15) le varietà dell'italiano contemporaneo: italiano dei nuovi media: Flashcards

1
Q

sull’italiano dei nuovi media:

A

anche detto ‘Italiano digitato’;
* Media digitali o nuovi media: mezzi di comunicazione che usano tecnologie digitali e rete internet;
* “Nuovi”: si basano su una diversa tipologia di comunicazione, personalizzata e multidirezionale;
* Comunicazione digitale caratterizzata da multimedialità, testualità e interattività;
* Problematica individuazione della varietà di italiano digitato;

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2
Q

Impatto della tecnologia digitale sulla comunicazione umana:

A

1) prima fase:
comunicazione mediata dal computer o CMC, successivamente comunicazione mediata
dal digitale; il focus è sul medium; anni ’80 e 2000: analisi della lingua del web soprattuto
per quanto riguarda la dimensione della variabilità diamesica, e gli studiosi sono colpiti
dalla lingua usata nei media digitali e poi nel web che si manifesta come una varietà ibrida tra lingua scritta e parlata;
> Comunicazione sincrona: formati testuali come chat e messaggistica istantanea;
> Comunicazione asincrona: come email, mailing list, news-group;
* Varie novità riguardanti il codice grafico della lingua, arricchito da emoticon e uso
insistito di abbreviazioni e acronimi.

1° fase (anni 80-anni 2000) = attenzione sulla lingua del web

2° fase (anni 2000 in poi) = attenzione sull’utente (analisi più sociolinguistica)
2) seconda fase:
alcuni studiosi propongono nuova designazione del campo di ricerca, definendoli “studi sul discorso mediato dal computer” perché l’attenzione si sposta sull’utente e sulla produzione di testi/discorsi; questa fase è caratterizzata da analisi di taglio sociolinguistico, del discorso sulle varietà utilizzate all’interno di comunità di pratica; si tratta cioè di spostare l’analisi dalle varietà come frutto della tecnologia alle varietà come generi di discorso e/o stili di discorso;
Questa preferisce analisi sociolinguistiche tese ad osservare il rapporto tra lingua e
comunità
.

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3
Q

i fenomeni linguistici dell’italiano dei nuovi media:

A

I fenomeni linguistici nell’italiano dei nuovi media sono sia tratti che appaiono anche in altri sottocodici e registri dell’italiano, sia tratti esclusivi, che però non raggiungono un peso tale da far individuare una varietà di lingua in senso stretto.
* Tratti linguistici più studiati e descritti come propri dell’italiano dei nuovi media—>
* Livello grafico: punteggiatura e diacritici;
* Livello lessicale: diffusione di forestierismi, plurilinguismo, code-switchig, varietà di
contatto;
* Livello sintattico: uso maggiore di ripetizioni e strutture nominali.
* Primo aspetto grafematico: nei testi della rete prevalgono i segni interpuntivi di tipo
espressivo
, rispetto a quelli di tipo informativo;
* Utilizzo innovativo di alcuni segni interpuntivi: tre puntini usati per separare unita frasali,
virgola e punto per separare segmenti coesi e farli divenire due unità, uso intensivo di
parentesi per moltiplicare i piani di discorso;
* Intro di nuovi diacritici: hashtag come marca di etichettamento o anche come operatore
testuale che trasforma una parola chiave in un link; la chiocciola come operatore di
menzione o di addressivity;
* Diffusione del punto con funzioni nuove: focalizzare elementi, accumulare in modo poco
pianificato contenuti, imprimere dinamismo; un maggiore utilizzo del punto per realizzare
frammentazione sintattica si correla con la lunghezza del testo.
* Uso del punto nel web corrisponde alla giustapposizione di pensieri;
* Blog diacritici: tendenza a frammentazione mediante la virgola in sostituzione di segni
forti
;
* Scambio tra segni interpuntivi: su twitter la virgola può essere usata per spezzare
l’enunciato e focalizzarne una parte e isolare il tema;
* Il punto e virgola puo essere usato per sostituire i due punti e intro un’unità informativa di
tipo esplicativo;
* Virgola splice: quando usata in sostituzione di segni interpuntivi più forti;
* Scelta di omettere la punteggiatura: similitudine con il parlato informale frenetico degli Youtuber;
* Prevalenza punteggiatura standard: secondo Miglietta è la dimensione diafasica a influire
sulla scelta interpuntiva più o meno innovativa
.
* Fenomeni sintattici: frammentazione sintattica, diminuzione dei nessi logici e ricchezza della nominalizzazione;
* Testi: assenza di legami logici, scarsa anche la coordinazione, frequente l’utilizzo di
nominalizzazioni e di operatori testuali;
* Zaga: elenca tratti grafematici e ne quantifica la presenza nel corpus di tweet da lei
analizzato;
* Il maiuscolo e l’enfasi grafica come correlati all’oralità;
* Tendenza della scrittura di twitter ad imitare la conversazione grazie alla presenza di
saluti, segnali discorsivi, errori dovuti a scarsa pianificazione e a mancanza di rilettura;
Tendenza a sintassi monoproposizionale, e Bonomi individua 4 tipi: 1)** successione di
frasi semplici complete separate da punto fermo**; 2) coordinate separate dal punto fermo;
3) subordinate divise dal punto fermo dalla propria reggente; 4) spezzoni di frase,
sintagmi singoli o singole parole tra i due punti fermi.
* Lessico: Algonzino studia la distribuzione in alcuni corpore di sinonimi diafasicamente
marcati; lo studio seleziona 30 gruppi di sinonimi, di cui uno associato al registro bassoinformale e l’altro al registro alto-formale; ha studiato vari tweet diacritici e ha rilevato la presenza di genericissimi e colloquialismi, turpiloquio, qualche regionalismo e dialettico, forestierismi, fenomeni di code-switching e tecnicismi;

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4
Q

i meme:

A

Fra i testi digitali anche i meme, definiti lingua franca della comunicazione digitale partecipativa; unita culturali che si riproducono e si diffondono attraverso la popolazione
di una comunità;
* Struttura testuale dei meme individuate 2 tipologie frasari ripetitive: una costruzione
formulaica sintattica con operatore quando+indic; e una costruzione formulaica sintattica
del tipo soggetto+discorso diretto o con la formula asterisco-verbo-asterisco;
* La prima formula permette di raccontare ironicamente esperienze di vita comuni e
associate a determinati stati d’animo; la seconda introduce una contrapposizione tra due o più individui in relazione a un determinato stato di cose che viene narrato attraverso il discorso diretto o con la formula asterisco-verbo-asterisco.

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