone inibitorio del dolore?
Interagisce sul nocicettore C (1° neurone della via del dolore), inibendo la secrezione di sostanza P nella sinapsi col neurone di proiezione (2° neurone della via del dolore).